mercoledì 16 dicembre 2009

Capitolo 45




*Jean-Claude si ammira allo specchio apprezzando compiaciuto come gli cade la giacca stile matrix e lo sberluccichio discreto dei brillocchi di cui è impestato il sobrio gilet. Considera momentaneamente la possibilità di indossare occhiali da sole di modello avveniristico, ma ci ripensa subito non volendo oscurare i suoi occhi blu, ma così blu da sembrare neri, dopodiché controlla l’orologio e comincia ad aggirarsi nervosamente nella stanza controllando che ogni particolare della complessa coerografia da lui architettata sia perfetto.* Mon chat, hai indossato l’eye-liner che ti mette in risalto i tuoi occhioni lilla?
Nathaniel: *Sbattendo vezzosamente le ciglia.* Sì master. Eye-liner, khol e ombretto waterproof.
JC: Bon. *Girando intorno a Micah come uno squalo con un quarto di bue.* Mon cher nimir raj, vogliamo fare qualcosa per i tuoi ricci? Sono crespi! E’ una cosa inaccettabile! Stephen? Dacci di ferro s’il vou plait.
Stephen: Ok master.
JC: E tu Anita?
Anita: *Fissandolo con aria risentita.* Anita? Perché Anita? Cos’ho fatto di male adesso?
JC: *Allargando le braccia.* Niente ma petite, è solo il tuo trucco che è sobrio come sempre...*Sussurrando.* Mon chat non ti avevo detto di far sparire quel rossetto da baldracca?
Anita: Ma non ti basta che abbia messo questa cosa? *Guardandosi disperata il vestito nero da ballerina di Degas impestato di veri brillocchi en pendant con il gilet di JC.* Avevo detto che mi sarei messa un corsetto solo se te lo mettevi anche tu!
JC: Appunto! *Togliendosi la giacca par far ammirare il gilet, aderente come un guanto grazie alla complessa allacciatura stringata.* Infatti l’ho messo, non mi dona?
Anita: Certo! *Alzando gli occhi al cielo.* Solo tu puoi metterti un corsetto e sembrare così maschio! E così imparo a mettermi con le checche. E perché c’hai ricoperto di pietroni?
JC: Pietroni?
Anita: Il collare di Nathaniel, il mio collier, il-
Natheniel: A me piace molto il bracciale di Jason. Tutti quei lupetti che si rincorrono!
Anita: Sgrunt. E’ più probabile che si annusino il culo…
JC: Ma petite, ti prego. Volevo semplicemente testimoniarvi il mio affetto e la mia considerazione. *Porgendo carta e penna.*Firmate il contratto s’il vou plait. I gioielli sono gentilmente offerti da Chopard e vanno restituiti alla fine del libro, merci.
Anita: Coosa?
JC: *Facendo spallucce.* Laurell ha inserito le promozioni nel contratto ma petite. E’ il progresso che avanza!
Anita: Dannazione, ora mi toccheranno pure le televendite!
JC: Non preoccuparti ma petite! Lo sa già che rispondi solo a grugniti...
*Il gruppetto parte con una mega limousine e, dopo essere giunti a teatro, si sistema in due palchi d’onore: in uno ci sono Anita, JC, Micah e Damian, nell’altro Jason, Nathaniel, Requiem ed Asher.*
Anita: *Guardando il palco privato in cui sono sistemati e la platea sotto.* Mi sembra impossibile di aver lasciato il Circo, mi gira un po’ la testa!
JC: *Passandole un sacchetto di carta.* E’ normale ma petite...è la reazione all’ossigeno, fai un respiro profondo!
Anita: *Indicando un vampiro in platea.* Ma quello è il Master di Las Vegas?
JC: Sì. Uhhh! *Ridacchiando.* Guarda quel pidocchio di Bugsy! Una giacca con i revers in paillettes…qualcuno dovrebbe dirgli che gli anni settanta sono finiti…e Samuel? *Dando di gomito alla risvegliante.* L’hai visto? Ho dato ripetizioni di stile a quell’uomo per secoli e mi viene a una soiree con uno spezzato. Ma dove siamo andati a finire?
Anita: Ma scusa, sua moglie sembra che abbia derubato la bancarella dei souvenir di Portovenere!!! *Indicando un altro vampiro accompagnato da una prosperosa star del cinema.* E quello è il master di Hollywood?
JC: Oui, anche se dovrebbero chiamarlo il Master di Bollywood…hai visto il colore del suo smoking? *Facendo una smorfia disgustata.* Fucsia…terribilmente declassè…
Anita: Ma piuttosto, dove hanno mangiato tutti gli altri Master? Il ristorante del teatro è troppo piccolo e poi non serve sangue!
JC: Non preoccuparti si sono portati il termos da casa...*Le luci si spengono, l’orchestra comincia a suonare e forze metafisiche si raccolgono pronte a scaturire. Uccellini cinguettano.* E ora chiudi la bocca che inizia il balletto!
Anita: Ma che sta succedendo...sento inganni vampirici che bollono in pentola!! Non senti rumore di uccelli?
JC: *Sbuffando.* Mon Dieu ma petite, ma è una fissazione! Shhhh, zitta un po’! Ci ipnotizzeranno per fare scena, come facciamo noi al Guilty Pleasures.
Anita: *Tirandosi su le maniche metafisiche.* Col cazzo, ora ci penso io! Poteri della Negromante, A ME!!!
JC: *Borbottando sottovoce.* Mai che mi possa godere uno spettacolo in santa pace...
Anita: Cazzo Micah! *Notando che il suo leopardo fissa il palcoscenico con aria idiota.* Datti una svegliata!
Micah: Chi? Cosa? Quando? Dov’è Brontolo?
Anita: *Pizzicando il suo servo vampiro.* Damian? Ci sai Damian?
*Jean-Claude si concentra sul vichingo.*
Anita: *Rabbrividendo colpita dal freddo vento della tomba.* JC? Che cazzo fai?
JC: Ehm…*Facendo spallucce.* Ho preso in prestito la tua negromanzia per dare una svegliata ai miei vampiri!
Damian: Mbah? *Riscuotendosi.* Dove sono? Ditemi che è stato tutto un sogno! Che non sono vecchio di mille anni senza i poteri di un master, unico servo vampiro della storia, confinato in una cantina arredata ikea e membro di un kiss di checche sfondate.
JC: Ehm…*Aggiustandosi la giacca.* Forse è meglio se torni a dormire mon ami…
Anita: Ehi master del mio cavolo!!! Guarda che la mia negromanzia si chiama Pietro E TORNA INDIETRO!!! E con te Damian faremo i conti in cantina!
*Un magnifico stallone biondo vestito solo di un succinto leotard entra nel box di Anita e JC.*
Anita: Ehi? *Stupita dell’intrusione.* Guardie del corpo? Ci siete siete connessi?
Claudia: *Saltellando a mani giunte prorompendo in urletti.* Ficoooo! Truzzoooooo! Sbavvvvvvvvv! Squeeeeeeeeeeee!
Anita: *A bocca aperta.* Claudia! Tu quoque fili mi!!!
JC: E’ stata rollata!
Damian: Carino quel pagliaccetto. Lo fanno anche nel modello per uomo?
*Il fusto scompare e riappare come per magia davanti ad Anita.* Guardami negli occhi, sono uno stallone biondo, tu mi vuoi, lo so che mi vuoi, VIENI DA ME!
Anita: Ficoooo! Truzzoooooo! Sbavvvvvvvvv! Squeeeeeeeeeeee!
JC: Alla larga Adonis! *Toccando la pelle nuda della ragazza e instillandole il suo potere per risvegliarla.* Devo già aspettare abbastanza per il mio turno senza aggiungere altra carne al fuoco!
Anita: Mbah? *Ridestandosi.* Adonis?
Adonis: *Strizzandole un occhio.* Ti ho quasi avuto Anita!
Anita: Il quasi non conta bastardo succhiasangue. Sono Americana e vale solo se mi scopi!!!
JC: Ahhhhh! Che sapor di dejavù…

2 commenti:

Flora ha detto...

Belliiisssimissiiimmooooo! I suvnir di Portovenere, quasi Adone TRRRUUUUZZZOOOO! Jc che fa il figo coi brillocchi in prestito... il corsetto...

Anna ha detto...

La fissazione di Anita per gli uccelli!!!!!! Jean Claude è spetacolare come e più di sempre:dal palco che spettegola, mi ricorda i Muppetts!!!
Splendido capitolo!!:)