tag:blogger.com,1999:blog-45179208696453510292024-03-13T03:35:16.534-07:00RicciolineriE le sue storie di ordinaria follia...Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.comBlogger167125tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-47979714254888530412012-11-21T01:55:00.000-08:002012-11-21T01:55:02.148-08:00Preemio uniacheeee?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-TMHx4esm68U/UKykx0mILAI/AAAAAAAAAHQ/czMUqUIxdlo/s1600/and-the-winner-is.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="258" rea="true" src="http://4.bp.blogspot.com/-TMHx4esm68U/UKykx0mILAI/AAAAAAAAAHQ/czMUqUIxdlo/s320/and-the-winner-is.jpg" width="320" /></a></div>
Premio Unia <br />
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Ricevo questo MEME libresco da Giusy (sì, è lei l'untrice Santa Antonia del cavolo ;-) ) però, dato l'argomento mi degno di rispondere. Di rispondere per modo di dire dato che buona parte delle domande richiedono l'uso di neuroni che, per quanto mi riguarda, sono da tempo in pensione...<br />
Ah, e sottolineamo pure il fatto che quando ho visto il post (ovviamente non l'avevo letto dopotutto era di Giusy) ho pensato che la bastarda avesse ricevuto un premio e che me l'avesse dedicato. L'ho detto che i miei neuroni sono in pensione, vero?<br />
Let's start!!!!<br />
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1) Qual è il primo libro che hai letto in assoluto?<br />
<br />
Cosa vi avevo detto dei neuroni? NON ME LO RICORDO. I miei primi ricordi sono associati a una pletora di libri dell'infanzia assolutamente non in ordine cronologico. Da Salgari a Verne fino a tutte le serie di sfigati orfani possibili e immaginabili (peline remi etc.) libri cuore, le pollyanne, le piccole donne etc. etc.etc. Sparate un nome a caso: le so tutte.<br />
<br />
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<br />
2) Hai mai fatto un sogno ispirato a un libro che hai letto? Se sì, racconta.<br />
<br />
Sicuramente l'ho fatto, ma indovinate un po'? NON ME LO RICORDO! Comunque libri, film, cartoni animati etc. in genere hanno sempre arricchito di scenografie e personaggi i miei sogni ad occhi chiusi ,o più spesso ancora, aperti.<br />
<br />
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<br />
<br />
3) Qual è la prima cosa che ti colpisce in un libro? La copertina, la trama o il titolo?<br />
<br />
Un po' tutti e tre a seconda del caso. A volte in libreria vengo colpita da una copertina che mi invoglia a fermarmi leggere il titolo e dare un'occhiata alla trama. Però, senza un passaparola o qualche informazione pregressa mi devono convincere tutti e tre: perchè dei titoli e delle quarte di copertina non mi fido più da tempo immemore, ho ricevuto delle sole pazzesche!!!<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
4) Ti è mai capitato di piangere per la morte di un personaggio?<br />
<br />
Sì, ma...lo so lo so è vecchia, NON ME LO RICORDO! In realtà qualcosa mi ricordo, ultimamente ho letto a mia figlia Cipì di Mario Lodi (che avevo già letto in gioventù) e quando è morta la margheritina Margherì mi è scappata di nuovo la lacrimuccia!!!<br />
<br />
<br />
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<br />
5) Qual è il tuo genere preferito?<br />
<br />
Sono decisamente onnivora e se un libro è ben scritto non ho pregiudizi di sorta. Ho una predilezione per il surreale, il noir, il thriller e l'horror. E il fantasy, senza dubbio, e oltre che i libri citerei anche i fumetti che coniugano il mio amore per il disegno con quello per la parola scritta!!<br />
Se dovessi scovare un tema di fondo che mi appassiona sicuramente sarebbe l'esagerazione!!!<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
6) Hai mai incontrato uno scrittore?<br />
<br />
Quella che mi ha passato questa catena vale? Conosco qualche scrittore di genere e le mie amiche scribacchine e tanto mi basta ;-) <br />
<br />
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<br />
<br />
7) Posta un’immagine che rappresenti cosa significa per te le lettura.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-ED1zGVi31fk/UKykfzYjZiI/AAAAAAAAAHI/TYQ65xoqZDM/s1600/sognosognare_02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="229" rea="true" src="http://1.bp.blogspot.com/-ED1zGVi31fk/UKykfzYjZiI/AAAAAAAAAHI/TYQ65xoqZDM/s320/sognosognare_02.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-17369498148328251102012-05-12T02:44:00.000-07:002012-05-12T02:44:03.678-07:00Supernatural Activity - Capitolo 41 - Tutto è pene quello che finisce pene...<div style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">
<a href="http://www.ciropiccinini.it/media/1/20080408-perilbenecomune.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="198" src="http://www.ciropiccinini.it/media/1/20080408-perilbenecomune.jpg" width="320" /></a><span style="color: #990000; font-size: large;"><b>Riassunto delle puntate precedenti: </b>No, basta non c'è più niente da riassumere. Hanno litigato, hanno fatto pace, hanno fatto il bagno. Ora scopano e finalmente è finita. Che dite, non era anche ora?</span></div>
<div style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">
<a href="http://www.blogger.com/goog_656976726"><span style="font-size: large;"><br /></span></a></div>
<div style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">
<a href="http://www.youtube.com/watch?v=WSnrZf3a7rE" target="_blank"><span style="font-size: large;">Don't stop me now - Queen</span></a></div>
<div style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">
<span style="font-size: large;"><span class="postbody">Ahhh… quanto mi piacerebbe poter dire: “Finì con
una bella lemon”. Non avete forse voglia, dopo 42 no dico quarantadue
estenuanti capitoli, di vedere i nostri amati protagonisti finalmente
impegnati a dar voce all’impeto dell’estasi della passione
inestinguibile che è frutto dell’idillio del loro amore immortale? Ci
vorrebbe una buona scena di sesso, di quelle eccitanti, che entrano bene
nella storia, piena di paroline azzeccate e posizioni anatomicamente
improbabili, e magari dei preliminari, che in altri fandom sembrano così
essenziali mentre in Anita Blake sono superati dal tight but wet but
big but hard but fast.
<br />E invece niente! Verrete al contrario gratificati da un branetto
educativo composto da copincolla di aforismi di Jim Morrison concernenti
i problemi delle energie rinnovabili.
<br />L‟alba infatti li colse impreparati: era troppo presto, troppo poco
il tempo che quel giorno gli aveva concesso. Si erano pastrugnati per un
numero anche qui ineffabile di giorni, volando per la stanza con le
lenzuola come mantelli e sbattendosi come tappeti e guardandosi negli
occhi per fare a chi ride prima e squassando bolle di sapone negli
angoli e cantando Tralalà come dei Miominiponies irruenti e un po’ in
calore.
<br />E quando anche quella notte giunse al termine, ebbero anche il
coraggio di protestare con il sindacato perchè essere vampiri immortali
bellissimi con niente da fare dal mattino di un secolo a quello del
millennio dopo a quanto pareva non era sufficiente, ma avrebbero voluto
impedire al sole di sorgere per continuare un infinito ciclo di sesso e
amore per tutta l’eternità.
<br />E poi dicono che i giovani d’oggi sono bamboccioni…
<br />Ma comunque.
<br />Asher si svegliò, il petto oppresso da un senso di inquietudine come
un canarino da un’incudine. “Gahhhhhh” QI formicahhhhhhhh!
Pompinooooooo!” Poi realizzò di essere solo e il senso di oppressione si
spostò decisamente più in basso. O più in alto, a seconda di quale peso
si considera primario. Si accorse anche che al posto di Jean-Claude
c’era una delle sue camicie di seta tutta appallottolata. La prese e ne
aspirò a fondo il profumo. Tossì leggermente, perché i vampiri non
sudano, ma poi dipende per cosa usi le camicie. Per terra, poco più in
là, c’erano delle brache di broccato: Asher le raccolse e ne aspirò a
fondo il profumo. Sulla porta del bagno c’erano delle calze. Il vampiro
raccattò anche quelle individuando un tema, e ne aspirò a fondo il
profumo. Poi starnutì e vomitò alternativamente per mezz’ora, dato che i
vampiri spesso vanno a dormire con gli stivali addosso. Poi si accorse
che accanto allo stipite della porta c’era un foglio di carta vergata in
bella calligrafia. “Sono fuori, puoi mettere la mia roba in lavatrice?
Aspettami in bagno.”
<br />E il bagno ovviamente era pronto, caldo e fragrante di mille bolle
blu; appoggiata vicino all’accappatoio con le paperelle vi era una
bellissima rosa piena di spine (c’è anche nell’originale, probabilmente è
un alto riferimento a qualcosa di poetico tipo non c’è rosa senza spine
e Asher è uno stronzo ma romantico blah blah). L’uomo si fece le
trecce, che non aveva voglia di bagnarsi i capelli, si sistemò nella
vasca e aspettò, intrattenendosi in pratiche non convenzionali con il
povero fiore innocente.
<br />E aspettò. E aspettò. Quando ormai si era un po’ rotto il cazzo di
aspettare e la sua pelle aveva raggiunto quella simpatica consistenza
tanto simile alla prugna secca le sue narici vibrarono. Percepì
all’istante la sua presenza, la porta che si chiudeva, il rumore dei
vestiti sul letto, i suoi passi, e l’odore del sangue che riscaldava il
suo corpo. Quella puzza di sangue canino e un po’ bagnaticcio l’avrebbe
riconosciuta dovunque, non c’era neanche bisogno dell’olfatto
soprannaturale. Non fece un solo movimento, immobile come solo gli
antichi che mentono sulla loro età sanno essere, mentre Jean Claude
entrava nell’acqua provocando uno tsunami di magnitudo epocale e si
ritagliava il suo spazio strusciandosi contro i suoi posticini privati.
<br />Solo allora si lasciò andare ad un sorriso talmente caldo e
abbagliante da renderlo praticamente irriconoscibile a chiunque l’avesse
conosciuto solo nel suo periodo sfigato. E anche un po’ a chi lo
conosceva e basta.
<br />“Sei davvero mio, Asher?” Chiese l’altro sospirandogli sulla pelle, mentre faceva scorrere le labbra sul suo viso e sul collo.
<br />“Gahhhhhh! QI formicahhhhhhhh! Pompinooooooo!”
<br />“Parlo sul serio Ashy! Sei miomiomiomio?”
<br />“Sì” Affermò l’altro con decisione, vagamente consapevole che
avrebbe detto di sì a qualunque cosa: da lavare i piatti per l’eternità a
tirare in giù. “Con quelle labbra puoi dire ciò che vuoi, ma non puoi
baciare la mia mamma.”
<br />“Ritieni di essere in piena coscienza realmente consapevole di ciò che stai per firmare?”
<br />“Quello con le influenze in legge sono io, baby, ora puoi succhiare”.
<br />“E quindi vuoi finalmente tu, Asher, prendere me come tuo legittimo
culo, scappare su un cavallo bianco e diventare il mio pene domestico?”
<br />“Uhm… frena un secondo… Ma il cavallo ce l’ha grosso? E domestico tu come lo vedi?”
<br />“Duuunque, il cavallo ci possiamo comprare quello che ci piace di
più, testando prima le prestazioni, e domestico vuol dire che avremo un
letto orgy size tutto nostro con le tendine ricamate e le lenzuola di
seta. Non per niente Il piccolo principe era il secondo libro preferito
di Julianna”.
<br />“E’ vero… quanti doppisensi mi tornano in mente!”
<br />“Ti ricordi quando il piccolo principe incontra il pene cosa si dicono?”
<br />“Certo: “Vieni a giocare con me” e l’altro dice “Cerco l’uomo, ma
anche qualche gallina può fare brodo” e allora il primo fa “Ahhh, allora
vuoi un amichetto, potremmo addomesticarci” e il secondo “Io per ora ho
incontrato centomila ragazzini e ho rischiato la prigione per pedofilia
perché non sono un prete, tu cosa sai fare di tanto figo che meriti
l’esclusività?” e l’altro “Ehhh, sono molto paziente coi preliminari e
so un paio di riti da fuochi d’artificio” e quindi il socio fa “Va
bene”. Allora uno dei due, non mi ricordo mai quale, si mette a fare
tutta una tirata melensa e bellissima su come con le rose e i bruchi si
possano fare cosacce perverse, quanto essere in ritardo fa incazzare il
tuo appuntamento, ma quanto perdere tempo per il tuo ammmoore e partire
con lui è essenziale per evitare la paranoia”.
<br />“Non ti sembra la nostra storia, con quella parte sul perdere tempo e sui riti priapici?”
<br />“Sì, mio stupido amore, ora ho capito, voglio venire con te!”
<br />“Eccccelleeente, allora sarai mio per sempre!” Cinguettò
minacciosamente Jean fregandosi le mani soddisfatto. “Cominciamo…” Si
incollò alle labbra dell’altro e lo baciò a lungo realizzando il record
di apnea a zero metri sul livello del mare, poi gli spinse il viso lungo
la gola fermandolo sulla sua giugulare e lo pregò di morderlo. Asher
sbattè gli occhi, vagamente ipnotizzato da quelle iridi fosforescenti di
potere, poi scrollò le spalle, aprì la bocca e affondò le zanne nella
pelle morbida.
<br />Jean-Claude sospirò e poi cominciò a declamare in bello stile
actor’s studio. “Sangue al sangue…ehm…polvere alla, era polvere o
cenere? No! Come cazzo era?”
<br />Asher staccò la bocca dal collo dell’amico e lo guardò come si
guarda un alieno a due teste. “Si può sapere cosa diavolo stai facendo?”
<br />“Sto cercando di masterizzarti! Sarai mio, mio, mio, mio solo mio! Mhuamhuamhuamhuamhua!”
<br />“Sì, come no.” Disse l’altro mollandogli uno sganassone e rovinando l’effetto padronedumoooondo. “E Belle lo sa?”
<br />“Certo! Dove credevi fossi stato fino ad ora? Mi ha dato pure il libretto delle istruzioni!!!”
<br />“E perché non lo leggi?”
<br />Jean-Claude fece una smorfia di disappunto. “E’ inutile… è scritto
solo in slovacco, cinese mandarino e hindi… e ci sono delle note in
italiano sulle lavatrici, che vietano di dar fuoco ai panni al loro
interno.”
<br />“E allora che si fa?”
<br />Jean-Claude lo fissò con occhi improvvisamente seri, tutti
cucciolosi e orlati di ciglia sventolanti. “Ma tu vuoi essere solo mio?
Vuoi davvero che sia il tuo master?”
<br />“E posso picchiarti frustarti e stuprarti come più mi aggrada ugualmente?” Chiese l’altro ricambiando serietà con serietà.
<br />“Ovvio! Sarà tuo preciso dovere come mio temoin! Solo, non dovrai
farlo davanti a tutti: penso che la mia autorità ne risentirebbe…”
<br />Il sorriso di Asher era sempre più luminoso. “Ok, concesso. E saremo
io e te? E il nostro amore immortale? E il vibratore domestico?”
<br />Il vampiro abbassò gli occhi con la timidezza della vergine durante il suo ius primae noctis. “Ehm…ci sarebbe Dori!”
<br />“Ah sì! Tazza vuota! Ti avevo accennato che aveva deciso di lasciarti e scappare in America con me?”
<br />“Già cominciate a tramare alle mie spalle?”
<br />Asher scoppiò in una fragorosa risata. “E che master saresti
altrimenti?” Poi lo prese per le spalle e lo fissò negli occhi blu.
“Fammi tuo Jean. Fammi tuo una volta e per sempre.”
<br />Jean-Claude chiuse gli occhi, tremante. “Allora bevi... nutriti di me che io improvviso!”
<br />Non se lo fece ripetere: chiuse gli occhi e sprofondò nuovamente
nella sua vena. Si strinse a lui con forza, mentre il sangue riempiva il
suo corpo e lacrime incontenibili di gioia scorrevano sulle sue guance
scabre. Avrebbe dovuto dargli un’altra ripassata! Rovinare così la sua
reputazione di fico emo isterico senz’anima ma dominante come checca…
<br />“Sangue del mio sangue...anima della mia-“
<br />Asher si staccò un momento. “E se ne approfittassimo per scopare?
Dopotutto la fanfiction sta per finire e vorrei che i lettori avessero
un bel ricordo di noi. E lo sai cosa si dice della nostra linea di
sangue, vero?”
<br />”Basta che respiri?”
<br />“Ma, no! Sii serio…”
<br />“Ogni lasciata è persa?”
<br />Asher sbuffò. “Che il sesso rafforzi il potere!”
<br />“Oh bè, questo lo davo per scontato…” Sospirò Jean-Claude
rabbrividendo d’anticipazione, mentre i loro corpi si congiungevano
nell’estasi della carne che è propria dell’idillio dell’amore. ” Anima
della mia anima…” Continuò a sussurrare mentre la magia si raccoglieva
come una nuvola fantozzianamente densa intorno a loro. “Carne della mia
carne, respiro che prematura la supercazzola per due anche solo come se
fosse Antani!!!”
<br />Un potere enorme si sprigionò dai loro corpi, fusi insieme come un
formaggino senza polifosfati, e l’Ardeur ci si buttò a pesce urlando
piatto ricco mi ci ficco.
<br />Infine, Asher gli afferrò i capelli e gli reclinò la testa per
affondargli nuovamente le zanne nel collo, riversando nel suo morso
tutto ciò che era: il suo potere, la sua sexysociopatia, due secoli di
emitudine e chi più ne ha più ne metta, ma soprattutto gli orgasmi
multipli.
<br />I due urlarono il loro piacere senza freni ma sempre in modo
intonato, oltrepassando di un centinaio di decibel il limite previsto
dal piano di zonizzazione del Comune di Parigi, e infine crollarono
abbracciati nell’acqua, mentre Belle e Musette sbavavano senza ritegno
davanti al loro 52 pollici, felici e soddisfatte di aver montato in
tempo la telecamera col sistema autospannante, Mortino covava il suo
broncio tenendosi una bistecca sull’occhio, il Viaggiatore singhiozzava
felice abbracciato a Balto che controllava la guida TV per cercare una
nuova telenovela, Dorino si leccava i genitali, Giusi rinunciava davanti
a Dio a scrivere libri etero, Anita Blake veniva esorcizzata dalla
nonna bastarda, le lettrici disperavano sulla fine ecc ecc...
<br />Passò molto tempo prima che fossero in grado di muoversi ma, alla
fine, un posto a caso, si ritrovarono sul letto, rifatto e cosparso di
fiorellini per l’occasione. Si sentivano esausti, ma vivi come non mai.
<br />“E così l’abbiamo fatto davvero.” Bisbigliò Asher come se ancora non ci credesse.
<br />“Così pare.”
<br />“E saremo sempre insieme vicini-vicini e non ci separeremo mai!”
<br />“Mai!” Sorrise lieto Jean-Claude alle parole vagamente minacciose del compagno.
<br />“Wow… Pensavo di essere io il pazzo tra noi due.” Jean Claude
semplicemente e lo abbracciò più forte. “Ma davvero Belle non sta per
terminarci?”
<br />“No. Anzi, mi ha dato un paio di calci pro forma ma dice che non ci
reggeva proprio più e che abbiamo tutti bisogno di qualche decina d’anni
di vacanza, lei con e noi senza Arturo. Senza contare che aveva messo
in conto la mia sceneggiata napoletana alla notizia della tua partenza.
Certo, mentre uscivo borbottava qualcosa sul fatto che torneremo
strisciando, ma ci aveva già preparato i biglietti per domani”.
<br />“E’ sempre la migliore quando non la odio. E adesso?”
<br />“E adesso facciamo i bagagli che andiamo a spaccare il culo alla Bimba ventrue!”
<br />Asher si mise a sedere. “Vuol dire che andiamo a St.Louis?”
<br />“Sì, Belle mi ha dato il permesso purchè aumenti il suo prestigio e il suo potere.”
<br />“E se l’è bevuta?”
<br />“Ha detto che se falliamo e cadiamo preda delle iene possiamo chiamarla, che ci riporta lei a casa”.
<br />“Ridimmi un po’ cos’è che dobbiamo fare che prendo appunti?”
<br />“Quindi dobbiamo spodestare ‘sta Nikolaos e fottergli il territorio.
Il clima non è eccelso, e mi pare che ci sia ancora l’Inquisizione, ma è
un modo per cominciare, no?”
<br />“Ma ho sentito che ha più di mille anni!”
<br />Jean-Claude si fece una bella risata. “Ma è una merdosissima mortina
prepuberale! La versione zombie di Shirley Temple! Sguinzaglio il mio
kinder Bueno alla massima putenza e la riempio di brufoli!!!”
<br />“Mi pare perfetto!” Approvò Asher sdraiandosi nuovamente accanto al suo nuovo master.
<br />“Te l’avevo detto o no che aspettavo solo che tu fossi pronto a
smettere di fare l’idiota lagnoso? Cosa pensavi che avrei fatto nel
frattempo? Mica sto a pettinà ‘e bambole!!!!”
<br />“Hai davvero pensato a tutto! Sono ammirato”.
<br />La voce di Jean-Claude trasudava gioia come non succedeva da molto,
mooolto tempo. “Oui mon amour, entreremo finalmente nel ventesimo
secolo! Adieu marsine e parrucche! Benvenuti leggings in finta pelle e
permanenti che non rovinano la fibra capillare!!! Conserverò giusto le
camicie… e pensa che potremo scopare tutti i giorni!”
<br />“Questo me lo auguro per te… se no renderò la tua vita un inferno. Ci siamo capiti?”
<br />Jean Claude deglutì: “Signorsì, signore!”
<br />Asher lo squadrò con gli occhi socchiusi. “Ti tengo d’occhio… E Dori? Pensi che si adatterà alla nostra vita?”
<br />“Oui. Gli ho promesso che visiteremo i luoghi dei suoi antenati,
quindi ci tocca fare tappa a Disneyland, ma la cosa non mi preoccupa…”
<br />Asher gli strizzò un occhio. “Possiamo sempre beccarci con Jack
Sparrow!!! Se vogliamo creare un territorio forte avremo bisogno di
tutti gli alleati che possiamo trovare!”
<br />“E che ci vuole?” Replicò Jean-Claude con quell’espressione
particolarmente malandrina che strappava schiaffoni dalle mani. “Ho il
monopolio dell’ardeur negli Stati Uniti! Posso fare il prezzo che voglio
tanto l’antitrust non l’hanno ancora inventato! Te lo ricordi
Augustine?”
<br />“Chi, quel nano terrone mafioso, passiva in segreto, vanitoso
fisicamente e politicamente debole grazie alle frequenti lunghe nottate e
l'inclinazione ai party selvaggi con Paris Hilton?”
<br />“Descrizione accurata!” Fischiò ammirato Jean-Claude. “E’ uscita su wikileaks?”
<br />“Te lo girerai sul dito mignolo…” Gli alitò sul petto Asher tra un bacio e l’altro. “Ti manca solo un servo umano…”
<br />“E che ci vuole? Metterò un annuncio sulla cronaca nera di St.
Louis: AAA Serva umana cercasi, piccola, tettona, fenomeno paranormale
con problemi mentali e sociopatica, dalla spiccata attitudine al
comando, esperta in fruste, armi e corpi contundenti. Che te ne pare?”
<br />“Ummm.” Asher inarcò il sopracciglio sinistro. “Donna?”
<br />Il sorriso di Jean-Claude era quello della Gioconda e la scontata
risposta si perse tra risatine e gemiti soffocati e cuori che battevano
come canarini elettrolocuti.
<br />“Ma lo sai che le preferisco…”
</span></span></div>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-12202365320457370102012-05-02T22:37:00.000-07:002012-05-02T22:37:03.284-07:00Supernatural Activity - Capitolo 40 - L'avevo detto io...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc6/156564_294712250604185_184467271628684_679444_404481788_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="449" src="https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc6/156564_294712250604185_184467271628684_679444_404481788_n.jpg" width="640" /></a></div>
<b><br /></b><div style="color: #990000; font-family: Times,"Times New Roman",serif;">
<span style="font-size: large;"><b><span class="postbody">Riassunto delle puntate precedenti:</span></b></span></div>
<div style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">
<span style="font-size: large;"><span class="postbody"><span style="color: #990000;">nonostante fosse andato tutto bene negli ultimi dieci minuti e i nostri ci avessero dato dentro come ricci, off-screen, il destino avverso delle fanfiction rema contro i protagonisti e si era materializzato in un occhio di troppo. La cosa aveva fatto sbroccare Jean-Claude che aveva fatto sbroccare Asher che aveva fatto- no. Dorino era sbroccato di suo. In ogni caso Asher aveva deciso di emigrare in America e aveva già pronta la valigia di cartone, Jean-Claude ovviamente aveva iniziato a protestare e il tutto era continuato allegramente con i due amanti intenti a levarsi qualche sassolino dalle scarpe rinfacciandosi anche il primo latte bevuto da piccoli. Quando un'inquietante figura fa la sua comparsa. come se ce ne fosse stato bisogno...</span></span></span></div>
<div style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">
<br /></div>
<div style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">
<span style="font-size: large;"><span class="postbody"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=mjsZLAzosqA" target="_blank">Always - Bon Jovi</a></span></span></div>
<div style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">
<span style="font-size: large;"><span class="postbody"><br />Asher fissava a bocca aperta la donna. Jean-Claude invece stava
squittendo in preda a una vera e propria crisi isterica. “E’ Giusi de
Nicolo! OMG! E’ Giusi de Nicolo! Cazzo Asher ce l’hai una penna?”
<br />L’altro, ancora a bocca aperta, si voltò verso il compagno impegnato a buttare all’aria il cassettone. “Cosa?”
<br />“Tieni cara, mi fai un autografo?” Sussurrò Jean-Claude porgendole
un penna d’oca scovata in mezzo ai pedalini e spolverando la voce sexy
delle grandi occasioni, come se ce ne fosse stato bisogno.
<br />Giusi, mollati sai e katane in una pozza di bava, stava già
proponendogli di firmargli la vestaglia e l’orlo dei peli pubici quando
una voce gelida interruppe i loro gridolini di gioia.
<br />“Insomma, si può sapere chi cazzo è questa?”
<br />“Non essere rude.” Borbottò Jean-Claude dando una gomitata al compagno. “E’ quella che ha scritto la storia del Ludo!”
<br />“Ludo? E questo chi cazzo è? Ti sei scopato anche lui?”
<br />Jean Claude lo guardò severamente, e Giusy come se fosse un fungo
velenoso. “No, e vorrei ricordarti che abbiamo letto assieme il
Vampirella Settecinquanta di cui è stato la star indiscussa”.
<br />“Ahhhssssì, Ludovico? Quel drogato idiota che prima ha fallito la
costruzione di un centro sociale, che ormai i permessi li danno anche ai
giocatori di ruolo, e poi non è riuscito a salvare i suoi amici?”
<br />“Um.” Biascicò Giusi facendo finta di nulla ma chiaramente offesissima. “Ora non insultarlo.”
<br />“No, no!” Le assicurò Asher scrollando il capo più volte e
mettendosi tra lei e le katane. “Non ci penso neanche, almeno lui non ha
tirato fuori la scusa della mamma malata ma in realtà morta da trecento
anni!”
<br />“Ecco, vedi com’è?” Sbuffò Jean-Claude. “Non perde occasione per
rinfacciarmelo… è un tal permaloso!!! Pensa che mi sgrida regolarmente
anche per avergli perso un fermacapelli nel 1597.”
<br />Asher gli diede uno spintone mandandolo a finire sul letto poi si
voltò verso la donna. “Io voglio solo sapere cosa ci fai qui e che vuoi
da noi.”
<br />Lei cominciò a girargli intorno, come uno squalo intorno alla preda.
“Le minacce sono inutili. Ti racconterò tutto, se ci tieni, ma forse
dopo non ne sarai molto contento. Ad ogni modo, ricorda che la scelta è
tua. Ah, se solo fosse possibile superare così le cose, superare ciò che
è successo e tutto il dolore che ne è seguito, guarendosi prima di
ritornare a casa.”
<br />“Frena, frena, io non ho firmato nulla!!!”
<br />“Secondo me è perché sei un gasteropode. Mi stai guardando, in
attesa, e non vuoi che percepisca la tua ansia. È una questione di
potere, giusto? Ultimamente ho imparato qualcosina sull’argomento,
nonostante io di solito sia una beta, già che ci siamo ti metterò a
parte anche di questo. D’altra parte piove sempre sul bagnato…”
<br />Asher si grattò la testa, confuso, voltandosi verso il compagno che li guardava in silenzio, seduto sul letto. “Ma che dice?”
<br />“Boh!”
<br />“Stai tranquillo, non offenderò la tua intelligenza sventolandoti la
mia oggettività perché entrambi sappiamo che è una stronzata immane.
Non proverò a mettermi sotto la luce migliore, questo sì, questo posso
promettertelo. D’altronde, non me n'è mai fregato delle luci, se non
quelle di Natale. Ma toglietemi una curiosità, chi di voi due fa il re e
chi la torre nell’antico giuoco del lungo arrocco?”
<br />“Ehi! Ferma! Oggettività? Luce migliore? Natale? E non credi di
essere indiscreta a chiederci le posizioni intime al primo incontro? Si
può sapere che cazzo stai dicendo? Non si capisce un tubo e stai
chiaramente male!!!”
<br />La donna alzò gli occhi al cielo, si scarruffò il cespuglio biondo
di capelli e sbuffò. “Matò che tufi! Ma che volete? I sottotitoli? Se
siete tutti così farete distruggere la vostra dannata razza! Vi sto
dicendo che questo finale è deprimente e fa cagare, e si vede che è di
voi debosciati invece che di Morgana71, e se volete che la vostra storia
termini in modo decente e soprattutto “artistico” sono disponibile a
buttare giù una sceneggiatura di massima.”
<br />Asher la fissò con sospetto mentre Jean-Claude spalancò fiducioso gli occhioni e cinguettò. “Ci fai scopare?”
<br />
<br />L’alba premeva sul mondo, il nuovo giorno ansioso di vedere la luce.
Il giardino del Teatro della Villette era avvolto in una bruma vaporosa
che contribuiva a rendere l’atmosfera onirica e irreale nonché
fiabesca.
<br />Era così bello il lago, pensava Jean-Claude sdraiato sotto il salice
piangente, odorando mollemente un fiore reciso. Le ninfee splendevano
come gioielli nel grigio nulla della nebbia e le canne accarezzavano la
notte come le dita delicate di un amante. L’attesa vibrava nell’aere,
lenta, pastosa e irrimediabile. Chissà quanti secondi avrebbe avuto a
disposizione per vedere quella meraviglia acquatica brillare alla luce
del sole, quel sole che non vedeva da più di quattrocento anni, quel
sole che tra pochi minuti lo avrebbe baciato coi suoi raggi ardenti,
quel sole caldo e amante delle lucertole che avrebbe posto fine alla sua
tortura. O che magari l’avrebbe fatto brillare, chissà…
<br />Ma lui non voleva brillare, anche se sarebbe stato molto fico, lui
voleva morire! Voleva morire perché senza il suo Asher non c’era più
vita, non c’era più speranza, non c’era più nulla. Perchè continuare
quella eterna pantomima d’età imprecisata che era la sua esistenza? Non
c’era scopo perché il suo unico scopo era stato Asher. E Asher se n’era
andato.
<br />Riposo, riposo per lui e il suo demone, cenere alla cenere, polvere
alla polvere, pampuli pimpuli parimpampù, si disse il vampiro
tracannando una lunga sorsata di Negramaro saporoso e vivo, tanto se
doveva crepare poteva pure crepare sbronzo, che a ben guardare poteva
anche esser meglio. Sarebbe tornato alla terra, alle sue radici forse,
nel luogo che Asher aveva più amato, e sarebbe stata, per sempre… pace.
<br />“Devo arrivare in tempo, devo arrivare in tempo!” Si scervellava
Asher in sella al suo stallone bianco, i pensieri un urlo doloroso nel
suo cranio, mentre il vento gli sferzava implacabile il viso,
annidandosi fra le cicatrici. Ma non era il vento, e nemmeno le
cicatrici, a stringergli la gola in un groppo, a rigargli di lacrime il
viso, tanto che tutto era immerso in un’ombra sanguigna e solo i suoi
sensi soprannaturali lo tenevano in sella, affidato per tre quarti
all’istinto del cavallo per trovare la via. No, acciderba, non doveva
pensare al sesso in un momento tanto topico! Quello stupido, quel
dannato masochista cretino! Come osava fargli questo? Come osava credere
che davvero l’avrebbe lasciato? Erano secoli che gliene faceva di tutti
i colori, doveva cascarci proprio adesso? E adesso quest’ultima
idiozia, il suicidio. Non poteva lasciarglielo fare, non poteva!
Piuttosto l’avrebbe ammazzato con le sue stesse mani e poi lui sì che si
sarebbe suicidato, come avrebbero dovuto fare Giulietta e il suo Romeo.
Cosa sarebbe stata la sua vita senza Jean-Claude? Poteva esistere il
giorno senza la notte? L’oro senza l’argento? Il sole senza la luna? Il
sado senza il maso? Il cavallo scalpitava allo stesso ritmo del suo
cuore. Un cuore che non aveva nessun motivo per battere e tanto meno
l’avrebbe avuto se non fosse arrivato in tempo. Oh, ora ne capiva
l’angoscia, e se Dio e il demonio l’avessero ascoltato giurava di non
rinfacciarglielo mai più. Che orrida ironia, essere vampiri e mancare di
tempo.
<br />Ma poi tornammo a bomba. E fu lì e lo abbracciò e lo scosse
imprecando e lo cullò tra le sue braccia coprendolo di parole d’amore e
catturò le sue labbra e le bevve come se fossero state l’ultima goccia
d’acqua nel deserto del suo cuore.
<br />Asher si staccò e piantò le gelide orbite nei liquidi occhi blu
dell’altro. “Cazzo, mio amato bene, ma cosa ti sei scolato? Mi sto
sbronzando solo a baciarti!!!”
<br />Jean-Claude fece palpitare le lunghe ciglia di pizzo nero, gli
accarezzò teneramente la guancia scabra e dischiuse appena le labbra
piene.
<br />E ruttò.
<br />L’urlo di Giusi lacerò l’atmosfera come carta velina. “Ehi! Ma
questa robaccia non è mia!!! Mi avete rovinato tutto!!! Matò, assassini
siete!!!”
<br />Jean-Claude inarcò un sopracciglio. “La sceneggiatura è la tua ma è Ricciolineri che scrive. Prenditela con lei.”
<br />“No, prenditela con me!” Un ventaglio in fibra di carbonio dipinta a
mano sibilò nell’aria a un millimetro dalla testa di Giusi, piantandosi
nel tronco del salice con un tonfo sordo. Tutti si voltarono nella
direzione da cui era comparso e il grido fu unanime dalle Alpi alle
Ande: “BELLE!”
<br />La vampira, inguainata in un’incongrua tuta gialla e nera in
triacetato, li fissava malevola in assetto da guerra, le lunghe chiome
corvine che ondeggiavano al vento. “Questo è solo un avvertimento
bambina! Se vuoi far finire le nostre gloriose gesta in questo modo
indegno te la farò vedere io!”
<br />Giusi schioccò le labbra in segno di disprezzo. “Ma che cosa ne vuoi sapere di arte tu!”
<br />Belle si avvicinò alla donna, brandendo inviperita uno
spaventatissimo Aldo. “Ma che cazzo significa che Jean-Claude si vuole
suicidare? Lui con me è contentissimo! Anche perché comunque era chiaro
che non avessero ancora finito. E Asher sul cavallo bianco? Ma in che
secolo vivi? Ripigliati, incongrua! Non potevi farlo volare come Dio
comanda, che lui è tanto bravo a volare come dicono sempre? E poi chi
gliel’avrebbe detto che Jean-Claude voleva morire?”
<br />“Gliel’ha detto Dori, illetterata!”
<br />“Chi?” Sghignazzò Belle. “Buono quello… in quella tazza vuota il
tempo di residenza di un pensiero non tocca i cinque secondi, voglio
proprio vedere. E come gliel’avrebbe detto? Asher non se n’era già
andato secondo la tua versione illogica? A cavallo anche lui? O ha preso
l’auto? Oh, aspetta, non sa guidare, e i cellulari ancora non li hanno
inventati, ce li hanno solo gli alieni come i forni a microonde”.
<br />Giusi le strappò di mano Aldo e ci si pettinò i capelli, lasciandovi
incastrati pezzi di becco e unghie. “Senti brutta troia non me ne frega
nulla di quel che pensi, Jean-Claude non ce lo lascio a farsi torturare
e prostituire da te!”
<br />“Ma non è così male, ci si diverte anche!” Si sentì in dovere di precisare Jean-Claude.
<br />“ZITTO TU!” Fu l’unanime risposta. “Se vuoi farla finire così dovrai passare sul mio cadavere!!!” Ruggì Belle.
<br />“Non chiedo di meglio!” Rispose l’altra prima di gettarlesi addosso
come una furia. Le due si rotolarono a terra in un tripudio di
pappagalli spennati, ciocche di capelli strappate e armi del terzo tipo
sotto lo sguardo basito dei due vampiri.
<br />“Frigida rimbecillita!!!”
<br />“Crudele baldracca!!!”
<br />“Grazie, imbrattacarte sfigata!!!”
<br />“Muori, assassina malnata!!!”
<br />“Ma ti prego, non sai di che parli”.
<br />“Io conosco l’animo umano, tu sei solo sesso”.
<br />“Seeee l’ho già sentita questa”.
<br />“Tutti ti odiano perché sei malvagia”.
<br />“Forse nelle tue fan fiction per minorenni”.
<br />“Le mie ff stanno nei preferiti a tutti”.
<br />“Solo per le parti sadiche e i cazzi grossi”.
<br />“E tu il cazzo verde non ce l’hai!”
<br />“Glielo tingerò a Jc e non potrai farci un cazzo”.
<br />“Banzaaaaaiiiii!!!”
<br />Diverse urla dopo Asher diede un’occhiata all’orologio. “Che si fa? Andiamo?”
<br />“Di già?” Protestò Jean-Claude. “Ma è fica la lotta nel fango con due belle topolone, secondo te chi vince?”
<br />“Sai che ti dico? Ma chi se ne importa! Perché non approfittiamo del
trambusto e facciamo finire questa fanfiction a modo nostro?”
<br />“Gli occhi di Jean-Claude si illuminarono. “A modo nostro?”
<br />“Oui.” Sussurrò Asher. “A modo nostro.” E il suo sguardo non era neanche un po’ gelido.
<br />A quel punto il sole avrebbe dovuto sorgere già da mezz’ora ma come
in ogni film/romanzo/boiata che si rispetti il tempo era fermo al
crepuscolo. Belle e Giusi si stavano ancora menando e Aldo era riuscito a
scappare: dopo una trasvolata oceanica in solitaria si sarebbe
ricongiunto con Jack Sparrow, ma questa è un’altra storia. Jean-Claude
ed Asher si tenevano per mano guardandosi negli occhi, commossi e
ricolmi di nuovo amore, le farfalle svolazzavano, gli uccellini
cinguettavano colonne sonore dei film di Frank Capra e ogni animale che
non soddisfacesse il protocollo di carineria e puffolosità Disney era
stato opportunamente eliminato dalla scena.
<br />“E ora che facciamo?” Sussurrò Jean-Claude posando il capo
nell’incavo tra il collo e la spalla di Asher e realizzando un incastro
talmente perfetto da far schiattare di gelosia il signor Ravensburger.
<br />“Io direi di iniziare da capo.”
<br />“E da dove?”
<br />Le dita di Asher si persero, delicate, nei morbidi ricci
dell’amante. “Lo sai qual’è il pezzo che mi è piaciuto di più del
capitolo 40?”
<br />Jean-Claude alzò il capo, incontrando il gelido azzurro fattosi
ridente come una cascata a primavera e le sue labbra si schiusero in un
sorriso fremente di anticipazione. “Ho una mezza idea…”
<br />E all’unisono, veloci come il vento, urlarono: “REWIND!!!!”
<br />
</span><span class="postbody">E fummo nuovamente nella stanza che li aveva
visti prigionieri per tanto tempo. Un ringhio improvviso echeggiò tra le
pareti. Saldandosi con una mano alla nuca dell’amante, Asher lo azzannò
alla giugulare con la ferocia di uno psicopatico di quelli “ma sembrava
tanto una persona normale, non l’avrei mai detto”. E bevve. Svuotò le
sue vene, nutrendosi di lui, del sangue che ancora ravvivava il suo
corpo, il sangue blu di Dorino. I peli di Jean-Claude regredirono, il
fisico passò dal modello Golia al più minuto Davide, il potere si
rintanò talmente in profondità nel suo essere da poterlo scovare solo
col gps. Non contento Asher lo violentò pure, che un bello stupro
orgasmico ci sta sempre bene e non si nega a nessuno.
<br />Quando tutto fu finito Asher si accese una canna, soffiando anelli
di fumo che si posarono morbidi sul corpo raggomitolato e insanguinato
dell’altro. “Pausa cannetta?”
<br />Jean-Claude rimase in silenzio, a malapena si percepiva il debole battito del suo cuore.
<br />“Non ti è piaciuto Jean?” Mormorò Asher strizzandogli un occhio e porgendogli il fumo.
<br />Jean-Claude tossì leggermente aggiungendo lievi spruzzi di sangue al Basquiat cremisi che lo adornava.
<br />"Jean-Claude?"
<br />L'altro continuò a tossire incrementando l'intensità da raschio in gola a sputo un polmone per terra.
<br />Asher impallidì. "No! Ti ho fatto male! Cioè...lo sapevo di averti
fatto male, ma non credevo di averti fatto così male, pensavo di averti
fatto male come sempre, male che ti piace perchè si sa che i tuoi
ricettori del piacere sono sbronzi e non capiscono una mazza e che ti
garba un po' di dolore, ma OMG ti ho fatto davvero TROPPO male! Però,
sticazzi, ti ho stuprato davanti a tutta la corte senza conseguenze, ti
ho preso a sprangate con una mazza chiodata e c'hai goduto, com'è che
adesso...ma no, non importa, l'unica cosa che conta è che TI HO FATTO
MALE! Non me lo perdonerò mai, adesso per espiare non ti rivolgerò la
parola per altri 200 anni di seguito. Mi sento così in colpa, ma come ho
fatt-
<br />Coff! Coff! "Cazzo Asher e dammi un bicchiere d'acqua che mi è andato per traverso un grumo di sangue!!" Coff
<br />"Ma allora non ti ho fatto male?" Pigolò il biondo porgendo l'acqua.
<br />"Sì, ma va tutto bene."
<br />"Non, non va bene niente ti ho fatto male e tu mi odi."
<br />"No, non ti odio."
<br />"Sì, mi odi. E sono un essere detestabile, inqualificabile e immeritevole del tuo imperituro amore ancorchè sexy."
<br />" Incommensurabilmente sexy....e io-"
<br />"Nooooooo, non ti meritoooooo"
<br />Jean-Claude re cuperò quanto bastava delle proprie forze per alzarsi
di scatto e alzare un pugno al cielo. "E basta Morgana71!!!! Ma che ti
abbiamo fatto di male per meritare uno sfracicamento di palle così?
Quali Dei delle fanfiction abbiamo mai offeso?"Il vampiro si rimise a
sedere costringendo l'amico a guardarlo negli occhi. "Non c'è fanfiction
emo e politically correct che tenga. Io ti amo mon chardonnoret e mi è
piaciuto essere stuprato e picchiato e offeso e-"
<br />Ok, non infierire, ho capito il concetto." sospirò Asher ."
<br />Jean-Claude si terse il sangue dalle labbra, afferrò il cannone che
languiva nel posacenere e prese un bel tiro. Sospirò soddisfatto e poi
sussurrò con un filo di voce. “E’ stato uno dei tuoi stupri migliori,
rifacciamo?”
<br />"Ma allora mi ami? E quanto mi ami?"
<br />“Solo se la finisci e scopiamo di nuovo."
<br />"Mmmmm…non mi tentare…che ne dici di un bagno prima?”
<br />“Non so dire di no ai bagni. E se per questo neanche agli stupri.”
Poi gli prese il volto tra le mani e gli disse serio. “Lo sai che te
l’ho fatto fare perché mi piace, vero?”
<br />Asher lo fissò in silenzio poi gli piantò un bacio a stampo sulla
bocca e si mise a sghignazzare. “Finchè me lo fai fare non me ne frega
una benemerita minchia!”
<br />Un peso che neanche sapeva di portare scivolò tutto a un tratto
dalle spalle di Jean-Claude. “E’ precisamente quello che volevo
sentire…”
<br />I due si abbracciarono e corsero in bagno. Era ora di scopare!!! Hai
visto mai che Morgana71, ricciolineri, Flora, Giusi o chiunque cazzo
avesse potere di vita e di morte sulle loro ridicole vite cambiava idea?</span></span></div>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-23003660956037101932012-04-26T21:25:00.000-07:002012-04-26T21:25:40.909-07:00Supernatural Activity - Capitolo 39 - Finalmente è finita!!!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.alexvisani.com/monstergallery/chucky.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.alexvisani.com/monstergallery/chucky.jpg" /></a></div>
<table border="0" cellpadding="4" cellspacing="1" class="forumline"><tbody>
<tr style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><td class="row1" colspan="3" valign="top"><div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span class="postbody"><span style="color: #990000;"><b>Riassunto delle puntate precedenti: </b> Jean-Claude ed Asher sono due vampiri emo a corrente alternata immersi in un contesto pornosoft-romantico-delirante. E che ve lo dico a fa'? Dopo aver litigato senza sosta per tutta la fanfiction decidono di ripercorrere il loro copione assurdo in un unico capitolo e quindi litigano, scopano, si insultano, litigano e scopano in modo assolutamente random. Finisce male però, anche grazie a un occhio di troppo e in questo capitolo continua peggio. </span> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span class="postbody"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=Lh3LocS_Bh8&feature=relmfu" target="_blank"> Many of horrors - Biffy Cliro</a></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span class="postbody"> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span class="postbody">Jean-Claude
fissò l’amico negli occhi duri e freddi come il granito della cucina
più amata dagli italiani, aprì e chiuse la bocca un paio di volte e poi
si asciugò meglio le orecchie con la vestaglia. Doveva esserci ancora un
po’ d’acqua che col cerume fa il tappo ca va sans dire. “Che cazzo
dici, Brain?”
</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span class="postbody"></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span class="postbody">“Ho detto che me ne vado.”
<br />“Cosa?”
<br />“Me. Ne. Vado”.
<br />“Vai a fare un giro fuori?”
<br />“No, me ne vado per sempre”.
<br />“Eh????”
<br />“Non è così difficile da cogliere”.
<br />“In che senso?”
<br />“Nel senso che me ne vado. Comprendi?”
<br />“No. Scusa puoi ripetere?” Il vampiro si passò una mano sulla fronte, scuotendo la testa. “Davvero non ho capito.”
<br />Asher sbuffò e cominciò a scandire le parole, facendo gesti più o
meno sensati con le braccia, indicando prima se stesso poi la porta:
“Iooo andaaare viiia”.
<br />“Ma come?”
<br />“Io adesso me ne vado, voglio restare solo!!!”
<br />“Ahahah!” L’altro scoppiò in una risatina: Gesù come era spiritoso
il suo Ashy. Ma poi che cazzo c’era da ridere? “Con la malinconia e
volare nel suo cielo? Ok, sì, ritorno in bagno se vuoi! Vuoi rileggere
la Principessa sul pisello?”
<br />“IO ME NE VADO.”
<br />Jean-Claude sbarrò gli occhi e si tappò le bocca come se avesse
paura di vomitare sul tappeto nuovo poi vide il tubo delle pringles di
Asher su letto e lo usò per respirarci dentro. Merda, a quanto pareva
funzionava solo coi sacchetti. Anzi, l’odore della panna acida gli stava
peggiorando la nausea. Alla fine riuscì ad esalare un debole “Vado,
vado?”
<br />“Vado, vado.” Confermò l’altro. “Faccio le valige, vado via,
sparisco, mi eclisso, mi avvio, mi incammino, mi accomiato, mi faccio
strada, cammino via, fluisco altrove, bighellono fuori, mi immetto in
altro loco, mi do alla macchia, circolo, transito, parto, mi muovo, mi
dirigo, confluisco, mi sposto, mi reco, mi evolvo, scompaio, diparto, mi
dileguo, mi dissolvo, sparisco, svanisco, mi butto, m’involo e ti
aggiro. E se non dovessimo rivederci: buon pomeriggio, buona sera e
buona notte.”
<br />“Ma…dove…Belle…”
<br />“Belle sa tutto e mi ha dato altro che la sua benedizione, non stava
più nella pelle, si è messa a ballare un valzer con Aldo. Forse quello
l’ha fatto per via dell’extasy, ma insomma… Mi ha detto che a St.Louis,
una ridente cittadina americana MOOOOLTO meglio di quella di Twiight,
c’è una simpaticissima bimba ventrue un po’ vacca che sarebbe
ultrafelice di avermi tra le sue fila, non ho capito in che ruolo ma non
importa, mi scriverà persino una lettera di raccomandazione.”
<br />“Ma perché?” Balbettò Jean-Claude.
<br />“Ci ho provato, Jean.” Bisbigliò. “Tu sai che ci ho provato; ma non ce la faccio, non ci riesco.”
<br />“A rischio di ripetermi, ma che cazzo dici, Brain?”
<br />“Perché non ce la faccio più, non ne posso più di ardeur, di
consiglieri, di intrighi, di orge, di vedere te che fai pompini…di
vedere pompini che si fanno te, occhi putrefatti, cani assatanati,
basta! Ho chiuso. Rien ne va plus.”
<br />“E da quando te ne fregherebbe qualcosa? Non eri tu il meno checca?”
<br />“Da quando mi smerigliano le palle con la carta vetrata. Io oooodio le pressioni. E ieri sera mi hai fatto incazzare”.
<br />“E secondo te io mi diverto come una Pasqua?” Le parole gli uscirono a stento. Lo guardò sconvolto e cercò di alzare il tono.
<br />“A quanto pare sì, sono io che me ne voglio andare, o sbaglio? No,
non sbaglio, capitolo Ventisette: “Asher chiede a Jean Claude di
scappare insieme per andarsene da questa follia e Jean Claude gli
risponde di no per futili motivi”.”
<br />Jean Claude aveva gli occhi annebbiati, quasi non vedeva a un
centimetro dalla sua faccia, ma si avvicinò e gli afferrò l’orlo del
mantello. “Ma pensavo che avessi capito…”
<br />“Io? Capire? Mbah”. Gli rispose impassibile.
<br />“Avevo paura che mi odiassi”. Il suono di quelle frasi gli era
incomprensibile. Jean Claude tentò di replicare, ma le parole gli
morivano sulle labbra e la sua mente roteava imbrigliata in centinaia di
pensieri e frasi sconnesse. Deglutì più volte mentre il suo cuore
continuava ad accelerare come un canarino in una lavatrice.
<br />“Tanto ti odio lo stesso tutte le volte in cui non ubbidisci
strettamente ai miei diktat. E poi qua tu fai la bella vita con tutti i
tuoi umani porcacci, la tua robba, e Belle che ti fa pat pat sul cranio.
Così levo il disturbo e tanti saluti alla bella compagnia”.
<br />“Non ti sento lalalalalalala”.
<br />“Senti, le cose stanno così: a quanto sono riuscito a cogliere da
uno studio approfondito di questo copione delirante, è ora che io
impazzisca definitivamente per una non meglio precisata goccia. Non ho
capito bene perché, se devo essere proooprio sincero, ieri sera infatti
mi sono divertito un sacco, ma evidentemente qua se non cambia qualcosa
non finisce più la fan fiction, e quindi ho deciso di introdurre questo
colpo di scena fighissimo”.
<br />“E così te ne vai e basta”.
<br />“Sì, anche Belle è contenta, dice che l’abbiamo asciugata”.
<br />Jean Claude sollevò gli occhi colmi di lacrime. “ E io non conto
niente? Chi sono, il figlio del prete?” Lo incalzò sconvolto. “Tutte le
nostre menate, e i soprannomi da far vergognare un bimbominkia
tredicenne, e le fan fiction che abbiamo vissuto insieme in anni e anni?
Non contano?”
<br />“No, non me ne frega un cazzo. Carpe diem, come diceva sempre mio nonno”.
<br />“E così te ne vai e mi lasci solo. E moi? Che fa moi?”
<br />“Hai il tuo teatro e Dori e Belle… non hai bisogno del povero Asher.
Sì abbiamo avuto una bella storia, robba seria, stile Romeo e
Giulietta, ma la verità è che non mi bastano i tuoi scarti.”
<br />Jean Claude crollò seduto sul letto, incapace di reggersi in piedi.
Poi saltò su di nuovo perchè si era seduto su qualcosa di bagnaticcio e
innominabile. “Non è abbastanza...” Sollevò gli occhi su di lui per la
seconda volta in dieci righe e lo implorò in silenzio. “Dimmelo di nuovo
Asher.” Sospirò come in un Harmony terminale e si tamponò gli occhi con
un fazzolettino di seta. “Perché siamo rimasti chiusi in una stanza per
quattro mesi?”
<br />“Quattro mesi? Minchia! Abbiamo centinaia d’anni e in quattro mesi già ci cancellano lo show? Ma l’audience era alle stelle!”
<br />Il vampiro serrò le mascelle e strinse i pugni. “Rispondi e non cambiare discorso. Ecco.”
<br />“Qual era la domanda?”
<br />“Grrrrr…”
<br />“Oh, ti stai incazzando?”
<br />“Asher…” Jean-Claude a questo punto cominciò ad incazzarsi sul
serio. “Indipendentemente da quanti erano questi mesi di prigionia, cosa
sono stati, uno scherzo? Ero su candid camera? E’ stato un esperimento
antropologico?”
<br />“Antropoche?”
<br />Il vampiro fece un passo avanti, piantando un dito accusatore dritto
al petto dell’altro. “E allora dimmi, perché siamo rimasti chiusi in
una stanza per X mesi?”
<br />Asher si strinse nelle spalle. “Avevamo perso la chiave?”
<br />“Riprova, sarai più fortunato.”
<br />“Belle voleva produrre il primo reality show della storia.”
<br />“Te lo dico io perché!” Urlò Jean-Claude. “Perché non posso vivere
senza di te, ma ti amo troppo per trasformarti nel mio schiavo. Dio se
sono cretino!!! Potevo averti in tutti i modi, in tutte le posizioni,
potevo girarti intorno al dito mignolo e farci pure il fiocco e invece
no! Diamo tempo al povero Ashy che ha paura dell’ardeur! Certo, diamogli
il tempo di pensare all’ennesima idiozia e di andarsene via a farmi
ridere dietro dalle puzzosissime Yvette di turno!!!”
<br />“Uh, calma sbarba. Ma sei serio? Uahahahah… dove l’hai sentita ‘sta caterva di minchiate?”
<br />“Secondo te?”
<br />“Da Maria de Filippi?”
<br />“No, da Morgana71, idiota”.
<br />“Ma dai, non è possibile… da quando avrei paura dell’ardeur? Ma se
io ci sto così dentro ai nostri vamp-poteri. In più tu non mi
schiavizzeresti neanche tra un milione di anni, sei troppo una passiva,
se lo fai vengono a cadere gli estremi del nostro rapporto. E tu sei un
po’ scemo, ma per il sesso hai sempre avuto… naso…”
<br />“Tieni un po’ il copione se non ti fidi”.
<br />“Dai, fammi controllare, ah sì… Cavolo, hai ragione tu, c’è proprio
scritto perché non puoi vivere senza di me, ma mi ami troppo per
trasformarmi in un tuo schiavo.”
<br />“Te l’avevo detto”.
<br />“In effetti non mi piacerebbe diventare il tuo zerbino, e se non
stessi per andarmene ti picchierei per averci solo pensato. Ma
evidentemente il tuo ardeur mi diminuisce le dimensioni del pene”.
<br />L’espressione di Jean-Claude si indurì, gli occhi blu si alzarono al
cielo disturbando madonne, santi e tutto il pantheon fino a quel
momento conosciuto. “Di nuovo con l’ardy! Ma che cazzo, basta lo dico
io! Tutta la fanfiction a rivangare le stesse menate ogni dieci pagine. E
che dù marroni! Ho l’ardeur, ebbene sì, lo confesso, Vostro Onore, e
guarda caso ce l’avevo anche quando ci siamo conosciuti. Quella cosa a
tre con Julian e la capra zoppa e sifilitica ti fa suonare un
campanellino? Non è che allora fosse una cosina raffinata, ti ricordi?”
<br />Asher non riuscì a guardarlo neanche negli occhi. “Mi ricordo, sì, mi ricordo.”
<br />“E i consiglieri e gli intrighi e le orge, non è che stiano nella top ten delle mie preferenze, ma tu conosci il mio motto, no?”
<br />“Oui.” Confermò Asher sempre fissando i piedi dell’amico. “Di
necessità virtù.” I piedi, i piedi, guarda i piedi, si diceva il
vampiro, i piedi non sono pericolosi. Erano così sexy però…e
quell’alluce…ah le cose che potevi fare con quell’alluce…
<br />“Uè sbarbaaa, parlo con te!”Jean-Claude gli schioccò le dita davanti
alla faccia. “Mi devi crocifiggere perché cerco di vedere il bicchiere
mezzo pieno?
<br />“Solo che non stiamo parlando del bicchiere…” Stavolta lo sguardo arrivò al ginocchio, e che ginocchio!
<br />“Non stiamo parlando del bicchiere.” Ripetè Jean-Claude. “Oh Ashy
adesso mi fai pure l’infantile? Siamo vampiri di Belle morte!!! Sei
stufo di vedermi fare pompini? E che dovrei fare, il punto croce?”
<br />“Fai quello che ti pare, soltanto fallo senza di me.” Asher scacciò
il dito dell’altro come se fosse una mosca e cercò di recuperare un po’
di spazio vitale. Poi fece una proposta indecente. “Senti, io mi sono un
po’ stufato, questo copione è una merda, siamo d’accordo su tutto e non
c’è ragione di tirarla tanto per le lunghe, facciamo una lista delle
cose che ci rinfacciamo e la finiamo qui?”
<br />Jean-Claude alzò un sopracciglio. “Una cosa brutale?”
<br />“Sì, di quelle che piacciono a te.”
<br />“Ok, inizia tu.”
<br />Asher contò fino a dieci, prese un bel respiro e si fece il segno
della croce, tanto non era credente. “Allora…sei una puttana, sei
diventato uguale a Belle, sei una puttana, usi l’ardeur come lei, sei
una puttana, ti fai scopare da chiunque, sei una puttana, vuoi mettermi
in un angolo e tirarmi fuori la domenica, sei una puttana, ti fai usare
dai consiglieri come un fantoccio, sei una puttana, e ci godi, sei una
puttana, mi hai fatto scopare dall’occhio putrescente di Mortino
drogandomi di nascosto, sei una puttana, ti sei messo con Dorino e lo
ami più di me, sei una puttana, non posso stare in disparte a guardarti
senz’arte nè parte con quegli occhi di brace, sei una puttana, sei un
gran ballonaro e ti stuferai di me, magari tra duemila anni, ma ti
stuferai perché io sono un mostro e tu sei una puttana, fai troppi
pompini, lo dai a Balto e sei una gran puttana. E mi hai ucciso la serva
umana.”
<br />“E sono una puttana?”
<br />“Precisamente.” Affermò Asher soddisfatto di sé.
<br />Jean-Claude gli schioccò un’occhiata enigmatica ed emise un lungo
sbadiglio senza neanche mettersi la mano davanti alla bocca. Poi si fece
un paio di spugnature con l’acqua fredda, si scrocchiò le dita e corse
sul posto che un po’ di riscaldamento non guasta mai, fece un paio di
gorgheggi esplorativi ed iniziò.
<br />“Mio caro, non dovevi metterti a gareggiare con me dato che tu mi
hai dato della puttana per tutta la ff mentre io ho risparmiato insulti
per un momento topico come questo. Cominciamo con un classico, del tipo
tu sei un brutto mostro bau bau, vai in giro ad ammazzare gli amici, e
non importa se Hans non se lo ricordava nessuno, ma pensi che sia meglio
che fare pompini e te la tiri anche, dai la nevra a tutti con i tuoi
isterismi e non sai goderti quel poco di buono che questa cazzo di vita
ci offre, sprechi i tuoi doni facendoti seghe che lo sanno anche i sassi
che è peccato mortale e secondo me hai gli occhi così chiari perché
stai diventando cieco. Non hai neanche le palle di prenderti un paio di
scherzi in santa pace, ma mi fai sempre prendere in giro e non per il
culo dai tuoi amichetti della società dei Bastardi. E adesso arriviamo
ai colpi davvero bassi: TU hai ucciso la tua serva umana perché ti sei
fatto beccare dalla santa pula, minchione che non sei altro, e non sei
stato capace di salvarla! Facile chiamare il Pronto soccorso e
incazzarsi perché non arriva in dieci secondi netti pit-stop compreso.
Io non ho salvato lei ma ho salvato te e l’unico motivo per cui l’ho
fatto è che sono un dannato idiota masochista!!!! Tu senza di me non sei
niente! Sono io che tiro avanti la baracca! Sono io che pago i conti a
fine mese! Sono io che-“
<br />Asher si allentò un attimo la cravatta dello jabot. “Cristo te le tenevi proprio, eh?”
<br />“Non ho ancora finito!” Sbraitò l’altro in la maggiore. “Sono io che
mi faccio stuprare perché sono cent’anni che non lo smolli a nessuno!”
<br />“Vuoi dire che ti sei fatto stuprare per pietà?”
<br />Jean-Claude si avvicinò fino a pochi millimetri dal suo viso, gli
strappò un capello, lo usò come filo interdentale e gli afferrò i lembi
della camicia. “Vuoi che sia il tuo Master, vuoi che ti mastichi ti
digerisca e che mi faccia un bel rutto? Vuoi vedere cosa si prova ad
essere consumati?”
<br />“Ehm…posso pensarci un attimo?” balbettò Asher.
<br />“Troppo tardi! Sarai mio, in un modo o nell’altro.
Muahahahahahahahahahah” Catturò le sue labbra così brutalmente da
costringerlo ad aprirle, e si impadronì di lui, di tutto ciò che la sua
lingua, le sue mani, le labbra, le zanne, un paio di tentacoli tirati
fuori per l’occasione e, in breve, tutto il suo corpo riuscivano a
toccare. Finché Asher sentì la mente liquefarsi e fondersi come un
cioccolatino milka che invoglia, mentre il cuore, alato come un
canarino, si muoveva nel suo organismo raggiungendo luoghi impensabili
come la testa. Jean-Claude era lievitato come Hulk, senza il verde però
che non era il suo colore preferito perché stonava con gli occhi
blublublupaulnewman, e gli strappò la camicia e i pantaloni come carta
velina; la sua vestaglia era opportunamente sparita non si sapeva
quando, e ora si strusciava su di lui seducente, arrogante, mentre i
peli metallici facevano scintille e i loro corpi pulsavano l’uno
sull’altro, con un tunz tunz pulsante che neanche Gigidag, in preda a
un’eccitazione crescente. Ah, e i brividi, non ci scordiamo dei brividi,
che sono importanti e non possono mancare.
<br />Una voce echeggiò nell’aere dagli altoparlanti: “Cambiooo!”
<br />E un ringhio improvviso echeggiò tra le pareti. Saldandosi con una
mano alla sua nuca, Asher, ormai preso bene, rispose soddisfatto
“Okkey”, prima di azzannarlo alla giugulare con la ferocia di uno
psicopatico di quelli “ma sembrava tanto una persona normale, non
l’avrei mai detto”. E bevve. Svuotò le sue vene, nutrendosi di lui, del
sangue che ancora ravvivava il suo corpo, il sangue blu di Dorino. I
peli di Jean-Claude regredirono, il fisico passò dal modello Golia al
più minuto Davide, il potere si rintanò talmente in profondità nel suo
essere da poterlo scovare solo col gps. Non contento Asher lo violentò
pure, che un bello stupro orgasmico ci sta sempre bene e non si nega a
nessuno.
<br />Quando tutto fu finito Asher si accese una canna, soffiando anelli
di fumo che si posarono morbidi sul corpo raggomitolato e insanguinato
dell’altro. “Pausa cannetta?”
<br />Jean-Claude rimase in silenzio, a malapena si percepiva il debole battito del suo cuore.
<br />“Ti è piaciuto Jean?” Gli strizzò l’occhio l’altro.
<br />Il vampiro si alzò a fatica, sputò a terra un grumo di sangue e
guardò l’ex-amante come se fosse un lurido lichene cresciuto sul più
infimo parassita annidato nei peli della mosca che svolazzava su una
merda di cane rognoso con la dissenteria. “No. Non è uno stupro
all’altezza della tua fama. E non credere di essere il più forte! Te
l’ho fatto fare per vedere se eri cambiato, ma tu non cambierai mai.
Comunque adesso mi fai davvero schifo e te ne puoi andare a quel paese
dalla bimba ventrue.”
<br />Lo sguardo di Asher si raggelò. “E quindi è finita?”
<br />“Sì, è finita.”
<br />Asher si strofinò l’orecchio destro, poi il sinistro. “Che hai detto?”
<br />“Ho detto che è finita!”
<br />“Non capisco nulla!” Continuò Asher guardandosi in giro come se cercasse qualcosa.”C’è un rumore di fondo…”
<br />“Questo pianto straziante?” Chiese Jean-Claude. “Credevo che fosse la colonna sonora di Morgana71!”
<br />“No, sembra proprio un pianto, gli manca l’effettazzo unghie sulla lavagna.”
<br />Una figura fosca e terribile apparve come per magia: un’erinni dai
biondi capelli meduseschi e un po’ cotonati-anni-sessanta armata di sai,
nunchaku, pikachu, katane e tagli di carne surgelati. L’espressione del
suo viso pallido era agghiacciante, tipo
Chucky-la-bambola-che-uccide-mi-fa-una-pippa, e i suoi occhi
rivaleggiavano con quelli di Asher per colore e temperatura
(evidentemente anche suo marito non era all’altezza). “Matò, se provate
solo a farla finire così dopo 39 capitoli che aspetto il lieto fine vi
prendo tutti a cotolettate!!!”</span></span></td></tr>
<tr><td class="row1" colspan="3" height="28" valign="bottom" width="78%"><table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" height="18"><tbody>
<tr><td nowrap="nowrap" valign="middle"></td><td nowrap="nowrap" valign="middle"></td><td><br /></td><td nowrap="nowrap" valign="top"><br /></td>
</tr>
</tbody></table>
</td>
</tr>
<tr>
<td align="right" class="catBottom" colspan="3" height="28">
</td>
</tr>
</tbody></table>
<table align="center" border="0" cellpadding="2" cellspacing="2">
<tbody>
<tr>
<td><br /></td><td align="right" valign="top"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" border="0" cellpadding="2" cellspacing="2"><tbody>
<tr><td align="right" valign="top"><span class="gensmall"><form action="modules.php?name=Forums&file=viewforum" method="get" name="jumpbox">
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0"><tbody>
<tr><td nowrap="nowrap"><br /></td></tr>
</tbody></table>
</form>
</span></td></tr>
</tbody></table>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-41380297697167327992012-04-22T00:38:00.000-07:002012-04-22T00:40:19.724-07:00Supernatural activity - Capitolo 38 - Non so, ma tu non ti senti osservato?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://encrypted-tbn0.google.com/images?q=tbn:ANd9GcSpZq5TKn61Nr7ybWhkjQc87Yfg-AmmD7XVM-fu8nc2YkeSa2-y" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://encrypted-tbn0.google.com/images?q=tbn:ANd9GcSpZq5TKn61Nr7ybWhkjQc87Yfg-AmmD7XVM-fu8nc2YkeSa2-y" /></a></div>
<div style="color: #660000;">
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Riassunto delle puntate precedenti:</b><br style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;" /><br style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;" /><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Natale è finito, con l'orgiastica epifania che tutte le feste si porta via. I nostri vampiri si sono presumibilmente divertiti e adesso smaltiscono la sbornia sul lettone col loro cane preferito. Vi sembra un quadretto troppo idilliaco? Tranquilli...anche qualcun'altro è sospettoso e ha deciso di buttarci un occhio. Letteralmente...</span></span></div>
<div style="color: #660000;">
<br /></div>
<table border="0" cellpadding="4" cellspacing="1" class="forumline" style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><tbody>
<tr><td class="row1" colspan="3" valign="top"><div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><span class="postbody"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=1jdAwXV7eVM&feature=fvst">Paranoid - BlackSabbath </a> </span></span></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><span class="postbody">Quando
Dorian si svegliò, si ritrovò nell‟esatta posizione in cui si era
addormentato, e subito maledì lo yoga, perchè addormentarsi con la testa
vicino ai genitali gli aveva procurato un torcicollo da incubo.
</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span class="postbody"></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span class="postbody">Sentì i due vampiri discutere, e il fatto che Asher fosse già
sveglio significava che il sole era già calato e che lui era crollato in
un sonno troppo profondo, troppo a lungo. Sì, la droga e l’esaurimento
psico-fisico-sessuale tendono a dare quel tipo di problema, provare per
credere!
<br />“Bella serataaaa? Come cazzo fai a dire che è stata una bella
serata?” La voce di Asher era calma per i suoi standard, ma gli stava
peggiorando ugualmente il mal di testa, dato che la notte precedente era
stata DAVVERO selvaggia. E il piagnucolio di Jean Claude gli faceva
venire la pelle d’oca. Sentiva anche mani vampiriche infilarsi per ogni
dove, e non era sicuro di gradire del tutto, almeno non prima di essersi
fatto un bidet.
<br />“Per aver scopato con altri o per non aver scopato con te? Pensavo ti fosse piaciuto!”
<br />Alla faccia della leggera irritazione…
<br />“E chissà se a Dorino è piaciuto!”
<br />“Mi auguro di sì, cazzo, se no poteva anche stare a cà sua”.
<br />“Stupidi repressi”.
<br />“Scommettiamo che adesso gli facciamo schifo di nuovo?”
<br />“Bè, me ne frego, tanto è colpa tua”.
<br />“Mi secca un po’ però che ti stai preoccupando più del pulcioso che di me”.
<br />“Ehi, anche lui è importante”.
<br />“Se lo dici tu…”
<br />“Ma ti era simpatico!”
<br />“Ho mentito”.
<br />“Che infame di merda”.
<br />“Eh, è così… blu…”
<br />“E etero, poverino, prima di incontrarci…”
<br />“Seeee, e se mia nonna aveva le ruote era una carriola”.
<br />“Ciò non toglie che gli hai fatto del male”.
<br />“Anche tu”.
<br />“Tu di più”.
<br />“Uhm… me ne frega qualcosa? Aspetta, no! Non me ne sbatte una beata fava”.
<br />“E poi lo stronzo sarei io?”
<br />“Quello è di default”.
<br />“Stiamo veramente litigando su Dorino-il-lupo-etero-con-piume-nel-culo-che-ha-scopato-tutta-la-notte-felice?”
<br />“Già, perchè stiamo litigando?”
<br />“E’ l’atmosfera di questa stanza… no… di questa fan fiction! Ahhhhhh! Soccombiamoooo!”
<br />“Dio, la paranoia post sbornia no, ti supplico”.
<br />“Ahhhhhhhhhhhhhh….”
<br />“No dai, guarda che ho capito tutto, non hai visto su Gente
l’intervista del gieffino che ha spiegato come gli autori li obblighino a
litigare dentro la casa per fare audience?”
<br />“Uhm… ma a noi non toccava scopare?”
<br />“Se avessi potuto ve l’avrei risparmiato”.
<br />“Risparmiato in che senso?”
<br />“Se non l’hai capito non te lo devo certo venire a spiegare”.
<br />“Fatto sta che le cose buone te le vuoi tenere sempre solo per te”.
<br />“Definisci buono”.
<br />“Secondo me sei solo un egoista”.
<br />“IO?????????”
<br />“Evidentemente…”
<br />“Evidentemente sei un cretino”.
<br />“Specchio riflesso specchio riflesso”.
<br />“Andremo avanti ancora per molto?”
<br />“Non so, spe che chekko il copione”.
<br />“A parte che anche senza battute prescritte non è che la tua conversazione sia sto granchè…”
<br />“Tu invece senza le battute da leggere non hai proprio una conversazione, come la mettiamo?”
<br />“Potremmo sempre scopare”.
<br />“Ma non ti basta mai?”
<br />“No, ma tu potresti lasciarmi un calco del tuo pene”.
<br />“Dio, sei disgustoso”.
<br />“IOOOOOO???????”
<br />“No, parlavo con il criceto crocefisso che hai al posto del cervello”.
<br />“Ma non dici sempre che non è quello che mi serve?”
<br />“Forse è il caso che te ne convinca anche tu”.
<br />“Che noia che barba che noia che barba”.
<br />“E fammi cosare sto copione”.
<br />“E cosati il coso, cosa vuoi da me?”
<br />In quel momento Dorino cacciò un pigolio da criceto morente per
schiacciamento tra un’incudine e un martello, che strappò d’improvviso i
due vampiri dalla loro serietà angustiata. “Ziiiittti… voglio morire…
uccidetemi…”
<br />“Ecco, te l’avevo detto!”
<br />“Non mi dire te l’avevo detto a me, neh!”
<br />“Pietà, pace, vi amo entrambi, ieri sera è stato bellissimo,
facciamolo tutti i sabati sera senza spioni bavosi, ora però mi si
stacca il cervello, voglio una pozione antisbronza o del metadone”.
<br />“Good morning, sunshine, che alituccio”.
<br />“La mia vita è assurda e orribile, e questo è l’ultimo dei miei problemi, Jean Claude”.
<br />“Stai forse dando la colpa a me?”
<br />“Nono, amore, sono solo schizofrenico e un po’ ingrifato nonostante le spelature da iperutilizzo”.
<br />SPLASHHHHH!!!!
<br />Asher nel frattempo era andato a farsi una doccia e a mettersi
l’idratante, e seccato dal tornare per trovarsi gli altri due a farsi le
coccoline, decise che una secchiata d’acqua gelida avrebbe fatto
proprio al caso: “Direi che sia il caso di fare colazione. Apri le cosce
o ti stacco una gamba, spuntino!”
<br />“Perdonalo, Dory, anche lui ha dormito poco” sussurrò silenziosamente Jean Claude, attento a non farsi sgamare dal microfono.
<br />A quel punto però il lupo decise che forse era il caso di ficcarsi
una ciabatta in bocca e non titillare il vampiro appena sveglio, anche
perchè in fondo un morsino alla Ashy come si poteva dirgli di no?
<br />Il ritmico ciucciare placò tutti, e i tre moschettieri si
riabbioccarono per evitare di doversi parlare ancora con il mal di
testa.
<br />Nella quiete della stanza scura si levò solo, quatto quatto, un
occhio decomposto attaccato a un lembo di carne marcia. Strisciò un po’
attorno al trenino, periscopiò alcuni punti ben scelti, e poi si
riacquattò in un angolo a spiare.
<br />*****************
<br />Non appena Jean Claude si alzò e aprì le tende, Dorino si accorse
con stupore che il cielo si era appena oscurato, e, con occhi sgranati
che rendevano la sua espressione ancora più intellettuale del solito,
come se un selvaggio blu mentecatto caduto dal seggiolone la sera prima
già non avesse dei problemi mentali sufficienti, iniziò a fare domande
imbranate sulla teoria magica dei flussi applicati ai legami metafisici
con canalini di scolo in relazione alla linea di sangue lussurioso della
fontana del consiglio del Boh, moltiplicato per gli invitati al party
di Natale di dodici anni prima, diviso i master cattivi che non fanno
regali per le festività.
<br />Jean Claude cercò di spiegargli come Belle fosse stata costretta a
pagare la tredicesima una tantum per via di certi problemucci di scarico
fiscale della beneficienza, ma davanti all’incomprensione ebete del
lupo, Asher tirò fuori dei fogli per fargli un disegnino con freccine.
<br />Questo ovviamente si trasformò in una scusa per realizzare piccoli
origami colorati a tema erotico, che aprirono la strada a un acceso
dibattito su quanto fosse opportuno un bagno prima di ricominciare ad
accoppiarsi e/o aprire i regali di Natale, che condusse inevitabilmente a
scopare prima e chiedere poi.
<br />Sembrava andare per una volta tutto bene quand’ecco, il patatrac!
Non sapremo mai di chi fu la spinta dello scivolare dell’incauta natica
di Jean Claude che, per uno scherzo della gravità, cadde malamente sul
povero occhio decomposto e spione, spiaccicandolo, ed estraendo un acuto
strillo dalla voce incorporea del Mortino-stalker, seguito da una
sequela di imprecazioni e minacce talmente volgari e malvage da
traumatizzare le deboli menti.
<br />Ora, nessuno nega che doversi togliere dal culo un grumo di carne
decomposta che urla a squarciagola descrivendo come ti torturerà di lì a
breve aprendoti un nuovo buco nell’ombelico per stuprarti meglio e come
si sia scopato tuo marito la sera prima non sia proprio uno degli
obiettivi che la nostra mamma aveva per noi quando ci allattava da
neonati. D’altro canto ci piace anche lasciare sempre un non so che di
inconsulto nelle reazioni randomizzate dal computer dei nostri vampiri.
<br />Fu così che questa divenne la goccia traboccante della tazza di Jean
Claude: il vampiro ebbe una crisi isterica, vomitò in un vaso, decise
di suicidarsi e si barricò in bagno urlando e parlando da solo di
Ragnarok e Fine Ti Mondo.
<br />Nessuno se lo cagò minimamente: Asher aprì l’armadio, rassegnato a vestirsi, e Dorino continuò a massaggiarsi la testa.
<br />Quando nessuno dei due si unì al suo bagno, il vampiro si seccò in
fretta di non essere preso sul serio nelle sue espressioni di
turbamento, e si dedicò a un deprimente monologo sulla caducità
dell’esistenza relazionale rivolto al canarino che gli abitava nel
petto, nel torace e anche nella gola.
<br />Jean Claude era però abituato a essere l’ultima ruota del carro, e
l’acqua calda e il seghino tattico lo rilassarono in breve, ma quando
tornò in camera da letto non riuscì a trattenere la delusione di
trovarla vuota: non solo Dorino se n’era scappato lasciando un porcile
di peli, capelli, fluidi corporei, mutande sporche e lenzuola
aggrovigliate, ma persino Asher non era in vista da nessuna parte.
Quando anche una visita nel confessionale rese evidente che non era un
nascondino erotico, l’abbandonato ricominciò ad agitarsi, battendo
contro le pareti per cercare porte segrete e facendosi elenchi mentali
delle possibili sfighe che rapiscano un vampiro da una stanza chiusa a
chiave, compresi il mefitico summon volante del boss e la
raccapricciante finestra aperta sul nulla.
<br />Dopo un tempo variabile tra i dieci minuti e i dieci mesi, la porta
si aprì, e Asher comparve innanzi a lui, vestito di bianco, con un
Panama e un sigaro in bocca.
<br />Jean Claude, in un impeto di virilità, lo prese per la coda e tentò
di strusciargli il naso nella pipì, sgridandolo con un “Cattivo, vampiro
cattivo! Non si lascia il proprio ammmoreammmorecorvò da solo neanche
per un minuto”.
<br />Asher però era stato da Belle a farsi delle grasse pere di steroidi e
coca, per cui se lo scrollò di dosso con un ceffone che lo fece roteare
tre volte su se stesso. Poi, tronfio e pettoruto, lo freddò: “Questo
posto fa schifo. Me ne vado!”
<br />E il suo dito medio scattò a chiudere il capitolo.</span></span></td>
</tr>
<tr>
<td class="row1" colspan="3" height="28" valign="bottom" width="78%"><table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" height="18">
<tbody>
<tr>
<td nowrap="nowrap" valign="middle"><span style="font-size: large;"><a href="http://www.animators-inc.com/modules.php?name=Forums&file=profile&mode=viewprofile&u=301"><img alt="Profilo" border="0" src="http://www.animators-inc.com/modules/Forums/templates/subSilver/images/lang_italian/icon_profile.gif" title="Profilo" /></a> <a href="http://www.animators-inc.com/modules.php?name=Forums&file=profile&mode=email&u=301"><img alt="Invia email" border="0" src="http://www.animators-inc.com/modules/Forums/templates/subSilver/images/lang_italian/icon_email.gif" title="Invia email" /></a></span>
</td><td><br /></td></tr>
</tbody></table>
</td></tr>
</tbody></table>
<div style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">
<br /></div>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-8625910058422435592012-03-01T11:50:00.005-08:002012-03-01T12:02:48.446-08:00Supernatural Activity - Capitolo 37 - A'bbbella sciacquati la sella che stasera se cavalca!<a href="http://1.bp.blogspot.com/-gQvEygwBcTc/T0_UA5pAQII/AAAAAAAAAHA/VgrPly2jnXU/s1600/toro.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 202px;" src="http://1.bp.blogspot.com/-gQvEygwBcTc/T0_UA5pAQII/AAAAAAAAAHA/VgrPly2jnXU/s320/toro.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5715019564094341250" border="0" /></a><span style="font-size:130%;"><b style="color: rgb(153, 0, 0);"><span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:14.0pt;" >Riassunto delle puntate precedenti: </span></b></span><span style="font-size: 14pt; color: rgb(153, 0, 0);font-family:Times;font-size:130%;" >Jean-Claude e Asher sono due vampiri emotivi repressi e minorati mentali il cui unico scopo nella vita è chiaramente spaccare i marroni a tutti, compresi loro stessi. Questa fanfiction, finalmente arrivata agli sgoccioli, è stata uno spossante, massacrante e faticoso processo di crescita dei personaggi necessario per farli arrivare a questo punto. Adesso c’è la svolta, il punto di non ritorno, l’acme: finalmente scopano, si divertono e non si autoflagellano, se non per pratiche SBDM of course. Si dia il via al trenino pleaaassss! Brigitte Bardot, Bardot!</span> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=hIfvwwPSHCI&feature=related"><span style="font-size:130%;"><span style="mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif"; mso-bidi-mso-ansi-language:EN-GBfont-family:Times;font-size:14.0pt;" lang="EN-GB" >Born to be wild</span></span><span class="MsoHyperlink" style="font-size:130%;"><span style="font-family:"Cambria","serif"; mso-bidi-mso-ansi-language:EN-GBfont-family:Times;" lang="EN-GB" > </span></span></a><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif"; mso-bidi-mso-ansi-language:EN-GBfont-family:Times;font-size:130%;" lang="EN-GB" >– Steppenwolf</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif"; mso-bidi-mso-ansi-language:EN-GBfont-family:Times;font-size:23.0pt;" lang="EN-GB" > </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif"; mso-bidi-mso-ansi-language:EN-GBfont-family:Times;font-size:130%;" lang="EN-GB" >Non si salvò nessuno. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >E ci mancherebbe altro, con le settimane di preparativi e la lista degli ospiti così curata. L</span><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-Lucida Sans Unicode","sans-serif"font-family:";font-size:130%;" >‟</span><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif"; mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >ombra possente dell</span><span style="font-size: 14.0pt;mso-bidi-Lucida Sans Unicode","sans-serif"font-family:";font-size:130%;" >‟</span><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif"; mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Ardeur si spiegò ad avvolgere ogni creatura, umana e non, nella morsa dei suoi tentacoli. Praticamente una piovra gigante mannara ermafrodita sadomaso. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Le risa divennero gemiti, ansimi assordanti confusi tra guaiti e ringhi ferini di licantropi e vampiri. Asher vide i volti accanto a lui deformarsi orribilmente, svuotarsi da ogni briciola di intelletto per divenire pura lussuria, e persino chi fino a quel momento aveva mantenuto un minimo di decoro fu ridotto a un semplice ammasso di istinti bestiali. Ebbe appena il tempo di inorridire nel sentire una risata diabolica rimbombare nella sua mente, e l</span><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-Lucida Sans Unicode","sans-serif"font-family:";font-size:130%;" >‟</span><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif"; mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >istante dopo, i suoi sensi si inondavano di una brama selvaggia che non poteva più controllare. Il rumore di stoffa lacerata e/o ringhi2 e/o sospiri si mescolò al calore di mani, labbra e lingue in ogni parte del suo corpo. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Ora, questo è realmente l’originale. Vogliamo parlarne? </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >1-Trovo sia ingiusto sia di cattivo gusto fare tanta discriminazione razziale verso licantropi e vampiri: guaiti e ringhi ferini mi pare abbiano una connotazione molto negativa. Perchè questo? Direi che urge un video porno di Morgana71 con almeno due o tre persone, per poter confrontare la sua espressione vocale con i grugniti animali che ritiene tanto volgari e indegni. Seguito da un video porno di un’orgia che Morgana71 ritenga bon ton e da imitare. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >2-Chi ci dimostra che i volti avessero tracce d’intelletto prima? Non per criticare, ma l’espressione da scoiattolo pazzo infoiato con la tisi abituale di JeanJean è tanto più furba? E perchè la deformazione lussuriosa è orrenda? Sì, le facce da orgasmo spesso sono buffe, ma addirittura orrende pare esagerato. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >3-Oddddiooo la perdita del decorooooo!!! Ma nessuno pensa ai bambiniii???? </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >4-Oddddiooo la risata diabolicaaaaa!!! Ma dove cazzo siamo, in uno spin-off di Spongebob? Non è un po’ troppo fuori personaggio? Cioè, ora Belle non può nemmeno essere felice che la sua festa sia riuscita bene? Anche qui, mi sembra molto offensivo senza ragione. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >5-Certo che la stoffa si strappa, scopare da vestiti mi sembra scomodo. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >6-Oddio per carità non mi mettete la lingua in strane parti del corpo! Seee… da non credere… Ma che è, Quarant’anni vergine? O facciamo l’amore con le bacchette da sushi? </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Conclusione: Morgana71, sei un troll, la prossima volta cosa condannerai con la tua morale repressa, lo stupro di neonati? Dovresti avere più tolleranza per le gioie della carne e più rispetto per chi si impegna a organizzare qualcosa per l’intrattenimento di tutti. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Ma torniamo ad Asher che finalmente dopo cento anni partecipa di nuovo a una sana festicciuola senza scopare solo suo marito come al solito. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Le sue mani artigliarono carne morbida e bollente, le sue zanne sfondarono una gola, il suo corpo scivolò su un altro senza volto ma con gli occhi abbottonati come nel famoso horror Coraline, lo catturò e lo penetrò con una bramosia primitiva, possedendolo finché non lo vide stramazzare sul pavimento esanime, con un orecchio strappato da un morso. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Una volta svuotate le palle si ritrovo a pensare “Occazzo, un umano!” (gli sembrava infatti che Porcaccia, tipica imprecazione del vampiro moderno, fosse un po’ infantile), si assicurò giudiziosamente che fosse vivo, chiamò gli elfi domestici-infermieri-spazzini e lo fece riordinare negli scarti. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Poi con calma si dedicò a controllare il numeretto della tizia seguente in fila, trovandosi subito in un altro piccolo dramma: Mortino, da bravo fetentone, aveva un biglietto chiaramente falsificato e pretendeva di rubare il posto ad una simpatica comitiva proveniente da Spotorno che pensava all’inizio di essere stata invitata al Sabato del villaggio, ma si era adattata al cambiamento senza batter ciglio. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Ma il nostro uomo non si perse d’animo: carta, penna e un paio di cannucce bastarono per improvvisare un piccolo plastico della posizione ginnica che poteva unire le sedici persone, e prima di poter dire “Vieni” erano già tutti sistemati e pronti a farsi dirigere dal maestro e a lasciarsi trascinare in una dolce cattedrale di carnalità. Per rispondere agli ignoranti umanisti che mi tormentano con annose domande tipo “Ma la matematica serve?” Le applicazioni pornografiche di geometria, statistica e permutazioni sono pressoché infinite…</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Ecco però il bieco Mortino che, insoddisfatto del suo posizionamento, scivola via dal suo incastro e, quatto quatto, si appropinqua a un buco libero di Asher ridacchiando maniacalmente e giocolando con un paio di redini nere. Eccolo che si fa sotto… prende al lazo il suo uomo… ora fa quella sua magia macabra con cui i cazzi di molti cadaveri vengono uniti a formarne uno più grosso… mooooooolto più grosso… siamo ai trentacinque centimetri… ed è in area… dribbla le ultime natiche ed è GOOOOOOLLLL! </span><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif"; mso-bidi-mso-ansi-language:EN-GBfont-family:Times;font-size:130%;" lang="EN-GB" >Gol, gentili telespettatori, un gol brutale e vigoroso, as hard and fast as he could, so big and tight and wet! </span><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Peccato per quel sudore scivoloso che provoca una rovinosa caduta a domino addosso alla povera crista in fondo alla fila, che muore spappolata sotto il peso delle venti persone sopra di lei, con un orrido rumore bagnaticcio. Ma guardali che si riprendono, e arrivano al traguardo insieme abbracciati! E concludiamo con un bel bacio romantico a occhi chiusi… </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Sniff snifff… </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >“Ma che cristo è sta puzza infernale di cadavere della nonna morta tre anni fa? Chi cazzo non si è lavato i denti?” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >“Macccciaaaaao amore, quanti secoli erano che non ci facevamo una bella cavalcata? Troppi se non riconosci il mio pene al volo!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >“Ora che mi si sta decomponendo nel culo in effetti mi pare di notare una certa familiarità. Che schifo, Mortì!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >“Ma che vai a pensare? Che io sia sempre così poco curato? No, è solo che mi volevo vendicare per Andros”. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >“Mbah… Non ti abbattere, non è stato così orrendo, in fondo era bello grosso, e si sa che chi dice che le dimensioni non contano è perché ce l’ha troppo piccolo”. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >“Vabbè, allora ci si vede. Ah, hai visto Jean-Claude cosa sta combinando? Secondo me se continua così lo ammazzano. Muahahahahah sono malvagioooo”. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Al che ovviamente Asher si alzò in un millesimo di secondo con gli occhi iniettati di sangue per scandagliare la sala come un cane da tartufo in cerca del suo maritino idiota, che pensava di aver lasciato al sicuro con Belle a pompare ardeur in tutta la casa. Non solo era angosciato perché Jean-Claude era un ubriaco socievole-suicida e quindi avrebbe potuto benissimo stare con Dorino a pugnalarsi con dei crocifissi, ma era anche un po’ incazzato di dover lasciare la sua nicchia comoda per fare da balia al rompicoglioni che l’aveva asfissiato per anni sull’odio per le orge. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Va bè, per farla breve alla fine lo trovò in un banalissimo trenino-pompino con i soliti noti, che ci viene però descritto dall’autrice nei minimi dettagli e in modo molto sexy se non consideriamo che la testa di uno è piegata in un angolo innaturale che gli umani non potrebbero imitare senza rompersi l’osso del collo: il nostro biondo, rassicurato, stava quasi per tornare alla sua lista di gente da farsi quando Jean-Claude attirò la sua attenzione farfugliando attorno al ciuccio: “Scelo gnio marituo. Ue’ ‘ua abbelluo che sce ‘osto!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Il Viaggiatore si sbracciò subito per confermare l’invito, mentre Baltasar continuò a fare quello che stava facendo prima finché Jean-Claude non gli morsicò l’uccello per distrazione, al che gli diede due sberle e lo arrotolò nella posizione della bistecca nel termosifone. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Asher, piuttosto eccitato, aveva tutte le intenzioni di andare a farsi valere e aveva già adocchiato un paio di possibilità operative, ma mentre si piegava a raccogliere una frusta abbandonata a terra si trovò trafitto da (no, non un cazzo) un’esplosione errrotica di droga. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Belle infatti era talmente ripiena di fuochi d’artificio da far invidia al tacchino ripieno di tre gemelli che avevano servito a cena, e non le stava più dentro neanche uno spillo; in più aveva fatto un casino con l’impianto di messa a terra, per cui stava dispensando a tutto il suo albero genealogico non solo pace e amore, ma anche potere ed elettricità, con gran compiacimento psicofisico generale. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Con l’infusione di redbull metafisica, Asher si ritrovò improvvisamente in grado di intendere e volere: riguardò quindi i suoi piani al volo, pensando di fare una visitina veloce a ringraziare Belle succhiandole le dita dei piedi, per poi raggiungere Jean-Claude e fargli vedere chi lo scopava meglio mentre quel passivo irrecuperabile del Viaggiatore avrebbe potuto sistemargli il casino combinato da Mortino e Baltasar avrebbe continuato a fare ciò che stava già facendo senza accorgersi di nulla. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Si stava quindi dirigendo da Jean-Claude che urlava “Sììì Sìììì vieni da papà”, ma fu per la decima volta interrotto. Questa volta da… indovinate… rullo di tamburi… datemi una D, datemi una O, datemi una R, datemi una I, datemi una N, datemi una O! </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Dorino aveva l’aspetto di un criceto caduto in un tritacarne, era pieno di lividi e tagli, aveva le chiappe fumanti, e le sue penne di Aldo erano tutte storte e piegate; in più aveva il trucco tutto sbavato e i lucciconi agli occhi: insomma, una scena veramente patetica. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Il lupo gli si appolipò addosso, gettandogli le braccia al collo e singhiozzando sulla sua spalla con voce rotta: “Ashyyy… aiuto… ho incontrato della gente che faceva… Quelle Cose sigh sob… E poi c’era una signorina vestita da Cappuccetto Rosso che mi aveva promesso di accompagnarmi a casa dalla nonna, invece c’era il cacciatore che mi ha detto che ero un licantropo cattivo e mi voleva fare la festa. Dimmi che non sono cattivo, ti prego. Dimmi che sono etero! Soooobb… se mi fai fare l’attivo ti faccio un pompino, promesso”. Si rimise poi alternativamente a piangere e a palpare. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Asher levò gli occhi al cielo, chiedendosi per un momento quando la sua vita era diventata così demenziale, poi diede un’occhiata a Jean-Claude, che comprese la situazione al volo e gli urlò sbavando “Tranqui, stallò! Ollellèè ollallààà faccelo vedè faccelo toccà!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >Al che si rassegnò: ficcò la testa di Dorino in un abbeveratoio pieno di vodka per svegliarlo e gli schiantò un canino nella giugulare per tirarsi su, prima di procedere. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:Times;font-size:130%;" >E dopo lunghe ore tutti andarono a dormire felici, sazi e ben contenti di essere andati alla festa invece di restare a casa a tagliarsi.</span></p>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-5943886412307312322012-01-10T11:06:00.000-08:002012-01-10T11:18:56.959-08:00Supernatural Activity - Capitolo 36 - Nutri l’ardore che sono tutto un bollore!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/-yIcDyrlBCPU/TwyM5vSuYNI/AAAAAAAAAG0/MgPnTtz8KHI/s1600/sordi.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 220px;" src="http://3.bp.blogspot.com/-yIcDyrlBCPU/TwyM5vSuYNI/AAAAAAAAAG0/MgPnTtz8KHI/s320/sordi.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5696082552292270290" border="0" /></a><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:trackmoves/> <w:trackformatting/> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:donotpromoteqf/> <w:lidthemeother>IT</w:LidThemeOther> <w:lidthemeasian>X-NONE</w:LidThemeAsian> <w:lidthemecomplexscript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript> 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Poichè gli orrori non si negano a nessuno volemose bene, in colpevole ritardo rispetto ai palinsesti correnti, con un capitolo natalizio di tutto rispetto. Perchè anche i vampiri festeggiano e quando lo fanno, bè, LO FANNO, ovviamente...</span><br /></span> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=c-w-CmCCF7k"><br /></a></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;font-family:times new roman;"><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=c-w-CmCCF7k"><span style=" mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-">Feed the world – Band Aid</span></a></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" > </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Ke fiiiigo ke sei!!!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Guarda, Jean Claude, sono già abbastanza incazzato così senza che ti ci metti pure tu a sfottere, questo abito è osceno”. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Osceno, addirittura… Osceno eri a quella festa country dove hai messo solo i chaps da cowboy senza sotto i pantaloni. Osceno eri a quella festa salutista dove ti sei presentato con un finocchio tu-sai-dove e una carota legata a tu-sai-cosa e dei ravanelli come orecchini. Osceno eri nella tua fase Lady Gaga quando ti sei vestito da Un profilattico guardandosi allo specchio: che cazzo mi metto oggi? Per non parlare di quando…” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Sì, penso sia sufficientemente chiaro. Adesso però stai zitto che se mi fai agitare mi sbavo l’eyeliner”. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >I due vampiri si stavano preparando per il grande avvenimento, ed erano isterici perchè avevano voglia di una cena di Natale coi parenti più o meno quanto Napolitano ha voglia di una notte d’amore con Berlusconi. In effetti erano vestiti in modo francamente disgustoso: sembrava che, per quella sera, Belle si fosse incapricciata a volere i suoi vampiri particolarmente in tema, come se fosse ancora più drogata del solito. Così, per Asher aveva scelto un abito da Befana, un kilt con la minigonna in velluto scozzese cremisi e la parte sfregiata ricoperta d’intarsi color oro da bigiotteria economica, con un sacco di rete nera pieno di carbone abbinato; completavano l’insieme un paio di babbucce spelacchiate dall’aria comoda. Jean Claude invece era vestito da Babbo Natale, con un gilet di pelliccia bianca, un tanga rosso con un piccolo abete decorato copri-pene e stivali inguinali Chanel uniti a un grazioso cappello con pon pon. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Ci avevano messo un paio di giorni a prepararsi per bene: non solo bagni faraonici, ma fanghi, ceretta, creme, massaggi, irrigazione del colon e capelli stirati, più naturalmente la preparazione psicologica a base di training autogeno, apnea, coccole e petting. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >In realtà tutto ciò che avevano ottenuto era di essere figosi ma ancora più isterici. Sì, forse raccontarsi vecchie storie di tortura non era stata un’idea geniale… Certo comunque l’occasione era effettivamente importante: sarebbe stata la prima volta, dopo secoli, e non tanto per dire, in cui sarebbero apparsi in pubblico di nuovo insieme, uniti di fronte alla comunità dei vampiri, al sindaco, ai consiglieri, alle scuole in gita, ai lettori, alle autrici porche, e al mondo tutto. WOW. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Ci sarebbero stati il Viaggiatore e Balthasar, dato che, come forse ricorderete, abitavano lì; si vociferava sull</span><span style="font-size: 14.0pt;mso-bidi-Lucida Sans Unicode","sans-serif"font-size:130%;" >‟</span><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-Times New Roman","serif"; mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >arrivo di Dragon, eventualità alquanto improbabile perchè è un personaggio inesistente e nessuno l’ha mai visto nè si sa da dove sia saltato fuori questo ennesimo tizio banale “oddio il consigliere cinese sai come si chiama??? Drago! Noooooo, non mi diiiiireeeeee”; anche Mortino era stato invitato, per dovere, data la tregua per le festicciole rituali. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Dopo essersi tagliati un po’, ascoltato canzoni di Adele e Jared Leto, e guardato Titanic per immergersi nell’atmosfera natalizia, i due vampiri si sentivano proprio pronti al suicidio. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Pensa, la nostra July avrebbe voluto andare a messa a cantare Adeste fideles”. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Uhm… l’idea di una festa orgiastica piena di cocaina, puttane e cani di razza mi sembra più eccitante di attimo in attimo”. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >E adesso erano pronti, mentre ammiravano le loro figure splendenti e sontuose come non si vedevano da tempo. Eppure si sentivano ridicoli, e con ragione dato che erano vestiti come dei coglioni, e se la menavano per un sacco di ragioni esistenti solo nei loro cervelli. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Asher era inviperito perchè pensava che Belle volesse solo sfotterlo senza prenderlo per il culo e fargli fare la vittima: certo, la paranoia scorreva potente in lui, ma dati i trascorsi era in parte giustificabile; Jean Claude invece già si pregustava il cenone dopo mesi di dieta, ma la sua delicata sessualità di anima afflitta tremava di pudore virginale al solo pensiero della sordida depravazione dell’essere un vampiro policentenario ninfomane. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Nota per i lettori: ci rendiamo conto del fatto che Morgana71 sul finire di questa fan fiction si sia data ad attacchi di castità sconsiderata e abbia attaccato lo stinco del santo ai suoi poveri protagonisti. Vi preghiamo di perdonare gli eventuali disagi, e vi assicuriamo che sono stati compiuti test adeguati su animali per verificare che il sesso privo di mazze chiodate non sia così traumatico come lo dipingono. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Vi avvertiamo inoltre che sono pienamente normali reazioni come “Matòòòòò che palle, ma che è, e annate a ‘sta festa e magnatevi due tartine, na bira e un calippo e vedrete che quando state ciucchi stesi olè poi vi divertite”. Che veramente, cioè, fossero gli unici coi parenti serpenti che s’annoiano a Natale… è veramente plausibile tutto questo “Ah no, io non scopo, mai fatto, i party estremi sono così out per me che sono un noto lord inglese puritano e raffinato, vorrei tanto potermi ritirare in convento ma è tutta colpa di Belle che è malvagia e le piace guardare i bei giovani centenari depravati che fanno sesso gay peccaminoso, che strooonza, guarda fosse per me niente regali solo donazioni in beneficienza e cenone vegetariano, che ipocrisia questo consumismo sfrenato e capitalista, io ooodio fare la puttana però mi piace troieggiare. Ah e anche farmi frustare e poi essere fottuto più grosso e più forte. Ah e guardare film porno. Ah e leggere fan fiction yaoi sui Cavalieri dello zodiaco e Star trek”? Ma mi facci il piaceeere… </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Ma andiamo avanti ed entriamo nel salone… </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >L</span><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi- Lucida Sans Unicode","sans-serif"font-size:130%;" >’</span><span style="font-size: 14.0pt;mso-bidi-Times New Roman","serif"; mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >impatto iniziale fu come una bomba esplosa al centro della stanza. Letteralmente, perchè qualcuno già sbronzo fece esplodere anzitempo uno di quei botti napoletani fichissimi che quest’anno si chiamano Spread e ammazzano in un raggio di duecento metri come un missile. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Il vocio strepitante (piuttosto normale ad un party affollato) si spense nel preciso istante in cui misero piede nell’immensa sala e il ciambellano fece risuonare la sua vocetta carezzevole per presentare cotanti ospiti; poi tutti si rimisero a spettegolare, chi dei cazzi propri chi dei nostri eroi. C’erano anche gli attori sopravvissuti di Jean Claude, quasi tutti in catene tenuti al guinzaglio da Cinzia, che applaudirono e fischiarono e schiamazzarono da oche babbane eccitate quali erano all’indirizzo del loro boss e probabilmente dei suoi vestiti osceni. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >I due vampiri si presero per la manina e avanzarono saltellando tra ali di folla osannante finchè non giunsero di fronte a Belle e il resto dei consiglieri, riuniti in gruppo a confabulare come vecchi compagni di merende. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Esauriti i Ciao-Ciao, Ci diamo due o tre bacini?, Ma come sei cresciuto belè, Stretta di palle della confraternita omega con iota sottoscritta e altri saluti di rito, Jean Claude e Asher sgattaiolarono quatti quatti alle spalle di Dorino per fargli il gioco giocone di coprire gli occhi e chiedere Indovina chi è. Dorino ci mise alcuni minuti a indovinare, ma alla fine una bella sniffata del profumo alla Violetta morta di tifo gli risolse il problema. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Dorino prima di essere importunato stava guardando a bocca aperta le decorazioni, le lucine colorate e i bei vestiti delle signore, accantonando gli insegnamenti comunisti di una vita secondo i quali il vero pezzente deve guardare con sprezzo alla pochezza della vita capitalista, ricca e oscena mentre in realtà solo l’idea di avere un vestitino di velluto con le perline lo fa venire nelle mutande. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“E’ la festa più assurda a cui abbia mai assistito.” Affermò con aria spocchiosa girandosi verso i due vampiri. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Immagino che, per la tua gente, un tale sfarzo per una celebrazione religiosa sia un sacrilegio.” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“In realtà no, le feste dei Palleblu sono note anche ai cattolici locali come il massimo del kitch inimitabile. Ci ubriachiamo per giorni e giorni ballando nudi attorno al fuoco e cantando Osterie il più volgari possibili, dopo esserci procurati i soldi rubando i bufalini salvadanaio dei nostri bambini. Un party Palleblu è considerato malriuscito e malaugurante se non ci sono almeno tre morti”. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“E allora che cazzo rompi?” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Noi ci accoppiamo eterosessualmente e siamo più ecosostenibili!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Ahhh… ora è chiaro… Ora fai il bravo e saluta, cane!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Arf arf!!” Dorino si lanciò in ginocchio e ficcò con entusiasmo il naso nell’inguine del suo Master, per poi pensarci un po’ su e farlo anche con Asher, il quale poverino non era molto sicuro se esserne felice o meno e ricambiò con una piccola pacca sulla testa. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Prendiamoci anche un momento per parlare per venti righe del vestito di Dorino. Che sarebbe meglio chiamare la vernice di Dorino. Il lupo era infatti laccato abilmente in posti strategici di rosso e oro e verde, e portava inoltre tante belle collanine colorate da vucumprà, un berretto da elfo e le piume strappate ad Aldo il pappagallo, rituali della sua civiltà inferiore, nel culo. Per fortuna era un bel tocco di manzo, e quindi gli si perdonano tante cose. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >A un certo punto le chiacchiere da portinaie di paese vennero interrotte da un maggiordomo che annunciava la cena, episodio divertente perchè i vampiri spiavano gli umani come avvoltoi sbavando, dandogli leccatine e aggiustandoli di sale nella pregustazione o convincendoli a provare piatti che li insaporissero diversamente. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Ovviamente la cena non era composta da spaghetti aglio e olio, ma essendo un banchetto offerto da un’ospite prestigiosa era cucinato da chef Ramsay e Antonella Clerici. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Ora l’originale vi offrirebbe un caso di stato su una questione molto semplice: i tre aspettano un po’ guardandosi attorno e montandosi la paranoia a vicenda, poi Belle chiama i suoi vampz. Non vi sembra logico? No, dobbiamo aggiungere che il sorriso con cui la Boss li chiama è agghiacciante e che l’apprensione dilaga e che i ragazzi si stringono vicini vicini per farsi delle coccoline consolatorie. Evabbè, d’altra parte c’è anche chi crede che il petting sia un pettine cinese e che uno zombi ebreo cosmico che è il suo stesso padre può farti vivere per sempre se mangi la sua carne e gli dici telepaticamente che lo accetti come tuo maestro, così lui può rimuovere una forza demoniaca che è presente in tutta l’umanità perchè un serpente parlante ha convinto una donna-costola a mangiare un frutto da un albero magico. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Sì... ha senso! </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Dorino, adesso vai a giocare coi tuoi amichetti e mollaci un po’, che i grandi hanno da fare” ordinò Jean Claude in preardeur. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Gno gno gno voio stare con voi!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Sì, ma noi non ti vogliamo tra le palle” gli spiegò Asher. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Non far piangere il bambino, Asher! No, tesoro, vai che ora tagliano la torta.” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“E non è neanche il caso che tu guardi un po’ di vampiri che ci ficcano la scopa da befana nel culo”. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Ma io volevo partecipare all’orgia!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Puoi iniziare a farla con gli altri lupacchiotti, passare dall’eterosessualità al felching decomposto non è poi sta gran figata”. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Vabbè, ci annusiamo dopo”. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Jean Claude prese Asher per mano e si addentrarono insieme tra la folla che li palpava e li incitava, sculettando, lanciando baci, stringendo mani ecc, tutto accompagnato da una bella musichetta da film porno. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Una grande esplosione segnalò l’inizio del conto alla rovescia, e allo scoccare del gong di mezzanotte un tripudio di applausi salutò la rituale offerta del neonato in pasto al bue e alla manticora, secondo la nota tradizione cristiana. Così potè partire la festa anche per i vampiri, che si affrettarono ad azzannare a destra e a manca. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Una rissa si scatenò per l’onore di servire Asher e Jean Claude, vinta giustamente da Cinzia con uno spettacolare gancio sinistro in faccia a Cespuglio, che cadde a terra come morto, subito calpestato da alcuni rimpiazzi vogliosi. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Belle li lasciò mangiare indulgente, prima di far volare un po’ di peoni per fare spazio. “Ragaaaaaaaazzzi, kome siete kariiiiini staseeeee”. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >La Master era sbronza come una foca monaca impanata, e deliziosa nel suo costumino da Madonna, azzurro col velo e spacco inguinale tattico. “Allloooora, siete contenti?” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Sììì, bello da dioooo!!!” Rispose Jean Claude che iniziava a sentire parecchio gli effetti del potere. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >“Oh, sciocchino, lo so che mi prendi in giro, sei tanto simpatico quando sei strafatto di colla nel sacchetto. E tu Ashy amore?” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Ringalluzzito dall’essere chiamato amore, Asher sfoderò il suo sguardo gelido più sexy e una voce calda ed errotica come una notte d’estate a Malibu. “Bella festa… femmina”. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >La Master sorrise compiaciuta. “Grazzzzie, anche tu non sei male, ho studiato apposta il tuo vestito per farti fare figo”. E poi, inaspettatamente, gli saltò addosso e gli infilò tre metri di lingua nell’esofago, mugolando felice cose tipo Buon Natale amore, Ti ho sempre amato in fondo-molto-in-fondo, Guardarti tutti questi mesi in tv mi ha fatto risalire l’ormonella per quanto sei un vero uomo. Successivamente lo sbattè seduto sul trono per fargli un pompino e poi cavalcarlo impetuosamente e farsi mordere come una vacca felice, mentre Jean Claude li guardava facendosi una sega e tossicchiando a tratti per farsi invitare dai due che lo ignoravano completamente. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Molto dopo Asher si allontanò spettinato, discinto e con un sorriso a quarantotto canini, diretto verso un drink e una siga, blaterando di gran regali e mollando una bella pacca sul culo di Jean Claude, che gli sillabava “Non lasciarmi” conditi di labbruzzo tremulo, per spedirlo verso una Belle in versione felice e spaparanzata a farsi una pista per ripigliarsi, che la festa era appena cominciata… </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Asher era ormai abbastanza rilassato e fatto da lanciarsi nella mischia, bevendo, divertendosi, chiacchierando un po’ in giro e dando una bottarella amichevole e sexy a tutti quelli che gli saltarono addosso, tra cui naturalmente molti degli attori che già lo conoscevano, più quelli che lo avevano soltanto sentito nominare; le petit notaio sottomesso che, a quanto pareva, non aveva mai dimenticato la sua intrusione notturna (sì, in originale c’è scritto davvero intrusione notturna, e mi pare proprio che sia innegabilmente un doppio senso); per finire in un trenino conga con l</span><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-Lucida Sans Unicode","sans-serif"font-size:130%;" >’</span><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-Times New Roman","serif"; mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >intero branco di lupi, ad eccezione di Dorino che si era imboscato o nascosto alla fine del banchetto. A un certo punto fecero anche un’ammucchiata “Tutti sul divano”, e Jean Claude, compiaciuto, gli mandò un bacino da lontano per complimentarsi. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >A un certo punto però Asher si rese conto di un certo languorino intensificato, e chiaramente il termostato era saltato perchè in sala c’erano almeno 40 gradi e i fiumi di assenzio sobbollivano come un brodino di pollo. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Una musichetta d’effetto, a metà fra Le streghe di Gabri Ponte e The final countdown, accompagnò l’abbassarsi sexy delle luci, finchè ad un tratto un grande faro scintilloso illuminò Belle e Jean Claude aggrovigliati per terra. Ci volle Musette a punzecchiarli rumorosamente per riuscire a staccarli, ma la Master si ripigliò in fretta, sistemò gonna e acconciatura alla bell’e meglio, e rivolse un sorrisone smagliante al pubblico, invitando tutti a gioire e ad aprire le danze. Poi strattonò in piedi al suo fianco anche Jean Claude che cercava di svicolare, e gli diede sfacciatamente un gran pizzicotto nella chiappa (segretissimo metodo attiva-ardeur) mentre a sua volta liberava il potere della sua patata stregata. I loro demoni esplosero in un tripudio di scintilline, il pelo crebbe e i vestiti si ritrassero spaventati: i fuochi d’artificio potevano cominciare! </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif";mso-bidi-font-family:";font-size:130%;" >Bunga bunga con Belle, bunga bunga con Gegè, se non stai attento vai in torpore per colpa dell’ardoreeeee!!!</span></p>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-26723937633279978242011-12-24T05:37:00.000-08:002011-12-24T05:53:07.949-08:00Supernatural activity - Capitolo 35 - Vuoi scartare il mio pacco?<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/-epyCkhgf7UA/TvXWqoXKpSI/AAAAAAAAAGo/nusvq2OwKg0/s1600/index.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 216px; height: 234px;" src="http://4.bp.blogspot.com/-epyCkhgf7UA/TvXWqoXKpSI/AAAAAAAAAGo/nusvq2OwKg0/s320/index.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5689689732129924386" border="0" /></a><span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold; color: rgb(153, 0, 0); font-family:times new roman;" >Riassunto delle puntate precedenti:<br /><br /></span><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-family:times new roman;" >Belle è molto contenta dei suoi emoderivati e li ha premiati con diversi gadget e una sorpresa. La sorpresa però è piaciuta solo a Jean-Claude: una serata libera con rappresentazione, nel suo vecchio teatro, di una delle sue tragedie preferite, L'Otello. Il "suo" Otello invece, infastidito dalle attenzioni che la troupe giovvine e bbella aveva riservato al boss in disgrazia se ne era tornato a casa senza partecipare ai festeggiamenti post recita. Poco male. Quando Jean-Claude era tornato nel tugurio gli aveva fatto la festa lui. Pure con gli extra!!! Una volta tanto il nostro Asher ha gradito... </span></span><br /><span style="font-size:130%;"><br /><a href="http://www.youtube.com/watch?v=E8gmARGvPlI">Last Christmas - Wham</a><br /><br /><br /><span style="font-family:times new roman;">Asher aprì lentamente gli occhi…”QI formica…Gaaahhhh! Pompinooooo!”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Si era svegliato stranamente eccitato dal sonno diurno e grato che ai vampiri fosse risparmiato l’alito pesante perché si sentiva di averne combinate di cotte e di crude. Lo sentiva sulla sua pelle, calda come un wurstel appena rosolato, come un bratwurst con la pelle tesa fino a scoppiare, come un turgido wienerwurst, come -oddio, ma perché le uniche metafore che aveva in mente riguardavano wurstel? Doveva entrarci in qualche modo Jean-Claude, certamente dove c’era il suo zampino le salsicce piovevano come all’oktoberfest…</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Il vampiro digrignò le zanne con tanta rabbia da rischiare la spuntatura: il pensiero di Jean aveva dato un senso a tutti gli indizi, pompino, notte brava, febbre suina, wurstel, come uno schema a punti unisci dall’1 al 27; il risultato, neanche a dirlo, fu un’incazzatura formato famiglia, soprattutto perché il posto letto accanto al suo era desolatamente vuoto e quindi quell’inondazione di collera non potè sfogarsi subito a suon di cazzotti e sganassoni e se erano sinonimi chi cazzo se ne fregava.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Non fece neanche in tempo a discuterne un po’ col suo alter ego immaginario, o a fare a coriandoli le lenzuola per stemperare un po’ l’astio, che la regina dei wurstel, cioè Jean-Claude, gli si catapultò in grembo riempiendogli le guance di bacetti umidi e le orecchie di gridolini inconsulti in cui Asher riuscì a discernere solo qualche parola: cose tipo fine, prigionia, Belle, culo. Oramai era bravo nelle sciarade e la vasta esperienza acquisita in quei …giorni…ehm…mesi? di prigionia gli consentirono di riempire i vuoti e ricostruire il discorso dell’amico: Belle avrebbe posto fine alla loro reclusione purché loro continuassero a dare via il culo. E non c’era bisogno di chiedere a chi!!!!</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Hai l’ardire di guardarmi in faccia ed essere felice?”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">L’allegria di Jean-Claude non si smontò immediatamente.“Ma non hai capito quel che ti ho detto? Belle ha detto che presto saremo liberi!!!!” Del resto agli sguardi gelidi e al tono astioso ci si assuefa rapidamente.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Certo che ho capito, e io ti ripeto: come osi venirmi a dire che devo continuare a farmi stuprare dai tuoi amichetti pervertiti con quel sorriso a 32 zanne?”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Stavolta la rabbia di Asher, solida e compatta come un muro di gomma, cominciò a smorzargli l’entusiasmo. “Bè, non è come se avessimo una scelta…e poi potrebbero tranquillamente continuare a violentarci in questa stanza! Se permetti preferisco essere stuprato con tutte le comodità.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Asher lo fissò con sguardo gelido e anche un po’ schifato e anche un po’ attizzato. “Non cambierai mai, non è vero?”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Certo che no!” Rispose l’altro abbracciandolo e facendogli i grattini. “E’ una parodia questa, mica James Joyce!!!”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Non gli disse però che i suoi monologhi stavano diventando più pesi di uno stream of consciousness.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">E quel periodo, indubbiamente, fu palloso più dell’Ulysses: si stavano avvicinando al Natale, periodo nefasto per entrambi; si sa che gli emo durante le feste si suicidano e poi Jean-Claude doveva fare ancora tutti i regali e che cazzo non poteva ridursi all’ultimo momento! Ma soprattutto…Natale era la festa preferita della loro compianta Juli e questa era la prima volta che lo passavano insieme da quando era morta.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Il ricordo della donna era nell’aria, in ogni cosa che facevano e che pensavano: ah le risate quando avevano appeso insieme gli ornamenti sull’abete e questo si era incendiato perché aveva comprato delle croci…ah quando Belle si lamentava perché puzzavano dello zenzero e del panpepato con cui la loro piccola Julianne riempiva ogni angolo della casa…ah quando…oddio quegli orrori di berretti e sciarpe che si ostinava a sferruzzare non li rimpiangeva per nulla! Pungevano da matti e lo facevano sembrare un barbone…e se li doveva mettere per forza perché sennò la stronza teneva il muso e non gliela dava!!!!</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Pensava a tutte queste cose, il nostro Jean-Claude, in una notte di fine novembre con la dura pioggia del tardi martedì che ticchettava insistente sul tetto, mentre Asher frignava come un disperato su una pagina della favola preferita della sua fu-serva umana: La principessa sul pisello.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Lo so, Asher, lo so. Credi che io non ci pensi? Credi che non mi manchi?” In realtà stava praticamente parlando da solo in quanto l’amico non lo stava cagando di striscio.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Allegria! E’ arrivata l’anima della festa!” La porta si era spalancata per rivelare il bel faccino blu del suo animale da chiamare. A dispetto delle parole scherzose, però, l’espressione su quel viso era più adatta a un corteo funebre.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Oh Dori! Si può sapere che è successo? Vieni qui che ti tiro su il morale.” Lo chiamò Jean-Claude accogliendolo tra le sue braccia.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Asher lasciò cadere il libro e si voltò verso i due. Non potè fare a meno di notare quanto fossero simili. Certo, uno era blu e l’altro no, uno era alto e grosso e l’altro no, uno era liscio piastrato e l’altro no, uno era etero e l’altro…no? I due, dall’abbraccio affettuoso, erano passati agli slinguamenti profondi. Forse…dopotutto erano davvero simili e il blu della pelle di Dori faceva meravigliosamente pendant con gli occhi di Jean-Claude. Proprio vero che gli animali somigliavano al padrone.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Buongiorno anche a te Dorino.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Oh ciao Asher! Vorrei poter slinguare anche te ma ultimamente ho già dato e la mia ipocrisia di eterosessuale omofobico ha ripreso il sopravvento.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Sopravvivrò. Che ci fai da queste parti?”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Puoi cercare di convincermi se vuoi..."<br />Jean-Claude cominciò a sbuffare. "Si può sapere cosa c'è?"<br />"Sono qui per annunciarvi che Belle vi attende nei suoi appartamenti: adesso.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Il volto di Asher si rabbuiò. “E se dicessi no grazie?”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Non credo che un no sia previsto.” Sospirò Dorino. “Secondo me vi vuole invitare alla festa di Natale.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Gli occhi di Jean-Claude cominciarono a luccicare come quelli di un bambino davanti a un cesto di gormiti. “Festa di Natale?”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Già. Io sono obbligato a partecipare e solo Manitù sa quanto spesso mi si veda alle feste di voi pervertiti parvenu. Dovrò turarmi il naso e sforzarmi.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Asher represse a fatica un sogghigno. “Più che turarti il naso ti consiglio di turarti altri orifizi, decisamente più in pericolo.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Ma è una festa di Natale!!!!”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Appunto!” Continuò Asher. “Belle trova particolarmente eccitante scopare a Natale.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Jean-Claude cominciò a ricordare i bei vecchi tempi con occhi sognanti. “Scartare cazzi sotto l’albero…”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Squarciare gole davanti al caminetto acceso…”continuò Asher.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Accendere candele profumate e infilarle in-“</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Dorino aveva gli occhi sgranati per la sorpresa. “Mi state dicendo che trasformerà il tradizionale cenone di Natale in un orgia?”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Proprio così.” Dissero in coro i due vampiri.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Dorino rimase in silenzio, poi scrollò le spalle. “Chissà…magari è comunque meglio che strafogarsi di piatti bisunti comprati alla gastronomia dell’esselunga e giocare a tombola coi fagioli…”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Bravo!” Si complimentò Jean-Claude dandogli una pacca sul sedere. “Pensa positivo.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Asher invece incrociò le braccia. “Comunque io non ci vado da Belle.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Ma si incazzerà!” Si lamentò l’altro.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Digli che sono ancora svenuto per l’ardeur…magari ti ci scappa pure una sveltina…”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Occhei.” Il vampiro gli prese il viso tra le mani e lo baciò al sangue tre minuti per lato. “Ahrrrrrrrrr!” Ruggì all’amico rimasto senza respiro. “Vado, faccio sfracelli e torno.” Poi si voltò e se ne andò, subito seguito dal mannaro.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Rimasto solo, Asher tornò a sedersi in poltrona. “Dov’ero rimasto? Ah sì!” Si disse il vampiro ricominciando a leggere. “…la mattina dopo le chiesero come aveva dormito. "Malissimo!", si lamentò la fanciulla, "non ho praticamente chiuso occhio per tutta la notte! Chissà cosa c'era in quel letto…” a quel punto chiuse nuovamente il libro, mentre una lacrima solcava sanguigna la sua guancia pallida. Rimase così, a fissare il vuoto, il tempo che scivolava via come sabbia portata dal vento. Quello era il pezzo preferito di Juli! Quante risate quando, tutti nel lettone, andava alla ricerca del pisello…</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“ E ne trovava sempre uno!”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Asher si voltò al suono della voce Jean-Claude che gli accarezzava le orecchie. “Già fatto?”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">L’amico si strinse nelle spalle. “Niente sveltina.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“E allora cosa voleva Belle?”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Jean-Claude sprofondò il viso sul suo collo e sospirò, quasi infastidito. “Aveva ragione Dori: ci vuole al ricevimento della notte di Natale; sarà una notte speciale, ha detto, non una delle sue solite feste: pare che stavolta il palazzo sarà stracolmo di vampiri, licantropi e umani.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“E che c’è di diverso dal solito?”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Mio dio, Asher, trasformerà la notte più sacra dell’anno nella più grandiosa e oscena delle orge!”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“E che c’è di diverso dal solito?”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Jean-Claude sbuffò. “Oh, e che ne so! Forse parteciperà anche il papa stavolta…purchè non invitino Bocelli a cantare!!!” Poi indicò gli sfarzosi vestiti sul letto. “Ci ha persino fatto confezionare degli abiti apposta per l’occasione.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Asher diede un’occhiata alle sete posate sulla coperta e sospirò.</span><br /><span style="font-family:times new roman;">“Rassegnati mon chardonnoret. Perchè noi pacatamente, serenamente, ci saremo.”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Gli occhi gelidi dell’altro mandarono un lampo. “Col cazzo!”</span><br /><span style="font-family:times new roman;">Jean-Claude fissò perplesso l’amico. “E con cosa sennò?”</span></span>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-54562805759728234562011-12-17T00:46:00.000-08:002011-12-17T00:55:13.641-08:00Supernatural Activity - Capitolo 34 - Non c’è cazzo senza spine!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/-UBmV60khrCs/TuxYFFf4yEI/AAAAAAAAAGc/wjLRfketsE4/s1600/spine.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 180px; height: 317px;" src="http://3.bp.blogspot.com/-UBmV60khrCs/TuxYFFf4yEI/AAAAAAAAAGc/wjLRfketsE4/s320/spine.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5687017273860606018" border="0" /></a><span style="font-size:130%;"><span style="color: rgb(102, 0, 0); font-weight: bold; font-family:times new roman;" >Riassunto delle puntate precedenti:</span><br /><span style="color: rgb(102, 0, 0); font-family:times new roman;" >I nostri emovampiri si avvicinano faticosamente alla fine delle loro avventure in un processo che ovviamente abbonda di lacrime e sanguinaccio. Ma forse Belle ha in serbo una sorpresa per loro. Gli piacerà? Voi che dite?</span></span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.google.it/url?q=http://www.youtube.com/watch%3Fv%3Dl_FZVD5lsAw&sa=X&ei=_1HmTI2vO4L3sgbf7amdCw&ved=0CCEQuAIwAg&usg=AFQjCNGpw3WeTn_4GtAK44S1tSd5_njfTw"><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif"; mso-bidi-">Who are you – The Who</span></a></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" > </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Il Viaggiatore era tornato soddisfatto nella sua suite, la prova settimanale era stata superata e il budget di cui i nostri vampirelli potevano disporre si era ulteriormente incrementato: fiori, cuscini, profumi, tutti gli almanacchi di Topolino con i gadget di Paperinik e delle Giovani Marmotte, creme idratanti di lusso, qualche camicia di seta per Jean-Claude e manette d’argento per Asher! Oramai il tugurio si era trasformato in un luogo accogliente non fosse per le dimensioni. Purtroppo però, perché c’è sempre un purtroppo, i due non erano nello stato d’animo migliore per approfittare di cotanta generosità. La prova settimanale aveva lasciato Asher estremamente provato: oramai vedeva la presenza del viaggiatore ovunque e dovunque. Jean-Claude era costantemente sul chi vive: ogni sua parola o gesto appena fuori dall’ordinario provocavano nel compagno una vera e propria crisi isterica.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Oddio il Viaggiatore!” Strillava Asher arrampicandosi sulla tenda. ”Lo so che sei lui, non mi freghi stavolta!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Ma Ashy! Mi prudeva il culo!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Per di più Asher non toccava l’amico neanche col dito mignolo per paura di vendette o ritorsioni da parte del Consigliere: niente più frustate a lume di candela, niente più romantici sganassoni, niente più calci e mazze ferrate. Il povero vampiro aveva il terrore che il Viaggi gli rendesse le sue attenzioni con gli interessi.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >La cosa per Jean-Claude si era fatta davvero irritante, oramai sentiva il bisogno quasi fisico di essere maltrattato! Stava addirittura pensando di andare nel confessionale a sbeffeggiare Belle o di vandalizzare le videocamere o di mostrare il culo a Musette. Tutto per una punizione!!!</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Questo stava pensando quella mezzanotte di un tardi martedì dopo la dura prova settimanale, e Dio se era stata dura, mentre se ne stava a mollo nella tinozza ad occhi chiusi. Era stranamente solo. In realtà era entrato nella vasca senza chiamare Asher pensando di farlo incazzare ed ora ne sentiva la mancanza. Se l’avesse chiamato avrebbe pensato che fosse il Viaggiatore? Forse poteva spruzzare ardeurormoni nell’aria per richiamare il maschio o forse poteva alzarsi e gonfiare il collo come una strolaga o forse…sentendosi osservato alzò lo sguardo e i suoi occhi blublublublu di Paul Newman incontrarono altri occhi blublublublu di Marmaduck il Siberian husky.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >C’era un balloon sulla testa di Asher: “Posso entrare a farti compagnia?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Jean-Claude era terrorizzato che qualsiasi sua risposta potesse essere fraintesa come l’ennesima prova della presenza del Viaggi, quindi optò per un semplice mimo. Alzò la mano, una parola, due lettere e poi annuì. Asher comprese e si sedette nel suo solito posto, sopra il suo cazzo, strusciandosi adeguatamente ed emettendo sospiri e mugolii soddisfatti.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Cos’è che ti tormenta?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Jean-Claude ci pensò un attimo, poi alzò la mano, due parole, la prim-“E che cazzo!” Sbottò Asher. “L’ho capito che non sei il Viaggiatore!” Poi più cauto. “Vero?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Jean-Claude lo attirò a se e baciò ogni millimetro della sua pelle a portata di bocca. Gli divorò le labbra come se non ci fosse un domani e lasciò scie di fuoco sulla sua guancia fino all’orecchio. “Gli ascolti sono alle stelle” sussurrò. “La prova settimanale è superata, Belle è al settimo cielo e ho il sentore che la nostra reclusione stia per finire. Quando usciremo di qui saremo solo io e te.” Mordicchiò il lobo dell’orecchio di Asher e continuò a bisbigliare. “Chiunque si metterà tra noi, i consiglieri, Belle, la regina d’Inghilterra, non mi interessa: saremo comunque e sempre solo noi.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Ti avevo chiesto cosa ti tormentasse.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“E io ti ho risposto.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Asher meditò se sbattergli ripetutamente la testa contro il muro, si voltò più e più volte per controllare che il Viaggiatore non fosse nascosto in una bolla di sapone o in una pianta grassa e poi rivoltò il suo amante come una cotoletta e lo baciò a più riprese, dorandolo a puntino. E che il Viaggiatore si vendicasse se voleva. Tanto lo sapeva che il Viaggi era come Pretty woman: tutto ma non i baci, pliiiisss. Anche i perversi hanno uno standard!</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Dopo un po’ aveva lasciato un attizzatissimo Jean-Claude a macerarsi nella tinozza ed era andato in camera ad asciugarsi i capelli. Meglio non svegliare il can che dorme e niente sesso siamo inglesi.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Fermo così! Non ti muovere! No, un po’ più a destra…un po’ più a sinistra…”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Cazzo Musette!” Sbuffò Asher annoiato alla vista della siniscalco. “Se avevo voglia di imparare il tip-tap andavo a ballando con le stelle, ti pare?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“ Uffa! E’ che dall’angolazione giusta mi facevi venir voglia di scopare.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Ah.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Musette agitò minacciosamente la ramazza che stringeva tra le mani. “E’ che sono stufa di spazzare topi di lana, quello stronzo del tuo compare perde capelli a tutta birra! Non lo puoi rapare a zero?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Asher scrollò le spalle. “Tanto gli ricrescono…comunque se hai bisogno delle figurine per farti venire la voglia il compare sta facendo il bagno. Scommetto che è disponibile.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Sì Musette, vieni qua, dai!” Urlò Jean-Claude dalla stanza da bagno. “Puoi darmi la scopa sul groppone se ti va!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Gesù che puttana…” Mormorò Musette portandosi una manina alla fronte. “Ma gliene ho date così tante che non c’è più gusto…invece sono qui per un altro motivo.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Credevo fossi qui per scopare i topi di lana.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“No, i topi di lana sono il mio animale da chiamare, in realtà sono qui perché Sua magnificenza è mooolto contenta di voi.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Asher inarcò un sopracciglio e mise su l’espressione gnegne.“E allora perché ci ha mandato te?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Cretino!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Tu sei cretina mille volte più di me.” Ribattè il vampiro facendole la linguaccia.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Specchio riflesso, specchio riflesso!” Urlò Musette tirando fuori lo specchietto da borsetta che subito andò in mille pezzi. “Oh. Si è rotto.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Asher sorrise compiaciuto. “Essere un cesso serve ancora a qualcosa…”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Insomma!” Sbuffò la siniscalco, non stava andando per nulla come previsto. “Io sono qui per darvi una sorpresa, siate sorpresi!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Sorpresa?” Ripetè Asher.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Sorpresa?” Echeggiò Jean-Claude uscito dal bagno.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Ho detto sorpresi, non sordi. O forse l’acqua vi ha gonfiato il cerume che avete nelle orecchie?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Dal soffitto calò un enorme schermo a cristalli liquidi su cui campeggiava un altrettanto enorme palcoscenico. Il tendaggio di velluto scarlatto era chiuso.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Musette si rivolse a Jean-Claude. “Lo riconosci?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Il mio teatro! Squeeeeeeeeeeeeee!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Sì, è il tuo teatro e sta per andare in scena una delle tue opere preferite.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Mamma mia?” Chiese Asher.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Priscilla, la regina del deserto?” Continuò Jean speranzoso.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“No. L’Otello.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Ohhhhhh!” Tubò il vampiro occhi al cielo e mani giunte. “Adoro l’Otello! Mi ricorda così tanto il mio Ashy…”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Il suo Ashy lo guardò in gelido cagnesco. “Ma se l’è un negher!!!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Musette agitò minacciosamente la scopa. “Santa Polenta protettrice dei razzisti, aiutami tu! Lo spettacolo sta per iniziare e la mia Badrona vi ha riservato due posti in prima fila.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Gli occhi di Asher erano ridotti a una fessura da cui trapelavano gelidi spifferi. “Hai cancellato Frocio chi si siede?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“No” Scrollò le spalle Musette.” Mi pareva indicato.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Oh Asher, sbrigati e andiamo!” Cinguettò Jean-Claude spingendo l’amico verso l’armadio.”Non vedo l’ora, sarà bellissimissimissimo!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Ci saranno tutti i tuoi attori manzi…”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Sìììììììììì!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“E Cinzia….”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Sììììììììììì!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Asher sospirò rassegnato. “Occhei. Aspetta che mi spalmo in faccia un po’ di lucido da scarpe e vengo subito.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Mbah?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Qualche tempo dopo erano comodamente sistemati nei loro posti e seguivano estasiati lo svolgimento della tragedia, scortati da Musette. Diciamo che tra tutti e tre il più estasiato era Jean-Claude, giusto un filino…</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Oh Ashy! Guarda Cinzia, non è una splendida Desdemona? E’ così femminile!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Oh sì” Ridacchiò Musette ciucciando pop-corn e sputandolo a terra. “Quel cobra le dà proprio quel tocco in più. Ops! Volevo dire boa…”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Già.” Sbuffò Asher. “Forse se le avessero messo una gonna invece che una calzamaglia col conchiglione…”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Ma questa è un’attualizzazione dell’opera, non capite?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Ma dai, non capisci?” Motteggiò Musette dando di gomito al biondo.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“E guarda Jago! E’ il bel Coso, Vito, Truzzo…” Continuò Jean-Claude completamente perso nel suo paese dei balocchi.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >La voce di Asher risuonò come una campana di bronzo. A morto però. “E’ il bell’Andrè.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Grazie, non ci sono proprio per i nomi…comunque non è bravo? Con quei baffetti da sparvieroooo!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Ma se sono finti!” Brontolò Asher.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Musette si spanciava ad ogni commento di Jean-Claude, Asher mandava fumo dagli occhi e il pop-corn finì insieme alla tragedia. Quella sul palco. L’altra, tra i sedili, aspettava giusto le ultime mosse…</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >E precisamente, fatti gli inchini, consumati gli applausi, gettati i fiori, tutta la compagnia aveva circondato il boss redivivo all’inno di “Peroperunpompinoperò soloperunpompinoperò!” E chi lo tirava per la giacca, e chi lo tirava per i capelli, e chi lo tirava per il cazzo…</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Giovani, carini e disinibiti. Vero?” Disse Musette con una voce carica di edulcorante cariogeno e cancerogeno.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Da morire…” Replicò Asher sibilando tra le zanne.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Ci sta bene il tuo Jean lì in mezzo, non trovi?” Ridacchiò la vampira prima di eclissarsi.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Asher restò lì, impietrito come una statua di sale, indeciso se mettersi a frignare indecorosamente, sgozzare tutti compreso il suo Jean o tornarsene nel tugurio con le pive nel sacco.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Ashyyyyyy! Vieni dai!” Urlò il suo Jean tra la folla.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >I guitti balestrati e bisunti d’olio si girarono tutti dalla sua parte continuando a cantare “Peroperunpompinoperò soloperunpompinoperò!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Asher trasse un gran respiro, salutò educatamente tutta la compagnia, diede un bacino al suo Jean raccomandandosi di divertirsi anche per lui e di indossare la maglia di lana. Poi prese il volo e se ne andò.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Qualche ora dopo il nostro era alle prese con un solitario. Ma che andate a pensare? Di carte, maliziosi, di carte!!! Uno stronzissimo hearts che non ne voleva sapere di venire, giusto per non farci mancare neanche un doppio senso. Improvvisamente un tre di bastoni cadde a terra…Asher alzò la testa, annusando l’aria: l’atmosfera si era fatta pesante, calda, umida… le mani del vampiro cominciarono a tremare.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >La porta si aprì di botto, spalancata da una folata di un vento caldo di potere e poi fece la sua comparsa Jean-Claude: sorridente, muscolare, pelosissimo, gli occhi fosforescenti di magia che parevano truccati con l’uniposca.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Mo te dai ae carte? Meno male, che pensavo de trovarte alla finestra, co' qua'a vestagliaccia che m'aspettavii…</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Asher cadde in ginocchio, gli occhi sgranati per la sorpresa. “Mbah?” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Famo er pokerino piuttosto.” L’altro rimase in silenzio, ancora a bocca aperta. ”Che fai, te caghi sotto? Ma vedi d'annattene, va'che te prendo a selciate…"</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Al povero Asher ci vollero tre tentativi prima di riuscire ad articolare una risposta. “Hai bevuto.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Po’ esse.” Sogghignò Jean-Claude, estremamente compiaciuto di se stesso.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Sei sbronzo come una capra.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Ma li amichetti miei insistevano! A’ Cinzia alla vodka, o’ cespuglio all’assenzio, o’ coso al red bbull…”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Red Bull?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Red Bbull ti mette le ali e ‘un volevo tornà a casa en tassi.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Che vuoi da me?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Jean-Claude fece un passo avanti e cominciò a sbottonarsi la camicia. “O’ sai…”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >Asher, ancora in ginocchio, fissò ammaliato l’amante mentre avanzava ancheggiando verso di lui si apriva la patta dei pantaloni e gli sbatteva il pene in faccia. Il vampiro alzò il viso e incontrò gli occhi alieni dell’altro. C’era una sola cosa da dire. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-font-family:"Times New Roman","serif";mso-bidi-font-size:130%;" >“Peroperunpompinoperò soloperunpompinoperò!”</span></p>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-27823317672731310422011-12-07T06:33:00.000-08:002011-12-07T06:45:26.716-08:00Supernatural activity - Capitolo 33 - Noooooooooooooooo! Il Viaggi nooooooooooooo!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/-qEYsLao-3cc/Tt96HbaZ8wI/AAAAAAAAAGQ/KTxISLZJh1M/s1600/noooo.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 194px; height: 259px;" src="http://4.bp.blogspot.com/-qEYsLao-3cc/Tt96HbaZ8wI/AAAAAAAAAGQ/KTxISLZJh1M/s320/noooo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5683395522801038082" border="0" /></a><span style="font-size:130%;"><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-family:times new roman;" ><span style="font-weight: bold;">Riassunto delle puntate precedenti:</span><br />Bastaaaaaaaaaa! Non se ne può più! Ma che devo riassumere? Due porci vogliono scopare ma siccome sono disadattati non ci riescono. Punto.</span><br /><a style="font-family: times new roman;" href="http://www.youtube.com/watch?v=g6i3JTF8-tA"><br /></a></span><span class="postbody" style="font-family:times new roman;font-size:130%;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=g6i3JTF8-tA">Tapparella - Elio e le storie tese</a><br /><br />Questa stanza è tranqui, questa corte è Funky, perchè io in galera ci vado con i guanti.<br />Slega i legamenti, se mi senti piangere ti accendi, dei vibratori segui i movimenti. Zanne sorridenti e beviamoci un licantropo, poi scendi giù in vasca, se non ti piace il ritmo Hasta la vista, vai in bara via, è Belle l'animatore che sta sulla regia, Jc è l'intrattenitore che viene dal podere, Ashy muovi il tuo sedere e fammi fare il mio coniugal dovere.<br />Sai che Tranqui significa tranquillo, e su questo Funky mi masturbo e non strillo come il Parmaculo: Accattativillo, dimmi sai il mio nome? SI. E allora dillo: JAAAY CIIIII! E tranqui Funky è il nome del mio porno.<br />Scopami tranqui Funky, slega i sentimenti col tranqui Funky, segui gli ordinamenti tranqui Funky e le vibrazioni del tranqui Funky. Quattro zampe e poi respira, ogni nota è l'atmosfera, e questa sera è un pò speciale, se lo vuoi, trenino tranqui Funky con noi.<br />Mi ricordo i tempi in cui eravamo in venti a morderci col Funky, oggi siamo in tanti e domani saremo: SEMPRE DI PIU'!<br />E adesso succhia un po’ me, alla frusta c’è Muset, butta su il pisello che siamo al grande fratello ambientato in un bordello, come sempre rigorosamente in francese, scacchinelculo, oggi sangue cinese. BA BUDUBUBA BA Baciami piccino sulla PUDUPUPO DIPIDIDIPIDI punta, piccolino.<br />Muoviti arrapato tipo playmate di Playvamp, okey?, tutto fila liscio se scopi Casadei. Hey, ci sei, ci siamo, andiamo, sono pagato niente ma vi amo. Ci amiaaaamo! Basta che poi ci decidiamo!<br />Di voglia di parlare ne ho mooolta, ma è inutile parlare se Asher non ascooolta. Dunque io ringrazio tutti quanti, specie la mia mamma che mi ha abbandonato così funky. A me piace scopare quando trasmette sentimenti, dire le mie cose con i complimenti: bere sangue, fare l’alba e, accidenti, ballare con i tipi con i vari strusciamenti.<br />Sono in posizione, portare l’ardeur nella mia nazione è la mia missione, se vuoi darmi una botta fatti avanti, guardami in tv tranqui e ballati 'sto funky!<br />Questa è la traduzione di una lunga descrizione di ere ed eoni in cui anche alla morte veniva voglia di morire. La tensione rimase… blabla… sfide a “scacchi”… intimità limitata… blabla.. sottese provocazioni reciproche a base di pose ambigue, strusciamenti sospetti e sfoggio impudico di nudità.<br />Ndr: Morgana71, ma come cazzo stai? Parla come mangi, per dio!<br />In realtà Jean Claude non reggeva molto bene la tensione, e stava uscendo di testa peggio del solito, che non è poco. Negli X mesi di cui stiamo parlando, infatti, possiamo elencare questi suoi comportamenti:<br />1- Si parte con l’infoiamento da panico pa-panico pa-panico pauuuura che er Piotta je fa ‘e pippe, e Tony Manero non è abbastanza ggiovane pe’ ffasse ‘na bira e un calippo. Un urlo e un lampo ed è sul palco: ardeur, maestro, vai cor disco, niente fiaschi, mi faccio le piste e Belle non è più triste e mi passa i mangianastri a palla, i pantaloni a zampa e la giacca della Goth-Standa.<br />Supervampone eccolo qua, Jc è il suo nome ‘un lo scordà, move la mano di qua e de là, fammelo vede non te fermà, e diamoci col ballo del Quaqua.<br />2- Poi il dj s’ammollava, e di corsa alla banca del seme per scoprire se Amanda Lear è una femmina o un maschio, o se Cinzia lo amava ancora, o se i gatti erano in amore sui tetti di Parigi o altra merda emo, tipo se votare Moana per cambiare la società o tagliarsi. Jean Claude frignava per ore che gli mancavano Belle, e il teatro, e i lupi, e gli amanti, e Dorino, e i prati, e le capre ecc ecc…<br />Si sa che Asher in tanga eccita la banda, e in attesa che il Viaggiatore scendesse in branda a farsi un sei all’enalotto si sprecavano le discussioni filosofico-pratiche su comm’èbbello far l’amore come Califano ingroppato dalla Carrà, e sulle stelle dell’hard di Vampirella 2000, mentre di chiavare sul serio se ne parlava poco per via delle solite menate tipo moncorbò che si deprime o moncanarin che s’annoia da solo.<br />Ogni tanto, preso da vero bisogno, Jean Claude si convinceva a palparsi un po’ Asher, ma solo mentre il vampiro era ancora morto per il giorno, dato che dopo la prima volta che si era fatto beccare a solleticargli il risveglio, il biondo gli aveva lanciato uno sguardo gelido e si era rifiutato di picchiarlo.<br />“Ahh, bella vita co’ sti maschioni” o “Che pezza! La voce si sparge dalle Alpi alle Ande, JC sei grande: ignorante con l’abbronzante e abbondante tra le mutande!” erano però i sospiri generali di tutte le checche di Francia che arricchivano Belle guardandosi fiumi di pubblicità spazzatura. D’altra parte nessuno ha mai sostenuto che il pubblico abituale del Grande fratello sia la crème intellettuale di una nazione.<br />Il Viaggiatore nel mentre studiava registrazioni scelte come un’invasato, talmente drogato dalla telenovela che non aveva ancora pensato ad andare in carne ed ossa a cento all’ora per trovar le anime sue, a illuminare il loro vano motore con una candela di cera. Al contrario li spiava nella forma incorporea del fantasma formaggino: aveva infatti deciso che i nostri due erano perfetti nei ruoli dell’inglese e del francese delle barzellette, mentre Balto poteva fare l’italiano che se li spalma sul panino (d’altra parte si sa che reputazione ha l’amore all’italiana secondo i francesi rinascimentali, ed era proprio quello che serviva in questo caso). E l’importante era che in sostanza l’italiano vincesse, e che se un Morte d’amour ti dice “Italiano pizza spaghetti mandolino mamma lo sai chi c’è? E’ arrivato El Merendero”, tu non arrossire e non abbassare il capo ma digli: primo tu non prendi parte neanche ad un’orgetta, due ehehehe, treno dell’amore portami con te, qua trovi la gioia, cinchiavardiamo al letto…<br />Il consigliere era spesso preso in simili elucubrazioni, a suo dire per aumentarsi l’appetito: stava cercando il momento giusto. Che arrivò quando dovette assistere a questa scena raccapricciante:<br />“Dimmelo di nuovo Asher: perché siamo ancora qui?” Allora il vampiro lo cingeva tra le braccia e il suo cuore si fermava.<br />“Perché non puoi vivere senza di me, ma mi ami troppo per trasformarmi in un tuo schiavo.” Rispondeva ogni volta. (Originale).<br />In quel momento l’anziano vampiro capì che era giunta l’ora della riscossa: bisognava dare una svolta più sana a quel programma demenziale, e dare un esempio dell’arguzia che gli permetteva di spopolare nelle barzellette.<br />Fu così che Asher fu svegliato un bel giorno da un Jean Claude con gli occhi neri che pronunciò le fatidiche parole: “Sono il fantasma formaggino, e ora ti spalmo sul panino”.<br />“Impossibile” disse il biondo. “Lo sanno tutti che sei un passivo irrimediabile”.<br />“Evidentemente no, se no non sarei qui. Ti spalmerò ancora e già pregusto il tuo sapore sul panino”.<br />“No noo non mi spalmerai, perchè del coltello buon uso non fai. Per mano di Baltazar punito verrai, per… mano di Asher stavolta cadrai. Permani pure della tua opinione ma con quel corpicino non mi spalmerai”.<br />“Ne sei proprio sicuro? Allora non ti dispiacerà se mi scopo Jean Claude?”<br />“Prego, meglio lui che me”.<br />“Allora non ti spaventerai se chiamo un attimo Beeeeellleeee? Non so se lei potrà soprassedere a questo vizio di forma”<br />“NOOO!! Zitto. Ti prego sii accondiscendente e concedimi l’amnistia. Va bene, faccio tutto quello che vuoi”. Il suo cuore batteva furioso nel petto oppure nel torace come un canarino infilzato da spilli. In effetti nessuno sarebbe rimasto impassibile davanti agli occhi di fuoco e al ghigno da pazzo e alle labbra che si sporgevano a cuore per sbaciucchiargli luoghi innominabili.<br />“Ora sì che si ragiona, bel demonione mio.” Smoooch slurrrp…<br />“Ehm… sì, certo, ma prima dimmi cosa ne pensi dello spread italo-tedesco?”<br />“Perchè tu non mi parli del tuo pene?”<br />“Va bene, dimmi almeno come sta Jean Claude!” Sussurrò debolmente.<br />“Ohhhh come siete kariiiiniiiii!!!!!! Hihihihihi! L’avevo capito che tutti i vostri bisticci erano più finti di una Drarry scritta kon le k da una dodicenne perversa. Comunque il tuo ganzo sta bene, non vede l’ora di una bella cavalcata con te, se lo conosco almeno un goccio, anche se ha un po’ paura delle tue reazioni successive. Lo sai che tieni un broncio adorabile, micione? E’ solo Jean Claude che non ti capisce.”<br />Asher rabbrividì, mentre il potere del Viaggiatore si sprigionava dal corpo nudo e visibilmente eccitato di Jean Claude: solo che non era lui ad accarezzare la sua pelle, a scostare i suoi capelli dal viso e a palparlo con avidità. Non era Jean Claude che ora gli stava sfilando i pantaloni, che lasciava scorrere le sue mani su ogni centimetro del suo corpo ormai nudo, che lo avvolgeva in un abbraccio osceno mentre la sua lingua si infilava impunemente e/o impudentemente ovunque ne avesse voglia.<br />“Lo so che mi vuoi, mio divino”. Mormorò. Poi, con un gesto fulmineo, lo rivoltò sullo stomaco. “E‟ stato così eccitante guardarvi tutti questi giorni” continuò sbattendo le ciglia “eccitante e istruttivo”.<br />Asher stava iniziando a prendersi bene a farsi fare un pigiamino di saliva, anche se era leggermente perplesso sui file di Jean Claude sul Viaggiatore: si ricordava infatti un “così frocio che tra poco finisce il giro e diventa etero”, un “pompino: dieci minuti di silenzio” e un “più passivo e masochista di me”.<br />Quando il Viaggiatore cominciò a leccargli il collo, la schiena e le natiche con sempre maggior irruenza, gli sorse il dubbio se in quegli anni le sue abitudini si fossero modificate. Ma la risposta gli arrivò puntuale, e spero di non dover spiegare di preciso cosa intendiamo.<br />“Immagino benissimo cosa ti abbia raccontato quella stronzetta di Jc… sono sempre stato geloso di come lui e il mio amato master Balto andassero d’accordo. Troie”. Gli tirò i codini cercando di staccargli la testa.<br />“Ahia, cazzo fai, pirla?”<br />“Ohhh parlami sporco baby, vieni da papi. Assomigli tanto a Balto, domani porto anche lui, ora sta solo filmando perchè devo studiare la performance dei miei pettorali sinistri.”<br />“Sìsì, certo mia cara Jane” sbadigliò Asher.<br />“Hey, che infame, ti stai addormentando?”<br />“No, Viaggiatore, è una citazione della madre sottomessa e terrorizzata di David Copperfield”.<br />“Divertente. Ora però voglio rifare la scena dove tu stupri Jc alla sua festa di complemorte del 1830 ma voglio sembrare più figo di lui.”<br />“Nessuno è più figo di Jc, è il mio coprotagonista”.<br />“Ma io sono più vecchio, ecco! Guarda che ti faccio gridare”.<br />“Certo. Vuoi più un urlo tipo “Ommioddio i biglietti gratis per il concerto di Madonna” o “Dio Yvette mi fai vomitare”? Perchè non credo tu possa farmi urlare di piacere.”<br />Asher trasalì. Sentì le morbide mani del suo Jean Claude afferrarlo con una forza innaturale, mentre l‟immenso potere del consigliere paralizzava il suo corpo e la sua mente, pur lasciandola vigile e perfettamente cosciente.<br />“Non so, Ashy, tesoro. Dipende da come ti senti riguardo ai preservativi di Hello Kitty… Mi ringrazierai quando vedrai che non ti ho attaccato le pustole verdi vampiriche, mon cardelìn.”<br />Il resto fu solo un‟infinita sequenza di urla e gemiti.<br />Non sappiamo in realtà il perchè di questo suo particolare rifiuto, dato che senza un’ascia o una saldatrice non crediamo che Asher possa trovare veramente sgradevole del sesso con un corpo non decomposto e il cui pene non sia ricoperto di filo spinato, figuriamoci rimming e vibratore vivente. Dobbiamo quindi supporre qualche sottinteso terrificante ma non descritto, come Platinette che si accoppia con Berlusconi al sabato sera con commento di Gad Lerner. O forse solo l’essere sbattuto da qualcuno più checca di lui lo rende isterico. Mah.<br />*****************<br />Il Viaggiatore abbandonò il corpo di Jean Claude lasciandolo sfiancato sull‟altro, che giaceva sullo stomaco, con gli occhi chiusi e l’aria completamente sfatta. Non appena fu in grado di muoversi, Jean Claude fece un balzo belluino riparandosi dietro al letto, tremando pigolante.<br />“Ashy, sei… sei tanto arrabbiato?”<br />Asher si stiracchiò, si rotolò e si accese una sigaretta e gli tese la mano.<br />“Dai, vieni a letto, pistola. Lo so che non è colpa tua.” Sospirò con un filo di voce.<br />“Mi dispiace da morire.” Salì tentativamente sul letto, avvicinandosi un po’ quando l’altro non gli diede fuoco con uno sguardo gelido.<br />“Ahem, anche a me, anche a me, ma certo.” Chissà cosa aveva partorito ora il cervellino nevrotico del suo corvò, e poi dicono dei biondi.<br />Dopo un lungo silenzio, Jean Claude si arrischiò a fargli una carezza, pronto a saltare via di nuovo in caso di pericolo, e lo fissò con Puppy eyes numerò 5. “Ora mi picchierai?”<br />“Sicuramente non prima di un bagno, un massaggio rilassante e una bella tazza di sangue”.<br />“Non era così che lo avevo immaginato” bisbigliò a un certo punto uno dei due a caso.<br />“Dai, almeno la prima volta ce la siamo consumata con il nostro piccolo stupro amichevole”.<br />“Va bè… Ma ora quando replichiamo?”</span>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-8044839575147978942011-11-19T00:44:00.000-08:002011-11-19T04:57:42.075-08:00Supernatural Activity - Capitolo 32 - E' l'ora del Gay pride!!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/-xxERrIO6iD8/TsemElD8l5I/AAAAAAAAAGE/QtUd3pcMyPM/s1600/gaypride.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 213px;" src="http://4.bp.blogspot.com/-xxERrIO6iD8/TsemElD8l5I/AAAAAAAAAGE/QtUd3pcMyPM/s320/gaypride.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5676688452922152850" border="0" /></a><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" ><span style="font-weight: bold; color: rgb(153, 0, 0);">Riassunto delle puntate precedenti:</span><br /><span style="color: rgb(153, 0, 0);">I nostri litigano, fanno la pace, tentano di far sesso senza riuscirci esattamente dall'inizio di questa parodia fino ad adesso...ma mentre Jean-Claude fa la festa, no cioè, si nutre del suo lupo Dorino c'è una grossa novità. Asher si sveglia di cattivo umore. Scherzavo!!! Sulla novità ovviamente, Asher si sveglia davvero di cattivo umore e per tirarsi su il morale, e altre cose, decide di fare lui la festa a Dorino. Alla festa si divertono tutti tranne, naturalmente, Jean-Claude...</span></span><br /><a href="http://www.youtube.com/watch?v=FhYaFplWam0&feature=related"><br />Let's stick together - Roxy music</a><br /><span class="postbody"><br /><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" >“Miiiiiiii Jean Claude, quanto la fai lunga…”<br />“Ma gli hai quasi staccato la testa!”<br />“Quante palle, manco fosse morto”.<br />“ASHER!” Jean Claude lo incenerì con una sola occhiata. Era incazzato come un geco idrofobo.<br />Dal momento in cui Dorino aveva lasciato la stanza, un po’ barcollante e con le gambe larghe, ormai due giorni prima, Jean Claude aveva messo un muso monumentale, interrotto a tratti da liti impacciate e sbuffi teatrali da parte dell’altro, che sinceramente non ne poteva più di questi mortificanti discorsi da bambino dell’asilo cattolico e petulante. Che cos’era in fondo? Un morsetto. Piccolo. Un morsettino. Un orgasmino da niente. Come se Asher non fosse capace di ben altro che non mandare in orbita per un paio d’ore un notorio morto di figa con un pene troppo grande rispetto alla quantità di sangue del suo organismo bionaturale.<br />Il potere che aveva instillato nel suo morso si era manifestato così intensamente da costringere il licantropo a trattenersi con loro per ore, sebbene sapessero entrambi che, anche dopo, i suoi effetti non sarebbero del tutto cessati. Questa era l’ennesima volta da allora che Jean Claude cercava la rissa, e ad Asher, che stava sopportando perchè in questo capitolo è lui a comportarsi da adulto razionale, iniziavano a smerigliarsi le palle.<br />“Dimmi soltanto una cosa.” Sibilò Jean Claude con forzata benevolenza. “Ti diverti a stuprare tutti quelli che ti dimostrano un minimo di interesse, oppure ha ragione Belle e ormai sei soltanto un sadico fuori controllo?”<br />Asher lo guardò come una cavia da laboratorio, domandandosi sinceramente se ci fosse o ci facesse, e sprofondò seduto sul letto: non si illudeva che avrebbe smesso in fretta, ma gli stava venendo sempre più voglia di picchiarlo o almeno di farsi una canna.<br />“Bè, sì, e fino a ieri piaceva anche te. Sbaglio? Certo ha ragione Belle: l’ingratitudine e l’insolenza hanno ormai pervaso questi tempora e mores! Da come parli tu sembra che gli abbia ammazzato la mamma invece di fargli un favore” gli rispose.<br />Jean Claude si stagliava innanzi a lui fissandolo con un misto di rabbia e incredulità e cercando di fare figo e di non sembrare un minorenne isterico preso nel cambio della voce. “Come hai potuto?”<br />L‟altro sospirò seccato. “Non pensi che fosse ora che anche Dorino il verginello avesse la sua prima volta?” Protestò debolmente.<br />“Non lo so, Asher, dimmelo tu! Forse potevi anche chiederglielo, non ti sembra?” Lo guardò negli occhi: sperava che fosse pentito, ma qualcosa gli diceva di no.<br />“Oh, sicuro, se glielo chiedevo mi diceva di sì come niente. Ma se quel represso fa sembrare l’inquisizione moralmente e storicamente avanzata, cazzo! Adesso, non vorrei essere politicamente scorretto, eh, che poi poverino ti traumatizzi e Morgana71 mi tiene una lezione su perchè il comunismo in teoria funziona, però sì, ci sono culture superiori e inferiori. E una razza che vive sugli alberi con le scimmie e infila gli spinotti nel culo di rinoceronti mannari e bufali è inferiore a una che ha l’elettricità e le capre. A me piace il bidet dopo una bella scopata bisessuale fuori dal matrimonio, thankyouverymuch.”<br />Jean Claude si sedette sulla poltrona senza mai staccare lo sguardo dal suo sguardo gelido; e poi all‟improvviso, crollò con la testa tra le mani. Asher si sentì montare l’incazzatura e si alzò per dargli una sberla, ma poi vide quanto l’altro era triste e in paranoia, e gli tirò solo leggermente le orecchie, preso dal labbruzzo tremulo con occhioni lucidi della migliore espressione viscida Jc inc, prima di prenderlo cavallerescamente tra le braccia, rendendosi conto che una reazione così assurda era eccessiva persino per il suo emovampirino. Cioè, adesso, sul serio, di che cazzo stavamo a parlare? Di una meladisangue che gode nutrendo un vamp di Bellemorte? Sai che colpo di scena, che tristezza… mai successo da Caino in poi eh? E dire che qualche zuzzurellone pensava addirittura che fosse normale e richiesto. Stolti!<br />Ma Jean Claude uggiolava misero, e Asher diede fondo alle sue inesistenti risorse di pazienza per fargli un paio di coccole e palparlo con nonchalance. Così cominciò a sussurrargli dolci minacce, chiedendogli perchè era così geloso di un servo blu con le misure sballate e una chiavetta usb, assicurando che era stata solo una cena e non aveva motivo di compararsi a ciò che per lui aveva lo stesso valore di un piatto di polenta e fagioli, e che bisognava pur mangiare per poi fare sesso.<br />Jean Claude lo circondò con le braccia sprofondando il volto tra i suoi capelli. “Perché lui?” Mormorò. “Perché non un altro, uno qualsiasi...”<br />Asher levò gli occhi al cielo ma rispose sospirando: “Perchè è l’unico che Belle ci manda e se non mi nutrissi dovrei andare in torpore?”<br />Jean Claude lo guardò male. “Non fare lo gnorri, mica sempre ti scopi il suo corpo, la sua mente e la sua anima, oltre alle sue credenze e ai suoi desideri, e i suoi sentimenti ecc…”<br />“Vuoi saperlo veramente? Okkey. Perché lui è tuo, Jean Claude. E’ questo che volevi sentirti dire?” Percepì il cuore dell‟altro prendere a battere furiosamente, ma prima che potesse reagire scostò il viso e lo sollevò verso il suo. “Aveva il tuo sapore” ammise alla fine “il suo odore, il suo sangue... era come se fossi tu.”<br />“Umpf, è impossibile, non ti credo. Noi ci eravamo appena appena fatti un lavoretto di mano”.<br />“E non credi che possa bastare?” Rimarcò. “Tu ancora non ti rendi conto di quanto grande sia ormai il tuo potere, piccolo Jean. E‟ il tuo animale e hai fatto ben più che nutrirti, ammettilo almeno per una volta che non sono solo io Er cazzone mascherato.” Lo incitò quasi con rabbia. “Io so cosa ho sentito, so cosa ho provato. Non sono mica vergine. IO.” Incollò gli occhi sui suoi supplicando che gli credesse, che vedesse la verità nelle sue parole e suonando un violino per sottolineare il romanticismo della situazione. “Ma comunque mi piaci di più tu, te lo giuro. Me ne sono solo approfittato un po’ per mettermi in mezzo tra voi e levare la scopa dal culo a lui”.<br />Jean Claude continuava a fissare l’altro vampiro e si sentiva diventare più emo di attimo in attimo.<br />“Ecco, lo sapevo che era colpa mia. Oddio diventerò un mostro anch’io…” pianse.<br />“Colpa, adesso, esageriamo… diciamo opportunità” Cos‟altro poteva dirgli? Certo che era colpa sua, del suo dannato Ardeur e della carica sessuale delle anime afflitte che ormai impregnava quella stanza come vernice indelebile. Probabilmente anche il copione ormai iniziava a stufarsi dell’assenza di una bella lemon descrittiva un po’ dark.<br />“Asher.” Pronunciò il suo nome con severità e dolcezza, e Asher spese un altro willpower per non staccargli la testa. “Guardami in faccia e dimmi che non l‟hai fatto per strapparlo via da me. Dimmi che non è stata soltanto la tua folle gelosia.”<br />“Punto primo: io sono geloso di qualunque cosa si muova intorno a te. E anche se non si muove. E gradirei che la cosa fosse reciproca. Punto secondo: una volta eri figo, i triangoli ti piacevano. Punto terzo: sei tu che l’hai messo tra noi. Punto quarto: non ti lusinga che io voglia farmi il tuo nuovo a.d.c? Punto quinto: vabbè che abbiamo tempo, ma veramente te ne frega qualcosa di continuare questa conversazione? Cioè, è Dorino, mica Gesù. Punto sesto: E’ lui che ha un problema con il suo pene, gli ho solo fatto un favore” Ammise senza esitare. “Sai che paura se Dorino mi odia…”<br />“Noooo Ashy, io ti amoooo!!!” I loro occhi si girarono pigramente verso la porta, ed entrambi faticarono a trattenere l’irritazione per l’ennesimo cliffanger appena prima di un’appassionata riconciliazione.<br />“Lupino! Cazzo ci fai qua?”<br />“Io sto bene eh, le convulsioni da orgasmo sono passate e non ho riportato danni neurologici eccessivi, grazie, e voi?” In effetti l’entrata nello stato adulto donava a Dorino, e abbiamo ora altre dieci righe di descrizione di un figo standard negro blu con labbra da pompinaro, capellone, nasone e pisellone.<br />Schioccò (o forse scoccò, chi può dirlo?) un‟occhiata al vampiro rimasto immobile alle spalle di Jean Claude. “E tu, non mi chiedi niente? Ciao biondo!” Lo esortò insolitamente sexy e affamato.<br />Asher si sentì gelare il sangue, e si allargò il colletto della camicia. “Ehm, stasera mi sono già nutrito, scusa”.<br />Dorino mise il broncio, mentre arretrava fin oltre la porta, voltandosi alla sua destra; poi fece un cenno e si levò finalmente da in mezzo ai piedi, mentre tre dei suoi lupi facevano capolino trascinando altrettanti scatoloni impolverati da trasloco di famigliola numerosa non abbastanza ricca da comprare una ditta di trasporti.<br />E in men che non si dica, l‟intera libreria venne riempita da giornali porno, fan fiction sadomaso e giochi erotici di vario genere, dai vibratori alle palline anali.<br />Fu questione di pochi minuti, e i tre rimasero nuovamente da soli; mentre Asher e Jean Claude controllavano uno per uno i titoli delle opere, Dorino aspettava con la lingua di fuori, prendendoli in giro di tanto in tanto su quanto fossero pervertiti come bambini e cercando di attirare la loro attenzione.<br />“Sei stato tu?” Chiese a un tratto Asher rivolgendosi a lui.<br />“Veramente sei stato tu. Belle ha deciso di dare una svolta alla vostra permanenza.” Spiegò. “Consideratelo come un gesto di approvazione da parte sua: perché pare che, qualunque cosa voi due mostri mi abbiate fatto l‟altra notte, sia riuscito a risvegliare in lei un certo interesse, una frenesia che non le vedevo da tempo, oltre che in me… avete capito, no?”<br />Il sorriso del licantropo si allargò di fronte ai volti sempre più compiaciuti dei due vampiri. “Mi aspettava al varco. Quando ho lasciato questa stanza, mi ha chiamato e, nonostante non fossi in condizioni proprio... dignitose, sono andato da lei: e lei ha capito.” Si adagiò sui gomiti con un‟aria insolente che non gli apparteneva fino a poco prima, e lanciò un‟occhiata ad Asher. “Avete circuito il suo animale più represso” proseguì sorridendo “cosa che lei non aveva mai osato fare... perché non poteva.”<br />“E perchè non poteva?”<br />“Perchè sono un alfa fortissimo?”<br />“Coff.. coff”<br />“Perchè ero talmente vergine che aveva paura di prendere brutte malattie da selvaggio?”<br />“Sì?”<br />“Okey, perchè ero così frocio che non riuscivo a farmelo drizzare?”<br />“Santo cielo, Dorino... Fermati, mi dai il voltastomaco” Jean Claude deglutì “e poi che è successo?”<br />“Niente.” Rispose placidamente. “A parte che questo è il primo giorno in cui posso andare in giro senza rischiare un orgasmo fulminante. Penso di averla decisamente spompata, sono fico eh? Certo, ho imparato dai migliori *ammicco ammicco* E non avete idea del balzo che ha fatto l’audience! Tutta la corte non fa più nulla se non fissare le vostre avventure sbavando”.<br />Quella ammissione diede i sensi di colpa a Jean Claude, e fece spuntare ad Asher un sorriso così compiaciuto da tagliargli la faccia a metà, oltre a gonfiargli il petto come un upupa.<br />“Dorino, sei sicuro che va tutto bene?” chiese Jean Claude con una vocina pigolante e pronto alla fuga.<br />“Non ci sono colpe e non avete fatto niente che anch‟io non volessi, lo sappiamo tutti. L‟atmosfera era già incandescente prima ancora che tu ti svegliassi, Asher, il seguito era soltanto inevitabile. E se devo essere sincero non mi dispiace di essermi liberato di questa ingombrante verginità nè di aver scoperto il mio corpo”.<br />Parentesi: immaginatevi questa discussione lagnosa da telenovela di ultima categoria su TeleLombardia punteggiata da tre figoni che si accarezzano i… uhm… capelli a vicenda con… gentilezza! Ecco, sì, si accarezzano con gentilezza.<br />“Eccoooo!!! E’ colpa miaaaa!” Ululò Jean Claude disperato.<br />“No, Jean Claude, master, padrone, amore mio, è solo colpa mia, prendimi, godimi senza remore, da solo o con altri, sono la tua preda!” esclamò il lupo. “Non dovete avere scrupoli, ora ho visto la luce. Ho anche trovato un trattato di antropologia culturale e sociologia delle popolazioni preistoriche che spiega con dovizia di particolari certe cerimonie in onore della Madre Terra che… anzi, a proposito, volevo chiedervi cosa ne pensate della posizione del mammuth della conoscenza dell’ammmore dei Pigmei occidentali”.<br />“Eh… bella quella” sospirò Asher.<br />“Quindi sei sicuro che non sia stato il lavaggio del cervello?” ripetè jean Claude.<br />“Sì, sicuro”.<br />“Sicuro sicuro?”<br />“Sì”.<br />“Sicuro sicuro sicuro?”<br />“Sì… SICURO, adesso smettila. E solo adesso capisco cosa vuole Belle da voi e perché vi ha rinchiusi qui, insieme. Voi due insieme siete pericolosi” gli fece l’occhiolino.<br />“Non lasciarmi per paura di qualcosa di diverso”.<br />“Non lasciarlo, stare insieme non è tempo perso”<br />“Non lasciarmi anche se sono una troia e ti ho detto una bugia”<br />“Non lascialo, scopiamo un po’, suvviiia”.<br />“Sìììì, cazzo, ho capito, mi piace, mi piace che mi piaccia, è tutto troppo giusto, viva la figaaa! Che ne dite di un abbraccio di gruppo?”<br />“Ma… mi ami? Ma quanto mi ami? E mi pensi? Ma quanto mi pensi? E mi vuoi? Ma…”<br />SDOOONG. Jean Claude si accasciò sul letto contando le stelle e gli uccellini, e Dorino riappoggiò il pesante vaso di stagno sbalzato.<br />“Oohhh, scusa Asher, io lo amo ma mi stava facendo venire la pecòla”.<br />“Che cosa?”<br />“La pel dal cù c’la sa scòla” (La pelle del culo che si scolla, ndt).<br />“Ah, sì, ti capisco. E quindi ora siamo soli… scopiamo?”<br />“Volentieri. Però volevo anche chiederti qualche consiglio sui corsi da seguire con Belle, chi più di te mi può dare le indicazioni su misura? Secondo te è meglio Atletica delle posizioni, Cortigianeria, Storia della seduzione, Demonologia spiritica o…”<br />I due si godettero una piacevolissima e accaldata discussione sulle nuove possibilità di carriera del licantropo, accordandosi su una lista di esperimenti da fare con il sesso e il potere in modo da inserirsi meglio nei famigerati festini ora che ne aveva compreso più profondamente la funzione sia personale sia globale, evitando magari i decomposti e i gigapervertitoni hardcore, che in effetti avrebbero potuto diminuire la bellezza dell’esperienza.<br />Dopo un po’ Jean Claude si svegliò di soprassalto. “Dorino...”<br />“Fammi finire, stiamo parlando di sesso.”<br />Una improvvisa scarica elettrica si propagò nell‟aria intorno a loro, mentre Asher e Jean Claude si scambiavano l‟ennesima occhiata allarmata. Quando entrambi gli si avvicinarono, Dorino sentì il sangue accelerare improvvisamente, ma non si mosse.<br />“Quando saremo liberi, nessuno oserà neanche guardarti, se non lo vorrai. Una bella scazzottata ogni tanto con uno dei tanti nostri amici stronzi mette sempre appetito…” Gli bisbigliò Asher sfiorando la sua gola con un bacio lievissimo.<br />Jean Claude invece sembrava avesse perso la lingua. “Tu sei il mio Master, Jean Claude, nessun altro. Forse un po’ anche Asher, sai, per la comunione dei beni.” Lo rassicurò con dolcezza. “Sono un lupo Alfa e non ho mai risposto a nessuno, né a Belle, né al Consiglio, e nemmeno al Master della città da cui provengo. So’ fico, so’ bello, so’ fotomodello, ero vergine ed etero e tu mi hai vinto alla pesca di beneficienza del canile.”<br />“Ceeeerto, Dorino, chissà cosa ci fai allora a casa di Belle nella capitale del Consiglio a fare da meladisangue e vibratore per la regina del pompino?” chiese Asher.<br />Jean Claude lo interruppe in fretta “Se stai cercando di farmi stare meglio, non funziona. Mi sento come se ti avessi depredato: ti ho tolto la libertà, ti ho trascinato col mio potere in qualcosa che non avresti mai voluto se...”<br />“Ashy, ma fa sempre così? Miiiiiii, ma veramente anch’io ero così fino a ieri? Non so, sarò drogato e su di giri ma mi sembra che questo capitolo sia più angosciante e ripetitivo del solito. Spero di non tornare lagnoso in futuro”.<br />“Io sono il tuo master, guarda me. Quindi mi giuri sull’albero sacro delle pisciatine che non ti dispiace e non hai paura di diventare una puttana o di dare il tuo sangue ai vampiri dalla moralità grigiastra e che non sei sotto la maledizione Imperius. Dica Lo giuro”.<br />“Sì, capo, lo giuro. Ora scopiamo?”<br />Dorino bloccò quel monologo deprimente che si agitava nel petto o nel torace del suo canarino con un bacio che lo colse di sorpresa. Lo travolse con una passione impulsiva e inaspettata, incurante dei canini che gli tagliavano la lingua, del sangue suo e di Jean Claude che impregnava le loro fauci animalesche e del desiderio che già agitava il suo corpo.<br />Sobbalzando come colpito da un piccolo taser invisibile alla fine si distaccò con uno sforzo immenso, e arretrò fulmineo fino alla porta.<br />“Cazzo cazzissimo, devo andare, Belle mi aspetta, sapete com’è… E poi ha detto che vuole tenermi come spada di Damocle per farvi rimettere assieme più in fretta.” Girò appena la testa verso Asher rivolgendogli un sorriso e un inchino, poi guardò Jean Claude. “Sbrigati a riprendertelo, che dobbiamo fare roba.” Disse prima di svanire oltre la porta.<br />Il vampiro sembrava un gargoyle. Aveva tutte le intenzioni di cedere alla crisi emo da bambino a cui è morto il cane, voleva tagliarsi e leggere una poesia di Requiem, non gli importava di rendersi ridicolo in eurovisione. Ma inaspettatamente, percepì un calore inconsueto, due braccia che lo cingevano da dietro, e sentì Asher che affondava il viso tra i suoi capelli per poi congiungere la guancia con la sua e piazzargli una mano sul culo. “Non può essere... non può succedere di nuovo.”<br />Chissà di cosa diavolo stava parlando. Ma doverosamente Asher rispose: “Non accadrà Jean Claude. Faremo in modo che non accada, anche stavolta.”<br />Si volse appena solo per sfiorare la sua pelle con le labbra, ma Jean Claude si voltò e gli prese la testa tra le mani attirandolo sulla sua bocca. Asher ricambiò senza esitare; lo strinse tra le braccia spingendolo contro di sé, lo sollevò e lo condusse fino al letto in modo iperfrocio. Le loro labbra rimasero incollate, le loro mani non smisero un istante di infilarsi, ma non fu nient‟altro che un lungo e intenso scambio di emozioni, di calore e conforto. Un semplice abbraccio che racchiudeva tutta l‟intimità, i ricordi e la complicità che, dopo più di trecento anni (perchè a noi piacciono le cifre a caso), ancora li teneva insieme, in un modo o nell‟altro (più o meno, ogni tanto, quando non cercavano di ammazzarsi, o si facevano altre centinaia di tipi ecc).<br />Ndr: sì, nell’originale questa è la traduzione di “Ti schiaffo la lingua nell’esofago palpandoti come un adolescente in ormonella”. Non chiedetevi perchè, potreste scoprire che siamo in una songfic het introspettiva post-war AU.<br />No, Morgana71 non è ricoverata alla neurodeliri e non è mormone, però le piace Tuailait.<br />E questo vi ricordi che a pensare male si fa peccato, porcelloni! Ci voleva proprio un capitolo Romantico…</span></span>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-83948686543688865262011-11-12T05:24:00.000-08:002011-11-12T05:45:25.558-08:00Supernatural activity - Capitolo 31 - Che ne dici se ti presento i miei?<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/-WIuM1dXQjFc/Tr50MWzIW5I/AAAAAAAAAF4/uJq_HBmS3lY/s1600/Avatar-XXX-02.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 220px;" src="http://2.bp.blogspot.com/-WIuM1dXQjFc/Tr50MWzIW5I/AAAAAAAAAF4/uJq_HBmS3lY/s320/Avatar-XXX-02.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5674100336160693138" border="0" /></a><span style="font-weight: bold; color: rgb(153, 0, 0); font-family:times new roman;font-size:130%;" >Riassunto delle puntate precedenti:<br /></span><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-family:times new roman;font-size:130%;" >E chi cazzo si ricorda qualchecosa? Siccome non ho voglia di andare a guardare credo di non allontanarmi troppo dalla verità dicendo che i nostri due vampiri avranno cercato di ingropparsi, non ci saranno riusciti, si saranno strusciati, avranno litigato, si saranno insultati, si saranno resi ridicoli e chi più ne ha più ne metta...</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-family:times new roman;font-size:130%;" >Se sbaglio pago pegno.</span><span style="font-size:130%;"><br /><br /><a href="http://www.youtube.com/watch?v=Qp6Qn8IwPf8&ob=av3n">Original Prankster- Offspring</a><a href="http://www.youtube.com/watch?v=Qp6Qn8IwPf8&ob=av3n"><br /></a></span><br /><span style="font-size:100%;"><br /><br /><br /></span><span class="postbody" style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Jean Claude si destò con un tremito. C’era una strana puzza… forse stava venendo a piovere e la fossa biologica si agitava? O meglio, no, sembrava quasi cane bagnato, e poi che strano, non gli sembrava avessero già inventato il cinema in 4D ma quella era senza dubbio bava di lumacone verde alieno con il cazzo grosso. Macchebèl risveglio. Sospirò ancora ad occhi chiusi e la scia di bava gli arrivò direttamente al cu…ore.<br />“Pompiiinooo” mugolò come prima cosa schiudendo lentamente le brillanti ciglia tra le iridi un po’ cispose data l’ora (visto che descrizione poetica del figovamp-mejo-de-Tuailait?) e afferrando con la mano dalle lunghe dita e dal palmo simpatico la copertina di capelli che gli faceva pizzicare la pelle peggio della maglietta della salute di lana della zia Musette.<br />“Buono Dorino, buono. Certo che potevi anche arrivare prima.”<br />“Ma io ti amo”.<br />“Lo so. Aspettiamo Asher?”<br />“Cooosa?”<br />“Nono, scherzavo, bravo cane, vieni da paparino”.<br />Dlin dlon. Interruzione di castità richiesta dal Moige per coprire le lemon. Comunque possiamo estrapolare dall’originale termini ambigui come “perforare”, “deglutire con calma”, “farsi un inebriante caffè” e altri dettagli palesemente attinenti al prepararsi la colazione ideale per il vampiro in vacanza.<br />Certo però farsi un cicchetto di prima mattina è proprio una cosa da sbronzoni, e l’unione di quella mezza checca di Jc più l’alzabandiera dell’ardeur più er lupone ingrifato possono procurare scene da bordello thailandese come niente: quindi non copriremo solo una succhiatina standard, ma un sacco di strusciamenti e ohh e aahh e squeek e frasi oscene in romanesco e naturalmente denti e artigli e prese usb blu come un neon e robe da vampiri che solo la Ham può capire. Insomma, se volete leggere l’ennesima descrizione porno gay uguale alle precedenti non ve lo impediremo, però sembra piuttosto chiara la meccanica dell’atto. Ad ogni modo prima si toccano, poi si nutrono con l’elettricità vampirica ardeurica animala-da-chiamare e intanto si mettono a limonare duro e godono come polli pazzi. Abbiamo anche una chiacchieratina pallosa su dove sia il caso di fermarsi, manco fossero lesbiche minorenni, che vi riporto testualmente: “Perdonami...” “Ti prego.” “Perché dovrei?” “E‟ stato incredibile.” “Mi dispiace, davvero.” “Io so cosa sei, Jean Claude.” “Sapevo che sarebbe successo prima o poi, solo non mi aspettavo così presto. E soprattutto, non mi aspettavo che ti fermassi.” “Pare la mia influenza cominci a farsi sentire, mio splendido lupo.” “Ma non intendo plagiare la tua anima, né ignorare le tue inclinazioni.” “Fallo, Jean Claude. Fammi sentire cosa significa.” “Va bene, però se c’è qualcosa con cui non sei a tuo agio dimmelo subito e mi fermerò”. “Me lo dai o no, me lo dai sì o no?” “Alla faccia del lupo alfa blu col cazzo di tre metri, mo’ te sdereno, abbbellooò”. “Oh sì ci conosciamo da una settimana ma ci ameremo per sempre”. “Che te vengono l’occhi a pois?”<br />Alla fine, sbracciandosi come scimmie idrofobe nell’impeto dell’amore, riuscirono a dare un calciazzo ad Asher, facendolo cadere dal letto e svegliando felicemente anche lui.<br />“Ma porca puttana vacca teschietto asterisco chiocciola. Perchè cazzo mi avete svegliato così presto? Stavate scopando senza di me, oh stronzi?” grugnì Asher.<br />“Ehm, cazzo ti sei svegliato? Noooo, facevo colazione, e sai, da cosa nasce cosa… ecc… ehm… Sì stavamo scopando, geloso?”<br />“No. Però potrei farti la battutona sull’ardeur che risveglia i morti. Ah. Ah. Ah. E comunque sei una troia, anche rinchiuso in una stanza da solo riesci a farti pure i mobili.”<br />Jean Claude gli scoccò un’occhiata che voleva essere gelida, pur continuando ad accarezzare la testa e la schiena del licantropo che giaceva immobile, con la testa sprofondata sul suo ehm… petto e il corpo ancora scosso dai tremiti.<br />“Non fare il timido Dorino, non è colpa tua.” Lo incalzò Asher con finta indulgenza. “Chi può resistere alla famosa Mano tra le gambe brevettata JC srl? Certo non un segaiolo rottoinculo come te: sai come si dice? Le figlie di Maria, le prime a darla via. Ho letto che vale anche per Manitù.”<br />E fu in quel momento che Dorino si mosse: si alzò lentamente sulle braccia, con la testa china e il volto coperto dai capelli come il cugino It, si spostò dal corpo di Jean Claude e si mise in piedi sul letto per sembrare imponente anche nudo e coperto di prese usb.<br />“Cazzo dici? Cioè tu pensi che stavamo scopando? Cioè come facendo sesso? Ahahahah. No, ti sbagli, era solo una colazione con animale da chiamare. Ti rispetto abbastanza da non insultarti con una menzogna, nonostante tutto. Nonostante cosa, ti chiedi? Nonostante ti ostini a comportarti come un perfetto idiota. Pervertito, lavati il cervello con il sapone!”<br />Asher replicò snudando i canini con un mezzo sorriso, e poi scoppiò in una risata genuinamente perfida: “Ahhhh, scusa, dimenticavo che a Jean Claude piacciono tanto i lupi eterosessuali ritardati. Aspetta che ti faccio un disegnino con le api e i fiori”.<br />“Gulp. Vieni, Dorino, vieni, andiamo in bagno eh? Gradirei non essere disturbato... se non è chiedere troppo, thankyouverymuch” Tuonò Jean Claude senza neppure guardarlo in faccia.<br />“Ma io ho fffaaaameeee!” Li schernì con voce pietosa.<br />I due erano già diretti verso il bagno quando il lupo gli lanciò un‟occhiata poco amichevole. “Attaccati e tira, frocio di merda”.<br />Jean Claude sbiancò e corse in bagno pronto a barricare la porta, mentre Asher si mise comodo, preparandosi a ululare “Ffffaaaameeee” per lunghe ore con la sua voce più fastidiosa.<br />Nell’altra stanza Dorino si schiarì la gola e si allentò il colletto, mentre Jean Claude spostava armadi davanti alla porta. “Ehm, forse non era la cosa più furba da dire?”<br />“No tranqui, ad Asher piace quando lottano, e comunque fa venire voglia di sgozzarlo anche a me” sussurrò.<br />“Ti ho sentito, eh?” Si sentì dall‟altra stanza.<br />Il vampiro deglutì e sollevò gli occhi al cielo esasperato. E la tensione svanì di colpo. Il resto della notte vide Dorino e Jean Claude immersi nella vasca e in una lunga e intensa conversazione, incentrata più che altro sull’aggiornamento di cosa fosse successo fuori dalla Casa, e di come sia i pezzi scelti in TV sia lo streaming avessero un’audience sbalorditiva. Al contrario di ciò che gli avevano fatto credere, il teatro continuava a funzionare a pieno regime, anche se gli attori erano stati sbattuti in mezzo a una strada a elemosinare o venivano torturati regolarmente da Musette, tranne Andrea aka Cespuglio, che era stato crocifisso a testa in giù per le palle come monito. Cinzia invece stava bene ed era ben salda nella sua posizione di prima ballerina, e il rabbocco del cast era sufficientemente figo, per cui Jean Claude si consolò in fretta.<br />Per finire Dorino gli raccontò che Belle era di umore migliore, anche perchè il Viaggiatore era molto felice di poterli spiare regolarmente.<br />“Interessante.” I due si voltarono, scoprendo Asher addossato allo stipite, con le braccia conserte e l‟aria da figo.<br />“In questo posto la privacy fa schifo.” Si lamentò Jean Claude.<br />“A quanto pare...” Confermò sarcastico l‟altro. “E solitamente sto Viaggiatore ci scopa da morti?”<br />Jean Claude gettò la testa all‟indietro sbuffando. “Bè, probabile, no?”<br />Ma il vampiro era sparito, per ricomparire subito dopo con un libro tra le mani e un‟aria interrogativa che rivolse direttamente al licantropo. “Di chi è questo?”<br />“E’ per te. E’ un trattato sulla sessualità della mia gente”. Spiegò. “Ci sono anche dei disegnini pornografici etero volti alla riproduzione, e degli schemi elettronici di chiavette usb e su come sniffare fiori aiuti il coito ininterruptus”.<br />“Bè, grazie Dorino, prima o poi ci dobbiamo guardare assieme, vado subito a farmi una sega”.<br />Dorino rilasciò il respiro che aveva trattenuto. “Magari non mi ammazza per prima. Non che potrebbe farlo eh? Ma è sempre meglio essere prudenti.”<br />“Sciallo, Dorino, Asher abbaia e morde, ma non è cattivo, è che lo disegnano così”.<br />“No, ascolta Jean Claude, sono imbarazzatissimo. Oggi con quella roba metafisica mi hai fatto veramente uscire di testa, non diciamolo ad alta voce ma è stato meglio che con Belle. Non per spaventarti eh, ma quando mi hai toccato il culo stavo per tagliarti la mano per poi mettermela… ma ad ogni modo, non ho seguito il codice degli Alfa duri e puri. Abbracciami”.<br />Jean Claude si limitò a sfiorare la sua vena con le labbra. “E‟ soltanto colpa mia” gli bisbigliò. “Sono qui dentro da troppo tempo e il mio autocontrollo comincia a vacillare.”<br />“Non potrei essere più d‟accordo.” Asher era entrato di nuovo. Si avvicinò al bordo della vasca e si inginocchiò sul pavimento accanto a loro. Lui e Jean Claude si scambiarono finalmente un‟occhiata di vera sintonia *ammicco ammicco*, e poi la sua attenzione fu tutta per il licantropo: gli accarezzò i capelli che ricadevano lunghissimi a coprirlo quasi per intero, e continuò finché lui non sollevò il viso e lo guardò in faccia.<br />“Va bene, avete vinto, ogni tanto sono un po’ stronzo. Per scusarmi ora ti morderò col mio potere orgasmico”.<br />Dorino si sciolse dall‟abbraccio di Jean Claude sollevandosi in ginocchio di fronte all‟altro. Era obiettivamente un po’ vergognosetto di essere nudo in mezzo a uomini nudi, ma era ancora parecchio su di giri, e il suo master stava ancora pompando ferormoni e sbattendo le ciglia, mentre quel bel pezzo di carne noto alle cronache come Asher era così virile con le sue cicatrici da guerriero e lo guardava con quegli occhioni spiritati che sembravano girare su se stessi, così ipnotici… zzzz…<br />Dorino gli si buttò addosso urlando “Sì ti prego sei il mio dio piiicchiami fammi tuo ”.<br />Asher fece spallucce, non aveva voglia di processare gli strani collegamenti cerebrali del lupo, lo afferrò per i capelli e lo morse con trasporto.<br />Jean Claude restò a godersi la scena adagiato nell‟acqua, con i pelazzi della versione ardeur che si allungavano e si cerettavano da soli, indeciso se partecipare o guardare. Alla fine Asher lo guardò di traverso, gli sillabò mentalmente “Pappappero, beccati questa!” e staccò mezza testa a Dorino, affogandosi avidamente nel fiume di sangue che gli usciva dalla ferita, mentre il lupo urlava lussuriose oscenità tutto felice.<br />L‟espressione di Jean Claude tramutò improvvisamente. Si alzò di scatto, agguantando Asher per un braccio, pronunciò il suo nome scuotendolo, lo urlò, lo implorò di fermarsi; ma lui continuò a bere, mentre il lupo gli si ancorava addosso in preda agli spasmi. Quando Jean Claude infine gli afferrò la testa e gli diede un grosso pugno il vampiro si staccò di botto e lo fissò stordito un paio di secondi prima di rispondere “Ahi. Cazzo vuoi?”<br />Ma ormai era troppo tardi. Dorino si accasciò sotto lo sguardo sconvolto dei due vampiri che lo sorreggevano, mentre il suo corpo continuava a sussultare in balia di un violento orgasmo senza fine (nell’originale, ndr).<br />“Un applauso, Asher...”<br />Clap.</span>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-28412781428363665582011-07-16T00:06:00.000-07:002011-07-16T05:29:34.970-07:00Supernatural activity - Capitolo 30 - Il mio tesssoro...poplposso, sì!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_VTlz7imvUQo/SXBFknZziuI/AAAAAAAAAbY/S6GGbUPiLbo/s400/Premio+CG.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 224px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_VTlz7imvUQo/SXBFknZziuI/AAAAAAAAAbY/S6GGbUPiLbo/s400/Premio+CG.jpg" alt="" border="0" /></a><span style="color: rgb(153, 0, 0);font-size:130%;" ><span style="font-weight: bold;">Riassunto delle puntate precedenti:</span><br />Jean-Claude e Asher hanno patteggiato una tregua, quantomai fragile dato che non prevede sesso e sangue, e dei turni equi per la stanza da bagno. Ma la loro punizione continua, lo spettro del Viaggiatore incombe e i due vampiri...bè, sono quello che sono.</span><span style="font-size:130%;"><br /><a href="http://www.youtube.com/watch?v=Env5iMrBjws&feature=related"><br />Rock'n roll all night - Kiss</a><br /></span><!--[if gte mso 9]><xml> <o:officedocumentsettings> <o:targetscreensize>800x600</o:TargetScreenSize> </o:OfficeDocumentSettings> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:trackmoves/> <w:trackformatting/> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:donotpromoteqf/> <w:lidthemeother>IT</w:LidThemeOther> <w:lidthemeasian>X-NONE</w:LidThemeAsian> <w:lidthemecomplexscript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> 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normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman","serif";} </style> <![endif]--> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >L’isolamento dei due vampiri continuava, ma nonostante qualche concessione all’intrattenimento accordata dall’augusta genitrice (uno stereo, un abbonamento a Max, un balsamo per Jean-Claude, una frusta per Asher…) gli effetti collaterali della tregua forzata cominciavano a farsi sentire. I litigi erano ai minimi storici, giusto un po’ di bagarre per la stanza da bagno, il bon ton regnava sovrano e tutto sembrava filare liscio; in realtà, quella gentilezza falsa e quella cortesia arrendevole stavano mietendo più vittime che un sano confronto a cielo aperto o tentativo di sbudellamento che dir si voglia.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude era scivolato in un’apatica rassegnazione, in una noncurante atarassia che il suo compagno trovava assai irritante, assuefatto oramai ai continui tentativi di seduzione e alle lagne supplichevoli dell’amico.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher d’altro canto aveva reagito a suo modo alla completa mancanza di dialogo rivolgendosi alla persona che amava e odiava di più in assoluto: sé stesso. Lo sdoppiamento di personalità si verificava perlopiù quando Jean-Claude era impegnato nel suo bagno quotidiano e prevedeva, mancando ovviamente di qualsiasi forma di originalità, il colloquio tra il bene e il male, tra l’angelo e il diavolo tra la metà bella-bella-bella in modo assurdo e quella sfregiata, tra Mon chardonnoret e Asher. Nota dell’autore: il dominio dell’una o dell’altra parte sono evidenziati da ciuffo in faccia e sguardo gelido per Asher e ciuffo in faccia e sguardo tormentato per Mon chardonnoret…in pratica, sfido chiunque a riconoscere uno sguardo con un ciuffo in faccia, non si distinguono.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Tutto ciò andava avanti da giorni alle spalle di Jean-Claude; a dire il vero il vampiro si era accorto dell’incessante mormorio che proveniva dalla camera da letto ma, in primis, era talmente assuefatto alle cagate emo del suo uomo da trovarle assolutamente irrilevanti; in secundis, quel mormorio era molto rilassante e in genere dopo un minuto iniziava a russare come un mantice.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" ><span style="mso-spacerun:yes"> </span>E così, tra le due e le tre di quell’ennesima notte di clausura, oramai avevano perso entrambi il conto, i nostri passavano il tempo a modo loro: Jean-Claude immerso fino al collo nella vasca ed Asher sdraiato sulla sua parte di letto in preda alla schizofrenia. Giusto perché sono pietosa, oltre a dirvi che aveva il ciuffo in faccia aggiungerò che il suo sguardo poteva affondare il Titanic.<span style="mso-spacerun:yes"> </span>“L’ardeur è il nostro padrone!” Bisbigliava tra le zanne. “L’ardeur ci ha tradito, Belle ci ha tradito! Malvagi, imbroglioni, falsssi!!! Dobbiamo liberarcene. Ucciderli, ucciderli, ucciderli e poi ci riprenderemo il tesssssoro e NOI saremo i padroni. Sssssì” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ma l’ardeur e il tessoro sono la stessa cosa!” Replicò l’alter ego mangiucchiandosi le unghie. “Non possiamo! Non chiederlo a Mon chardonnoret. Povero, povero Mon chardonnoret.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“ Zitto idiota! Non ti accorgi che lui è il nostro padrone? Noi siamo schiavi, sssstupriamolo! Mordiamolo, facciamolo strisciare…ssssì.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Lo sguardo si fece ancora più tormentato del normale e un po’ di bava colò da un angolo della bocca. “Sì, sì, sììììììììì!” La parola stupriamolo faceva sempre il suo porco effetto.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Liberati di lui!” Continuò la voce cattiva consapevole che il ferro andava battuto caldo e il cazzo pure.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“No, no, no!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Cosa?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Il vampiro si abbracciò, come colto da un inspiegabile attacco di gelo. “Jean-Claude è il nostro padrone, non l’ardeur. Il padrone ci vuole bene, il padrone si prende cura di noi, il padrone è il nostro tesssoro! Vai via e non tornare più.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Cosa hai detto?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E’ colpa nostra! E’ tutta colpa nostra! Noi non ci fidiamo di lui, noi non gli vogliamo davvero bene! Noi pensiamo sempre male del nostro tesssoro. Oh sssì…noi roviniamo sempre tutto. Vattene via e non tornare mai più!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Il freddo calò sulla stanza come un avvoltoio su una carogna e la parte razionale di Asher (sì, c’è anche quella ma è talmente insignificante da non ricoprire un ruolo da protagonista) si mise comoda con un sacchetto di patatine a godersi lo spettacolo. “Vattene a me? A me? Ti odio ti odio ti odio mon chardonnoret! Dio come ti odio te il tuo sguardo tormentato e il tuo ridicolo senso di colpa! Dov’era Jean-Claude quando avevi bisogno di lui? Dov’era quando ti torturavano? Dov’era quando Juli moriva? Dov’era quando Belle ci scacciava?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ma era nella bara!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E dov’era quando tutti ci prendevano per il culo?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Lui era impegnato a prenderlo!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Io, il mostro, io ti ho salvato, se siamo sopravvissuti lo devi a me! A me! A ME!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >E la trasformazione fu completa: lo sguardo più tagliente di un ghiacciolo lemonissimo, il ciuffo più emo di quello di Jared Letho, Asher si alzò e raggiunse Jean-Claude nella stanza da bagno. Si fermò sulla porta, fregandosi ossessivamente le mani e tirandosi il ciuffo. “I ladri. I ladri. Quegli sporchi piccoli consiglieri depravati. Dov'è? Dov'è? Ce l'hanno tolto, rubato. Il mio tesssoro. Maledetti! Noi li odiamo! È nostro e lo vogliamo.” Il vampiro si leccò compulsivamente le labbra e si preparò a prendersi ciò che era suo. “Che bella vasca, per fare un bagno, polposo ssììì! E se mi riesce, mi prendo il mio tesssoro, polposo ssììì!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude era immerso nella vasca, circondata da candele profumate alla cannabis, e ascoltava ad occhi chiusi </span><span class="MsoHyperlink" style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi-Times New Roman","serif"; color:blue;" >je t’aime moi non plus</span></span><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >. Alzò prima una gamba, insaponandola lentamente, accarezzando ogni muscolo, ogni curva, poi l’altra. Si alzò, dando le spalle ad Asher, e scrollò in un movimento fluido i lunghi capelli corvini, agitando le natiche perfette e lanciando spruzzi d’acqua che magicamente evitarono tutte le candele nella stanza. Poi si girò, si leccò le labbra, si sfiorò i capezzoli con le lunghe e pallide dita, si tirò indietro i capelli lisciandoli e aprì i profondi occhi blu, le ciglia di pizzo nero imperlate di goccioline brillanti. “Oh! Asher ci sei anche tu! Proprio non mi ero accorto della tua presenza.”<span style="mso-spacerun:yes"> </span>Il vampiro restò in piedi in posa plastica, avvolto nei vapori stupefacenti di nome e di fatto, completamente nudo e completamente consapevole della sua nudità. Asher ansimava così pesantemente che la condensa annebbiava persino le mura. Lo share nella corte di Belle raggiunse il picco record del 72% e Belle stessa fu spammata di insulti e proteste perché le videocamere erano tutte appannate e non si vedeva un’emerita minchia.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude sporse in avanti le labbra e si avvolse un lungo boccolo intorno al dito medio, continuando lo show. “Hai una macchia sul davanti della vestaglia. Problemi?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher tossì a più riprese prima di gracchiare. “Mi hai schizzato.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Non lo credo possible.” Replicò l’altro in una perfetta imitazione di Betty Boop con le zanne. “Non mi sono nutrito.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Si può sapere che stai facendo?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >L’espressione di Jean-Claude era quella dell’innocenza tradita. “Moi? Assolutamente nulla!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“No, tu mi stai facendo qualcosa.” Insistè l’altro.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Tu dici?” Il corpo di Jean-Claude si rimpolpò di extramuscolo e il pelo crebbe modello zerbino. “Anvedi mo’ se te fo quarche cosa pischello! Vieni da GianClaudiuccio tuo che c’è posto a sfare in ‘sta tinozza. Vieni a papà! “</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Gli occhi di Asher si dilatarono come sotto l’effetto di massicce dosi di anfetamine e il vampiro fece un timido passo avanti, completamente in balia dell’incantesimo tentatore dell’amico, mentre Jean-Claude lo incitava agitandosi in una sensuale lap dance col tubo della doccia.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Tutta la corte di Belle seguiva i movimenti dei due con il fiato sospeso lanciandosi in scommesse e hole di vario tipo, chi inneggiando ai bunga-bunga chi suonando vuvuzelas… Asher lasciò cadere la vestaglia, si liberò delle ciabatte di spugna, si appoggiò con la mano al bordo della vasca per tenersi in equilibrio, alzò la gamba e…</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Non mi piace vincere facile.” Cinguettò uno Jean-Claude, nuovamente glabro, uscendo dalla vasca e inturbantandosi i capelli. “Non ho neanche ballato la macarena!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >L’ohhhhhhhhhh deluso di tutti gli spettatori si sentì in tutta residenza.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher stesso era rimasto a bocca aperta, talmente sorpreso da non riuscire neanche a reagire come suo solito, con qualche calcio ben assestato o uno sganassone amichevole. Jean-Claude gli passò accanto, richiudendogli la mascella con uno scatto e arrivato alla porta gli lanciò uno sguardo in tralice e un sorrisetto beffardo, poi sparì.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher era ancora fermo, immobile come una statua, immobile come solo gli antichi sanno essere, i fantomatici antichi, fantastici giocatori di uno, due stella. Non riusciva a capacitarsi di quanto era appena successo, quello stronzetto l’aveva gabbato! Era entrato in quella stanza coi peggiori propositi, certo, ma da dominatore! Ora invece ne sarebbe uscito come il più succube dei succubi. Quand’è che gli avevano cambiato ruolo? Non avrebbero dovuto avvertirlo? Avrebbe protestato col sindacato Personaggi Sfigati! Intanto il bastardello aveva proprio bisogno di una bella lezione: si rinfilò la vestaglia, prese la spazzola di pelo di cinghiale (non era una mazza chiodata, ma doveva fare di necessità virtù) fece un rapido appello a tutti i suoi peggiori istinti e rientrò in camera per trovarvi uno Jean-Claude in pantaloni di seta mollemente adagiato sul letto. I suoi peggiori istinti fecero tutti filone, persino il sadismo non rispose al richiamo giustificandosi che aveva la nonna malata. Asher sospirò.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Avevi detto che il tuo ardeur non mi avrebbe più importunato e invece ti sei approfittato di me.” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E quindi?” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E quindi niente! Non dovresti rimangiarti la parola data, tu sei il buono (eufemismo per coglione) e il cattivo sono io!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude sbuffò e scrollò le spalle. “Come ti pare. Ho semplicemente deciso di non nascondermi più.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" ><span style="mso-spacerun:yes"> </span>“Cosa vuol dire?” Ansimò Asher leccandosi di nuovo le labbra.”Che farai di me quel che ti pare? Che mi renderai tuo schiavo? Che mi soggiogherai come una qualunque delle tue vittime?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Il sopracciglio sinistro di Jean-Claude toccò altezze mai raggiunte prima. “Ti ricordo che fino a qualche secolo fa ero IO il tuo schiavo ed eri TU a soggiogarmi come una qualunque delle tue vittime.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E che c’entra questo?” Sbottò Asher scuotendo la testa. “E’ ovvio che fosse cosa buona e giusta perché il Dominatore ero io! Il fatto che adesso al mio posto ci sia tu è semplicemente…sbagliato! Ecco, la parola giusta è sbagliato!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Sbagliato che sia non me ne frega proprio niente. Io ho l’ardeur e non farò più finta di nasconderlo per non urtare la tua sensibilità di checca macho. L’unica cosa che posso prometterti è di non usarti come stuzzicadenti dopo mangiato.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ma perché?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Perché cosa?” Chiese Jean-Claude.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Perché cambiare ora dopo aver recitato la parte della più amata dagli italiani per tutto questo tempo?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Perché siamo in Francia, perché non sono bionda e perché mi sono rotto le palle. E’ un gioco? E allora giochiamo!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher lo fissò in silenzio per quella che parve un’eternità. “Dici che il Viaggiatore ha visto tutto?” Passare di palo in frasca era sempre un’ottima strategia.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Il sorrisetto che comparve sulle labbra di Jean-Claude era quello della Gioconda. “E io che ne so?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Intanto la povera Musette era nel bagno a spannare le videocamere con panno antistatico ed olio di gomito. Forse era l’ora di mettere un bell’annuncio sul Famiglio della Sera…</span></p>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-43482373681940852062011-07-08T07:49:00.000-07:002011-07-08T08:05:01.757-07:00Supernatural activity - Capitolo 29 - Don't disturb, pleaaaaaaaaaaaaaasss...<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.terraeasfalto.it/wp-content/gallery/personali/la-mia-vasca-da-bagno-durante-i-5-anni-in-roulotte.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 325px; height: 243px;" src="http://www.terraeasfalto.it/wp-content/gallery/personali/la-mia-vasca-da-bagno-durante-i-5-anni-in-roulotte.jpg" alt="" border="0" /></a><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-family:times new roman;font-size:130%;" ><span style="font-weight: bold;">Riassunto delle puntate precedenti:</span><br />Jean-Claude e Asher, dopo aver condiviso per un po' il loro spazio vitale in una baratandem, sono stati confinati nella stanza del Grande Bordello. Jean-Claude si è rassegnato da tempo a prenderlo nel culo e la sua massima oltre a "Io preferisco le donne" è "Mutismo e rassegnazione"...</span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;"><span style="display: block; color: rgb(153, 0, 0);" id="formatbar_Buttons"><span onmouseover="ButtonHoverOn(this);" onmouseout="ButtonHoverOff(this);" onmouseup="" onmousedown="CheckFormatting(event);FormatbarButton('richeditorframe', this, 8);ButtonMouseDown(this);" class=" down" style="display: block;" id="formatbar_CreateLink" title="Inserisci link"><img src="http://www.blogger.com/img/blank.gif" alt="Inserisci link" class="gl_link" border="0" /></span></span></span><span style="font-size:130%;"><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-family:times new roman;" ><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-family:times new roman;" >Stranamente anche Asher sembra aver accettato con garbo la sua punizione e soprattutto la presenza del suo ex.<br />Starà tramando qualcosa?</span><a href="http://www.youtube.com/watch?v=J98-ooXHzQA"><br /></a></span><a href="http://www.youtube.com/watch?v=J98-ooXHzQA"> </a></span><!--[if gte mso 9]><xml> <o:officedocumentsettings> <o:targetscreensize>800x600</o:TargetScreenSize> </o:OfficeDocumentSettings> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:trackmoves/> <w:trackformatting/> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:donotpromoteqf/> <w:lidthemeother>IT</w:LidThemeOther> <w:lidthemeasian>X-NONE</w:LidThemeAsian> <w:lidthemecomplexscript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> <w:splitpgbreakandparamark/> 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Si aggirava nella stanza come un lupo in gabbia prendendo nota, di volta in volta, della tappezzeria di dubbio gusto (un’orribile grigio senza neanche un fregio argentato o qualche artistica voluta in foglia d’oro) della mancanza di falsi caminetti, dell’assenza di poltroncine imbottite e tavolini da caffè, non c’erano quadri alle pareti (neanche un Asher nudo su cui sbavare), non c’era il plasma, mancava il dvd, di sky o fastweb neanche a parlarne, quel letto orribilmente piccolo (e addirittura coperto da un plaid scozzese, mon dieu scozzese!), solo un armoire con due vestaglie di ricambio (due-due, una per uno e la sua non era neanche la sua preferita, col pelo di animale morto al collo e ai polsi). Niente phon col diffusore, niente balsamo senza risciacquo…solo confezioni monouso da motel da quattro soldi.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Oltre alla stanza da letto e al bagno c’era solo una porticina, ma pareva bloccata. E non c’era la musica!</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Oddio per verità c’era, se si voleva considerare Asher che cantava “la bella lavanderina” musica. Ma, per sua somma sfortuna, l’amore aveva accecato Jean-Claude, ma non l’aveva reso sordo. Il vampiro esalò l’ennesimo sospiro cercando di farsi sentire tra i fazzoletti e i poveretti, poi si schiarì la voce, poi tossicchiò, poi fece due passi avanti, due indietro, due laterali e due del gambero e alla fine non resistette e si piazzò sulla porta.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher canticchiava ancora, immerso nella schiuma fino al collo coi capelli raccolti in una cuffia stampata a paperelle.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Si può sapere che fai?” Lo apostrofò Jean-Claude indeciso se incazzarsi o godersi la scena.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher lo degnò a malapena di uno sguardo per poi continuare ad insaponarsi vezzosamente una gamba. “Oddio, proprio tu che fai questa domanda? Credevo fosse chiaro, faccio il bagno!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude si allentò la fascia di seta che gli stringeva il collo. Non avrebbe dovuto, ma sentiva caldo. “Sì, ma sono due ore che ci sei…mi fai un po’ di posto?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher gli piantò uno sguardo gelido dritto negli occhi. “Col cazzo.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E allora a me quando toccherebbe?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ummm…vediamo un po’” Rimuginò soffiando verso il compagno qualche bolla di sapone. “Pensavo…che ne dici di mai?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Mai?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Hai capito bene!” Ribadì Asher. “Mai! Questa da oggi in poi è la mia stanza, ti lascio il letto tutto per te. Sono generoso, no?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude diede un pugno allo stipite. “Sei pazzo testa di minchia che non sei altro! Se hai pensato, solo per un momento, che io potessi resistere per chissà quanto senza farmi il bagno sei più idiota di quel che credessi! Sei fuori come un balcone! Ma io ti infilo un bastone nel culo e ti sventolo come una bandiera!!!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Non hai che da provarci.” Rispose blando l’altro inarcando un sopracciglio.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >L’ira del vampiro si spense in una sorta di lagna. “Ma ti trasformerai in una prugna secca!!!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher scrollò le spalle, riappoggiò la testa e chiuse gli occhi ricominciando ad emettere suoni vagamente riconducibili alle mille bolle blu.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude si tappò le orecchie e rendendosi conto che non c’era una porta da sbattere diede un calcio al muro, impolverandosi di calcinacci. Ancora più incazzato andò a sedersi sul letto gibboso, assumendo la posizione del loto. Oddio, quanto avrebbe preferito quella della cavalletta sullo stelo d’erba quando infuria la tempesta…Il giorno lo colse così e quando la sera si risvegliò dovette passare cinque minuti a farsi scrocchiare le ossa perché era tutto incriccato. Poi in testa gli venne un’idea meravigliosa e corse di gran carriera dentro il bagno. Asher era sempre lì dentro, occhi chiusi e bocca aperta, la pelle talmente raggrinzita da sembrare uno sharpei. Jean-Claude lo prese di peso, gli fregò la cuffia e lo sbattè sul tappetino di pelo senza tanti complimenti. Dopodiché accese il boiler, almeno quello Belle l’aveva lasciato, e si accinse a prepararsi per il bagno. Nessuno poteva mettersi tra lui e la vasca. Nessuno.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >E andò così per circa tre giorni di fila, tre giorni in cui Asher continuò a far finta che l’amico neanche ci fosse, anche se Jean-Claude<span style="mso-spacerun:yes"> </span>poteva sentire il suo sguardo pungergli la schiena come un pugnale affilato. Cominciava a farsi sospettoso il nostro Asher, forse si chiedeva come mai il compagno non avesse più protestato per la sua okkupazione della vasca o come mai, nonostante i vampiri non sudassero granché, continuasse a sembrare ordinato e fresco come una rosa, con i suoi soliti boccoli morbidi e senza neanche un nodo. In ogni caso gli bruciava un casino che la sua guerra, così meticolosamente preparata, non sortisse gli effetti sperati.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >In realtà Jean-Claude stava per dar fuori di matto: più delle ripicche a base di bolle di sapone quel gioco del silenzio portato all’estremo lo stava portando alla follia, senza parlare della costante tentazione di saltare addosso al suo Asher nudo nella vasca da bagno! Porcaccia la miseria, si incazzava talmente tanto a vedere quel ben di dio sprecato...</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >E così una mattina, dopo essersi sciacquato in non più di dieci minuti (record assoluto in tutti i suoi secoli di non vita) prese il corpo senza vita di Asher e lo adagiò sul plaid scozzese, lo cosparse dell’idratante a buon mercato offerto da Belle per fargli sparire tutte le grinze, e si accoccolò accanto a lui con il proposito di godersi la sua vicinanza solo per cinque minuti e poi di rischiaffarlo nella vasca. Solo cinque minuti. Solo cinque…dopo due già russava.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Stranamente quella sera Asher si svegliò prima di Jean-Claude. O forse Jean-Claude si era svegliato ed era passato direttamente dal coma vampirico al sogno più bello della sua vita e non voleva aprire gli occhi per paura di rovinarlo. Comunque ci pensò Asher a farlo, dandogli la sveglia con un urlo degno di Tarzan, solo un po’ più acuto.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Oddio.” Sobbalzò Jean-Claude mettendo a fuoco il compagno il letto e la situazione. “Buongiorno anche a te Asher.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Cosa cazzo ci faccio nel letto! Cosa cazzo ci fai accanto a me! Perchè cazzo non sono nella vasca!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Una domanda per volta s’il vou plait.” Sospirò Jean-Claude. “ Mi sono appena svegliato e non ho ancora preso la brioche!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher gli affibbiò un manrovescio da donna che protesta un po’ troppo e si spostò sul bordo del letto avvolgendosi nel plaid come una mummia. “Te la do io la brioche, schifoso di un pervertito!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Pervertito? Ma se non ti ho toccato neanche col dito mignolo!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E con il resto allora?” Strepitò indicando i posticini privati del compagno, in verità piuttosto a terra. “Se non si vede è solo perché il tuo cane non è ancora passato per il rifornimento. Dì un po', che aspetti a legarti un materasso dietro le chiappe? Cosi' quando ti va sei pronto da usare!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Fanculo! Vuoi scoparmi?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher scoppiò in una fragorosa risata. “Mi sa proprio che non basterei da solo, ti ci vorrebbe un treno pieno di cazzi.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Improvvisamente una voce ben nota si diffuse in dolby surround “ I due coglioni sono desiderati nel confessionale! I due coglioni sono desiderati nel confessionale”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher e Jean-Claude si zittirono, si scambiarono un fuggevole sguardo e poi annuirono simultaneamente. La porticina bloccata di fronte al letto era socchiusa e i due, dopo essersi infilati le rispettive vestaglie di competenza, la aprirono timidamente per ritrovarsi in una stanzetta tutta imbottita di velluto rosso e arredata solo da un grande plasma e una seduta biposto sistemata proprio di fronte.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Nel televisore incombeva la parrucca di Belle, quella delle incazzature, decorata da miniature di strumenti di tortura e avvolta in un gatto a nove code. Sotto la torre di capelli incipriati c’era lei, con un’espressione debitamente abbinata alla parrucca. “Allora dannati coglioni! Non avete ancora imparato nulla!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude cominciò a piangere. “Belle ti prego, non ne posso più!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Io non riesco a stare accanto a questo energumeno che mi ha rovinato la vita!” Brontolò Asher dando le spalle al compare.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude reagì dandogli una botta sulle spalle. “Ma se senza di me staresti ancora a pettinare le pecore!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher invece mirò ai capelli. “Tu fai solo parte di quello che mi è capitato nella mia vita, ed è tutto merda!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Zitti!” Tuonò Belle pietrificando i due che già avevano sguainato gli unghioli. “Voi siete vivi solo perché il Viaggiatore, e lasciatemelo dire inspiegabilmente, trova il vostro duo comico estremamente attraente.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >I due vampiri si guardarono negli occhi e poi emisero un corale “Il Viaggiatore è ancora qui?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Le sopracciglia di Belle diventarono monofilari e una smorfia di disprezzo le contorse il bel viso. “Certo che è qui: ha usurpato la mia suite costandomi uno stambergo in rose, cioccolatini e straordinari pagati in servizio a tutti i vampiri che sta okkupando! Ed è tutta colpa vostra.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ma Belle!” Protestarono i due.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Zitti caini! Voi sarete confinati qui finchè non sarete capaci di interagire tra di voi in modo, non dico intelligente, ma almeno civile! O risolvete una volta per tutte le vostre beghe o nel tugurio ci fate la muffa. Sono stata chiara?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Sì.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E giusto per vostra informazione la stanza è piena di telecamere nascoste e voi siete on line in tutta la residenza.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Nooooooooo!” Urlò Jean-Claude coprendosi il viso con le mani. “Senza neanche la mia vestaglia preferita!!!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher sospirò, deciso ad imputare a Jean-Claude anche quell’ennesima umiliazione. “Uffi…da oggi in poi farò il bagno col sombrero.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Musette sta gestendo il racket delle scommesse…non ho bisogno di dirvi qual è la mia, vero?” Belle sbadigliò coprendosi graziosamente la bocca con la manina. “Ah, ultima cosa da niente. Per continuare ad approfittare di Dorino dovrete superare la prova settimanale.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“La prova settimanale? E sarebbe?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Un sorriso maligno comparve sulle labbra della bella vampira. “L’ho già detto che il Viaggiatore è rimasto qui, no?” Le trasmissioni si chiusero improvvisamente, ma la risata satanica di Belle aleggiò nella stanzetta ancora a lungo.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher uscì dal confessionale e si sedette sul letto. Poi sbuffò. “Ecco. Sarai contento di avermi invischiato nella tua ennesima stronzata. Si può sapere perché?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Perché cosa?” Replicò stancamente Jean-Claude seguendolo. La porticina si chiuse con uno scatto secco. “Perché ti sopporto? Perché ti amo ancora? Perché non mi sono già suicidato?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Perché mi hai voluto coinvolgere in questa cazzo di cosa col Viaggiatore!!!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Mon Dieu Asher! Ci arriverebbe anche Arturo in fase postcoitum!!! Basta un mentale, forse anche mezzo!!! L’idea che in realtà non volessi farmi il Viaggiatore e che fosse tutta una scusa per scoparmi te non ti ha mai sfiorato la mente?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Cioè, vuoi dire che…”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Certo!” Sbottò Jean-Claude allargando le braccia. “Voglio dire che invece di scoparmi il Viaggi ad occhi chiusi e immaginare di farlo con te li avrei potuti tenere aperti! E tu saresti stato realmente lì!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ma non sarei stato davvero io.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Sì invece. Al Viaggi piace lasciare un po’ di spazio all’okkupato, ci saresti stato anche tu.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Oh.” Asher abbassò gli occhi, un po’ imbarazzato; poi una nuova energia sembrò rinfocolare la sua rabbia. “Aspetta, quindi per sfogare i tuoi bassi istinti mi avresti lasciato in pasto a un pervertito? Me li ricordo i tuoi raccontini dell’orrore.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude arrossì un poco. “Uffa, la verità è che ce l’hai col Viaggiatore da quando hai scoperto che i viaggi non se li faceva con le canne. Non è così male per essere un Consigliere…è un perverso standard dopotutto. Io, esageravo un po’ per darmi un tono…eppoi allora ero uno schiavo. Adesso sono una troia con uno status santa polenta! Avrei sguinzagliato l’ardeur e avrei sciolto Balthasar come un cioccolatino al latte e con me…ci saresti stato…tu.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Improvvisamente la rabbia di Asher sparì lasciandolo triste e svuotato come una bambola gonfiabile sgonfia. “Ma perché non me l’hai detto?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E perché gli asini non volano?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Cazzo ne so.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude lo prese per le spalle e lo scecherò come una pinja colada. “Minchia Asher, io ti adoro! Sono secoli che ti amo e che te lo dimostro in tutti i modi possibili e immaginabili eppure tu, al minimo problema, preferisci pensare il peggio di me e voltarmi le spalle.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Scusa sai se ho avuto una vita difficile.” Rispose l’altro senza guardarlo, ingrugnato.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“C’hai scassato il cazzo con la tua vita difficile, pensa un po’ alla mia! E volevi scappare via con me per fare l’hippy chissà dove…non avremmo resistito un minuto! Un cazzo di minuto!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher lo guardò sbattendo le ciglia da sotto il ciuffo dorato. “Ma non vorresti una casa, una famiglia, dei vampirini tutti tuoi…”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Il vampiro si abbandonò sulla sedia, si sentiva quasi le lacrime agli occhi. “Diciamoci la verità: guarda la mia vita, le mie scelte…i miei amori…il mio animale da chiamare…se mi faccio legare le zanne è tutto grasso che cola.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher si alzò. “E’ la tua ultima parola?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Fino a quando non cambio idea sì.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ok.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ok.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >I due si fissarono in silenzio per un tempo che parve a entrambi lunghissimo poi si misero a fare le parole crociate.</span></p> <span style="font-size: 14pt; font-family: times new roman;font-family:";font-size:130%;" >La guerra era finita, ma la pace era ancora lontana: i nostri veleggiavano a vista nelle ingannevoli insidie della tregua.</span>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-67125083220307152582011-07-02T06:18:00.000-07:002011-07-02T06:34:52.604-07:00Supernatural activity - Capitolo 28 - Una bara per due<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/-0i6kLyyyvXY/Tg8c8IWnk0I/AAAAAAAAAFw/_Cvwa66hzBE/s1600/baramatrimoniale.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 276px;" src="http://1.bp.blogspot.com/-0i6kLyyyvXY/Tg8c8IWnk0I/AAAAAAAAAFw/_Cvwa66hzBE/s320/baramatrimoniale.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5624746278969119554" border="0" /></a><br /><span style="font-family: times new roman;font-family:times new roman;font-size:130%;" ><span style="font-weight: bold; color: rgb(153, 0, 0);">Riassunto delle puntate precedenti: </span><span style="color: rgb(153, 0, 0);">Avevamo lasciato i nostri due vampirelli in preda ad una crisi isterica e pronti per entrare nella casa del Grande Bordello: la giusta punizione per aver lavato i panni sporchi in pubblico sotto gli occhi lubrici del Viaggiatore e di Gasparre, cioè, di Balthasar. Ma i due emo sanno davvero quello che li aspetta? E sono pronti a superare la prova settimanale? Non si sa, ma una cosa è sicura, Belle e Musette si aspettano grandi ascolti...</span></span><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" ><br /><br /><br /><a href="http://www.youtube.com/watch?v=DGK89DQ9Ync">Closer - Anberlin</a><br /></span><!--[if gte mso 9]><xml> <o:officedocumentsettings> <o:targetscreensize>800x600</o:TargetScreenSize> </o:OfficeDocumentSettings> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:trackmoves/> <w:trackformatting/> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:donotpromoteqf/> <w:lidthemeother>IT</w:LidThemeOther> <w:lidthemeasian>X-NONE</w:LidThemeAsian> <w:lidthemecomplexscript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> 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Non può essere vero, sto sognando, non è possibile! Belle si è stufata e mi ha ucciso e la Dea protettrice dei vampiri ha avuto pietà e mi ha mandato in Paradiso!!!” La gelida voce dell’amico lo riportò alla realtà meglio e più velocemente di una doccia ghiacciata.</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Ma che paradiso e paradiso coglione! Belle ci ha rinchiuso in una bara biposto!”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Appunto, e io che ho detto? “La mano di Jean-Claude tastò timidamente la protuberanza ficcata tra le sue reni fonte di tante speranze. “Allora questo non è…”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“No, non è.” Confermò Asher avvitando meglio la gamba nella schiena dell’ex. “ E<span style="mso-spacerun:yes"> </span>ora finiscila di masturbarmi il ginocchio e fammi un altro po’ di posto che ho il mal di schiena.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Ehi! Calmino eh! Non è che io stia come un pashà, più che biposto sembra una piazza e mezza!”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Dannate bare alla francese…” Borbottò Asher, non solo gli toccava la compagnia di Jean-Claude; come se la sua vicinanza e il suo profumo non fossero delle torture abbastanza intollerabili Belle aveva pure lesinato sulla cassa da morto.</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Intanto Jean-Claude cercava di vedere il bicchiere mezzo pieno. “Vabbè, dato che siamo qui tanto vale approfittarne, no? Che facciamo?”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Prego?” Chiese Asher rendendosi conto che non c’era neanche lo spazio per prenderlo a ceffoni.</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Bè, sì, che facciamo? Per quel che ne sappiamo potremmo stare qui per anni e sarebbe meglio trovare un modo per passare il tempo. Allora per un rapporto completo è un po’ troppo stretto, la bara non lascia grandi libertà di manovra, ma un po’ di petting…”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Asher non riusciva a credere alle proprie orecchie. “Ma sei scemo?”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“E che vuoi da me, i pompini sono esclusi, neanche coi miei superpoteri ci riesco.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Tu sei pazzo.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Jean-Claude pensò freneticamente a possibili alternative. “Preferisci giocare a rubacazzo? Ooops, volevo dire rubamazzo!” Il gelido silenzio dell’altro parlava a voce alta. “E dire fare baciare lettera o testamento?”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Ecco sì, testamento va bene. Comincia a scrivere il tuo.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Non capisco mon chardonnoret.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Vedrò di spiegarmi meglio allora, caro il mio Jean: chiudi la bocca! Stai zitto! Non pronunciare più una parola! Fai finta che io non esista! Che non sia mai esistito!!”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Ummm…credo significhi che non ti vada neanche il porno-tetris.” Nessuno rispose. Il silenzio, enfatizzato dallo spazio ristretto era così profondo da essere assordante.“Asher? Asher?” Jean-Claude provò a suscitare una reazione pizzicottando i posticini privati dell’amico. La reazione non venne. “Oh. Dev’essere l’alba. Fico che io sto sveglio più a lungo.” Il posticino privato però restava morbido e invitante. “ Bè, però se è morto…tanto non sente nulla…che male c’è…” Una incazzatissima voce gli lacerò il cervello penetrando in ogni fibra del suo essere. “Non ci provare Jean-Claude, è una punizione questa ricordatelo!” Il vampiro non fece neanche in tempo a tirare un paio di madonne che la sua sire lo privò della coscienza mandandolo a raggiungere l’amico nel mondo dei sogni.</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Jean-Claude cominciò nuovamente a svegliarsi, riacquistando lentamente la consapevolezza di se. Non sapeva quanto tempo fosse passato né dove fosse, ma aveva ancora il profumo di Asher nelle narici e si sentiva titillato da un’insolita sensazione di calore bagnato sulle guance e sulle labbra. “Mon Dieu! Non può essere vero, Asher si è arreso al nostro amore e mi sta baciando, sto sognando, non è possibile! Stavolta sono proprio morto!!!” Poi aprì gli occhi completamente e si trovò il viso di Dorino, inconfondibilmente blu, a pochi millimetri dal proprio, il licantropo intento a lappargli appassionatamente la faccia. “Dorino! Cazzo fai!”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Il lupo sobbalzò di paura, preso con le mani nel sacco, e arrossì violentemente diventando di un piacevole color violetto come ben ci insegna la ruota dei colori. “ No, io, ehi! Parliamoci chiaro: non ti stavo baciando eh!” Protestò concitatamente portandosi a distanza di sicurezza.</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Jean-Claude sospirò asciugandosi la guancia. “Purtroppo no, mi stavi leccando! Attività che io preferisco relegare a luoghi più a sud del viso, quantunque…bè…spiacevole non è…se vuoi puoi anche continuare.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“No, la mia parte umana ha ripreso il sopravvento su quella animalesca.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Peccato! Io adoro la tua parte animalesca!” Il vampiro si guardò intorno prendendo nota di essere sdraiato su un letto a poco più di due piazze, che Asher giaceva, ancora incosciente, accanto a lui e che la stanza, seppure dignitosa, sembrava priva di ogni genere di comodità superflua e di decorazioni. “Dove siamo piuttosto?”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Nel tugurio.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Jean-Claude chiuse gli occhi portandosi un braccio davanti alla fronte. “Allora Belle non parlava a vanvera, ci ha veramente messo al confino!”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Già, vi è toccato il Grande Bordello. E vi è andata di lusso! Poteva lasciarvi nella bara! Poteva uccidervi!”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Il vampiro impallidì tutto a un tratto, scosso da brividi. “Ho un orribile presentimento…c’è il bagno?”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Sì, non è orgy size, la vasca è una tinozza che basta per due, però c’è.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Il sospiro di sollievo lo sentirono a chilometri di distanza. “Meno male…sarebbe stato un destino peggiore della morte…che c’è? Perché mi guardi così?”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Dorino si era alzato e lo fissava, a braccia conserte, con uno sguardo di totale disapprovazione.</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Non va affatto bene Jean-Claude, io pensavo di aver trovato un master responsabile e attento e invece mi ritrovo invischiato in torbide storie di sesso malato e amore che sembra non corrisposto e invece lo è, per non parlare del fatto che se fate incazzare Belle poi lei mette il muso anche a me e potrebbe venirle in mente di farmi fare qualcosa che non mi piace.</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Non è difficile, l’elenco è talmente lungo…”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Dorino scosse la testa facendo ondeggiare la lunga treccia nera. “Io non pensavo che la relazione tra noi sarebbe stata così.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Mi dispiace.” Sussurrò Jean-Claude preparandosi psicologicamente all’ennesima denigrazione della sua persona, della sua personalità, delle sue attitudini sessuali e chi più ne ha più ne metta.</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Oh a me no, è fichissima!!!” Lo stupì Dorino. “L’unica cosa è che quando guardo Asher mi viene una insopprimibile voglia di scoparmelo! Ho masticato la coca, ho fumato il calumet della pace, ho parlato con Manitù e mi sono connesso con la Natura e sono arrivato a una conclusione.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Il vampiro inarcò un sopracciglio. “Che sei un’idiota strafattone?”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Nooo! Che questa voglia è male!!! Già desiderare il mio master è assolutamente deprecabile e sicuramente contro ogni standard morale di noi “Palle blu” ma almeno è qualcosa di previsto nella relazione lupo-vampiro!! Cioè…nel mondo soprannaturale è…naturale!”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“E che sia naturale è molto importante per te.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Sì, naturalmente. E desiderare di scopare il tuo amico che è un pazzo furioso, un sadico neanche troppo represso e pure sfregiato, non è naturale!!!”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Permettimi di contraddirti mon loup: tu sei il mio animale da chiamare, sei connesso intimamente con me e i miei desideri sono i tuoi desideri.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Ah.” Disse Dorino soppesando accuratamente le parole del master. “ Vuoi dire che se me lo voglio scopare è colpa tua?”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Più o meno.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Il sorriso del lupo si accese irresistibile. “Allora è tutta un’altra cosa!!!!”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Intanto anche Asher cominciò a risvegliarsi emanando vibrazioni gelide e negative che permearono di depressione e isterica infelicità tutto l’ambiente. “La finite di berciare a voce alta! E soprattutto smettetela di parlare di me, mi fischiano le orecchie.” Poi mise a fuoco la presenza di Dorino. “Che cazzo ci fa qui il tuo cane?”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Belle mi ha mandato qui per nutrirvi! E sono l’unico che lo farà per tutto il tempo della vostra punizione!”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Asher si mise a sedere sul letto con estrema fatica e volse le spalle ad entrambi. “Io non mangio. Sciopero.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Dorino fece il giro del letto e risbattè Asher sul letto, approfittando della sua estrema debolezza. “Non pensarci neanche sai?”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >La mano del lupo si strinse attorno al collo del vampiro che lo fissava con occhi dilatati. “Ora fai il bravo e mangi tutta la pappa fino all’ultimo sorso, capito?”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Ma io…”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >La presa si strinse e poi si ammorbidì, traformandosi quasi in una carezza.”I bravi bambini mangiano tutto!”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Oh sì! Il grande e grosso lupo cattivo, che paura…ma che denti grandi hai!</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“E’ per mangiarti maglio!”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Gli occhi di Asher brillarono maliziosamente. “E che cazzo grande hai…”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Su basta con le favole!” Disse Jean-Claude salvando in corner il povero Dorino che era gia rientrato in crisi eterosessuale. “Altrimenti non sei in forma e non puoi rompermi i coglioni al tuo livello standard.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Ok” Sbuffò il vampiro.”Mangerò.”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Dorino apparecchiò la tavola, sdraiandosi tra i due, Jean-Claude con la bocca saldata al suo collo mentre Asher si servì pudicamente dal polso. Forse la sua natura fiera e indomita avrebbe dovuto sentirsi a disagio ma non era così, le endorfine circolavano impazzite nel suo corpo e anche se la sua treccia giaceva immobile sul letto si sentiva comunque molto connesso alla natura, forse non proprio quella dei suoi antenati, ma chi cazzo se ne fregava dopotutto? Per bruciare le checche c’era sempre tempo…</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Asher, girato di schiena per offrire il minimo contatto a entrambi i suoi compagni di letto, stava deglutendo rumorosamente il saporitissimo sangue del licantropo. Forse poteva andare in bagno a vomitarlo? O forse poteva sedurre il cane pulcioso per fare uno sgarbo a Jean-Claude? Poi pensò che probabilmente a quel coglione avrebbe fatto anche piacere e quindi sondò velocemente piani alternativi. Che cazzo poteva fare per vendicarsi di Jean? Avere a che fare con un masochista terminale non aiutava granchè, qui ci voleva il classico colpo di genio. E poi la lampadina si accese, lux fuit e un’espressione maligna e perversa gli accese i gelidi occhi azzurri. Si staccò dal lupo si pulì la bocca e si alzò.</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Jean-Claude alzò il capo dal fiero pasto mentre Dorino era già in preda al delirio post-orgasmico. “Dove vai Asher?”</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >“Oh, non ti preoccupare…vado solo in bagno.” Rispose serafico.</span></span></p><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:10.0pt;" >Jean-Claude non lo sapeva, ma la guerra era appena iniziata.</span></span></p><span style="font-size:130%;"><br /><br /></span>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-73838957990257987942011-06-25T05:05:00.000-07:002011-06-26T01:01:00.767-07:00Supernatural activity - Capitolo 27 - Guerrieriiiiii! Giochiamo alla guerraaaaa!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTRvjVFpexMp2P4dOiKk1aoWAn4-CaUqMXFTvQ5t9xTvPByq8jU"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 259px; height: 194px;" src="http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTRvjVFpexMp2P4dOiKk1aoWAn4-CaUqMXFTvQ5t9xTvPByq8jU" alt="" border="0" /></a><br /><span style="font-family: times new roman;font-size:130%;" class="postbody" ><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-weight: bold;">Riassunto delle puntate precedenti: Dopo una commovente reunion a base di souvenir nei denti e alla scoperta che il cane è il miglior amico di Jean-Claude (nella precisa accezione di amicizia del vampiro) ritroviamo i nostri due vampiri emo preferiti intenti a fare la cosa che fanno meglio. Tenersi il muso...</span><br /><br /><a href="http://www.youtube.com/watch?v=qQYpF2pCkLI">My body - Young the Giant</a><br /><br />Era passato molto tempo da quel litigio. In realtà non si sapeva esattamente quanto ne fosse passato, ma il tempo degli amanti è particolare e quando ti girano i coglioni e ti annoi perchè non puoi scopare con chi vorresti le ore non passano mai, è risaputo. E poi gli indizi erano maledettamente pochi: Belle continuava a portare parrucche e crinoline e anche i nostri sfoggiavano il loro solito look. Se fossimo stati nell'ottocento forse per le strade si sarebbero fatti notare, lo stesso nel primo novecento; in realtà non sarebbe stato pericoloso? Quanto meno sarebbero stati molto fuorimoda e questo per Jean-Claude sarebbe stato un vero colpo al cuore. O erano già arrivati gli anni '80? In ogni caso l'inquisizione non c'era più e quindi chi cappero se ne fregava. Probabilmente era in questo periodo che nascevano le drag queen e il Mucca Assassina…<br />Ndr: Il motivo di questa confusione spazio-temporale einsteinian-maggica è un’impossibilità decisionale in fase di brainstorming. La vere domande sono: 1-quanto possono tenersi il muso dei vampiri, considerati anche i cento anni già passati? 2-quanto possono resistere i lettori a rileggere la stessa solfa rimasticata senza un briciolo d’originalità? Non avendo la cabina di regia trovato una risposta soddisfacente, Morgana71 ha deciso di lasciare la ssssaspens sullo specifico, anche se in tutto la fanfiction prevederebbe ipoteticamente almeno una cinquantina d’anni e li dimostra tutti.<br />Comunque, qualunque anno fosse, Asher e Jean-Claude si ignoravano bellamente facendo finta di non vedersi ma continuando a fissarsi il culo quando l'altro non guardava. Erano tristi e di cattivo umore: Asher frustava le sue vittime di malavoglia e su Analità campagnole c'era un dito di polvere. Jean-Claude non folleggiava più in giro e scopava solo con Belle, e addirittura, non comprava più di un paio di scarpe in un mese. Poteva passare dal corridoio degli specchi senza guardarsi neanche una volta!<br />Anche a Belle giravano i coglioni alla velocità della luce: Jean-Claude depresso non faceva bene il suo dovere e le si stava ripresentando l'emicrania, perdipiù il fatto che gridasse come un'aquila mentre lo facevano solo perchè Asher annegasse nella bava urtava leggermente la sua femminilità. Forse un po' più di leggermente.<br />Era giunto il momento di dire basta, urgeva un diversivo.<br />E quindi in un secolo sconosciuto di un anno imprecisato di una notte di mezzaestate, che non era un sogno ma di sicuro un incubo, Asher e Jean-Claude si incontrarono nel corridoio delle armature; Asher era accompagnato da Musette mentre Jean-Claude era con Belle e Aldo. I due vampiri tentarono come al solito di evitarsi mentre le loro accompagnatrici, ovviamente in combutta, si fermarono per fare due chiacchiere.<br />Asher arricciò il naso e disse senza guardare in faccia l'amico. "Sento puzza di troia."<br />Le due donne risposero subito che si erano appena lavate mentre Jean-Claude lo ignorò replicando pigramente. "Mon Dieu Belle, non senti questo fastidioso rumore? Il mio apparato uditivo è delicato e non sopporta gli infrasuoni-"<br />"Però te la fai coi cani" lo interruppe l'altro ponendo fine allo sciopero degli insulti diretti.<br />Jean-Claude invece continuò il suo giochetto rivolgendosi direttamente a Belle e spruzzando un po' di ardeurormoni nell'aria. "Stavo dicendo che forse potremmo tornare in camera a scopare."<br />"Lo dicevo che sentivo puzza di troia!" Urlò l'altro puntando ai capelli. Pochi secondi e i due erano già per terra a rotolarsi; ufficialmente per accapigliarsi, in realtà per stoccacciarsi un po’ perché l’astinenza era quel che era e la carne è debole e il sangue non è acqua.<br />Belle e Musette fissavano basite i due vampiri che si rimpallavano insulti strappandosi ciocche e vestiti. “Ti odio Jean-Claude! Ti odio perché non sei venuto a salvarmi e mi hai reso un mostro! E per colpa tua Julianna tutta panna è morta! E mi hai reso un mostro! L’ho già detto che mi hai reso un mostro?”<br />“Basta Asher, ti prego, ti prego, perdonami! Ti prego baby, lo sai che ti amo. Non avrei mai voluto lasciarvi, tu e Juli, non è stata colpa mia. Non vi ho tradito, dico sul serio! Ero rimasto senza benzina, avevo una gomma a terra, non avevo i soldi per prendere il taxi, la tintoria non mi aveva portato il tight, c’era il funerale di mia madre, era crollata la casa, c’è stato un terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Belle!”<br />"ORA BASTA!" tuonò Bellemorte, prendendo per un orecchio ciascuno i due tapini e facendoli rialzare. “Venite con me nella mia suite, è giunto il momento di finirla con questa farsa ignobile.”<br />“Scopiamo tutti in camera tua?” cinguettò speranzosamente Jean-Claude. “Col cazzo!!” sbraitarono all’unisono Belle e Asher guardandosi in cagnesco.<br />“Va bene anche con quello, ci sta una cosina tradizionale per recuperare il nostro antico amore” continuò a squittire il terzo.<br />“Piuttosto che scopare con questo mezzo fico mi sparo in vena un’overdose di Aulin.” Brontolò la vampira sgrattulando la cresta di Aldo per calmarsi con la pet-teraphy e dirigendosi verso la sua stanza mentre Asher la seguiva borbottando a denti stretti e Jean-Claude e Musette chiudevano la fila, ognuno sospirando per motivi diversi.<br />Belle si sistemò sulla sua poltrona preferita, fissando la sua progenie in silenzio e chiedendosi per l’ennesima volta perché non li avesse messi in un sacco e affogati da piccoli. Una fitta alle tempie le ricordò il perché e la spinse a parlare.<br />“Jean-Claude? Per anni, secoli o giorni, scusa ma ho perso un po’ la cognizione del tempo, ti ho lasciato in pace. Sono stata brava, talmente brava che quando mi guardo nello specchio delle mie brame questo non mi riconosce più. Ne convieni?”<br />“Bè, sì, ma…” Protestò debolmente il vampiro mentre il suo degno compare si apprestava a sua volte a elargire le sue perle di saggezza.<br />“Niente ma.” Li zittì Belle masticando una presa di tabacco e centrando miracolosamente la sputacchiera gentilmente offerta da Musette. “Siete proprio una coppia incorreggibile. Ho pregato tanto per voi. Mi si stringe il cuore vedere che due strafichi che avevo cresciuto nell'obbedienza dei dieci comandamenti del sesso mi tornano come due idioti. Due coglioni! Di cui uno pure handicappato! Che non scopano neanche più, come se non sapeste quando viene il momento di chiudere la bocca e farsi pompini a vicenda. E adesso zitti! E non rompetemi più le balle, mai più, almeno fino a che non sarete contriti, pentiti e redenti.”<br />“Oui.” Sospirano i due chinando il capo.<br />Belle sbuffò. “Come no, vedremo quanto dura…ma adesso passiamo agli affari: ho un incarico per te Jean-Claude.”<br />“Ma non avevi detto che-“<br />Gli occhi della vampira lanciarono fuoco e fiamme strinando i peli del pube di tutti i presenti. “Cosa?”<br />“Ehm…no…nulla, sono al tuo servizio naturalmente.”<br />“E vorrei ben vedere…come sapete stiamo passando tempi duri e non sto parlando di erezioni. Mi stanno assaltando da tutte le parti e c’è chi non vede bene la mia posizione al Consiglio, mi vorrebbero sotto ma Belle sta sopra per principio, non fosse altro perchè odio i missionari.”<br />“Chi osa resistere alla tua suprema bellezza nonché iper-magnetismo sessuale signò?<br />Belle accarezzò la mano della sua siniscalca. “Non facciamo nomi ma chere, ma puzza di morto…vero Jean-Claude?”<br />Il vampiro a queste parole parve indeciso se inginocchiarsi o fustigarsi o comunque fare qualcosa per espiare la sua colpa vera o presunta.<br />“No, non genufletterti” disse Belle scuotendo il capo e cercando le parole più bastarde per instillare un esagerato senso di colpa.”Lo sanno tutti che anch’io disprezzo quella mala genia di ventrue puzzoni, ma purtroppo è giunto il momento di pagare il prezzo della tua schifilteria mio caro. Abbiamo bisogno di un alleato, vi ricordate la mia massima, vero?”<br />“E come scordarla?” Disse Asher. “Vince sempre l’uccello più grosso!”<br />“E chi dice che le dimensioni non contano vuol dire che ha visto poco cazzo.” Aggiunse Musette.<br />“E mai giocare a briscola con Arturo.” Chiosò Jean-Claude.<br />“Mo’ non vi allargate troppo che il concetto è già stato enucleato.” Disse Belle facendo un cenno a Musette. Quest’ultima scostò teatralmente i tendaggi alla destra del letto di Belle per far posto a Balthasar e al Viaggiatore, splendido dentro il suo modello mulatto dagli occhi verdi. Melchiorre, l’enorme falcone appollaiato sulla sua spalla, effettivamente ben più grosso di Aldo, gracchiò in segno di saluto.<br />“Comodi, comodi…” disse il Viaggiatore nonostante nessuno si fosse mosso.” Non disturbatevi.” In realtà Belle voleva tenerselo buono, ma non era disposta a mortificarsi più di tanto, Musette applicava la sua massima “non muover foglia che Belle non voglia”, mentre Asher era ammutolito dalla sorpresa e la sua mente inseguiva già i peggiori scenari.<br />L’unico con un’aria vagamente soddisfatta era Jean-Claude, per motivi solo a lui conosciuti ma presumibilmente morbosi.<br />Belle tossicchiò leggermente per riportare l’attenzione sul tema del giorno: la prostituzione. “Come avrete tutti capito il nuovo incarico di Jean-Claude consiste nell’intrattenere il Viaggiatore, cosa che a quanto ne so, ha già fatto con somma soddisfazione di entrambi.”<br />“Veramente è stato tremendo.” Rabbrividì il vampiro.<br />“Grazie caro, ma non leccarmi il culo, conservati per dopo.” Cinguettò il Viaggi soffiandogli un bacino.<br />“E gli entrambi non eravate tu e il Viaggiatore, ma Balthasar e il Viaggiatore.” Precisò Belle in tono scocciato, poi continuò la negoziazione.“Quindi Viaggi caro arriviamo al dunque: io ti do il mio Jean-Claude per un mese da usare come più ti aggrada, vuoto a rendere pliiiiis, ti becchi pure Asher come… ehm… guardia del corpo e in cambio voti a favore di tutte le mie mozioni, non solo quelle per l’aumento degli stipendi dei parlamentari, e nelle riunioni mi lasci le caramelle al limone che sono più buone.”<br />Il Viaggiatore confabulò brevemente con Balthasar. “Okkei pupa, ma voglio vitto e alloggio e bei maschioni da okkupare.”<br />“Il mio entourage è tutto a tua disposizione” annuì Belle. “Possiamo organizzare la fiera degli schiavi domani notte e Balthasar può palpare culi e controllare zanne.”<br />I due consiglieri stavano per stringersi la mano e firmare il contratto quando Jean-Claude li interruppe. “A proposito di bei maschioni io avrei un’idea.”<br />Belle impallidì se possibile ancora di più: del resto le idee di Jean-Claude le conoscevano tutti…“Ah! Ah! Ah!” Rise nervosamente facendo gesti minacciosi all’indirizzo del suo ex-pupillo.”Non lo stare a sentire Viaggi, lo conosci ormai, è caduto dal seggiolone da piccolo: vaneggia un po’, ma a letto non si nota, un bel bavaglio e via.”<br />Jean-Claude continuò imperterrito, facendo un passo verso il Consigliere e il suo servo umano. “Perché non okkupi Asher invece che relegarlo nel ruolo di bodyguard? Tu sai la storia che c’è tra noi, pensa a come potrei performare se con me non ci fosse un corpo qualsiasi ma quello dell’amore della mia vita.”<br />A quel punto Asher si riscosse dal suo mutismo diede uno spintone a Balthasar e fronteggiò l’ex-amante. “Cosa? Cosa? E mi vuoi mettere nelle mani di uno che a tuo stesso dire è un vizioso, viscido e depravato il cui unico merito è quello di non puzzare come Mortino?”<br />Nel silenzio tombale in cui era immersa la stanza le sue parole risuonarono come bronzei rintocchi a morto.<br />“Ma Ashy…“ pigolò Jean-Claude.<br />“Ashy una sega, sei veramente una puttana fatta e finita. Guardati, tutto bramoso e in sollucchero all’idea di finire tra le grinfie di quei due porc-!!!”<br />Due manrovesci ben assestati interruppero la performance isterica del vampiro.<br />“Finitela! Siete la vergogna del mondo vampirico, vi do un’occasione per redimervi e la gettate al vento!” La voce di Belle era bassa e terribile, robba da the final countdown. “Siete fiato sprecato, tempo buttato, preservativi col buco! Io vi infilo in una bara monoposto e vi ci lascio per l’eternità! Io vi muro insieme alla monaca di Monza! Io vi cavo tutte le zanne con l’elio! Anzi senza! Io vi regalo a Mortino col vuoto a perdere! Musette? Falli terminare, mi sono stufata, quando è troppo è troppo.”<br />Un acuto in si bemolle allietò i presenti mandando in frantumi i cristalli di Boemia. “Nooooooooooo!”<br />Belle si girò confusa e pronta a colpire, per scoprire invece che l’urlo proveniva dal Viaggiatore stesso. “Cosa?”<br />L’uomo era rosso in viso, sudato e sbatteva le manine ossessivamente, non vi diciamo dove per pudore, in una sorta di parossistico applauso mentre Balthasar gli asciugava la fronte e la bocca con una salvietta umidificata. “No! Li voglio! Sono così pucciosi! Ti pregotipregotiprego! Pliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiis!”<br />Belle contò fino a cinquecento.”E mi darai lo stesso il tuo appoggio?”<br />“Sìsìsìsìsìsìsìsìsì.”<br />La vampira inarcò un sopracciglio. “E le caramelle?”<br />La “linguetta” del Viaggi entrava e usciva dalla bocca a più riprese.” Pure quelle, però voglio la tua suite per un mese.”<br />“E va bene.” Sospirò Belle annuendo.<br />“E le ciabatte gratis, shampoo e bagnoschiuma di classe e il cioccolatino sotto il cuscino.” Aggiunse Balthasar.<br />“Ok.”<br />“E fiori freschi tutti i giorni.” Continuò il Viaggiatore.<br />“Ho detto ok.” Poi Belle si girò verso Asher e Jean-Claude che stavano cercando astutamente di mimetizzarsi con la tappezzeria. “ Avete sentito bestie? Ringraziate il Viaggiatore che evidentemente è più depravato di quel che ricordassi per volervi ancora nonostante la vostra evidente stupidità e sprezzo della gerarchia e delle buone maniere. In ogni caso sarete puniti in modo esemplare perché non si dica in giro che Belle è una mammalucca rammollita: io vi condanno…io vi condanno…”<br />“Sì?” dissero in coro.<br />“Io vi condanno al Grande Bordello: starete confinati per un mese nel tugurio, tutti e due insieme, soli, senza nessun contatto esterno. Potrete parlare solo con me quando vi convocherò nel confessionale. Avrete l’accesso alla mia suite solo quando il Viaggiatore vi vorrà usare e alla prossima che mi fate non ci sarà alleanza che tenga. Siete kaputt! Musette? Rimuovili dalla mia sensibile presenza.”<br />I due chinarono il capo e si allontanarono, scortati per la collottola dalla siniscalco, in preda a sentimenti contrastanti: Jean-Claude con l’aria di aver vinto al Superenalotto e Asher con l’espressione di chi avrebbe preferito morire sul posto seduta stante. Nessuno dei due, ovviamente, avrebbe realizzato il suo desiderio…</span>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-26256857111907635842011-06-18T01:13:00.000-07:002011-06-18T01:25:13.375-07:00Supernatural Activity - Capitolo 26 - Oh cielo! Mio marito un’altra volta!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/-edd7uSuS2aI/Tfxe8oEZHHI/AAAAAAAAAFo/mA5VI11bnhY/s1600/stira.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 269px;" src="http://2.bp.blogspot.com/-edd7uSuS2aI/Tfxe8oEZHHI/AAAAAAAAAFo/mA5VI11bnhY/s320/stira.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5619470830692539506" border="0" /></a><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-family: times new roman;font-size:130%;" ><span style="font-weight: bold;">Riassunto delle puntate precedenti:</span> Asher, vampiro sado-emo, ridotto all'ombra di se stesso dopo un incidente con la santa pula, è in trasferta, Jean-Claude vampiro maso-emo aspetta trepidante a casa la sua rinascita, spirituale e non.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-family: times new roman;font-size:130%;" >Asher torna, ma considerando che la sua stirpe è costituita notoriamente da puttane e che Jean-Claude è la più brava di tutte, cosa potrà mai trovare a casa ad aspettarlo? Il piccolo coro dell'Antoniano? Nahhhhhhhh!</span><span style="font-size:130%;"><b style="font-family: times new roman;"><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi- Times New Roman","serif";mso-ansi-language:EN-GB" lang="EN-GB"><br /><br /><a href="http://www.youtube.com/watch?v=Rig3tgyYiAM"><span style="mso-ansi-language: EN-GB">The bitch is black</span></a> – Elton John</span></b></span> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher rimirò per l’ennesima volta il raffinato oggetto di pregevole artigianato che teneva tra le mani: un regalo per Jean-Claude dalle sue ultime scorribande per il Consiglio. Un sorriso soddisfatto gli illuminava il volto, gli occhi, solitamente gelidi, erano semiaperti e sognanti quasi stessero già pregustando la reazione dell’amato. Chiunque l’avesse visto in quel momento non l’avrebbe riconosciuto, soffuso com’era di amore e lieti sentimenti. Ovviamente non c’era nessuno a guardarlo e ovviamente quel sorriso non durò più di qualche secondo per far subito posto al suo solito sguardo gelido: improvvisamente la sua mente e i suoi sensi avevano registrato qualcosa di inaspettato. Il vampiro strinse spasmodicamente il suo souvenir d’italie e tutto l’amore che aveva provato fino a quel momento evaporò, sostituito da un feroce istinto animale: i suoi occhi si accesero e le sue labbra si piegarono in un ringhio rabbioso che gli snudò le zanne. Tutti i suoi sensi erano all’erta. Era odore di sangue quello che impregnava l’aria. Odore di sangue e di sesso e di qualcos’altro che non riusciva a definire. Asher annusò ancora, arricciando il nasino. Era forse cane bagnato? Ma non c’era tempo, Jean-Claude poteva essere in pericolo! Asher spalancò la porta con una spallata, svellendola dai cardini e mandandola in terra e… Ri-Ta-dàààà! Qualcosa dentro di lui si ruppe irrimediabilmente. Irrimediabilmente è un parolone, ovvio, perché in realtà si era già rotto alcuni capitoli prima ma, nonostante la pronta riparazione coll’attakkatutto, il risultato fu lo stesso: si ri-incazzò come una bestia. Era ri-possibile? Doveva davvero ri-credere ai suoi occhi? La coca con cui si stordiva ultimamente aveva ri-cominciato a ri-rodergli quel poco che restava del suo cervello? </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude ri-era in ginocchio sul letto, dimentico, completamente ri-immerso in ciò che stava facendo e ciò che stava facendo era cavalcare un uomo mooooooolto alto e tutto blu. Non era blu perché stava praticando autoerotismo con una cinghia intorno al collo. Era blu perché era blu. E Jean-Claude lo stava cavalcando in tutti i sensi, utilizzando a mò di briglia e talvolta anche frustino la chilometrica treccia nera che gli ballonzolava sulle spalle possenti. Asher sbattè gli occhi più volte. Era un dejavù? E l’altra volta non era una donna? Effettivamente con Cinzia c’era comunque qualche somiglianza: il cobra… </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >L’uomo blu aprì gli occhi. “Oh cielo! Tuo marito!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Aghhhhhhh! Basta! Non di nuovo!” urlò Asher scagliando il suo presente contro la testa di Jean-Claude. L’altro scelse di voltarsi proprio in quel momento prendendo il corpo contundente proprio sui denti. Un fiore di sangue gli sbocciò sul bel viso. L’uomo blu reagì con prontezza e sollecitudine. “Merda. Devo farti una foto? Potrebbe aiutarti con le elezioni di Mister hot vamp!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude scosse la testa e dopo aver fatto un gargarismo e aver sputato un po’ di sangue per terra raccolse il regalo dal letto e lo ammirò: un duomo di milano barometrico in quel momento di una delicata sfumatura di azzurro. Bello stabile. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Oh Ashy! Che tesoro, adoro i manufatti italiani!!!!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >L’uomo blu occhieggiò il regalo con aria schifata. “Ma se c’è scritto Made in Taiwan!” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Zitto Dorino!” Protestò Jean-Claude.”Tu non capisci la complessa relazione che ci lega.” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >”Una patologia psicologica grossa come una casa?” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Il vampiro sospirò. “Sei più intelligente di quel che credevo…” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Per chi mi hai preso? Per una tazza vuota? E poi siete famosi, un caso da manuale, la presentazione standard su cosa non fare che Musette fa ai vampiri novizi.” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher aveva assistito con gelida compostezza al diverbio tra i due mandando a segno il suo record personale di sopportazione. Ma i record non sono forse fatti per essere infranti?<span style="mso-spacerun:yes"> </span>“E così ora te la fai coi cani…” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E’ successo mentre eri via!” Si affrettò a rispondere l’altro già in modalità difensiva. “E poi sono più potenti delle capre.” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Dorino si alzò in piedi a difesa di Jean-Claude tenendosi comunque a una prudente e schifata distanza. “Senti Asher, non so che cosa ti sia messo in testa, ma vorrei tranquillizzarti. Non è successo niente di quello che credi e la nostra relazione è semplicemente una connessione vampiromaster-lupodachiamare standard.” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Vuoi dirmi che non state scopando?” </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Il lupo lo guardò con disprezzo e poi si mise a ridere. Un risata amara come un'aranciata S.Pellegrino "Ah!Ah!Ah! Scopando. Pensa che stiamo scopando. Mi hai preso per una sporca checca? Io ho deciso di stare con Jean-Claude seguendo il principio di autodeterminazione che mi contraddistingue perché lo rispetto e penso che sia un uomo di spicco in questa orda di vampiri sessualmente depravati in cui per mia sfortuna sono capitato. E poi a me piacciono le donne." </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude annuì orgoglioso. "Visto quante cose abbiamo in comune?"</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher alzò scetticamente un sopracciglio."Lo so che Jean ha un bel faccino e che quando vuole sa farti dimenticare qualunque cosa, ma non ti sei accorto che ha il cazzo?" </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >"Mbah?"</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher si rivolse all'amico. "Complimenti per la scelta, ma ci è o ci fa?" </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude minimizzò grattando il suo lupo dietro l'orecchio. "Ma no, è un bravo ragazzo, ha solo un problemino di accettazione della sua natura più intima. Forse è legato alla sua eredità culturale." </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >"Tu sei un indiano d’america della tribù dei Palle Blu, vero?" Chiese conferma Asher, dopotutto Dorino era abbastanza famoso nel kiss: era uno dei lupi preferiti di Belle che da sempre adorava il blu, specie se associato a misure oltre lo standard. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >"Sì, senza neanche una goccia di sangue bianco nelle vene.” Il lupo si battè il petto con orgoglio. “Dorianrawhamohawkak, Dorino per chi non ha la lisca in bocca. Il mio motto è ama la natura e la natura amerà te." </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude battè le mani annuendo. "Condivido pienamente. La mia natura già lo ama." </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >"E cosa significa il tuo nome?" </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Dorino lo fissò con sospetto. E anche con un po’ di schifo. "Ummm…uomo che brucia gli ebrei, le checche e gli sporchi depravati." </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher tossicchiò leggermente. "Ma non amavi la natura?" </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >"Certo! Ma solo se è naturale!!!"</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ora basta Dori.” Disse Jean-Claude congedandolo con un cenno della mano. “Vai pure a farti un bel bagno che io e Asher dobbiamo parlare.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Dorian lo guardò di traverso con aria sempre più schifata. “Guarda che non sono un cane. Non puoi dirmi vai qui e vai la o ordinarmi di fare cose. Sono un uomo e ho una dignità!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Oui, certo, e io che ho detto?” Jean-Claude fece palpitare appena le ciglia, instillando nell’altro giusto un assaggio del suo potere. Subito Dorino si mise a quattro zampe e cercò di infilare il muso, pardon, il naso, tra le gambe del suo padrone, uggiolando felice. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Dori! Dori! Cuccia per favore!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Bah!” Commentò Asher scuotendo la testa. “I lupi saranno anche più potenti ma io continuo a preferire le capre.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Lo dici solo per invidia.” Jean-Claude si alzò raccolse un vibratore e lo lanciò oltre la porta del bagno.” Vai Dori!” Il lupo si lanciò dietro l’oggetto ululando mentre il vampiro gli chiudeva prontamente la porta alle spalle. Asher però continuava a squadrarlo con sguardo gelido nonché sardonico, come se avesse qualcosa da ridire.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Bè?” Sbuffò Jean-Claude predisponendosi psicologicamente all’ennesima ramanzina. “Che vuoi ora?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Niente. Solo una semplice constatazione: mi sei passato di nuovo avanti. Ora sei un master, hai un demone e un animale da chiamare.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E sono nelle grazie di Belle.” Non potè fare a meno di chiosare l’altro, saltellando pure dalla gioia per giunta.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher lo gelò sull’ultimo balzello. “Ricordamelo pure. Però il tuo animale da chiamare in realtà ti disprezza! Sta con te solo per l’ardeur.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude alzò le spalle. “Come tutti del resto e allora?” Poi, ancora in piedi, impallidì improvvisamente, la fronte candida gli si imperlò di sudore e le gambe cominciarono a tremargli così tanto che dovette appoggiarsi al petto dell’amico per non perdere l’equilibrio. Sembrava in trance.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher cominciò a prenderlo a schiaffoni per cercare di scuoterlo, dopotutto ogni lasciata è persa. “Jean-Claude! Jean-Claude! Che ti succede? Perché non parli? Guarda che sull’ardeur scherzavo, ti sarai mica offeso?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Il vampiro sbattè gli occhi più volte, cercando di mettere a fuoco l’amico. Sospirò. “Davvero scherzavi?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“No ovviamente. Si può sapere che ti è successo?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ho avuto una visione.” Sussurrò Jean-Claude risedendosi sul letto e reprimendo a fatica un brivido. “Ho visto cose che voi vampiri…ero in una realtà parallela in cui ero Master della Città e avevo un animale da chiamare omofobo che non solo mi disprezzava ma che perdipiù non me lo dava! Poi avevo una serva umana più potente di me che mi tiranneggiava, mi impediva di fare sesso con altri e mi metteva le corna con tutti.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Che fantasia!” Ridacchiò Asher. “Tranquillo Jean, neanche tu potresti essere così idiota.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >L’altro non sembrava per nulla rincuorato. “No, no! Facevo parte di una serie di libri e non ero nemmeno il protagonista!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ma dai?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Pensa che c’eri anche tu, avevamo fatto pace e non potevamo fare sesso!!!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Tranqui Jean, tranqui. Non è la realtà è solo stress.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ma non capisci? Tu comparivi al sesto libro e non scopavamo che al diciassettesimo!! E per di più con una scopata del cazzo!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >I due si guardarono negli occhi in silenzio finché Asher parlò. “Vuoi dire che forse dobbiamo un grazie a Morgana71?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Forse sì.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher aprì la bocca, la richiuse, sospirò e poi la riaprì. “Mabafanculo a Morgana71 e anche alla sue pringles. Che me ne frega di un’ipotetica realtà parallela in cui scrivono di noi come coglioni? Il mio motto è carpe diem e non è che in questa fanfiction si faccia tanto la figura dei furbi…”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Certo che sei di umore veramente pessimo! Ti sei specchiato dal lato sbagliato stamattina?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“No.” Bofonchiò l’altro sedendosi accanto all’amico. “E’ che per il Consiglio ho dovuto fare una cosa orribile.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E allora? In genere quelle cose ti mandano in sollucchero!!!” Cercò di confortarlo Jean-Claude posandogli un braccio sulle spalle. Già che c’era si strusciò anche un pochino.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Non stavolta. Ho dovuto uccidere…”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E allora?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher si strinse nelle spalle, tremando. “Ho dovuto uccidere…”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E finiscila di menare il torrone, si può sapere chi hai dovuto far fuori?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Un amico.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Un amico?” Ripetè Jean-Claude grattandosi la testa, un po’ confuso. “Perché, abbiamo amici?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ma sì, Hans!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude sbattè gli occhi nella sua miglior imitazione dell’imbelle. Solo che non era un’imitazione. “Hans? Hans chi?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ma dai! Hans…quello dell’Austria, Hans…come cazzo si chiamava?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“E che ne so io, dammi almeno qualche indizio!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher chiuse gli occhi, concentrandosi. “Fammi pensare…segni particolari…sì, ci sono! Aveva l’uccello lungo 22 cm a riposo…peli del pube biondi con riflessi tiziano…e…certo, il culo un po’ spanato!!!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Gli occhi di Jean-Claude si illuminarono. “Ahhhhhhh! Hans! Lo potevi dire subito, ed era nostro amico? E da quando questo è un problema per farci fuori tra di noi?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Non lo so…sarà l’età…sarà la depressione…ma dopo averlo ucciso ero come ossessionato. Avevo in testa tutte quelle immagini…noi che ci facevamo un boccale alla festa della birra…e poi tutti quei bratwurst!!!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Bratwurst? Ma se non possiamo mangiare!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Non ti avevo detto che ha il culo un po’ spanato?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Oh.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher si fissò la punta dei piedi. “La verità è che mi sono stufato Jean-Claude. Hans non sarà stato il mio amichetto del cuore, ma comunque avevamo condiviso dei ricordi. Non mi ha fatto piacere ucciderlo. Più o meno.” Poi si voltò verso l’amico e gli prese le mani tra le sue. “Voglio smettere Jean-Claude, voglio smettere. Ce ne andiamo?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Oh sì! Ho proprio voglio di un bel fine settimana romantico. Ti ricordi quel cottage così grazioso a Mont St.Michel?” Chiese Jean-Claude con occhi sognanti.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Non sto parlando di un fine settimana, sto parlando dell’eternità!” La stretta di Asher diventò quasi spasmodica.”Voglio scappare! Voglio andare a vivere in campagna e voglio che tu venga con me!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >L’entusiasmo di Jean-Claude scese in picchiata ai minimi storici. “Di nuovo?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Ma stavolta sarà diverso, sei potente!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude scoppiò a ridere, una sghignazzata a metà tra una paresi e un singhiozzo isterico. “Sì, stavolta sarà diverso, ti sfregeranno anche l’altro lato, Belle ti terminerà perché le farai troppo schifo e io dovrò subirmi un altro secolo di sevizie senza neanche la consolazione di sbatterti in faccia le mie pene!!! Ma sei di fuori?”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Asher lo fissò gelidamente. “Le tue sono solo scuse: hai l’ardeur e un animale da chiamare e puoi spacciarti per un master di qualunque età!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“L’ardeur l’avevo anche l’altra volta e vedi tu quanto mi è servito, il mio animale da chiamare non sarà una tazza vuota, ma se è piena è piena di merda ed è inutile fare il maggiorenne, poi mi dimentico di falsificare la patente da carrozza e mi sgamano subito.” Il vampiro incrociò le braccia con l’aria dello scioperante deciso a tutto.” IO NON VENGO.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Perché non mi ami.” Sussurrò Asher con un subdolo labbro tremolante ed esponendo ben bene il lato sfregiato.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Jean-Claude però non mostrò di curarsene. “Perché in questa fanfiction sono un idiota, ma non un idiota suicida!!”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“La verità è che non mi ami, che mi consideri un mostro e che non ti attizzo più. La verità è che ti piace fartela coi cani, ti piace scopare Belle e ti piace fare la sua puttana. La verità è-“</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >La voce di Jean-Claude salì di qualche ottava richiamando qualcuno dei pipistrelli di Musette, attratto dagli ultrasuoni. “La verità è che c’hai rotto il cazzo Asher. A me e ai lettori che sono costretti a sorbirsi le stesse puttanate da non so più quante pagine. Vattene e non farti più vedere fino al prossimo capitolo.”</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >Gli occhi di Asher mandarono freddi lampi di luce mentre si alzava<span style="mso-spacerun:yes"> </span>di scatto e si dirigeva alla porta. “Me ne vado.” Disse con gelida teatralità. “Ma solo perché me l’ha detto Ricciolineri non perché me lo dici tu.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family:times new roman;"><span style="font-size:14.0pt; mso-bidi-Times New Roman","serif"font-size:130%;" >“Arghhhhhhhhhhh!” urlò Jean-Claude mandando il duomo di Milano a frantumarsi contro lo stipite della porta. Il tempo segnato era sempre bello stabile nonostante la dura pioggia del tardo martedì che gli stava allagando gli occhi e il cuore. Proprio vero che le robe cinesi non funzionavano un cazzo. </span></p>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-88152515646028685252011-06-10T06:47:00.000-07:002011-06-10T07:01:12.860-07:00Supernatural activity - Capitolo 25 - Mi sorge ein dubbien: Ke mi abbiano fregaten?<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/-QFk0X6gNwR8/TfIhB8MrpsI/AAAAAAAAAFg/QTds1US_Z80/s1600/mash.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 161px; height: 320px;" src="http://3.bp.blogspot.com/-QFk0X6gNwR8/TfIhB8MrpsI/AAAAAAAAAFg/QTds1US_Z80/s320/mash.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5616588002507335362" border="0" /></a><span class="postbody" style="font-family:times new roman;font-size:130%;"><span style="color: rgb(153, 0, 0);"><span style="font-weight: bold;">Riassunto delle puntate precedenti:</span> Abbiate venia. E' un secolo che non postiamo e non mi ricordo un cazzo delle puntate precedenti se non gli essentials. Jean-Claude è un pirla e Asher un sadico. Se lo stanno menando da un'eternità di capitoli perchè vorrebbero scopare e vivere per sempre felici e contenti ma problemi autorali glielo impediscono. Asher è in trasferta e Jean-Claude tesse la tela di notte e la sfa prima dell'alba e fa pompini ai Froci. O erano Proci?</span><br /><br /><a href="http://www.youtube.com/watch?v=yRkovnss7sg">Colonna Sonora: These boots are made for </a></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=yRkovnss7sg"><span style="display: block;" id="formatbar_Buttons"><span onmouseover="ButtonHoverOn(this);" onmouseout="ButtonHoverOff(this);" onmouseup="" onmousedown="CheckFormatting(event);FormatbarButton('richeditorframe', this, 8);ButtonMouseDown(this);" class=" down" style="display: block;" id="formatbar_CreateLink" title="Inserisci link"><img src="http://www.blogger.com/img/blank.gif" alt="Inserisci link" class="gl_link" border="0" /></span></span></a></span><span class="postbody" style="font-family:times new roman;font-size:130%;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=yRkovnss7sg">walking - Nancy Sinatra</a><br /><br />Quelli che seguirono furono due mesi come tanti altri. Lavoro, qualche uscita per un’aperitivo coi colleghi, scarsità di balsamo contro i nodi da volo, necessità di ricordarsi la crema emolliente per le rughe tutte le mattine, solite cose insomma.<br />Asher aveva fatto carriera con la morte di Andros, e il suo nuovo status di Amministratore Unico della Delegazione Trucidamenti-Gangbang Standard ed Eccezionali gli garantì una squadra di specnaz veterani supersexy tutta a sua disposizione. In compenso fu subissato di incarichi che spedivano lui e i suoi uomini in una città, per poi ricevere in extremis un contrordine che li riportava indietro. La situazione politica era effettivamente confusa: i </span><span class="postbody" style="font-family:times new roman;font-size:130%;">rivoluzionari sconvolgimenti socio-economico-territoriali prima guerra mondiale erano trooooppo ggggiovani e veloci per quella casa di riposo di lusso che era il Consiglio dei vampiri, e mantenere una facciata di rispettabilità e controllo diveniva sempre più vitale; e se questo garantiva un sacco di stragi e lachi di sangue e furti di superpoteri e irrisioni di umani che si comportavano in modo più stupido di un’orgia di vampiri sadomaso beh… chi era lui per lamentarsi?<br /></span><span class="postbody" style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Ndr: vi risparmio la seguente mezza pagina di riflessioni filosofiche sugli intenti originari del comunismo comparati all’anarchia, e di barba morale su chi è più umano tra lo stato di polizia vampirico e i rudi umani arrapati o gli homini lupi che non diventano più buoni a Natale imparando dagli errori delle guerre e delle atrocità passate presenti e future. </span><table class="forumline" width="100%" border="0" cellpadding="4" cellspacing="1"><tbody><tr style="font-family:times new roman;"><td colspan="3" class="row1" valign="top"><span class="postbody" style="font-size:130%;">Anima o non anima, questo è il dilemma! Sono gli autori buoni a niente che non colgono l’orrore della psiche mostruosa del vampiro? O forse la religione lede i diritti del cittadino facendo tanta insensibile discriminazione palesemente sessuale tra umanità e letteratura fantastica? Boh. Non è che in fondo vogliamo veramente saperlo.<br />Ad ogni modo Asher si faceva le seghe allo specchio in pieno delirio d’onnipotenza, perchè a lui toccava l’ultima parola nel supervisionare le istanze di rimozione e sostituzione teste (di cazzo), ed erano secoli che non si divertiva così, nonostante il lavoro fosse obiettivamente faaaatiiiicaaaa e avesse comunque voglia di scopare con Jean Claude.<br />Sembra troppo bello per essere vero? Mettiamo un po’ di pepe al capitolo? Ebbene sì, perchè purtroppo non sempre le reclute sono materiale di prima scelta, e la convivenza con gli altri delegati era a tratti, come in ogni vacanza che si rispetti, assolutamente insostenibile. Il tormentone dell’estate si basava soprattutto, com’è ovvio, sulla love story più miticississima degli ultimi sekoli, e il gossip si accapigliava sulle probabilità relative di omicidio, matrimonio e altri intrattenimenti.<br />Asher di solito era felice di essere al centro dell’attenzione, ma alcune delle voci più morbose e veritiere lo davano per rammollito e ridotto a diventare Ministro delle Pari opportunità non già in virtù delle sue abilità pompinatorie (cosa normale e apprezzata), ma grazie a uno scherzone bastardo del suo impunito slave. Persino i nuovi sadici appena usciti dall’accademia non facevano che parlare di lui come di un cesso ripulito che da sterminatore figlio di puttana e acido come un peyote era diventato monogamo, casto e acido come una zitella. Non che gli potesse dare torto, eh, ma farsi parlare dietro da un branco di mocciosi fan di Justin Bieber e Jean Claude lo faceva incazzare lo stesso. Si apprestò quindi al suo discorso “Lei non sa chi sono io” con più voglia di stuprare cameriere del solito.<br />“Se voi signorine finirete questo co.co.co, e se sopravviverete alle fantasie della settimana dei vostri superiori, sarete un'arma! Sarete dispensatori di morte, pregherete per fare orge! Ma fino a quel giorno siete uno schizzo, la più bassa forma di vita che ci sia nel globo! Non siete neanche fottuti esseri sovrannaturali, sarete solo pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta "merda"! Dato che sono duro mi aspetto di piacervi, ma più mi amerete, più imparerete. Io sono un duro però sono giusto: qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come nosferatu, decomposti, amanti della bestialità e roba simile! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno! I miei ordini sono di scremare tutti quelli che non hanno le dimensioni necessarie per servire nel mio beneamato corpo! Capito bene luridissimi vermi?!?”<br />“Suuuca, aggiòn uein!”<br />“Chi ha parlato? Chi cazzo ha parlato?! Chi è quel lurido stronzo comunista nano di St. Louis che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno eh? Sarà stata la fatina buona del cazzo! Vi ammazzo a forza di scopate, vi faccio venire i muscoli al cervello che ci potrete fare due cose contemporaneamente! Allora sei stato per caso tu brutto stronzo?”<br />“Signorno, signore!”<br />“Brutto pezzo di Dolce e Gabbana di due collezioni fa, scommetto che sei stato tu!”<br />“Signorno, signore!”<br />“Signore, l’ho detto io, Signore!”<br />Asher non poté che reagire, lasciando libera quella che, in foooooondo in foooooondo, almeno nei week-end, era la sua vera natura. Si scagliò sull'uomo dandogli un pugno in pancia.<br />“Però, senti senti, abbiamo tra noi un attore comico, il soldato Dr. House. Io ammiro la simpatia; sì sì, tu mi piaci, vieni a casa ti faccio scopare Jean-Claude! Brutto sacco di pulci, io ti metto sotto! Ti ammazzo! Qui tu non riderai, tu non piangerai, qui si riga inverso e basta! Ti faccio vedere io. Alzati in piedi tirati su, datti subito una regolata amico mio se no io ti svito il cranio e ti vengo in gola!!!”<br />“Signorsì certo signore!”<br />“Soldato Dr House perché sei qui nel mio beneamato corpo?”<br />“Signore per scopare signore”.<br />“Allora tu sei un frocio”.<br />“Signorsì signore”.<br />“Fammi una faccia da orgasmo! Questa è una faccia da orgasmo? Manco per il cazzo, sembra che stai andando al cesso, te la faccio venire io una faccia decente”.<br />Quando il malcapitato si rialzò pronto a contrattaccare, quello che si trovò di fronte, non era più il buon vecchio Ashy con i capelli a schiaffo; si era truccato velocissimamente, ed era circondato da un’aura fredda e oscura: il suo volto era assolutamente terrificante, tranciato in due dalle orrende cicatrici che ora sembravano infuocate, gli occhi come ghiaccio in fiamme che penetravano a gelare chiunque osasse guardarli, la sua bocca una risata diabolica che mostrava i canini e sulla guancia liscia una papera mannara come pittura di guerra. Nella grande stanza d’albergo in cui il poveretto aveva scelto di sfidarlo, Asher sembrava ergersi come un mezzodemone-mezzovampiro, pronto ad uccidere chiunque avesse osato fiatare.<br />“E sarà sempre paaaace muahahaahahah!”<br />Si lanciò sul vampiro che ancora lo fissava sconvolto e, in meno di un secondo, lo morse sul collo (originale, vero?), sputando poi un pezzo di carne. Il suo pene non era più quello di una volta, ma lo sentiva bruciare, di una smania feroce che da troppo tempo non lasciava libera di nutrirsi. Gli addentò di nuovo la gola, e lo accoltellò con una cannuccia, succhiando come uno che succhia una pallina da golf da un capo all’altro del tubo per innaffiare. Il poveretto cominciò a urlare e a dibattersi furiosamente, ma senza la forza di divincolarsi dalla sua stretta mortale di Mortal Kombat, e infine, il suo potere esplose irrefrenabile, riversandosi dal suo morso ad ogni fibra di quel corpo ormai soggiogato e in preda a spasmi inconsulti, per poi esplodere in un orgasmo violentissimo che lo prosciugò come un’uvetta passita.<br />Vi risparmio un altro paio di pagine di tortura ai coglioni sull’animo tormentato di Asher, e il suo eterno m’ama non m’ama sul diventare buono o no, e quindi se ipnotizzare l’uomo e farlo suo schiavo, se succhiarlo a morte e farsi due risate, o se lasciarlo vivere perchè comunque era più crudele così.<br />Comunque alla fine decide di lasciarlo andare eh, tranquilli, non ve la menate per la sorte di un personaggio senza neanche il nome il cui unico scopo è non far sembrare Asher uno sfigato completo. Non sapremo mai se quest’azione di candida pietà fu compiuta perchè aveva visto che ormai gli altri si stavano cagando addosso tutti o se perchè gli faceva troppo schifo o davvero perchè gli era venuta una crisi emo sull’essere troopppo un mostro.<br />E quindi il tapino venne mollato sul pavimento e scostato con un calcetto, mentre Asher gonfiava le penne come un allocco in calore.<br />“Duuuuuuuuuunque, c’è ancora qualcuno che ha intenzione di smerigliarmi le palle? Fatelo ora o tacete per sempre. Ah-ah quanto sono simpa! Qua tutti sono utili ma nessuno è indispensabile tranne me. E già stiamo facendo un lavoro megasbatti e sottopagato, anche se più cool di un’interrail. Ergo ora staremo tutti zitti e quieti come piccoli Fonzie. Se no stasera cenerete nell’Ade, cazzo!”<br />Andò proprio così.<br />E si diedero con rinnovato ardore a punire i ribelli, terminare gli eretici che violavano la masquerade facendosi scoprire dai babbani eccetera eccetera…<br />Una tappa particolarmente divertente fu Mainekazzen, dove c’era da esecuzionare Master Hans Ulrika Kaiser Kartoffen Kese Drunken Wasser Du Hast Mich Stille Nacht Ich Liebe Dick Fon Frankestin Frenkenfurter Uovacittà.<br />“Hans chiiiii?” Chiede la folla. “Hans chiiiiii?” Si chiese Asher.<br />Bè, come prima cosa era un comunista impazzito che aveva fortificato il Lussemburgo con una muraglia cinese per spargere il suo malvagio verbo grillino contro la Tav e il nucleare. Poi andarono a controllare su Wikipedia, e come disambiguazioni c’erano due o tre fan fiction e il solito catalogo “Scopate di Ashy&Jc negli X anni (con X= boh) in cui andavano in giro a scopare assieme”.<br />Giustamente Asher approfittò dell’”Ahhhhhhh, QUELL’Hans” per intrufolarsi nel castello arroccato e roccafortato come una scatolina immersa nel silicone sigillante.<br />Hans si mostrò estremamente entusiasta di quella visita inaspettata e non mancò di accogliere il suo vecchio amico nella sua ridente catapecchia, riservandogli la stessa lussuosissima camera in cui, molto tempo prima, lui e Jean Claude avevano trascorso un paio d’ore brevi ma intense, notizia tratta da wikipedia perchè sinceramente lui non se lo ricordava.<br />Per farla breve: scoparono, Asher lo morse, quello morì d’infarto, la truppa lo bruciò e sparse le sue ceneri in almeno quattro fiumi diversi. Amen.<br />L’intero tragitto di ritorno fu estremamente tetro e silenzioso, pieno di sindrome da rientro, e Asher ebbe tempo, nonostante i leccaggi servili dei camerati, di deprimersi all’idea di nuove liti e dell’assottigliamento della lista di persone che avevano voglia di farselo davvero.<br />Non era del tutto certo di voler tornare a casa.</span></td> </tr> <tr> <td colspan="3" class="row1" valign="bottom" width="78%" height="28"> <table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" height="18"> <tbody><tr> <td valign="middle" nowrap="nowrap"><a href="http://www.animators-inc.com/modules.php?name=Forums&file=profile&mode=viewprofile&u=301"><img src="http://www.animators-inc.com/modules/Forums/templates/subSilver/images/lang_italian/icon_profile.gif" alt="Profilo" title="Profilo" border="0" /></a> <a href="http://www.animators-inc.com/modules.php?name=Forums&file=profile&mode=email&u=301"><img src="http://www.animators-inc.com/modules/Forums/templates/subSilver/images/lang_italian/icon_email.gif" alt="Invia email" title="Invia email" border="0" /></a> </td><td><br /></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-65787834802780927802010-11-15T14:13:00.000-08:002010-11-16T11:08:04.825-08:00Supernatural Activity - Capitolo 24 - Ho un regalo per te! Mutande? Che fantasia...<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_2DfljMnuUY4/TOG5B-xWhsI/AAAAAAAAAFM/0XwtTWcmLHM/s1600/135-202-large.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 300px; height: 300px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_2DfljMnuUY4/TOG5B-xWhsI/AAAAAAAAAFM/0XwtTWcmLHM/s320/135-202-large.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539912460323423938" border="0" /></a><br /><style>@font-face { font-family: "Cambria"; }p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal { margin: 0cm 0cm 10pt; font-size: 12pt; font-family: "Times New Roman"; }a:link, span.MsoHyperlink { font-family: "Times New Roman"; color: blue; text-decoration: underline; }a:visited, span.MsoHyperlinkFollowed { font-family: "Times New Roman"; color: purple; text-decoration: underline; }strong { }span.postbody { font-family: "Times New Roman"; }div.Section1 { page: Section1; }</style> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;"><span style="font-size:14pt;"><span style="font-weight: bold;"><br /></span></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;"><span style="font-size:14pt;"><span style="font-weight: bold;"></span><span style="color: rgb(204, 0, 0);"><span style="font-weight: bold;">Riassunto delle puntate precedenti:</span> </span><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; color: rgb(204, 0, 0);"><span style="font-size:14pt;">Abbiamo lasciato per un po' i nostri ragazzi abbracciati sul letto dopo essersi una volta di più confessati come la tortura sia il più vero cuore della loro unione. Jc ha minacciato Asher: questa volta non sarà come le altre, questa volta vuole un vero uomo, gentile e buono. Asher ha risposto "Succhiamelo, schiavo!" Ottimi auspici, no?<br /></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;"><span style="font-size:14pt;"><span style="color: rgb(204, 0, 0);">Colonna sonora: </span><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;"><a style="color: rgb(204, 0, 0);" href="http://www.youtube.com/watch?v=ycmQpXWwT0c&feature=BF&playnext=1&list=QL">On a mission- Gabriella Cilmi</a><br /></span></span></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;"><span style="font-size:14pt;"><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;"></span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Jean Claude mantenne la promessa di fare del suo peggio. Così, nei mesi successivi, Asher perse completamente la testa. Come se prima… ma non infieriamo! </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Già al suo risveglio, la sera dopo, il vampiro si ritrovò da solo, e non ci voleva nient’altro per dargli una scusa fantastica per mettere su il muso. Non aveva ancora aperto gli occhi, che già la sua invidia del pene non sfregiat… ehm… che il suo amor proprio lo accusava di non essere altro che un idiota se davvero sperava che l'amante restasse lì, ad attendere il suo lento risveglio, adesso che era così potente. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">In realtà il povero Jean si era risvegliato direttamente nel letto di Belle alle 10 di mattina, con un biberon ovviamente fallico di sangue in gola e un’endovena di potere e adrenalina da resuscitare i morti. La vampira, in modalità vampira degli affetti, non aveva nemmeno atteso che aprisse gli occhi per chiedergli “Alloooooraaaa?” e farsi raccontare ogni microdettaglio della nottata precedente. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Lui le aveva detto tutto, e ne avevano spettegolato per ore, per decidere le mosse successive. Perchè dunque, Asher aveva raggiunto un punto di rottura, su questo convenivano, e si era reso conto che un mostro cattivo e perverso doveva però mantenere un contegno per essere anche sexy e non essere declassato ad Andros di bassa lega. Adesso non era certo il momento di mollare la presa, anzi, bisognava insistere per farlo tornare ad amare anche il sesso oltre alla droga e al rock’n’lol. E forse era anche il caso di rilassargli un attimo la gelosia, prima che ammazzasse davvero qualcuno di inclonabile. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Quando Asher arrivò da Belle fu lasciato ad ascoltare e a fomentare la propria simpatia fuori dalla porta mentre i due all’interno finivano di leccare le ultime gocce di discussione su di lui. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Allora quando a tuo giudizio avrai altro da raccontarmi, Jean Claude?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Probabilmente già domani carissima, sai che quando azzanniamo la missione siamo meglio dei sette nani” ridacchiò lui come un idiota. “E poi ho bisogno che mi aiuti per quel dettaglio pratico: ho bisogno un pretesto, lo sai anche tu che ne ho bisogno. Cioè, non sarei credibile altrimenti a fare il frate… mi ci vedi a darla da bere a qualcuno, persino ad Asher, che sono in modalità riverginescion per lui? Dai, nessuno potrebbe essere tanto scemo da credermi, neanche una puritana teodem del Mississippi.” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“D’accordo, anche se mi fai un po’ pena”. Belle alzò la voce, come se l’udito soprannaturale di Asher non fosse ancora abbastanza stimolato. “Jean Claude, come punizione per essere ingrassato troppo con l’ardeur, o come premio per non essere andato a lamentarti di me con Morgana71 per ben un capitolo, sei condannato a dare una regolata alla tua ninfomania a tempo indeterminato” stabilì gravemente. “A meno che non serva a far incazzare il tuo innamorato cretino, ovvio” aggiunse mentalmente solo per il vampiro nel suo letto, che sospirò piagnucolando: “Però quando vengo a battertela a te me la dai vero? Pliiiiiiiis?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">La master gli fece dei grattini sotto il mento con il becco di un offesissimo Aldo, compiaciuta: “Ma certo, tontolino d’oro, non voglio mica farmi tornare il mal di testa. Questo vale anche per quando ti sarai ripreso il tuo emoderivato preferito”. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Asher sentì la rabbia montare: ne parlavano come una cosa, un animale. Un servo. Assalito da un impeto d’acume, gli venne il dubbio che anche questa fosse una messinscena, dato che era impensabile che almeno lei non avesse percepito la sua vicinanza. Allora spalancò la porta: “Stavate parlando di me?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Oh, sì, hai sentito bene?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Certo, stavo appunto origliando!” rispose lui acidamente, prima di farsi raddolcire da Jean Claude, che gli corse subito incontro strusciandosi come un gatto contro le sue gambe, facendo le fusa. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Belle mimò un conato di vomito e si accese la pipa di oppio, tornando poi a sorridere e a chiedere rassegnata e un po’ ebete: “Avete almeno intenzione di chiedere scusa prima di sparirmi da davanti finchè non mi sarà passata la voglia di usarvi come sturacessi?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">I due si inchinarono e presero ferma risoluzione di non peccare mai più: erano parole di rito che lei si divertiva a fargli rimangiare a ogni successiva cazzata. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Poi Asher fu sbattuto fuori senza cerimonie a origliare un altro po’. Non sapremo mai se era l’oppio a parlare, ma Belle voleva dare a Jean Claude un bel in bocca al lupo per convincerlo dell’urgenza a rendere di nuovo spendibile la sua dolce metà. “Perchè vedi” spiegò “alla fine a forza di cazzi tu non sei venuto su così male, sei carino e simpatico, ma…” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Non sono il tuo tipo” ammiccò lui maliziosamente. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Nono, mi piacciono i giochini da collegiale che facciamo assieme, ma una donna ogni tanto ha bisogno anche di un uomo.” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Il vampiro assentì chinando appena la testa. “Ti manca molto...” Non ottenendo risposta, Jean Claude cominciò a scappare verso la porta, quando d’un tratto lei parlò. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Certo che mi manca, cosa credi?” Replicò con un’ombra di malinconia talmente evidente che Asher sentì il proprio cuore già fermo fermarsi di più, e si sentì per una volta un po’ troppo frocio per questa terra. “Ma quello è più pera di Louis-Bradipo. Però secondo te un sacchetto in testa…?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Furono le ultime parole che riuscì a percepire. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Piuttosto eccitato dalle rivelazioni appena ascoltate, fece per allontanarsi quando, inaspettatamente, Jean Claude aprì la porta e gli schiaffò la lingua in bocca e lo penetrò con il suo sguardo più letale e diabolico (ebbene sì, anche questo è nell’originale: Morgana71 è proprio una porca). “Andiamo a lavorare, mon amour. Adesso.” E da quel momento in poi fu come sedersi su un tappeto di spilli. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Naturalmente si trattava del famigerato contratto per l’acquisto del terreno. Sistemare la questione tramite vie legali era ovviamente possibile, ma perchè usare il metodo lungo e dispendioso? </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Asher ruppe le scatole per almeno due ore sull’essere brutto e ormai incapace di scopare, ma Jean Claude demolì tutta l’accurata progettazione hamiltoniana di un personaggio che più originale e macho non si può ribattendo 1- che bastava tenere i capelli davanti alla faccia 2– che bastava ipnotizzarli 3-che non c’era differenza morale tra l’ipnotizzare qualcuno col potere della chirurgia plastica o delle lenti a contatto colorate 4-che comunque era un vampiro fiero dei suoi poteri e quindi cosa gliene fregava 5-che una scopata era una scopata 6-che Belle gli aveva vietato di fare sesso, e non voleva mica farlo picchiare di nuovo così presto. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Per Asher fu come essere scosso in giro con un fulmine nel culo, e una volta aperta una breccia non fu difficile spingerlo nel precipizio del prendersi cura del sindaco, di sua moglie, sua figlia, suo genero, suo cognato, del cugino Coso, del pagliaccio It, del maggiordomo, del primo e del secondo lacchè, della cameriera, della governante, del vicesindaco, del governatore, del presidente della provincia, della giunta, dell’assessore al turismo della città gemellata, di un paio di tabaccai, di quattro minorenni che passavano di lì, di un bunga-bunga e di un cancelliere, per non parlare del cane. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Mentre si tenevano queste due o tre orge Jean Claude, zitto zitto quatto quatto, si ritagliò una visitina in motel con il notaio. In realtà quest’ultimo non fu nient’altro che una sua spudorata provocazione: perché non era necessario, perché la questione era già stata conclusa, e perché il suddetto notaio era fin troppo avvenente. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Asher ovviamente se ne accorse ma per una volta se ne fregò altamente e tornò a farsi i cazzi suoi e non solo. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Logicamente Jean Claude non si fermò lì, e iniziò a mettere in pratica tutti gli strusciamenti da danza dell’ammmmore dell’oritteropo formichiere tibetano che conosceva per far impazzire il suo troppo orgoglioso ex. In mancanza di altra mercanzia, allargò le sue attenzioni, oltre a Cinzia, alla quasi totalità della compagnia teatrale composta, chiediamoci anche il perchè, solo da bei manzi piuttosto alti aperti a ogni perversione, che amavano prostituirsi per qualsiasi avventore del teatro, figuriamoci se non si degnavano di dare una spolveratina anche al boss in cambio di qualche bella parte da protagonista. E forse anche per questo, ogniqualvolta i loro occhi si fermavano su Asher, il loro sguardo si accendeva, ma non di terrore, né di disgusto. Ognuno di loro sapeva che ruolo di rilievo avesse presso i finanziatori, e lo trovava... la persona giusta a cui fare un pompino. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Era esattamente con questo termine che il bell’Andrè o Antonio, uno a caso, lo aveva definito per salvarsi la vita quando, sorpreso in atteggiamento alquanto intimo col suo amato datore di lavoro, questi gli domandò se anche lui trovasse il suo amico incredibilmente ficoficofico. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">*Flashback* Asher sgranò gli occhi per la sorpresa dimenticandosi del suo solito sguardo gelido e perfino di nascondere il lato sfregiato dietro il suo amato ciuffo di capelli. Era possibile? Doveva davvero credere ai suoi occhi? La coca con cui si stordiva da troppo tempo aveva finito di rodergli quel poco che restava del suo naso? </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Jean-Claude era in ginocchio sul divano e intratteneva un… sniff sniff… infrarossi… calorimetria… esame del polso e della pupilla… </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Porcaccia, un umano!” ringhiò, sinceramente offeso. Insomma, a livello razionale si rendeva conto che rispetto a una donna aveva qualcosa di troppo e qualcosa di meno, ma qui si esagerava. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Oh, sei tu caro? Sì, ti presento Dominique, no Ruby, no Ludo, occazzo quello che è, viene da Beri, è qui in Erasmus e fa teatro come hobby, si fa chiamare Andrè come quello di Lady Oscar perché per essere gay non è per niente eccentrico, ma per essere scemo non gli manca niente, non è eccitante?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“No, fa schifo. Sembra un cespuglio. Ora vi ammazzo entrambi”. Strillò Asher estraendo una pistola dalla tasca. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Ma amore, pensavo tu fossi felice di vedermi… Cespuglio? Ehm, volevo dire, Andrè! Posso presentarti mio marito? La nostra storia è una lacerazione di coglioni, ma tant’è. Non lo trovi ficoficofico?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">*Fine flash* </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">L’umano era un po’ confuso. Il suo primo istinto fu di scappare nudo come un verme, poi rimase ipnotizzato più di quanto non fosse già prima, quindi iniziò a sbavare, per poi sfiorargli i capelli e accostarsi al suo orecchio. “’O famo strano?” Gli sussurrò lasciandolo di sasso. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">E mentre Asher fissava scioccato Jean Claude che gli mostrava la sua bravura nel fare l’elicottero, il giovane Andrè gli si incollò come uno zombie fino ad ottenere una sana slinguata. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Allora l’umano si staccò da lui estasiato e si voltò verso l’altro: “Gah… sbav… oui… QI formica… E’ davvero l’uomo giusto a cui fare un pompino: c’avevi ragione, Gianni”. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Non si rese conto del come né del perché reagì in modo tanto violento: forse si convinse che Jean Claude avesse incantato il ragazzo, o perché sembrava che parlassero di lui come un esemplare da esibire e giudicare, o perché un inferiore qualsiasi lo chiamava con nomignoli da letto. Ma davvero abbiamo bisogno di un motivo per mandare in crisi isterica il nostro biondo? </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Fatto sta che Asher uscì dal camerino accecato dalla rabbia, che scatenò senza controllo sulle prime file del teatro, su cui scrisse col sangue cosucce tipo “Posto del coglione” o “Frocio chi si siede”. Non era né la prima né l’ultima volta che Jean Claude si vedeva costretto a improvvise corse all’Ikea per ricomprare piatti e bicchieri che il suo ex marito rompeva per divertirsi. E aveva sempre tollerato quegli scatti d’ira, per nulla imprevisti, anzi un po’ fomentati, ritenendoli inevitabili nonché necessari al raggiungimento del suo fine. Ma, tanto per far succedere qualcosa e darci l’occasione per una scena di sesso che mancava da almeno dieci righe, non quella volta. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">La sua reazione con l’umano lo aveva innervosito particolarmente, e non lasciò correre. Lo raggiunse in platea, lo agguantò per una spalla e lo voltò brutalmente verso di lui. “Te lo tiri così tanto che t’è rimbalzato in faccia?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Asher rimase senza parole: non era certo quello che si aspettava lui gli rinfacciasse. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Non voglio la pietà di nessuno.” Replicò comunque acido. “E non sono un fenomeno da baraccone.” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“No, sei solo un vampiro stupido e ottuso.” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Sì, sono un vampiro, ma stupido e ottuso sono sinonimi, ignorante”. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Mai sentito parlare dell’uso del pleonasmo come rafforzativo?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Si guardarono in cagnesco; ma Jean Claude era irritato in modo non sexy come non lo vedeva da tempo. Allora Asher abbassò il tono. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Che cazzo vuoi?” Chiese fingendo indifferenza. “Che dimentichi la mia faccia soltanto perché hai promesso un aumento a un umano del Biafra?” Jean Claude serrò le mascelle, ma i suoi occhi rimasero freddi. “O vuoi che sia compiaciuto del fatto che mi trovino “ficofico”, magari perché hanno il QI di un criceto spaziale putrefatto e sei riuscito a ipnotizzarli con le tue voglie malate?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Non è vero non è vero non è vero!!” Strillò tagliente. “Ti sembra davvero così assurdo che altri ti vedano come io ti vedo? Che qualcuno ti desideri, che vada oltre un paio di cicatrici...” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Un paio??? Alla faccia, se mi permetti il doppio senso… Tanto ormai sei più bello tu. Gnegnegne!”. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">A quel punto Jean Claude sbuffò esasperato. Si avvicinò e gli sfiorò… mah, indovinate un po’. Asher lottò furiosamente per non frignare e non scoparlo: non voleva ascoltare, non voleva nemmeno pensare a quello che gli aveva appena detto, non voleva sentire le sue mani sulle palle, non voleva pensare alle esigenze della fan fiction. Ma non si tirò indietro: chiuse gli occhi e lasciò che le sue dita tracciassero gli orrendi solchi che sembrava avessero incenerito il suo cuore, il suo spirito, la sua anima, i suoi sentimenti, le sue emozioni, la sua bontà, la sua allegria e il suo pene. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Ma perchè mi stai torturando?” Bisbigliò. “Mi costringerai a farmi i tuoi compiti e mi farai ingelosire di tanto in tanto ma senza fare sesso con me? O mi costringerai ad esternare la mia libidine repressa con altri finchè non sarò di nuovo un drogato e cadrò tra le tue braccia?” Onestamente non aveva capito molto bene questa parte del copione. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Non lo so, ma ti romperò le scatole per molto tempo. Finché non regolerai la tua emitudine.” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Asher spalancò i suoi occhi di ghiaccio e gli lanciò uno sguardo gelido. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Non mi hai fatto niente, faccia di serpente! Non mi hai fatto male, faccia da maiale! Non spaventi nessuno, Asher. Né me, né Belle, nemmeno i miei amanti o i tuoi. E’ solo quando ti incazzi come una bestia e fai le smorfie e ti metti il rossetto nelle cicatrici che in effetti sei un po’ terrificante. C’è per l’appunto un caso clinico di Freud che fa al caso nostro, se vieni di là io e Coso te lo leggiamo…” Scivolò con la mano ad afferrare la sua e cominciò ad arretrare verso la stanza. “E poi passiamo intere nottate nel mio letto senza fare niente ed è bellissimo lo stesso!” Lo schernì mentre lo conduceva con sé. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Te lo tronco nel culo?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Dai sii serio”. Jean Claude a quel punto si bloccò innanzi a lui e i suoi occhi scintillarono nei suoi come un lampo nel buio. “Lo sai che quando avevo tredici anni mio cugino me l’ha fatto vedere e da allora sono traumatizzato”. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Ma che diavolo dici?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Ma la supercazzola ce l’hai nello sbiribocci antani per due?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Eh?” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Puppa!!” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Finalmente Asher capì e ringhiò: “Ah, è così? Ti credi furbo ad avere cominciato i capitoli in cui mi sfotti? Bè vediamo quanto reggi”. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Afferrò il suo compagno, constatò en passant che era già nudo, e lo scaraventò su una poltroncina divelta per riempirlo di cinghiate. Jean-Claude si rotolò e squittì felice, pensando fossero preliminari, ma, una volta sfogato il grosso dell’incazzatura, Asher gli intimò di mettere in ordine la sala, mentre lui portava sul palcoscenico l’umano e lo scopava a morte. </span></span><br /><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Qualche tempo dopo…“Ho un regalo per te.” Sbottò Asher entrando in camera di Jean Claude senza nemmeno bussare. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">*Flashback alla seconda* </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Buonasera monsieur.” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">L’uomo si voltò di botto e lo vide: svolazzava appena fuori dalla finestra, il volto oscurato dai lunghi capelli che risplendevano sotto la luce della luna, le labbra rosse, piegate in un sorriso provocante e deciso. Scosse la testa, annusò un attimo la canna che aveva spento da poco interrogandosi sul suo pusher di fiducia, ma la figura non si mosse. E poi lo riconobbe. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Ah! Ecco chi cazzo eri” Esclamò stupito. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Ebbravo che ti ricordi, hai vinto un’ora di vita in più.” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Sei... siete l’amico di Jean Claude.” Rispose titubante. “Come fate a volare?” Chiese poi ricordando che il suo studio si trovava al terzo piano. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Senza degnarsi di rispondere, la figura chinò la testa e scoprì parte del viso. “Sà, spogliati.” La sua voce era morbida e seducente, e l’uomo non poté far altro che eseguire, mentre l’inaspettato ospite balzava accanto a lui, fulmineo ed elegante come uno splendido elefante, così non solo abbiamo messo un paragone da film horror, ma fa anche rima. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Si guardò intorno con aria compiaciuta. “Vedo che almeno non vivi in una catapecchia e sai probabilmente leggere” Constatò tranquillamente. “Mi piacciono di più gli umani senza sifilide.” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Veramente...” L</span>‟</span><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">uomo era impacciato, così vicino a quell’essere imponente, misterioso eppure così ficofico. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Veramente cosa?” Chiese impaziente voltandosi all’improvviso e guardandolo dritto negli occhi, già stufo di sentire la cena che parlava. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Dio mio, pensò l’altro quando intravide le zanne da castoro. Poi cercò di darsi un contegno. “Veramente se avete fantasie sui codici di leggi siete un po’ perverso” Rispose timido. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“E’ il mio lavoro.” Il creaturo sorrise, avvicinandosi ancora. “E vedo che non sono il solo.” Gli sfiorò la guancia con le nocche ed esaminò attentamente il suo volto. Era davvero bello. I lineamenti delicati erano marcati da un pizzetto castano che gli dava un’aria autorevole, ma gli occhi verdi, limpidi e innocenti, tradivano la sua giovane età, così come i lunghi capelli raccolti in una coda, che slegò in un istante, liberandoli in lunghe onde lucenti. Sembrava una donna barbuta. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Il vostro viso...” sospirò improvvisamente l’umano. Cercò di scrutarlo e sollevò una mano per scostare delicatamente i fili dorati che gli nascondevano la guancia. L’espressione dell’altro si indurì, e gli fece una smorfia per spaventarlo. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Dev’essere stato un incidente terribile. E’ stato sul lavoro? O forse una moglie musulmana gelosa? Un chirurgo plastico impazzito? Posso aiutarvi a ottenere un risarcimento se volete.” Asserì perdendosi nei suoi occhi; scivolò con le dita ad accarezzare la parte deturpata, per poi scorrere lungo le labbra e infine raggiungere la pelle perfetta. “Ma siete bello come un angelo, monsieur...” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Asher.” Disse con un filo di voce. “Il mio nome è Asher.” Gli insinuò delicatamente una mano tra i capelli, e si chinò a sfiorargli il collo con le labbra. “Non avete proprio nessuna paura di me?” Chiese accarezzandogli la pelle col suo respiro. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Non ancora, signore...” Rispose sommesso. “Volete farmi molto male?” Inaspettatamente le sue mani scivolarono sul vampiro, a sfiorargli la spalla, il viso, i capelli; e poi lo attirò a sé, finché non sentì la sua bocca sulla gola. “Mangiate pure, signore, mi piacciono i succhiotti da strapparmi la giugulare.” Ansimò. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Padrone...” Sibilò il vampiro. Sollevò la testa e gli prese il viso tra le mani. Lo baciò delicatamente sulle labbra e quando lo vide cadere in ginocchio abbandonandosi a lui completamente, il suo sorriso si allargò fino a scoprire le zanne. “Chiamami Padrone.” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">*Fine flash alla seconda* </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Jean-Claude era disteso sull’enorme letto intento a darsi lo smalto alle unghie dei piedi. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Ah si? E perché? Mi sono dimenticato un anniversario?” Chiese svogliatamente, ancora offeso. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Perché domani torno in Italia e non so per quanto tempo sarò via.” Rispose catapultandosi accanto a lui con due falcate. “Un presente per ricordarti di non fare troppo il furbo.” Dalla mano dietro la schiena, venne fuori un morbido paio di mutandine di seta, di uno scintillante color rosa cangiante a cuoricini, che cominciò a far scorrere sulla pelle nuda dell’altro, tra i lembi aperti della veste da camera, e che poi avvolse delicatamente al suo pene. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Jean Claude notò la sua aria da ras del quartiere e cercò di scavare fuori le ragioni specifiche. Grattandosi la testa con lo smalto ancora aperto annusò le mutandine, e dopo un po’ di ricerche incrociate al computer della NASA il criceto nel suo cervello associò l’odore al proprietario. Allora Jean-Claude si chinò verso il compagno, che intanto si era sdraiato con la guancia praticamente sulla sua spalla, gli prese il mento e lo baciò lievemente. “Merci, mon amour.” Disse senza troppo entusiasmo. Quindi bestemmiò per essersi rovinato lo smalto e cominciò freneticamente a sistemarsi con l’acetone, dimentico di ogni altra cosa attorno a se. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Non ti piace?” Mormorò Asher iniziando a incazzarsi. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Oh no, mi piace. Mi sono piaciute appena le ho tolte al proprietario...” Replicò senza distogliere lo sguardo dalle unghie “...alcuni giorni fa.” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Asher si produsse in un sorriso sexysadico e macho come neanche in Grease e rimase zitto a tirarsela. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Mi lasci tutto eccitato a riordinare teatri” Piagnucolò Jean Claude all’improvviso senza nemmeno guardarlo. “... e poi ti vai a sbattere i miei scarti.” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Asher scattò a sedersi con lo sguardo indignato e gli mollò un ceffone. “Magari avresti preferito che te lo portassi attaccato al precedente proprietario!” Esclamò. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Perché no? Mi sono sempre piaciuti i trenini, lo sai”. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Sei solo un arrogante bastardo! E io che non ho nemmeno ucciso i tuoi umani porcacci. Pensavo ti avrebbe fatto piacere scoprire che mi sono sciolto un po’ sul sesso.” Inveì balzando in piedi. Si scagliò verso la porta, ma Jean Claude fu più rapido e gli sbarrò la strada. “Adesso me ne vado, fatti una sega!” Sibilò rabbioso. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Ma l’altro si sfilò le mutande e gliele infilò in testa, tirandolo con decisione verso di sé. Poi gli si incollò addosso e imprigionò la sua bocca con un bacio per nulla delicato, divorandola con le labbra, la lingua e le zanne, vincendo senza sforzo ogni sua resistenza. Quando si staccò da lui, Asher era completamente stordito, con gli occhi in fiamme e le labbra gonfie e sanguinanti. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Volevi lasciarmi senza nemmeno un salutino? Non ti piace quando ti faccio incazzare apposta?” Gli chiese Jean Claude sbattendo gli occhioni. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Potrei farti ancora molto male.” </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">“Sarebbe anche ora, mon chardonneret.” Ma prima ancora che potesse dire qualcos’altro, Jean Claude gli avvolse il tessuto attorno al collo e gli accarezzò la guancia. Le sue dita erano infuocate, i suoi occhi completamente blu, come i bambini del Villaggio dei dannati. “Dai, baby, torna presto e impara qualche giochino nuovo dai consiglieri. Io ti aspetterò e farò il bravo”. </span></span><br /><span class="postbody"><span style="font-family:Cambria;">Asher levò gli occhi al cielo, gli elargì un bacio a stampo e se ne andò ridendo fino alle lacrime.</span></span></span><span style=";font-family:";font-size:14pt;color:black;" lang="EN-US" ></span></p>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-59867003192493465612010-10-15T05:51:00.001-07:002010-10-15T05:52:21.280-07:00Presto sui vostri schermiCi siamo ci siamo...un po' di pazienza che ci siamo! Io e la mia compagna di merende torneremo presto con una nuova puntata per cui...be quiet!Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-12581903987059008462010-09-24T06:59:00.000-07:002010-09-24T07:12:56.143-07:00Supernatural activity - Capitolo 23 - W gli emoderivati!!!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTDz4kiURRAUvKQ82FF3ctb-susumh2xpAxdmZiCsqWMhDOTgE&t=1&usg=__FF3RU5N-B5jJovRb0SOW2L4r60A="><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 225px; height: 225px;" src="http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTDz4kiURRAUvKQ82FF3ctb-susumh2xpAxdmZiCsqWMhDOTgE&t=1&usg=__FF3RU5N-B5jJovRb0SOW2L4r60A=" alt="" border="0" /></a><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-weight: bold; font-family: times new roman;font-size:130%;" >Riassunto delle puntate precedenti: </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-family: times new roman;font-size:130%;" >Lo sanno tutti, Jean-Claude è molto più bravo di Asher a fare l'irritante (anche se è una lotta) e quindi il biondo viene istigato a suon di insulti a sfracicarlo di mazzate ferrate. In realtà Asher non fa neanche troppo ostruzionismo, magari però, nella foga del momento, si fa un po' prendere la mano... Riuscirà il loro ammore a resistere a cotanta prova?</span><span style="font-size:130%;"><br /><br /><a style="font-family: times new roman;" href="http://www.google.it/url?q=http://www.youtube.com/watch%3Fv%3DTPE9uSFFxrI&sa=X&ei=UbGcTPywNZSt4AaYpvXADg&ved=0CBYQuAIwAA&usg=AFQjCNEmMIJJ6VI1LeX2htBPP8boi1si6w">Colonna sonora: Resistance (Muse)</a><br /></span><p style="margin-bottom: 0cm; font-family: times new roman;"><span style="font-size:130%;">Asher buttò la mazza chiodata a terra e si asciugò il sudore dalla fronte. Merda, sudare gli increspava i capelli! Possibile che fosse così fuori forma? Eppure al Consiglio si teneva in esercizio: ne frustava almeno tre al giorno!!! Forse aveva esagerato? </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Pian piano, mentre la visione lateralperiferica tornava, l’adrenalina veniva riassorbita e, in poche parole, qualche barlume di buon senso faceva timidamente capolino nel suo cervello, si rese conto che qualcosa non andava. Cos’era quella roba rossastra appesa al muro? Non poteva essere un Picasso, Belle lo odiava da quando le aveva dedicato Les demoiselles d’Avignon, e quindi cosa cazzo era? Mentre si avvicinava e la sua mente finiva di snebbiarsi, la cosa emise un lieve gemito e la consapevolezza di ciò che aveva fatto lo colpì come un maglio. </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Jean-Claude sei tu?” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">L’altro alzò il capo di circa mezzo millimetro inarcando, tra mille dolori, quel che restava del sopracciglio sinistro. Comunque l’espressione gne-gne gli veniva bene anche ridotto a una merda. “Non mon chardonnoret, sono la fatina dei denti e questo che vedi non è sangue, è marmellata di fragole..” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Fanculo, lo vedi cosa mi hai fatto fare?” Gli urlò Asher tra le lacrime mollandogli uno schiaffone. “Sei il solito stronzo!” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Jean-Claude nondimeno riuscì a ridacchiare, cent’anni di stupri ti rendevano resistente, nulla da dire. “Dì la verità che volevi realizzare il tuo sogno e rendermi finalmente uguale a te.” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Il piede di Asher batteva impaziente sul pavimento. “Ecco! Dici queste cose e come faccio io a non odiarti?” L’altro gli sorrise enigmatico e poi chinò il capo e spirò. Asher cominciò a scuotere ossessivamente la forma esanime coperta di sangue. “Jean-Claude! Jean-Claude!” Come avrebbe fatto senza di lui? Cazzo, picchiare i pirla del Consiglio non l’aveva mai soddisfatto neanche la metà di quanto aveva goduto oggi. Come poteva tornare a quella vita? “JEAN-CLAUDE! Oddio non parla più!!” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Uno sfolgorante sguardo blu, che col rosso risaltava particolarmente bene, si fissò nei suoi occhi colmi di lacrime. “Scherzetto! Un tempo saresti stato contento di avermi fatto chiudere la bocca…” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Te l’ho sempre detto che chiacchieri troppo…e poi preferivo chiudertela con altri metodi.” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“In una coppia ci vuole uno che parla, e anche uno che agisce.” Rantolò il tapino mentre l’altro lo stoccacciava in preda ai rimorsi, incurante delle ferite ancora fresche. </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Ma guarda cosa ti ho fatto! Guarda come ti ho ridotto! Sono un mostro! Sono cattivo! Sono perverso!” Asher si leccò le labbra. “Mmmm…sono eccitato!” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Jean-Claude a queste parole avvertì le vecchie speranze riaccendersi, anche se si sentiva ancora uno straccio: persino l’ardeur era in sciopero, lo percepiva talmente rintanato nelle profondità del suo essere da fargli sospettare che il suo demone allegro avesse finalmente scelto la clausura… “Ma se non hai neanche finito, sei arrivato appena a novantanove!!” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Asher sfoderò il suo sguardo gelido.“Ok.” E poi gli mollò uno sganassone.”Va bene così?” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Meglio grazie.” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Lo sguardo gelido di Asher si sciolse come un fiordifragola ad agosto e il vampiro appoggiò con cautela la fronte su quella dell’amico. La sua voce era solo un sussurro, ma per l’altro era come musica sinfonica, come acqua per un assetato, come coca per una starlette in crisi di astinenza. “Oh Jean-Claude ti amo ti amo! Amo il modo in cui mi rendi pazzo, amo il modo in mi costringi a frantumarti le ossa, amo il modo in cui mia assolvi continuamente da tutti i miei peccati, qualunque cosa ti faccia.” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“In secula et secolurum, amen.” Il sorriso di Jean-Claude risplendeva di luce propria, le sevizie quasi dimenticate. Cazzo, pensava il vampiro, quella puttana di Belle aveva avuto ragione anche stavolta e adesso chi la sopportava quella sborona? Ma del resto le troie non hanno sempre ragione? Ma non era una troia anche lui? Ma Belle era la più bagascia di tutte. </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Lo sai che sei sexy?” Gli alitò Asher sulle labbra intingendo un dito nel suo sangue e leccandolo. </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Ti piacciono gli hamburger?” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Il rosso era il colore preferito di Juli.” Disse Asher mentre procedeva con cautela a liberare l’amico dai catenacci. </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Lo so. AU mi fai male!” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Asher se lo caricò su una spalla come un sacco di patate. “Quante storie…pensa alle macchie sul mio vestito!” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Una volta arrivati nella camera di Jean-Claude, Asher depose il suo prezioso carico sul lettone orgy size, non prima di averci steso sopra un bel telo protettivo. Chi la sentiva Musette altrimenti? Poi si guardò intorno. “Ma dov’è?” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Chi?” Sussurrò Jean-Claude. </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Quando tu hai finito con la tortura c’era…c’era il lupo Dorino che mi aspettava. Per te non c’è nessuno?” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Jean-Claude lo fissò un attimo in silenzio, preparandosi per la prova del nove. La sua vita, la sua felicità, dipendevano da come Asher avrebbe reagito nei prossimi cinque minuti. Cazzo se era messo male. “No.” Due secondi di pausa. “Era previsto solo per te.” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Asher sbarrò gli occhi cerulei e poi gli mollò l’ennesimo sberlone. “Cazzo Jean-Claude potevi morire!!!” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Ahi!” Protestò il vampiro.”Guarda che sono sempre in tempo!” Poi, dato che la percentuale di pelle sana cominciava a superare quella al sangue, si concesse un’espressione sexy. “Puoi sempre baciarmi…e leccarmi le ferite come ho fatto io nel capanno, e darmici un bacino che mi passa la bua…e farmi gustare il tuo sangue…”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Ummm…ho come la sensazione che tu e Belle abbiate predisposto tutto…” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Chi, io? Sarei capace di fare qualcosa di così intelligente? Voglio stare con te o no?” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Hai ragione, hai ragione, lo so che hai ragione. Però…” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Jean-Claude riuscì a mettersi seduto e a posare le mani sulle spalle dell’amico. “Guardami negli occhi. Ho detto negli occhi! Hai un copione nel culo anche stavolta?” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Asher si diede una palpatina al retro delle braghe.“Sigh. No. Se Morgana71 ci provava l’avrei uccisa col tubo delle pringles. ” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“E allora dai il via alla libidine, oramai hai detto che mi ami. Puoi anche stuprarmi, picchiarmi, torturarmi, uccidermi.” Gli occhi del vampiro mandavano bagliori blu mentre si fregava le mani come uno strozzino in tempo di crisi e ripeteva ossessivamente.” L’hai detto! L’hai detto! L’hai dett-“ </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Ok. L’ho detto, ora basta però.” Disse Asher tappandogli delicatamente la bocca con una mano. Poi cominciò a spogliarsi mentre l’altro lo guardava adorante. </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Oh! Hai ancora i fiorellini con cui ti ho decorato l’uccello!!!” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Asher riuscì ad arrossire. “Sì. L’ho messo tra due fogli di carta assorbente…” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Che tenero.” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Ora non alzare la cresta. Non so se riuscirò a sopportarti.” Replicò Asher sistemandosi di fianco all’amico e sfiorando con un dito le sue ferite. Se univi gli sbreghi dall’ 1 al 27 ottenevi Winnie the pooh che stuprava un vasetto di miele. </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Jean-Claude lo prese per i capelli, i loro visi erano a un millimetro di distanza. “Sopportarmi? Ma è ovvio che non ci riuscirai! Io ti farò impazzire, ti ballerò la macarena nudo tutte le sere, ti farò sentire le intercettazioni dei miei randevous, ti obbligherò a vedere tutte le puntate di Sex & City e nei momenti di intimità ti chiamerò Samantha! Ti addomesticherò, vedrai.” E poi lo baciò e lo baciò e lo baciò. Notorius e Ingrid Bergman gli facevano una pippa! </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Ad Asher gli ci volle qualche minuto per riprendersi e tre tentativi per ritrovare la voce. “Addomesticarmi? Impossibile.” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Prendimi le ciabatte.” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Le prendo in bocca?” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“In bocca devi solo prendere il cazzo.” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Asher fece per raccoglierle e poi si fermò. “Non puoi addomesticarmi Jean-Claude, non puoi.” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">Il vampiro gli baciò le cicatrici sul lato sfregiato del viso, una per una fino all’orecchio e poi disse piano. “Allora vuol dire che mi dovrai uccidere.” </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-size:130%;">“Ok, ci penserò.” Rispose Asher prendendo il viso dell’amico tra le mani e portandogli la testa davanti alla propria carotide pulsante. “Dopo aver scopato però.”</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><br /></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: rgb(51, 153, 153);">Parodia di </span><a style="color: rgb(51, 153, 153);" href="http://www.animators-inc.com/modules.php?name=FanFicAB">No rest for the wicked</a><span style="color: rgb(51, 153, 153);"> di Morgana71, scritta insieme a <a href="http://flo-disclaimer.blogspot.com/">Flora</a>.</span> <span style="color: rgb(51, 153, 153);">Non c'è scopo di lucro. I nomi di alcuni personaggi appartengono a Laurell Hamilton. Vari tratti di ambientazione appartengono alla Whitewolf. I personaggi originali appartengono a Morgana.</span></p>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-44867014024878995102010-09-17T08:05:00.000-07:002010-09-17T08:18:41.418-07:00Supernatural activity - Capitolo 22 - Ora sì che mi sento meglio!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://i45.tinypic.com/24xgghk.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 364px; height: 274px;" src="http://i45.tinypic.com/24xgghk.jpg" alt="" border="0" /></a><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-weight: bold;font-family:times new roman;font-size:130%;" >Riassunto delle puntate precedenti: </span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="color: rgb(153, 0, 0);font-family:times new roman;font-size:130%;" >Dopo l'ennesima marachella Belle punisce i suoi due bamboccioni a modo suo: dovranno prendersi a mazzate vicendevolmente. Per Asher non è una novità ma per Jean-Claude sono grossi problemi anche perchè l'oggetto scelto dalla sua sire per torturare l'amico è davvero tra i più temibili: una copia di Cioè. Riuscirà il nostro Asher a rimettersi? E cosa c'è in serbo per il povero Jean-Claude?</span><span style="font-size:130%;"><br /><br /><a style="font-family: times new roman;" href="http://www.google.it/url?q=http://www.youtube.com/watch%3Fv%3D3a7cHPy04s8&">Colonna sonora: Satisfaction (Rolling Stones) </a><br /><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Jean-Claude cadde per terra piangendo calde lacrime sul giornale arrotolato. Si accorse con orrore che il poster del licantropo Jacob era leggermente macchiato di sangue e pianse più forte. Il sangue di Asher, aveva versato il sangue di Asher!</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Ti pregherei di non frignarci sopra” sbuffò Belle avvicinandosi al vampiro inginocchiato.”Non l’ho ancora letto.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Ecco sei sempre la solita!” Sbottò Jean-Claude fulminandola con lo sguardo mentre Aldo gli volteggiava sulla testa a mò di avvoltoio.” Dici che mi vuoi aiutare e poi ti rimangi tutto in meno di cinque minuti. Perché illudermi dicendomi che vuoi fare la mezzana tra me e il mio Ashy? Come pensi che mi guarderà adesso dopo tutto quello che gli ho fatto?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Cazzo Jean-Claude! L’hai frustato con una copia di Cioè! Vabbè che quel giornale ha rovinato intere generazioni, ma Asher dovrebbe essere in grado di sopportarlo! L’ho pure mandato a rifocillarsi con uno dei miei mannari preferiti!”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Il vampiro tirò su col naso. “Tu non capisci Belle, ne ferisce più la penna che la spada!”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“IO NON CAPISCO?” Urlò Belle.”No, direi proprio che non capisco come un vampiro osi parlare in questo modo alla sua sourdre de sang e sperare di restare vivo per raccontarlo!”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Lo termino?” Chiese Musette speranzosa, Aldo si era stufato dei croccantini per gatto e cambiare dieta gli avrebbe certo giovato all’umore.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“No mia cara, questo idiota non aspetta altro che il colpo di grazia, non gli darò questa soddisfazione. E poi manca ancora l’altra parte dello spettacolo!”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Già. Quella in cui Asher punisce me.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Belle fissò gli occhi liquidi del suo protetto e si intenerì. Maledicendo il suo buon cuore abbracciò il tapino sistemandogli la testolina ricciuta sul florido seno. “Anche se non sembra, tu sei un uomo Jean-Claude e come tale non capisci un cazzo. Che ne vuoi sapere di strategia amorosa? La tua idea di conquista consiste nello sbattere i tuoi occhioni blu e sbottonarti la patta dei pantaloni! Ti concedo che lo fai con molta grazia e che nella maggior parte dei casi umani che intrattieni basti e avanzi ma Asher è fatto di una stoffa diversa e la tua tattica dovrebbe essere più raffinata del metterti a tappetino implorando di farti fare qualunque cosa.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Ma un tempo funzionava!!!” piagnucolò il vampiro.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Appunto! Un tempo! Quel tempo è passato mio caro, è giunta l’ora di cambiar musica. Asher ha bisogno di capire che razza di mostro, orrendo, perverso, deviato e cattivo sia diventato.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Orrendo, perverso e deviato. Sicuro! Questa sì che sarà musica per le sue orecchie…”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Deve accettarlo Jean-Claude, deve accettarlo, sfogarsi e andare avanti con la sua vita e tu lo devi aiutare.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Ma come?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Belle gli accarezzò i capelli guardandolo con malcelato compatimento. “Lo saprai mio caro, lo saprai e farai la cosa giusta.” Gli sussurrò posandogli un bacino sulla fronte.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Le gocce di sangue per terra si congelarono istantaneamente: un Asher di nuovo in splendida forma fece la sua comparsa entrando come un turbine e dispensando sguardi gelidi a un’inesistente platea. “Ecco, me ne vado per un secondo e voi due mi trombate alle spalle e proprio sul mio letto di tortura. Non c’è più religione…”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“E per fortuna, aggiungerei io.” Disse Belle sistemandosi crinolina e parrucca andate a ramengo nel pastrugnamento consolatorio. “ O forse senti la nostalgia di un bel bagno rilassante nell’acquasanta? Posso dar fondo alle mie scorte e organizzarti subito un bell’idromassaggio! Le bollicine le vuoi alla mirra o all’incenso o-” Il resto della frase non la capì nessuno perché Jean-Claude si mise a piangere così forte che persino Aldo si ammutolì.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Belle sospirò, oramai prossima alla debacle psicofisicaattitudinale. “Visto cosa mi fai fare Asher? Il bambino si è turbato!”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Il vampiro degnò il suo compare in lacrime di una fuggevole quasi tenera occhiata e poi alzò il mento e gonfiò il petto, rivolgendosi orgogliosamente alla sua sire. “So qual è il tuo piano Belle. Vuoi far vedere a Jean-Claude il mostro che sono diventato, vuoi che non mi ami più, che non mi resti neanche la sua pietà!”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Impossibile! Impossibile!” cantilenava Jean-Claude tra un singhiozzo e l’altro.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Belle contò mentalmente fino a dieci consapevole che per calmarsi arrivare fino a mille non sarebbe bastato. “Cazzo Asher! Una ci prova a fare la gentile con te, ma tu le sberle me le cavi a forza dalle mani!!! Forza che mi sono rotta i coglioni di questa farsa! Scegli l’arma e procedi. E vedi di fare un lavoro migliore come torturatore che da torturato non sei riuscito neanche ad istigarlo a dovere!!!”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Ma Belle! Dopo due secoli che lo prendo a pesci in faccia senza una reazione cosa cazzo dovevo dirgli?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Jean-Claude tirò su col naso e annuì. “Povero Ashy, mica ha tutti i torti… e poi tentare di farmi soffrire di meno è stato comunque il gesto più bello che ha fatto per me da tantissimo!”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Dio santo. Dovrei farvi la lampada e dimenticarmi della vostra esistenza ma per vostra fortuna ho un cuore grande e un portafogli bucato. Vuoi scegliere l’arma o no?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Dov’è il giornale?” Chiese Asher guardandosi in giro.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Giornale? Mhuamhuamhuamhua! Hai sentito Musette? Il pirla cerca “il giornale”! Non è tenero?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Musette sgranò gli occhi cerulei con aria innocente. “Lo termino signò?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Vai a giocare con Valentina mia cara, mi sembri leggermente monotematica…” sbuffò Bellemorte. “Tornando a noi Asher, una domanda simile me la sarei aspettata dal tuo compagno di merende…ti facevo più sgamato.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Gli occhi di Asher si strinsero sospettosi, passando velocemente da una ridacchiante Belle a uno Jean-Claude che si stava ammanettando al palo con l’aiuto di Musette, vestito solo di uno straccio bianco modello Gesù Cristo senza croce o pannolone per anziani. “Cosa vorresti dire?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Voglio dire che “Cioè” era l’arma di Jean-Claude, non la tua.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“E la mia qual è? Ragazza moderna? Top girl?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“No.” Bellemorte si fermò qualche secondo per garantire la necessaria suspance e poi, con un mezzo sorsetto soddisfatto, sparò.”Una bella mazza chiodata.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Ahhhhh!” Asher sospirò di sollievo scostandosi i capelli dalla fronte.”Una mazza chiodata.” Poi strabuzzò gli occhi.”UNA MAZZA CHIODATA?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Jean-Claude sospirò con aria rassegnata. “Dov’è la mia corona di spine? Perdonatelo, o lettori, perché non sa quello che fa.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Sì miei cari una bella mazza chiodata. Non sentivi la mancanza dei bei vecchi tempi? Ecco qui la tua occasione. Carpe diem! Approfittane!”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Ma io non posso…” Sussurrò il vampiro fissando prima l’amico che aveva già rivolto l’estatico viso verso il cielo in cerca di spiritosi santi e poi l’orrido bastone irto di punte di argento lucente che gli porgeva la sempre servizievole Musette.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Jean-Claude fissò l’ordigno reprimendo un brivido di orrore. “Ma almeno l’avete sterilizzato? Che schifo i germi…“</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Su Ashy, fai vedere a Jean-Claude quello che sai fare.” Lo incitò Belle fregandosi le mani.”Facci vedere come intrattieni il consiglio. Musette? MUSETTE? Portami l’ombrello che non voglio schizzarmi di sangue la crinolina.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">La vampira si sistemò su una poltroncina in prima fila, ma non troppo, vedi schizzi di sangue come sopra, l’ombrellino plastificato in una mano e un vodka martini agitato, non mescolato, nell’altra. Musette si sistemò tra Asher e Jean-Claude in posizione defilata col ciack in mano. “Vai con la prima.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Asher chiuse gli occhi e piazzò una botta con la mazza chiodata. Ce la mise tutta per colpirlo senza fargli male ma riuscì in ogni caso a fargli saltare un’unghia del piede.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Ahio!” si lamentò la vittima.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">A Belle andò di traverso il martini. “Ahio? Ma che è questa roba? Stai a pettinà le bambole? Vuoi che prenda io la mazza ferrata e gliela infili nel culo? Dagli una botta decente o gli raddoppio la dose!”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Asher era sull’orlo delle lacrime e Jean-Claude impietosito, si risolse a toglierlo d’impaccio. Forse Belle aveva ragione, forse il suo Ashy aveva bisogno di sfogarsi un poco.”Hai sentito stronzo? Vuoi che le prenda pure doppie?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Tanto lo so che lo fai apposta per fartele dare. Non ci casco. Sono troppo furbo.” Jean-Claude rise di gola, la testa riversa all’indietro per quanto glielo permettessero le catene che lo bloccavano.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Sì, sì Juli me lo diceva sempre che eri un furbone. Specie quando sparlava di te.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Asher intanto, andava avanti a colpire, prima l’altro piede, poi una ciocca di capelli, poi qualche pelo della gamba destra. “Non attacca Jean-Claude, sono troppo furbo.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Diceva che ti sopportava solo perché io ero tra i benefit e che era stufa di rammendarti i calzini e di raccattare i capelli che lasciavi in giro. E ringraziava il cielo che non portavi le mutande.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Belle deliziata, tirò su una bella sorsata di martini con la cannuccia. “Però, che colpo basso…”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Tanto lo so che è tutta una finzione! Non ti sento lalalalalalala!”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Una finzione?” Ripetè Jean-Claude ancora ridendo. “Certo! Eri la nostra barzelletta preferita, e a proposito di finzione…”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Lalalalalalalala!” continuava a berciare Asher ad occhi chiusi.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Fingevamo tutti gli orgasmi!” urlò Jean-Claude.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Ohhhhhhhhhhhhh!” fecero in coro Belle e Musette.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Cosa?” Strabuzzò gli occhi Asher. Jean-Claude chiuse gli occhi e incassò la testa nelle spalle aspettandosi una bella legnata che non si fece troppo aspettare.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Il volto di Asher era distorto dalla rabbia, le zanne scoperte e i capelli all’aria sembrava il volto stesso del terrore. “Vediamo chi ride ora, beccati questa!” La mazza ferrata colpì Jean-Claude in pieno volto lasciandolo per metà simile a polpa di pomodoro rustica.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Belle si alzò in piedi di scatto. Cosa avrebbe fatto se Jean-Claude fosse stato rovinato per sempre? Merda, non era nemmeno assicurata! Poi si tranquillizzò, Jean-Claude era potente e avrebbe guarito questo ed altro. L’obiettivo era stato raggiunto, pensò, fissando Asher che completava i suoi cento colpi ridendo isterico come sotto l’effetto di una dose massiccia di elio o di anfetamine, non c’era più bisogno di lei.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">“Fingevi gli orgasmi? Fingi questo! Mhuamhuamhuamhua!”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;font-size:130%;">Bellemorte raccolse le gonne e se ne andò in tutta fretta: l’ombrello non bastava più e la muta era poco sexy.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><br /><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: rgb(51, 153, 153);">Parodia di </span><a style="color: rgb(51, 153, 153);" href="http://www.animators-inc.com/modules.php?name=FanFicAB">No rest for the wicked</a><span style="color: rgb(51, 153, 153);"> di Morgana71, scritta insieme a <a href="http://flo-disclaimer.blogspot.com/">Flora</a>.</span> <span style="color: rgb(51, 153, 153);">Non c'è scopo di lucro. I nomi di alcuni personaggi appartengono a Laurell Hamilton. Vari tratti di ambientazione appartengono alla Whitewolf. I personaggi originali appartengono a Morgana.</span></p>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-299041066876981992010-09-10T08:24:00.000-07:002010-11-19T07:07:12.602-08:00Supernatural activity - Capitolo 21 - Cioè? Da urlo!!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.twilightitalia.com/home/wp-content/uploads/2010/09/taylor_copertina_e_speciale_cioe.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 496px; height: 383px;" src="http://www.twilightitalia.com/home/wp-content/uploads/2010/09/taylor_copertina_e_speciale_cioe.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><span style="color: rgb(153, 0, 0);" class="postbody"><span style="font-size:100%;"><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" ><span style="font-weight: bold;">Riassunto delle puntate precedenti: </span>Jean-Claude e Asher l'hanno combinata grossa. Hanno fatto sfumare un'affare alla loro sire Bellemorte per cui il denaro viene secondo solo al sesso e solo perchè prima si scopa e poi ci si fa pagare. Bellemorte ha deciso di punirli in modo esemplare e insieme alla fida Musette li conduce nel suo lunapark preferito: la sala delle torture.<br />Dalla sua scatola magica fanno capolino attrezzi davvero speciali che riempono di orrore persino Musette. Cosa mai saranno?</span></span></span><br /><span class="postbody"><br /><a style="color: rgb(0, 0, 153);" href="http://www.youtube.com/watch?v=KyFmOWUQY7A">Colonna sonora: "For word" Foo F</a><a style="color: rgb(0, 0, 153);" href="http://www.youtube.com/watch?v=KyFmOWUQY7A">ighters</a><br /><br /><span style="font-size:100%;"><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“Dai, Jean-Claude, non fare il coglione”. Asher aveva afferrato il polso dell'altro e lo fissava con aria di superiorità.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“Non ho alcuna intenzione di farti male, Asher.” Rispose l‟altro ricambiando lo sguardo con una labile vena di incazzatura. Sarebbe toccato a lui cominciare questa agonia, perchè Belle non voleva Asher full power e col permesso di riempirlo di botte, e non voleva prolungare ancora l‟attesa; così, una volta ripresosi dallo shock di aver guardato nel baule di Pandora, aveva afferrato uno degli attrezzi più leggeri, ma l‟altro lo aveva fermato.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >Cosa conteneva il mefitico cassone? Qualcosa di molto semplice, tradizionale, e immensamente sadico: giornali. Di ogni genere, forma e dimensione, arrotolati e con copertina rigida, borchiati e di carta velina, quotidiani e rotocalchi, in bianco e nero e a colori, d’attualità e astrologia. Imbarazzante, vero?</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“Sai benissimo che il Corriere dei Piccoli non è sufficiente. Dovresti avere capito che se cerchi di coglionare Belle è peggio, vabè che sei scemo e vedi le fruste a cuoricini, ma così si esagera”.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >Quando Asher accompagnò la sua mano verso qualcosa di più grosso, un’edizione rilegata in piombo e a forma fallica dimensioni Arturo plus del libro Cuore, Jean Claude spalancò le dita e sgranò gli occhi, mostrando tutta la sua repulsione all‟idea di dover usare un tale orrore. “E tu non mi costringerai a compiere un‟azione tanto odiosa!” Replicò deciso. “Non solo mi hai messo nei casini apposta, ma adesso vuoi farmi stare ancora peggio. Mi hai anche rovinato il record, il mio preziosissimo record personale di 2 anni meno 2 giorni senza punizioni tranne le sberle che non contano”.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >Musette tossicchiò con intenzione: “Coraggio, detieni ancora il record di 13 anni 8 mesi e 29 giorni consecutivi di frustate”, cercò di consolarlo a suo modo.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >Lui si massaggiò automaticamente le sue parti preferite. “Sono il re dei bambini fortunati, eh?” Poi tornò a rivolgersi ad Asher: “Comunque, cavolo, sei veramente un bastardo, ma non potrei farti una cosa del genere nemmeno se ti odiassi. E non ti odio.” Non sempre, aggiunse mentalmente.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“Perché?” Lo rivoltò con forza per il polso, costringendolo a fronteggiarlo e prendendolo tra le braccia con rude romanticheria. “Come fai a non odiarmi? Cioè, sinceramente io non mi sopporto neanche da solo.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >Il luccichio nei suoi occhi anticipò la risposta. “Perché il vuoto che mi lascia la tua assenza è talmente profondo da inghiottire qualunque altra emozione.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“Gah?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“Che confusione, sarà perchè sono scemo. E’ un’emozione crescerà piano piano, stringiti forte e vieni più vicino, ascolta bene quello che ti cantiamo. Parole e ritmo ti tolgono il respiro, solo di culi dicono che parliamo, un po’ troppo emo ritengono che siamo, ascolta bene: abbasso il puritano! E con il cazzo si sa, sempre più in alto si va, se il tuo ragazzo non è dotato come vuoi te, con i Gem Boy vedrai che basta una nostra canzone come un pisellone entrar dentro di te.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“Eh??”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“Sarà perchè ti amooooooo!”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >Asher mollò la presa. “Oh, ok”. E per una volta sembrò quasi convinto. Si voltò lentamente e si diresse verso le gogne al centro della stanza. Improvvisamente si rese conto che forse tagliare corto gli 85 capitoli e mezzo di tortura poteva essere una buona idea. Anche perché il pensiero che Jean Claude non solo avesse il permesso ma si adattasse senza protestare a fare il dominante era per lui un dolore più devastante di qualunque altro avesse mai subito. In più aveva anche il sospetto di aver esagerato con le cazzate.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >Sollevò gli occhi verso Belle Morte: lei lo sapeva. Nel preciso istante in cui i loro sguardi si incrociarono, la Master appoggiò la canna che la sua fida arcontessa le aveva giustappunto rollato e si avvicinò a lui, nel suo volto soltanto pessimismo e fastidio. Il vampiro fece per sfilarsi la camicia ma lei glielo impedì strillando di scatto con voce acutissima: “Nonono, schifoschifoschifo, ci manca solo di vederti nudo per rendere terminale questo già deleterio strazio”. Poi gli serrò il collo e i polsi nella gogna rosa di Barbie, tritandogli orribilmente i capelli nelle cerniere.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“Sei proprio una piattola, Asher. Sei sadico o no? Prima fai l’orgoglioso finchè la gelatina non ti va al cervello, poi combini guai e ora ti dispiace che il povero piccolo tenero dolce caro buon vampirino soffra e cadi dal pero se lui ti dice che ti ama, quando tanto lo sai che lo ami anche tu. Ma sei scemo, mangi sassi o hai un problema con l’alcool?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >Il vampiro cercò di trovare una posizione comoda e di liberare i capelli impigliati per coprirsi la faccia, senza riuscirci. “Ma sarai troia eh? Se ce l’hai con me perchè non te la prendi con me?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >Lei arretrò e lo fissò sprezzante. “Non hai capito, Asher. Questa punizione E’ per te. Il suo coinvolgimento è solo un incidente di percorso, perchè è l’unico imbecille che ha ancora un ruolo nel tuo autismo galoppante e quindi per farti soffrire bisogna tirarlo in mezzo, ma sentirlo piangere tutto il tempo ti strazierà le orecchie. E soprattutto, mi avete rotto il cazzo. Cioè mi avete proprio smerigliato le ovaie. Non vi ho ancora chiusi in galera buttando via la chiave solo per esigenze di copione, ma guardate che siete una barba di noia. Almeno così dovrete confrontarvi per forza e vediamo se uno dei due per caso impara qualcosa: qua o tu ti decidi a dargli il cazzo regolarmente così si cheta, o l’imbecille deve capire che non può affogarsi il cervello nella bava e rompere a merda ogni volta che si parla di te”.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >La stanza si riempì di un suono che non aveva nulla di umano, sembrava più l’uggiolare di un cane morente. Asher era atterrito. I suoi occhi si spostarono su Jean Claude: era lui a frignare come uno scuoiato vivo, e tra le sue mani tremava una specie di quadernetto, su cui campeggiava una foto plasticata di un licantropo minorenne riempito di steroidi, contornata da immagini più piccole di due Tokio Hotels, la femmina e quello in overdose da viagra.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“Sì, ebbene sì, onorevoli imbecilli, abbiamo oggi per voi un raro esemplare di Cioè! Addirittura con poster di Jacob in 4D in regalo. Non è un amore? E c’è anche il profumo di cane bagnato” spiegò Musette.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >Asher iniziò a rendersi conto di che diavolo avesse fatto: i lamenti erano agghiaccianti, e il nome maledetto e impronunciabile fu per lui come un colpo di campana sul cranio. “Cazzo, Belle, avevi proprio ragione, questo suono è raccapricciante, sembra che stia per morire. Devo ammettere che mi dispiace? Ok, mi dispiace. Dai, ti prego, mollalo…”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“NO!” Ringhiò lei alzando le spalle. “Ormai ho deciso così.” Un sogghigno diabolico colorava ora il suo volto di crudeltà e malefica soddisfazione, per non parlare delle fiamme infernali che le uscivano dai capelli, gli artigli, la coda uncinata e altri simboli di umana bontà per niente esagerati. “Soprattutto perchè poi viene la parte eccitante, quando mi crogiolerò nel piacere che proverai quando sarai tu a picchiarlo, quando i tuoi colpi andranno a infierire tra le cicatrici che già disegnano il suo corpo, a dimostrazione che la devi piantare di fare il figo, e che io sono la cattiva, e che voi siete la coppia più bella del mondo e vi dispiace per gli altri mentre invece siete solo uno sfigato e un malato col QI di una formica in due”.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >Asher sentì tutta la verità di quelle parole serrargli la gola, e gli venne un po’ da piangere anche a lui. Finché improvvisamente la voce della sua Master risuonò nella sua mente, fredda ma sincera. “Vuoi davvero far progredire un po’ questa telenovela e dimostrargli un po’ d’affetto? Sii ciò che sei, Asher. Usa la tua superbia, la tua crudeltà innata e il culo distorto che gli sbatti in faccia ormai da un secolo. Rendigli il compito meno difficile. Renditi odioso. Fallo incazzare. Meglio ancora, sveglia il suo ardeur. Pare ti riesca benissimo.” Il vampiro guardò innanzi a sé, e vide Jean Claude che si avvicinava. La sua mano stringeva le pagine con tanta forza che sembrava volesse stropicciarle. Si fermò a pochi passi da lui: il pallore del viso rigato di lacrime sanguinolente donava molto ai suoi occhi, donandogli oscura profondità.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“Tutto quello che lei ha detto è vero: prima il dovere e poi il piacere.” Mormorò. “Preferirei due secoli di sevizie e maltrattamenti, piuttosto che eseguire quest‟ordine.” Alzò improvvisamente il braccio mollando una giornalata con celerity e potence sulla guancia non sfregiata. Asher sgranò gli occhi completamente colto alla sprovvista. “Ahia, che cazzo fai?”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“Sta zitto e cagami, perchè hai rotto il cazzo un po’ anche a me”. La seconda frustata lo colpì sull’altra guancia, lasciando una graffetta incastrata sulla pelle prima intatta. “Io ti amo, bastardo” Sferzò la terza. “E’ così dal primo momento che t’ho visto.” La quarta. “Però sei uno stronzo”. Il quinto colpo gli cadde sul naso con una violenza tale che persino Belle si ritrovò a guardarlo incredula. Jean Claude si fermò: in effetti era rilassante.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >Asher gli lanciò uno bacino, inarcando un sopracciglio. In questo lui era sempre stato più bravo. “Non dici sempre che ti piaccio di più con le cicatrici, Jean?” Lo incalzò con voce sexy, gelida come i suoi occhi. “Ora puoi finire il lavoro, se non sei troppo fifone” Quando vide l‟altro che si fermava a pensarci rincarò la dose, sperando di eccitarlo. “E lo sappiamo tutti che preferiresti due secoli di sevizie a stare con me, porcellino mio!” “Non capisco davvero come fai a sopportarlo ancora!" La voce di Belle rimbombò arcigna, ma lei restò seduta, placidamente intenta a fumarsi la sua canna. “E per tua informazione, Asher, i tuoi sfregi sono già una punizione sufficiente anche per me. Così a metà sei un’attrazione turistica, ma se diventi un nosferatu ti dovrò terminare.” Con un sospiro scenografico, si riassestò la gonna e appoggiò il braccio allo schienale. “Su, Jean Claude, prosegui; mi piace il tuo stile, sei quasi più bravo di me. E spero che prima o poi ti renderai conto che è troppo noioso: meglio un bel manzo buono solo per il letto come Arturo.”</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >Gli occhi dei due vampiri si cercarono simultaneamente per l’ottava volta in due pagine. Le ferite sul viso di Asher si erano già rimarginate, la sua espressione era quasi simpatica. O così almeno sembrava. “Daaaai, plliiiiiiis, io ho tanta volia, io fare amore lungo lungo, suchiasuchia per cento flustate e cinque dola, la mamma mi ha detto così”. Lo incitò. Le parole gli uscirono di bocca liberamente, spontaneamente. Se fosse proprio ciò che pensava o l‟unico modo per istigarlo, non lo sapeva neppure lui: voleva solo tornare ad essere protagonista. “Dai, muoviti che tiriamo mattina.” Non riuscì neppure a terminare, che l’ardeur di Jean-Claude iniziò la trasformazione, e il vampiro gli tirò una botta su un orecchio, di taglio, che ruppe la pelle.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >I loro occhi si incontrarono per la cinquantasettesima volta.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style=";font-family:times new roman;font-size:130%;" >“Aò, eccerto che du’ pizze te ce stanno proprio, che te sei tutto scemo sei. Che cazzo c’avrai poi, du lingue, quattro zinne, otto cazzi? Boh. Mi sa che er teschio disabbitato lo tengo io.” Sollevò una mano a palpargli il culo. “Amò, ormai er casino s’è fatto, però noi a Roma se esce er fiume se spostamo, mica s’affoga: anvedi mai che se se pija ‘na bira e un calippo e stiamo a scopà un par de settimane non ce sistemiamo”.</span><span style="font-size:130%;"><br /></span><span style="font-family:times new roman;"><span style="font-size:130%;">E da quell‟istante in poi, cominciò a sfracicarlo di giornalate, magno cum gaudio, fino alla fine della pasticca.<br /></span><br /></span></span></span><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: rgb(51, 153, 153);">Parodia di </span><a style="color: rgb(51, 153, 153);" href="http://www.animators-inc.com/modules.php?name=FanFicAB">No rest for the wicked</a><span style="color: rgb(51, 153, 153);"> di Morgana71, scritta insieme a <a href="http://flo-disclaimer.blogspot.com/">Flora</a>.</span> <span style="color: rgb(51, 153, 153);">Non c'è scopo di lucro. I nomi di alcuni personaggi appartengono a Laurell Hamilton. Vari tratti di ambientazione appartengono alla Whitewolf. I personaggi originali appartengono a Morgana.</span></p>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-43554015187279307712010-09-03T07:26:00.000-07:002010-09-04T00:38:41.162-07:00Supernatural activity - Capitolo 20 - Chi l'ha detto che l'inferno non è un bel posto?<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_2DfljMnuUY4/TIEHMCbKzKI/AAAAAAAAAFE/KFCZhloyQnM/s1600/84inferno1.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 270px; height: 320px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_2DfljMnuUY4/TIEHMCbKzKI/AAAAAAAAAFE/KFCZhloyQnM/s320/84inferno1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512695322268847266" border="0" /></a><span style="color: rgb(102, 0, 0); font-weight: bold;">Riassunto delle puntate precedenti: </span>
<br /><span style="color: rgb(102, 0, 0);">Asher è tornato dal viaggio premio al Consiglio rilassato e felice, ma lo stress da ritorno dalle vacanze è in agguato. Un affare importante è sfumato per colpa sua e di Jean-Claude e Bellemorte è fuori dalla grazia di dio. Quale punizione avrà in mente la loro augusta sire? La pena capitale? Un po' di spanking? Un cd di Gigi d'Alessio?</span>
<br /><meta equiv="CONTENT-TYPE" content="text/html; charset=utf-8"><title></title><meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 3.1 (Win32)"><style type="text/css"> <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } A:link { so-language: zxx } --></style>
<br /><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.google.it/url?q=http://www.youtube.com/watch%3Fv%3Dyt7-X_NVwUk&sa=X&ei=xHQ1TMnFMo66OOz9lNYE&ved=0CBwQuAIwAw&usg=AFQjCNEVVKJGOSEZBnuLA2TIye_Knka1wA">Colonna sonora: Hells bells (AC/DC)</a></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;"> </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br />
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Belle fece strada addentrandosi negli oscuri meandri della sua corte,evitando corpi allacciati, siringhe e preservativi usati e pensando seriamente di organizzare una raccolta differenziata porta a porta. I due vampiri la seguivano in silenzio, chiedendosi se la loro vita sarebbe finita quel giorno o se ci sarebbe stato ritorno, mentre la loro Sire sproloquiava ad alta voce cercando di sfogare la sua incazzatura repressa. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">"Ma io dico, ma è impossibile, se lo racconto a quelli del Consiglio mi prendono per il culo per almeno cent'anni. Ce lo vado già quello stronzo del Viaggi che mi fa le battutine sarcastiche come se non mi toccasse già ridere per finta ai suoi scherzi di merda che lui è più potente di me. E quel puzzone di Mortino? Stendetegli pure il tappeto rosso già che ci siamo... forse dovrei mollarvi a quella bagascia immonda di Yvette." </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">"Ma Belle!" </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">"Zitto Jean, non sto parlando con te ma con Aldo!" Belle grattò la cresta dipiume del pappagallo, offrendogli un biscottino."Che ha più neuroni nel becco di quanti tu ne abbia in tutto il corpo." Poi sospirò." Comunque puoi star tranquillo, non ho voglia di sottoporti di nuovo al processo di disinfestazione..." </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">"Dove stiamo andando mia sire?" </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">"Oh il nostro caro Asher si degna di parlare. E per elargirci queste perle poi. Secondo te dove stiamo andando? A un pic-nic? In gita scolastica? Al centro commerciale? Oh, ma ora comprendo gli occhi torvi e i faccini preoccupati... avete paura! Pensate forse che mamma vostra vi voglia seccare?” </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">I due tapini si scambiarono un fuggevole sguardo impaurito per poi tornare alle occhiate gelide d’ordinanza. "Effettivamente..." </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">"Non ci vuoi seccare?" Chiese Asher. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">"Non sai quanto, mia insana progenie, ma ragioni di opportunità e di mera convenienza me lo impediscono. Non posso seccare Jean-Claude perchè perderei una merce di scambio troppo importante." </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">"Sigh.” Sospirò Jean-Claude. “Sono solo un uomo oggetto..." </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">La vampira sbuffò. "Magari fossi un oggetto! Purtroppo parli! E Asher non lo posso seccare perchè altrimenti tu mi andresti in para e dio solo sa quanto sia inutile una puttana che non si concentra e finge male gli orgasmi." </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Ma Belle!” Replicò Jean-Claude gonfiando il petto. “Oltre alla palle c’è di più!!!” </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Bellemorte proruppe in una fragorosa risata. “Davvero? Uomini! Cosa diavolo vogliono da me? L’amore?” Nel silenzio tombale che seguì il sopracciglio sinistro della vampira si inarcò pericolosamente. “Non sento ridere alla mia battuta.” </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Scusa. Non avevamo visto il gobbo. Ah. Ah. Ah.” </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">"Ma allora dove stiamo andando?" Chiese Jean-Claude dopo aver dato un calcio a Quasimodo. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Belle gli strizzò un occhio maliziosamente. "Mhuamhuamhuamhua all'inferno! E dove se no?" </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">"Per le zanne di dracula!” Imprecò Asher. “Al tuo villaggio vacanze?" </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">"Naturalmente minchioni. E ricordatevi di pagare il biglietto!" </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Jean-Claude cominciò ad accarezzarsi le parti del corpo a cui teneva di più sperando che non fosse l’ultima volta che le vedeva. “Sigh…almeno è andata e ritorno…” </span></span> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Asher ebbe la decenza di mostrarsi afflitto e tentò di fare il bel gesto, probabilmente nel tentativo di non alienarsi del tutto le simpatie delle lettrici non masochiste: “Dai, Belle, lascia stare il piccolo, lo sai che non è colpa sua”.</span></span></p> <p style="margin-bottom: 0cm;">“<span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Ashyyy come sei carinooo! Questa che non hai voglia di vedermi piangere e implorare me la segno sul calendario.” Esclamò Jean-Claude a metà tra commozione e ironia.</span></span></p> <p style="margin-bottom: 0cm;">“<span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Ma brutto coglione, secondo te che cosa vi dovevo dare, un premio? Come se non fosse prevedibile che il signor Non sono mai stato bocciato qua avrebbe reagito con una delle sue solite crisi emo invece di andare dalla tua segretaria a farsi ristampare quei documenti di merda”.</span></span></p> <p style="margin-bottom: 0cm;">“<span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Ufffffaaaa, ve ne approfittate di me perché sono un isterico sadico piccolo e nero”.</span></span></p> <p style="margin-bottom: 0cm;">“<span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Stai zitto Asher” risposero in coro gli altri due e il pappagallo, meditando tristemente sul perché non potesse andare per locali come tutti gli altri.</span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Intanto una rutilante Musette in trampoli da sera e boa di struzzo li aspettava all’entrata di un luna park molto particolare. ”Venghino signori venghino! Visitate il Tortura Park! Attrazioni mirabolanti, spettacoli spettacolari, effetti speciali più veri del vero! Non starete più nella pelle. Letteralmente!” </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Belle annuì compiaciuta rivolgendosi poi ai due vampiri che fissavano l’entrata con espressione stolida. “Da dove vogliamo cominciare ragazzi? E per favore levatevi quell’espressione ebete dalla faccia che poi la foto ricordo non viene bene.” Si lagnò la sire mentre crepitavano i flash e una voce meccanica li avvertiva che avrebbero potuto ritirare il loro souvenir nell’area recupero, sempre che fossero sopravvissuti. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Che ne dice della sedia mediaset Signò?” </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Sarebbe?” Pigolò timidamente Jean-Claude. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Bellemorte sbadigliò con ostentazione prima di rispondere. “Una sedia di contenzione in cui si è obbligati a stare ad occhi aperti e vedere a ripetizione solo reti mediaset.” </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Anche rai.” Aggiunse Musette. “Tanto sono uguali…” </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Orrore!!!!” Risposero all’unisono Asher, Jean-Claude e Aldo. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Preferite l’isola dei suicidi?” Chiese la sourdre de sang. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Cioè una stanza con sabbia, rumore del mare, filmati sensoriali su albe e tramonti e colonna sonora dei 30 seconds to Mars. Finora il record di sopravvivenza è stato quattro giorni, dopodichè il malcapitato non ha resistito al richiamo del sole.” Si affrettò ad aggiungere Musette senza peraltro che qualcuno le avesse richiesto il surplus informativo. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Asher inarcò le sopracciglia dorate.”Bello, molto emo.” </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Emo ma definitivo.” Commentò Bellemorte scuotendo la testa.”Jean-Claude non resisterebbe neanche dieci minuti.” </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“E quella cos’è Musette?” Chiese quest’ultimo indicando una piccola ghigliottina posta accanto alla più canonica versione a grandezza naturale. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“La ghigliottina?” </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Non quella grande, quella piccola! E’ di Valentina?” </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Sì.” Rispose Musette. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“La usa per le bambole?” Continuò Jean-Claude incuriosito. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“No.” Risposerò in coro Bellemorte, Musette e lo stesso Asher. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Jean-Claude si grattò la testa, indeciso se dar voce alla propria confusione e rischiare di far brutta figura o star zitto. Poi decise che peggio di così non poteva andare e che tanto valeva togliersi lo sfizio. “E allora per cos-“ Improvvisamente la comprensione lo illuminò d’immenso. “Oh. Prende quel piccolo arnese e mette il nostro piccolo arnese in quel piccolo buco…”</span></span></p> <p style="margin-bottom: 0cm;">“<span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">E zack, vi spunta la punta!” completò Musette sbavando. </span></span> </p> <p style="margin-bottom: 0cm;">“<span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">Mi sono ricordato che ce l’ho già a casa, scusami.”</span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Quante storie…tanto ricresce!!!” Chiosò una Bellemorte estremamente annoiata. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Basta!” Sbottò Asher poco prudentemente, data la precarietà della situazione. “Mi avete fatto venir voglia di autoinfliggermi un toro di Falaride, o una bella Ruota della sfortuna o una sana battuta delle piante dei piedi. Cristo santo Belle, ma qualcosa di tradizionale no?” Intanto il povero Jean-Claude tentava disperatamente di entrare nell’isola dei suicidi, ma fu ripreso per la collottola da una sempre attenta Musette. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Vedo che smembrare malcapitati per il Consiglio ti ha trasformato in un noiosissimo conservatore mio caro Asher. Se mi diventi anche repubblicano ti termino sul serio.” Tuonò la Sire sul punto di deflagrare.”Vuoi la tradizione? E tradizione sia. Musette? Passami il baule di palissandro nel ripostiglio.” </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">La già cadaverica factotum sbiancò se possibile ancora di più. </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Quello”? </span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">
<br /></span></span><span style="font-family:Times New Roman,serif;"><span style="font-size:130%;">“Sì, mia cara.” Sogghignò Belle.”Proprio “quello”.”</span></span></p><p style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: rgb(51, 153, 153);">Parodia di </span><a style="color: rgb(51, 153, 153);" href="http://www.animators-inc.com/modules.php?name=FanFicAB">No rest for the wicked</a><span style="color: rgb(51, 153, 153);"> di Morgana71, scritta insieme a <a href="http://flo-disclaimer.blogspot.com/">Flora</a>.</span> <span style="color: rgb(51, 153, 153);">Non c'è scopo di lucro. I nomi di alcuni personaggi appartengono a Laurell Hamilton. Vari tratti di ambientazione appartengono alla Whitewolf. I personaggi originali appartengono a Morgana.</span></p> Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4517920869645351029.post-91587330939891505562010-08-27T13:29:00.000-07:002010-08-27T14:07:15.354-07:00Supernatural Activity - Capitolo 19 - Forse non ho capito bene...<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.comune.rimini.it/binary/comune_rimini/primo_piano/MarieAntoinette.1166609408.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 400px; height: 273px;" src="http://www.comune.rimini.it/binary/comune_rimini/primo_piano/MarieAntoinette.1166609408.jpg" alt="" border="0" /></a><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-weight: bold;">Riassunto delle puntate precedenti:</span><br /><span style="color: rgb(153, 0, 0);">I nostri emo-vampiri dopo mille peripezie sembrano giunti al bivio fondamentale della loro storia d'ammmore. Asher ha beccato Jean-claude in flagranza di reato con la vedette transessuale della sua compagnia teatrale. Se sono donne non importa, ma donne cazzute no, pliiis. Ci saranno ripercussioni? Pare di no ma Asher ha in mente qualcosa e, per quelli che seguono il blog di Flora, no. Non è una sega.</span><br /><br /><a href="http://www.google.it/url?q=http://www.youtube.com/watch%3Fv%3DMMz-wi50ACU&sa=X&ei=giJ4TOnyOszS4waXy-CtBg&ved=0CCgQuAIwAw&usg=AFQjCNGwqHy9G_VgDihZcEAg8d4BhNlKww"><br /><span style="color: rgb(51, 51, 255);">Colonna sonora: Killer queen (Queen)</span></a><br /><br />Asher stava percorrendo i lunghi corridoi della residenza di Belle fischiettando. Ebbene sì, il nostro tormentato vampiro era incredibilmente di ottimo umore e dopo aver fatto sbandare con un calcio ben assestato il bimbo biondo in triciclo che lo stava per sorpassare a destra si mise pure a ridacchiare. Cosa poteva essere mai successo?<br />Era tornato bello bello bello in modo assurdo? No, era bello e basta. La Francia aveva vinto i mondiali di calcio. No, e Domenech stava sul cazzo pure a lui. Aveva vinto al Superenalotto? No, non era stato ancora inventato. E allora?<br />Asher camminava felice ripercorrendo passo passo i momenti salienti della sua ultima trasferta di lavoro. Estremamente soddisfacente. Ogni tanto ci voleva una pausa defatigante dall’atmosfera ipersessuata e densamente spermatica della corte di Belle e lui ne aveva approfittato in pieno ! Si era immerso anima e corpo nell’atmosfera rilassante delle inquisizioni del Consiglio tanto da finire il suo lavoro qualche giorno prima. Fruste, borchie, tori di Falaride… aveva un sacco di figurine nuove da scambiare con quella troietta di Valentina e un bel po’ di trofei da mettere in mostra sopra al caminetto accanto al ritratto di lui, Juli e Jean-Claude. Doveva appendere la collana di orecchie o mettere le unghie strappate nel pout-pourri? Tanto a quel coglione di Jean-Claude avrebbe detto che erano funghi secchi e petali di rosa…<br />“Asher, caro...”<br />Il vampiro si arrestò di colpo; era talmente assorto nei suoi pensieri che non si era neanche accorto di essere arrivato nella sala principale. E soprattutto non si era accorto dei suoi due occupanti: Belle e Jean-Claude. Asher represse a stento un brivido, per una volta non provocato da ardeur vogliosi o sguardi gelidi di sorta. A fargli capire di essere nella merda bastava il labbruzzo tremolante e gli occhioni lucidi del suo ex che si fissava ostinatamente le fibbie d’argento delle scarpe come se fossero gli oggetti più belli al mondo. Jean-Claude era una troia con le scarpe, ma non fino a quel punto.<br />Bellemorte era assisa sul suo trono alto dodici metri. Il piedistallo disponeva di altrettanti gradini che mostravano chiaramente il favore di cui godevano i suoi occupanti: Jean-Claude in quel momento occupava il terzo, seguendo in volata Musette, che stava allestendo piste di neve sul bracciolo Luigi something con una mano mentre eseguiva un massaggio shiatzu ai regali piedini con l'altra, e il pappagallo Aldo, che sventolava la sourdre de sang sbattendo le ali, ma Asher aveva il sentore che ben presto ci sarebbe stata una mischia.<br />“Giusto il vampiro che ci serviva.” Sibilò melliflua la voce di Belle.<br />Ora, la sua sire, nonostante i tremila e passa anni sul groppone, disponeva solo di quattro toni di voce: il vuoto assoluto di cui solo gli antichi sono capaci, e che Belle non usava mai perché una vera signora non rivela la sua età, il sexy tone contralto da gatta in amore, buono per il sesso, le constatazioni amichevoli e le torture, l’incazzatura conclamata all’ottavo grado della scala richter, un passepartout, e questo: il tono da quiete prima della tempesta che accarezza e blandisce per lasciarti solo presagire il carico di merda che ti avrebbe seppellito di lì a poco. Asher avrebbe anche scommesso sulla quantità di merda in cui sarebbe affogato, ma vale la pena vincere facile quando stai per morire e non puoi goderti la vittoria?<br />“Asher, mio caro fantasma dell’operetta da due soldi, vai pure a sederti vicino al tuo compare di merende e illuminami d’immenso! Solo tu puoi risolvere il famoso caso dei documenti scomparsi.”<br />“Documenti?”<br />Le unghie di Belle cominciarono a scavare solchi nel legno dorato del suo scranno e la temperatura salì di parecchi gradi obbligando il povero Aldo a fare gli straordinari. “Sì, documenti, mia ripugnante progenie, hai in mente la carta? Quei bei fogli bianchi su cui geroglifici di varia natura sanciscono passaggi di proprietà e ricchezze generalmente a mio favore? Ti sovviene?”<br />“Oui, mi sovviene.” Sospirò Asher chinando il capo.<br />“E ti sovviene anche di quali documenti, nello specifico, stiamo parlando? No, non ti disturbare a rispondere caro, non vorrei che le tue cellule cerebrali degenerassero ulteriormente nello sforzo di ricordare, lo dirò io. Sto parlando dei documenti che avevi preparato per l’annessione del Parco delle Rose al Teatro del qui presente imbecille.”<br />“Veramente…” Provò a replicare timidamente Jean-Claude.<br />Belle afferrò Aldo per la coda e schiaffeggiò il vampiro insolente con il becco. “No Jean, non parlare neanche tu, ho deciso che imbecille d’ora in poi sarà il tuo nuovo nome. E tu che ne dici?” Continuò insinuante rivolgendosi all’altro.<br />Asher ci riflettè qualche secondo e poi annuì con convinzione. “Trovo che gli stia molto bene, mia Regina.”<br />“Parlavo dei documenti idiota!”<br />“Non so che dire Belle.” Borbottò tornando all’espressione falsamente contrita.<br />“Ma io sì. Pensa che li hanno trovati oramai inservibili e zuppi d’acqua. E dico acqua, non sperma o lubrificante. Pensa che l’imbecille qui accanto” e scoccò un’occhiata gelida a Jean-Claude ”mi ha raccontato che ce li aveva in bocca un cane…”<br />“Veramente ho detto che un nano vestito da ballerina mi ha fatto lo sgambetto e mi ha fatto cadere sulla sedia che ha rovesciato la scrivania che ha spostato l’armadio che ha alzato una folata di vento di potere che ha fatto volare i documenti che sono stati raccolti da un cane mannaro rogue su cui ho prontamente fatto mettere una taglia. Dead or alive.”<br />“Zitto imbecille! Ti ricordo che dal terzo gradino alla botola il passo è breve.” Belle si rassettò nervosamente la crinolina e respirò a fondo. “Torniamo a noi Asher…quando sei andato dall’imbecille prima di partire per la tua vacanza in Consiglio ce li avevi i cazzo di documenti, li ho visti io!!!”<br />“Sì è vero.”<br />Belle sbattè gli occhioni più volte, presa alla sprovvista. “Come sì è vero… non mi dici neanche una panzana, una balla qualsiasi, non ci provi neanche a difenderti?”<br />“No.”<br />“Ma se ce li avevi l’imbecille li ha visti. Allora è tutta colpa sua!” Ruggì alzandosi in piedi di scatto, mentre l’imbecille in questione provvedeva a stilare testamento: avrebbe lasciato le sue scarpe ad Asher, i suoi vestiti ad Asher i suoi sex toys…<br />“No.” Ripetè l’altro sfidando la Sire con il suo sguardo più gelido.<br />“No?”<br />“No.”<br />Belle si abbandonò sul trono con una mano sulla fronte. “Cristo Musette! Vammi a prendere la colombiana e non sognarti di tagliarla.” Poi sospirò rivolgendosi di nuovo a quel figlio per lei più misterioso delle parole crociate senza schema e senza indizi della Settimana Enigmistica. “ Allora? Dicevamo che tu avevi questi documenti. E come mai non li hai dati all’imbecille? L’hai beccato a farsi il primo attore? Mhuamhuamhua!” Belle scoppiò a ridere fragorosamente. “Bella questa! Non è bella? Ridete su! Anche tu Aldo.”<br />Asher annuì senza neanche scoprire mezza zanna." Oui."<br />“Sì?” Ripetè Belle. “Sì cosa? Porcacacca, sarò mica io l’imbecille?”<br />“Sì, l’ho beccato, anche se in realtà era con la prima attrice.”<br />“Attrice?” Belle si grattò la parrucca e poi si voltò inviperita, fulminando Jean-Claude con lo sguardo. “Vuoi dirmi che ci sono donne nella tua compagnia?”<br />“Sta parlando di Cinzia, quella che mi hai raccomandato tu.” Si schermì il poverino.<br />“Cinzia-Ci-Ahhhhhhhhhh! Cinzia! Sì, certo, davvero una donna con le palle, di quelle che piacciono a te. E quindi? Hai beccato il nostro Jean a farsi Cinzia, bene. E i documenti che cazzo c’entrano? Li hai usati per fare una pippa a tutti e due? Perchè sai, potrei perdonare un affare sfumato tenendo conto di creatività e intelligenza nell’uso ardito di materiale d’ufficio…”<br />“No. Mi sono incazzato e li ho buttati via.”<br />“Ti sei incazzato e li hai buttati via.” Ripetè Belle a pappagallo, senza offesa per Aldo. La donna scoppiò in una risatina forzata. “Dai, non scherzare che non è il momento. Non li avrà veramente mangiati il cane?” Si interruppe davanti allo sguardo gelido del suicida biondo e si premurò di controllare con il bugia-detector vampirico il suo stato mentale. Poi sussurrò: “Asher, dimmi che li ha mangiati il cane”.<br />“No. Mi sono incazzato e li ho buttati via”.<br />“Ti sei incazzato e li hai buttati via. Hai sentito Musette?” La voce della Sire era un crescendo di ira e potere represso, prossima alla deflagrazione. “Si è incazzato e li ha buttati via! MhuaMhuaMhua!”<br />Musette tirò fuori dalla gonna lo sfigmomanometro. “Signò, la pressione…”<br />“NO, MUSETTE, HAI SENTITO? SI E’ INCAZZATO E LI HA BUTTATI VIA. CAPISCI?” Urlò Belle lacerando timpani a chilometri di distanza. Poi ci fu un momento di quiete insostenibile o forse erano diventati semplicemente tutti sordi.<br />“Dimmi Asher…vuoi morire? Vuoi porre fine in questo modo inglorioso alla tua miserevole vita?”<br />“Perché no?” Scrollò le spalle il vampiro mentre Jean-Claude si mordeva a sangue le dita. “Sono brutto, non scopo e sono stufo di pringles, senza contare che la panna acida è un gusto da crucchi. Fai un po’ tu…”<br />“Aghhhhhhhhhhhhh! Mi prendi per il culo? Allora seccherò l’imbecille!!!”<br />“Ehi! Io voglio solo soffrire, non morire!”<br />Musette si chinò per sussurrare nell’orecchio della sua padrona. “Signò…ti ricordo il tuo mal di testa…i tuoi problemini...<br />“Ehm…ok. Non seccherò l’imbecille, ma lo torturerò, lo schiavizzerò lo sevizierò per altri cent’anni di turpitudine così sarai ulteriormente in debito con lui e non ci sarà manovra finanziaria che potrà risollevarti dal baratro del rimorso e Moody’s ti declasserà in emoisterico di classe Z-Twilight. E tu Jean-Claude non venirtene nelle mutande al pensiero che mi rovini l’effetto.”<br />“Nooo!” Gridò Asher, finalmente riscosso dalla sua imperturbabilità. “Lui non c’entra, uccidi me! Non posso sopportare un altro secolo di Guarda come sono buono a sacrificarmi per te brutto pezzo di merda però ti amo tanto!”<br />“Però ti amo tanto…” Pigolò Jean-Claude.<br />“Ti piacerebbe che ti uccidessi, eh?” Ridacchiò Belle, felice di averlo finalmente colpito nel suo posticino privato. “Purtroppo il tuo degno compare, nell’indecoroso e quantomai idiota tentativo di coprirti, e certo che veramente solo un imbecille cercherebbe di coglionare me per salvare il culo di uno stronzo come te, anche se è l’unica parte ancora buona, si è reso correo del delitto della mia lesa maestà che ovviamente non può passare impunito. Siete due vampiri ultracentenari della linea di sangue di Bellemorte e al vostro confronto Edward Cullen diventa un luminare della scienza!!!”<br />A questo punto Jean-Claude protestò indignato. “Ma io non sono mai stato bocciato!”<br />“Non me ne frega un cazzo, al massimo è la dimostrazione che frustare i bambini dà ottimi risultati! I miei figli possono scopare, stuprare, torturare e che non si dica in giro che sono una mamma apprensiva o castrante, ma non possono, NON POSSONO rendermi ridicola o fottermi soldi. Sono stata chiara?” I due vampiri la fissarono in silenzio mentre Musette ripeteva le ultime parole di Belle come un’eco. “Non ho sentito bene, SONO STATA CHIARA?”<br />“Sì, Belle.” Risposero i due chinando il capo.<br />“Dovete dire “Sei stata chiara”, imbecilli!”<br />“Sei stata chiara, imbecilli” replicarono in coro.<br />Belle ringhiò in un improvviso impeto di umorismo. “A quanto pare, vi occorre un ripasso intensivo delle basi fondamentali. Che ne dite di un bel revival?”<br />Jean-Claude battè entusiasta le manine, pensando alla sua porpora preferita. “Medioevo o impero romano?”<br />“Musette? Vai avanti a lucidare l’attrezzatura, sbrigati!” Ordinò Belle scrollando le spalle. “E quanto a voi…”<br />Sussurrò passando tra i due vampiri, l’aura intorno a sé così intrisa di potere da farla apparire imponente, un colosso di energia diabolica che li fece sussultare senza neppure sfiorarli (e anche questo giuriamo che c’è nell’originale). “Seguitemi.”<br /><br /><br /><span style="color: rgb(51, 153, 153);">Parodia di </span><a style="color: rgb(51, 153, 153);" href="http://www.animators-inc.com/modules.php?name=FanFicAB">No rest for the wicked</a><span style="color: rgb(51, 153, 153);"> di Morgana71, scritta insieme a <a href="http://flo-disclaimer.blogspot.com/">Flora</a>.</span> <span style="color: rgb(51, 153, 153);">Non c'è scopo di lucro. I nomi di alcuni personaggi appartengono a Laurell Hamilton. Vari tratti di ambientazione appartengono alla Whitewolf. I personaggi originali appartengono a Morgana.</span>Ricciolinerihttp://www.blogger.com/profile/03025988761443051699noreply@blogger.com1