venerdì 18 giugno 2010

Supernatural Activity- Capitolo 9- Voglio andare a vivere in campagna!!!

Riassunto delle puntate precedenti:
La recita dell'oratorio, cioè di Jean-Claude, è andata benissimo e sia lui che Jack, una volta finita, vanno sul lungo Senna a festeggiare finchè Asher non li raggiunge. Scopriamo così che Asher aveva visto Jack e Jean "consolarsi" a vicenda e che la cosa l'aveva fatto dare di matto. Sempre che ce ne fosse stato il bisogno...

Colonna sonora


Era una notte buia e tempestosa, no, tranqui, non siamo nel blog di mandarino, ma nella camera di Asher, evento sì inquietante ma non quanto le foto della maschera col mal di pancia o della bambola assassina. Comunque regnava il silenzio e nessun video super-emo ammorbava l'atmosfera.

Asher era rientrato da più di una settimana e non aveva ricevuto ancora incarichi. Non che la cosa gli dispiacesse…

Odiava le trasferte lunghe, odiava cambiare il materassino della bara e litigare ogni volta con quella troia di Musette per il rimborso spese e soprattutto odiava quelle missioni in cui gli bastava fare buh per far cagare addosso il malcapitato di turno. Oramai la sua fama lo precedeva talmente che le sue tournee erano segnalate sui giornali e non gli serviva neanche fare buh. Lui, il più fico tra i fichi, il più strappamutande tra tutti i vampiri di Belle, lui, che scrittrici capre avrebbero in seguito descritto come un “caldo stallone” si era trasformato in niente di più che un bau-bau.

Fortunatamente negli ultimi tempi Belle Morte sembrava poco propensa ai ricevimenti, si diceva perché avesse finito i fondi, se si voleva escludere la serata organizzata per festeggiare il trionfo di Sparrow e Jean-Claude. Una simpatica orgia in osteria in cui erano scorsi fiumi di vino, fiumi di sangue e fiumi di lubrificante. E anche quella sera, Asher si era comunque limitato ad una breve apparizione, giusto per congratularsi con Jack che però era stato immediatamente fagocitato da Belle.

Ogni tanto era riuscito a intravederlo aggirarsi tra i corridoi nei giorni successivi, ma non aveva mai fatto in tempo a parlargli. Aldo il pappagallo, immancabilmente lo localizzava e berciando “E’ qui, è qui, Jack è qui!” attirava l’attenzione di Musette che si prendeva il malcapitato bucaniere per un orecchio e lo riportava nell’alcova della loro Signora e Padrona.

Nessuno, oltre lui stesso e Jean-Claude, aveva mai cercato di abbandonare il letto di Belle.

Una volta, interrogato in proposito, Jack aveva risposto che Belle dava dipendenza e lui non avrebbe potuto portarsela sulla Perla perché le femmine in mare portavano sfiga. Come dimenticare quel folle pervertito?

Era impossibile, così come era impossibile dimenticare quella notte, a teatro.

Asher continuava a guardare la pendola da polso. Era tardi e Jean-Claude non era ancora rientrato. Cazzo! A dare fiducia ai vampiretti si faceva sempre un danno. Ma era questa l’ora di rientrare a casa? Per un momento pensò di prenderlo a sculacciate poi si ricordò che lo odiava e si ripromise solo di andare a vedere cosa gli fosse successo.

Quel ragazzo non si poteva lasciare solo un attimo: l’avevano preso? L’avevano torturato e seviziato? In quel preciso momento era nudo e sanguinante?

Quando, entrato in teatro, il suo sguardo si focalizzò sul palcoscenico Asher era già molto eccitato, ma nonostante tutto rischiò la sincope.

Minchia! Jean-Claude e Jack Sparrow! Cioè Jean-Claude e la minchia di Jack Sparrow!! Cioè…che minchia! Ma non era morto?

Un’infinita sequenza di scene scorreva martellante nella sua mente: l’immagine di loro due insieme, il fervore nei loro sguardi, l’eco dei sospiri nella sua testa, i baci, i loro corpi, le minchieleminchieleminchie! Apperò, Jean-Claude aveva scelto il velluto rosso alla fine, ben gentile…

Cavolo con quella sequenza poteva passare un sacco di serate interessanti, magari poteva restituire anche l’ultimo dvd che aveva affittato, Analità campagnole, troppo bucolico per un palato raffinato come il suo. Però vedere quei due in pornoaction gli aveva anche confermato le sue peggiori paure: Jean-Claude era solo una lurida puttana e tutte le cose che aveva detto erano false. “Mi dispiace tantotanto, ci sei solo tu, cucci-cucci, mon chardonnoret…” Dopo soli due secoli di pentimento, tortura e sevizie succhiava il primo cazzo che gli faceva profferte d’amicizia senza nessun rispetto per la sua augusta persona. Ma come osava?

L’unica cosa matura da fare era rinchiudersi in camera con Analità campagnole e una cassa di pringles sperando che il mondo si dimenticasse di lui.



Una di quelle sere Asher era immerso nella visione di “Pirati dei Carabi: ai confini del mondo”, l’ultimo film di Jack che Belle gli aveva appena regalato in un raro slancio di generosità. In canottiera, boxer a righe e pedalini era comodamente disteso sul divano orgy size al centro della sua stanza, a godersi la solitudine e l’intimità prima dell’ennesimo tentativo di soffocarsi con l’autoerotismo.

Era talmente assorto nell’intreccio dell’opera, tutti quei Jack erano ipnotici, che non si accorse di essere osservato finché l’inatteso visitatore decise di avvicinarsi e gli piantò il candelabro direttamente in faccia. “Ah-a!”

Jack!” Asher sobbalzò: nessuno entrava più nella sua stanza ormai da tempo immemorabile.

Ehi vecchio pendaglio da forca!” esclamò il pirata raccogliendo un dvd dal tavolo da caffè e osservandolo con interesse. “Serata cul-turale, vedo…”

Ehm…balbettò Asher. “Non so proprio come sia finito qui.”

Io ne ho una mezza idea, ma non importa. Dovrei scusarmi per l’intrusione, ma non mi scuso manco per il cazzo! Che ne dici se ti faccio compagnia? Ho proprio voglia di una seratina tutta sesso, droga e analità campagnole. Ce l’hai una pasticca?”

Asher rispose automaticamente, ancora sotto shock per la naturalezza con cui Jack si era stravaccato sul suo divano. “Ho solo il prozac, va bene?”

Prozac? Se dopo duecento anni non ha ancora fatto effetto non sarà ora di cambiare? Mon chardonnet…

Ti ricordavo più abile con le lingue, Jack. E’ mon chardonnoret!”

Meglio di me con la lingua non c’è nessuno, chiedilo a Belle! E volevo proprio lo strafottuto chardonnet! Non hai un po’ di vino? Credo di essere un po’ troppo sobrio per una bella chiacchierata cuore a cuore.”

Vino?” Ripetè Asher alzando un sopracciglio. “Ti ricordavo dedito a bevande ben più pesanti!”

Oramai di pesante prendo solo la droga…”

Asher tossicchiò imbarazzato prima di sedersi accanto al pirata a una prudente distanza di sicurezza. “Ma non badare alle mie chiacchiere inutili: fai pure come se fossi a casa tua e scusami per la mia scortesia.”

Come se di solito…” ridacchiò Jack assestando una cappellata sulle spalle dell’amico.

E’ che mi hai preso di sorpresa: ultimamente non ricevo molte visite e non ti ho nemmeno sentito entrare.”

Il pirata gli strizzò un occhio. “Neppure lui viene a farti visita?”

Lui chi?”

Oh Asher, non sei cambiato affatto!”

L’altro abbassò lo sguardo accarezzandosi soprappensiero la guancia sfregiata. “Ma come puoi dirlo?”

Bè, sei sempre il solito bastardo, egocentrico, perverso idiota ma tanto sexy che ricordavo!”

Non è vero. Quell’Asher non esiste più! Non vedi le mie cicatrici?” urlò scostandosi i capelli dal viso.

Certo! Sono un pirata ma non sono orbo di un occhio…”

E allora?”

E allora sei sempre il solito bastardo, egocentrico, perverso idiota ma tanto sexy che ricordavo con in più le cicatrici! Ma chissene! Ti avessero tagliato i coglioni o ti avessero piombato il buco del culo! Allora sì che mi sarei preoccupato…”

Asher si rintanò completamente nei capelli assumendo le sembianze di un cugino It col fisicaccio.

Jack sospirò. "Non è mia intenzione infastidirti, Asher. Sono qui solo per salutarti prima di ripartire.”

L’altro non diede segno di aver raccolto e allora il pirata continuò. “Non potevo andar via senza averti dato nemmeno una botta, non me lo sarei perdonato.”

Asher alzò la testa. “Una botta?”

Una botta in testa, che hai capito?” Rise il pirata. “Ehi! Noto la delusione nei tuoi occhi.” L’altro cercò di fare la faccia seria, ma alla fine non potè fare a meno di sogghignare. “Sei sempre stato capace di farmi ridere!”

Che vuoi farci, sono un amante delle imprese impossibili e tanto per restare in argomento quand’è che tu e il piccolo Jean farete la pace?”

Il sogghigno sparì in un lampo per lasciare il posto ad una smorfia di disprezzo. “Vorresti farmi tornare con quel bastardo? Sei proprio uno sporco pirata!”

"Per avere una visione così sprezzante dei pirati, sei sulla buona strada per diventarlo anche tu! Hai una vera ossessione per il tesoro."

"Questo non è vero, non ho alcuna ossessione per il tesoro!"

"Non tutti i tesssssorucci sono d'oro e d'argento..." continuò Jack insinuante.

Sarà…comunque non tornerò mai con quel traditore.”

A questo punto il pirata sbuffò spazientito. “Senti. Preferirei farmi una pera che ricominciare a declamare la vita di Jean-Claude…dopo una settimana di repliche ne ho un po’ piene le palle! Ma lo devo dire: lui poteva andarsene quando voleva e invece è restato. E’ restato per te! Questo fa di lui un idiota ma non un traditore…”

E’ rimasto soltanto per pulirsi la coscienza!” replicò l’altro inesorabile.

Con Yvette è difficile ripulirsi qualcosa…”

E’ stato un vile e un codardo. Ha preferito non correre rischi, Jack. Prima è sparito e poi si è nascosto, mentre la mia Julianna bruciava invocando il suo nome!”

Asher...”

No!” Urlò. “Era il mio amore e la mia serva umana. Sai cosa vuol dire?”

Vuol dire che siamo arrivati alla parte sfracicamarroni. Potremmo saltarla? E’ una parodia, corpo di mille balene! E comunque chi cazzo doveva chiamare? Tu eri un po’ impegnato e lei era una brava femmina discreta.”

Lui non c’era.” Bisbigliò Asher con voce tremula. “Eravamo una cosa sola, e lui se n’è andato!”

Ma ti ha salvato la vita... se l’è fatto mettere in culo tutto questo tempo solo per te!”

Magari gli è anche piaciuto…”

Magari sì, ma che importa? E’ il pensiero che conta, no?”

Il biondo restò in silenzio, con i pugni talmente stretti da impedire la circolazione del sangue se ne avesse avuta una.

E lui ti ha pensato sempre Asher, lui lavora e pensa a te, torna a casa e pensa e te-”

Già, ti scopa e pensa a me.”

Gli ho dato quello di cui aveva bisogno; quello che TU avresti dovuto dargli!”

Un cazzo in culo?”

Bè, quello mi risulta che tu gliel’abbia già dato… ma non potevi farne a meno vero?” Asher lo fissò ad occhi sgranati. "Del resto lo sappiamo tutti, quando il piccolo Jean ti fa gli occhioni l’unica cosa che puoi fare è…metterglielo in culo!!!”

Come osi!” urlò l’altro brandendo la spada che teneva sotto il cuscino.

Mettila via figliolo, non ti fare battere un'altra volta...”

Non mi hai battuto mai, tu hai ignorato tutte le regole, in leale duello ti ucciderei.”

Così non è che mi incoraggi a combattere lealmente, no?” sibilò Jack tirando fuori un pugnale dalla manica a sbuffo e puntandola alla gola dell’altro.

Asher prese il pugnale tra due dita e lo osservò senza scomporsi. "Niente polvere da sparo né colpi... una bussola che non punta al nord, questa quasi mi aspettavo fosse fatta di legno...”

Bè, è di plastica…è quella di scena!”

Senza dubbio sei il peggior pirata che il mondo ricordi." Concluse Asher scuotendo la testa.

"Ma di me si ricordano almeno!”

Anche di me si ricordano…una volta che mi hanno visto divento un incubo perenne….sono bruuuuuuuuuuuuttto! E nessuno mi amaaaaaaaaa! E nessuno mi vuoleeeeeeee!”

Permettimi di dissentire mio buon amico.” Bisbigliò Jack prendendogli la testa e posandosela sul petto.

Cosa vuoi dire?”

Sai di essere stato un vero stronzo a fargli quello che hai fatto, vero?” continuò il pirata accarezzandogli le ciocche ondulate.

Asher annuì e tirò su col naso. “Mi disprezzi?”

Sìììììììììììì! Vuoi scopare?”

L’altro sollevò il volto e lo fissò, un attimo interdetto. “Credevo volessi una pasticca”.

Bastardo, lo sai quel che voglio.” Sussurrò Jack leccandosi le labbra.

Asher riprese il controllo di sé passando automaticamente in modalità sexysadica.

Chi, io?”

Ora sì che ti riconosco. Dimmelo… è ancora il tuo potere? Non l’hai perso, vero?”

A cosa ti riferisci?”

Me lo dai un morsino?”

Non preferiresti una bottiglia di rum?”

Vuoi vedermi supplicare?”

Oui.”

No problem!” Rispose Jack accoccolandosi ai piedi dell’amico. “Se vuoi ti lecco anche i pedalini! Mai avuto problemi con quella cosa ingombrante che gli idioti chiamano orgoglio…”

Asher lo fece sollevare e i loro occhi si scontrarono, l’oscurità più profonda contro un azzurro accecante. Il volto del pirata era una maschera di perversione trionfante, i denti d’oro brillavano di soddisfazione.

Eccolo il mio fottutissimo Asher...” Ansimò.

Ben trovato, Jack Sparrow.” Nei suoi occhi null’altro che lussuria feroce. “Eccoti il tuo morsino!” disse un attimo prima di affondare le sue zanne nella gola del pirata strappandogli un urlo degno di una partoriente.

Le ultime parole di Jack, prima di passare allegramente da un orgasmo all’altro furono. “È il caso di dire che è andato tutto a posto! Spiritualmente... sessualmente... grammaticalmente.” Poi cominciò ad ululare.

3 commenti:

Flora ha detto...

E' come al solito, semplicemente la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità :) Un morsiiiino... quant'è figo quell'uomo nei due minuti in cui non fa il cretino

lil ha detto...

maaaaaaaa....dove le vendono le clessidre da polso??? ne vorrei una XD

Morgana ha detto...

Sono tornata...e non ho parole!!! I fiumi di sangue e lubrificante è geniale, dovevo pensarci, cazzo! E a proposito:Jean Claude e la minchia di Jack Sparrow mi ha fatto morire dal ridere. Ma siamo sicure che non c'è un vero siculo anche tra la vostra progenie???