martedì 1 giugno 2010

Supernatural Activity - Capitolo 7- O capitano mio capitano...

Riassunto delle puntate precedenti:
Jack Sparrow, un pirata amico di Jean-Claude vampirizzato a sua insaputa da Bellemorte, ha fatto irruzione nel suo teatro distruggendolo. Jean-Claude però non si perde d'animo essendo più interessato al kajal che al sipario.
Scopriamo così come si sono conosciuti i due e qual'è stato il ruolo di Jack nei cent'anni di turpitudine dell'amico.

Colonna sonora

“Non potevo rischiare, Jean-Claude. Si sarebbe vendicata su di me! Sarei entrato in crisi di astinenza!” Jack cominciò a tormentarsi le treccioline.” Non sai quanto ci sono stato male, ma poi ho pensato che in fondo c’eri abituato, chi ero io per sconvolgere il tuo tran tran quotidiano di tortura e abietta umiliazione?”

“Jack...” Sussurrò Jean-Claude con le lacrime agli occhi. “Sei veramente carino a dirmi tutte queste cose.”

“Lo so, lo so, non è niente, puoi ringraziarmi con comodo. Ce l’hai qualche pasticca? Ho solo droga leggera e che cazzo!”

Jean-Claude scoppiò a ridere vedendo il pirata che si frugava affannosamente nelle tasche.

“Devo ammetterlo Jack, credevo di conoscerti, ma ora scopro che sei tutto meno che prevedibile!” Il pirata tirò una lunga sniffata di rum prima di rispondere. “Mio caro Jean-Claude, io sono un disonesto, e un disonesto puoi sempre confidare che sia disonesto, onestamente, è dagli onesti che devi guardarti perché non puoi mai prevedere quando faranno qualcosa di incredibilmente stupido!”

“Può darsi Jack.” Rispose l’altro prendendogli la mano. “Ma sei stato la cosa più bella che mi è capitata negli ultimi cento anni.”

Gli occhi del pirata si dilatarono e la bella bocca si distorse in una smorfia di scherno. “Ed’è tutto dire!”

“Se anche fossi sparito perché non volevi più vedermi, niente avrebbe potuto cancellare quello che hai fatto per me.”

“Già.” Annuì Jack. Poi si girò di scatto grattandosi la testa. “E che cos’ho fatto per te?”

“Mi hai dato una speranza! C’era qualcuno al mondo che desiderava la mia compagnia disinteressatamente senza scopo sessuale! Potevi approfittare di me in tutti i modi e non l’hai fatto!”

“Davvero potevo? Per tutti i boccaporti…”

“Mbah?”

Jack si strinse nelle spalle. “Nessuno ti ha mai detto che la coca provoca un calo del desiderio? E comunque non c’è sensualità in un'anima afflitta.”

I due vampiri si fissarono in silenzio. Poi Jack alzò gli occhi al cielo. “Ma che cazzo ne so! Nel copione c’è scritto così!”

Jean-Claude cercò di approfondire la questione analizzandola da ogni punto di vista. “Ma è sensualità o sessualità? E chi sarebbe l’anima afflitta?”

“Spara un nome a caso tesoruccio! Comunque chi cazzo se ne frega, me lo fai un pompino?”

“Jack!”

“Scherzavo! Che ne dici di una fellatio? Disinteressata ovviamente…”

“Guarda che ho studiato latino da piccolo.”

“Ummm…davvero? Ok, ritorniamo alla lagna strappalacrime. Lo sai che ti avrei voluto portare via con me? Liberarti per sempre?”

“E perché non l’hai fatto dannato coglione?”

“Quando c’ho pensato era troppo tardi. Fa niente?”

Jean-Claude sospirò. “Dopotutto, se fossi scappato, Asher sarebbe morto.”

“Già... Asher sarebbe morto.” Poi il pirata gli accarezzò la guancia. “E in che modo questo sarebbe stato una perdita per l'umanità?”

Jean-Claude chiuse gli occhi, saltellando sul posto e squittendo. “Ma è così sexy!!!”

“Quando imparerai a non pensare con l’uccello?”

“Quando tu imparerai a non pensare sotto l’influsso della droga.”

Jack cominciò a rollarsi un cannone. “Mio caro, fossi stato un po’ più drogato, la tua vita sarebbe andata molto meglio. Ma tu, quanto sei pronto a spingerti oltre, per recuperarlo?"

"Morirei per lui!"

"Oh bene!” Dandogli pacche sulle spalle.”Tutto a posto allora, sei sulla buona strada."

“Lo pensi davvero?”

“Certo, come no? Ora possiamo passare al movimento sotto le lenzuola?”

Jean-Claude gli sorrise, scostandogli una trecciolina dagli occhi. “Sei così assurdamente romantico…”

“E tu sei così romanticamente assurdo…”

I due si gettarono a terra tra i tendaggi di velluto rosso lasciando che la natura facesse il suo corso. Contro natura.

Dopo innumerevoli baci, abbracci, posizioni acrobatiche, fumate di pipa, sniffate di rum, fellatio disinteressate giacquero ansimanti e allacciati tra i velluti, talmente simili da non poter essere distinti l’uno dall’altro, tranne che per gli occhi e per le trecce e per la barba vecchia di tre giorni. Il kajal, però, era uguale.

Jack si grattò la barbetta, emettendo un lungo fischio di approvazione. “Per mille pappafichi che incubo!”

Il labbruzzo di Jean-Claude cominciò a tremolare sotto l’effetto dell’ansia da prestazione salita alle stelle. “Non ti è piaciuto?”

“Vuoi scherzare? Mi riferivo al tuo di incubo! Sei come Belle!”

Il vampiro nascose la faccia dietro una poltroncina divelta. “Ecco lo sapevo, ora mi odi.”

“Perché dovrei odiarti?” Chiese Jack genuinamente sorpreso. “Da dipendenza?”

Il sussurro timido di Jean-Claude fu a malapena udibile da cani e soprannaturali. “Oui.”

“Magnifico!” Esclamò il pirata fregandosi le mani. ”Adoro collezionare dipendenze…e poi sarà una scusa per trattenermi più a lungo! Belle mi vuol già spedire per mare, pare che la tua festa di bentornato l’abbia lasciata in braghe di tela! Tu sì che sei un bambino fortunato.” Gli disse elargendogli l’ennesima pacca sulle spalle. “E ora un teatro. Te sì che vai bene. Con cosa apri? Albanese? Dario Fo? La Guzzanti?”

“Ehm…io pensavo a qualcosa di più originale.”

“E sarebbe?”

Jean-Claude si immerse nel racconto gesticolando animatamente. “Parla di un bellissimo e intelligentissimo fanciullo da castigo, cresciuto tra lusso e abusi che si trasforma in uno splendido giovane, oggetto del desiderio di tutti i nobili di Francia; conteso e sballottato tra re e regine, si guadagna i loro favori grazie alle sue innumerevoli doti, come la danza, la pittura, la musica e ogni genere di arte amatoria. Ridotto in schiavitù da una crudele regina, che pretendeva tradisse per lei il suo unico amore, riesce infine a fuggire e a vendicarsi di lei strappandole il trono grazie all’appoggio di tutti i suoi sudditi e cortigiani. E regnerà come Principe di Parigi col suo ritrovato amore, finché il sole continuerà a sorgere sulla Terra. E tutti vissero felici e contenti. E stapparono una bottiglia di Dom Perignon.”

Il pirata lo guardò impassibile, senza profferire parola.

“Allora? Che ne pensi?” chiese ansiosamente Jean-Calude.

A quel punto Jack scoppiò in una fragorosa risata, assestando un gran manata sulla schiena dell’amico. “Che ne penso? Certo che sei spiritoso! Allora? Di cosa parla davvero?

“Che vuoi dire? Te l’ho appena detto!!!”

Il sorriso si spense sulle labbra di Jack. “Questa? Ma è una lagna! E poi…perché mi ricorda qualcosa?”

“Ma è la mia storia Jack!”

“ODDIO! Ma è quella roba che mi hai raccontato da Morte d’Amour?”

“Nahhhhh! Quella era la versione di Morgana71, questa è di Flora&Ricciolineri.”

“Ah, allora siamo in una botte di ferro…e gli attori chi sono? Cani ammaestrati?”

E qui Jean-Claude ebbe il buon gusto di arrossire. “Ecco, veramente…”

“Sì?”

“Io pensavo che il mio ruolo lo potessi fare tu…”

“Cosa?”

“Chi meglio di te scusa? Siamo due gocce d’acqua a parte gli occhi e la barba e i denti d’oro…che ci vuole? Due belle lenti a contatto e via! Certo, io sono più fico…”

Jack si leccò le labbra, sputò un po’ di tabacco per terra e si grattò i coglioni. “Più fico? Ti sei fatto di hashish? Nessuno sculetta come Jack!”

“A maggior ragione dovresti farlo tu, no? Dai, dai, dai!” Lo pregò Jean-Claude a mani giunte.”Pleaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaas!”

“Corpo di mille pipe. Non so resistere ai tuoi pleaaaaaaaaaaaaaaaas! Giochi sporco!”

“E tu sei un pirata.” Ridacchiò Jean-Claude.

Jack fisso l’altro di sbieco, strofinandosi il mento.“Si scopa sul palco, vero?”

“Cazzo Jack! Stiamo parlando della mia vita o no?” Gli rispose uno scandalizzatissimo Jean-Claude.

“Scusa, scusa. Ho sparato una cazzata, Belle chi la fa?”

“Scarlett Johanson.”

“Ma è un’idiota tutta labbra e tette!”

“Però è l’unica che ha ritenuto tutte le scene di nudo artistiche e giustificate dalla trama…”

“Benissimo, mi piace!” Biascicò il pirata fregandosi le mani.

“E poi conosci qualche persona intelligente che penserebbe di interpretare Belle e sopravvivere?” Ribattè l’altro con un risolino scemo.

“Non hai tutti i torti. E tu invece? Come pensi di sopravvivere?”

Jean-Claude sgranò gli occhioni blu. “Dici che qualcuno si incazzerà?”

“Noooooooooooooo! Ti ricopriranno di rose!”

“Non vedo l’ora.”

“Di piombo.” Precisò Jack.

Jean-Claude sospirò. “Conto sulla tua presenza per ammansirli.”

“E Asher?”

“Pensavo a Ewan Mc.Gregor…”

“Per mille balene sbronze! Voglio scopare assolutamente con Ewan Mc. Gregor però volevo dire un’altra cosa piccolo Jean. Per esempio, Asher cosa dice di tutto questo?”

Il viso di Jean-Claude si tramutò in quello di una bambola. Chucky la bambola assassina, per la precisione. “Solo tu e Asher mi chiamavate così. E mia mamma e mia sorella e quello stronzo del mio analista.”

“Jean-Claude…”

“Io e Ashy non ci parliamo più. Pensa che per la mia festa…”

“Ti ha fatto un regalo?”

“Mi ha stuprato davanti a tutti.”

Il pirata sbattè gli occhi un secondo. “Originale! E non si puo’ neanche riciclare!!!”

“Però era la prima volta che faceva sesso con qualcuno.”

“Ah ma allora dillo subito, no?” Disse Jack abbracciando l’amico. “E’ ovvio che è solo questione di tempo. Qualche secolo ancora e vivrete per sempre felici e contenti nella vostra casetta di panpepato.”

Jean-Claude ricambiò l’abbraccio, allontanandosi quel tanto che bastava a fissare l’amico negli occhi. “E’ la tua anima di picaro poeta a suggerirtelo?”

“No, è la carta dell’ultimo bacio perugina che ho leccato…”

“E’ la stessa cosa che mi ha detto anche lei: di dargli tempo.”

“Lei chi? Lei Belle Morte?” Chiese in maniera teatralmente sbigottita. “Bene. La signora migliora di anno in anno. Devo proprio andare a scoparmela.”

E proprio mentre blaterava queste parole il sole giunse a strappargli via la coscienza, o almeno il poco che ne restava. Jean-Claude abbracciò stretto il corpo esanime del pirata, mentre gli fregava dalle tasche l’erba e tutte le cartine pregustando il momento in cui se le sarebbe rollate in tranquillità. Comunque vada, pensò prima di seguirne l’esempio e cadere addormentato, sarà un successo.



4 commenti:

Flora ha detto...

Contro natura!!!

Morgana ha detto...

Lo so, lo so... l'originale è davvero una lagna strappalacrime.:(
Ma se non la scrivevo, non ci sarebbe stata nemmeno la parodia, no? Cmq non vale, non può essere Jack a interpretare Jean Claude, troppo ovvio!!;)
A proposito: grande soundtrack!

Ricciolineri ha detto...

Lo sai che abbiamo adorato la tua lagna ;-)
E l'ovvio in questo caso era d'obbligo, ovviamente...lol

Flora ha detto...

L'originale è bellissima, ma lo sappiamo che è romanzata e hai cercato di fargli fare figo imbrogliando ;)