venerdì 16 luglio 2010

Supernatural activity - Capitolo 13 - Finalmente si tromba!!!

Riassunto delle puntate precedenti:
Jean-Claude ed Asher sono due vampiri ultracentenari, anche se non si vede, che ancora non sono riusciti a risolvere i loro problemi personal-esistenziali. Asher rimprovera a Jean-Claude la sua sfiga e Jean-Claude...è semplicemente uno sfigato. Loro vorrebbero litigare tutto il tempo ma la loro Sire, Bellemorte, pretende che paghino col sudore della loro fronte le scarpe col tacco e le parrucche incipriate di cui lei li dota generosamente. Per cui manda Jean-Claude, il bello, a scoparsi un riccone e Asher, il brutto, a fargli da balia. Purtroppo sulla strada del ritorno arriva il cattivo, Andros, un vampiro della schiatta dei vampiri puzzoni di Mortino con rinforzi mannari vari.

Jean-Claude però, contro tutti i pronostici e inaspettatamente anche per lui, lo fa fuori scoprendo infine le gioie della mattanza, mentre Asher, che le aveva scoperte molto tempo prima sgomina tutti i licantropi rimediando però una pugnalata nel fianco.
Riuscirà Asher a sopravvivere? E soprattutto, riuscirà il povero Jean-Claude ad avere infine la sua dannata scena di wet sex?

Colonna sonora


Probabilmente era morto e già affanculo, a giudicare dal doloroso rumore dei nani che spostavano mobili nella sua testa, nonostante fosse appoggiato su una bella pelle calda ed eccitata, forse un po’ pelosa e puzzolente di cavallo, insomma chiamiamolo col suo nome: pelo. Il clima invece era proprio ispiratorio: un bel temporale con tuoni e fulmini e una dura pioggia della madonna. Peccato che Jean-Claude l’avesse avvolto in un mantello e l’avesse sbattuto scomodamente sul suo stesso cavallo, cosa che faceva benissimo sia alla sua ferita che al suo umore come si può facilmente immaginare.

Bastardo, chi t’ha detto che potevi guidare tu? E da quando i vampiri dormono? Mettimi giù, pervertito, lo so che mi stavi a grattare le palle sotto il mantello” si lamentò con voce rauca.

Su, Ashy, non t’agitare che muori” rispose sommessamente l’altro dandogli un colpo in testa per farlo tornare a nanna.

Quando si risvegliò, era tutto nudo e bagnato e dolorante per la ferita e la ruvida paglia sotto il culo, ma almeno non gli grandinava più in faccia e si trovava in una stamberga che puzzava di vacche, ricordandogli vivamente Analità campagnole.

Jean-Claude tornò presto dopo aver fatto un servizietto ai cavalli per calmarli, anche lui tutto nudo e bagnato e sculettante, coi capelli fradici che rischiavano di fargli prendere il raffreddore.

Asher lo fissò sbavando, e si sarebbe venuto nelle mutande che non portava se avesse avuto abbastanza punti sangue in corpo. “M’hai rubato I vestiti, eh? Scommetto che mi dirai che sono inservibili e rovinati e altre balle” attaccò per darsi un contegno.

Sono bagnati, li ho solo messi ad asciugare al sole. Posso massaggiarti il culo per alleviarti il fastidio del fieno. Fammi guardare dove ti sei fatto male, magari il pugnale era d’argento”.

Che cazzo ti sembro, peloso come un lupo mannaro? Sarà stato avvelenato, pirla, e fa un male boia se non ti dispiace. Ma allora?”

Eh, sono stato un po’ cattivello” pigolò tristemente Jean-Claude. “Ti arrabbi?”

Cazzo hai fatto, non mi dire che l’hai lasciato andare perchè ti sparo!”

Naaa, li ho ammazzati tutti. Cioè, tutti quelli che non hai stecchito tu, non voglio levarti la gloria. Spero che Belle sarà contenta che ho fatto l’uomo invece che l’omo per una volta. E lo vuoi sapere? E’ stata una figata pazzesca, quel bastardo infame che supplicava per avere di più e io che gli succhiavo via la vita invece di dovergli succhiare il cazzo, cioè troppo bello! Poi gli ho anche tagliato la testa col coltellino svizzero”

Sìsì bravo, era ora che tu ti svegliassi, di solito devo fare sempre tutto io… e poi comunque sei un baro con quel tuo cazzo di ardeur” ribattè Asher scagliandogli uno sguardo gelido.

Quella frase lo raggelò. Probabilmente non sarebbe bastata quellavventura, né lavergli salvato la vita a non farsi rinfacciare all’infinito i suoi momenti come Er figo der colosseo. “Perdonami. Se vuoi puoi picchiarmi. Se vuoi te lo rifaccio”.

Ecco, che troia, hai anche cercato di farmi uccidere. Bè, almeno guardami il… fianco, e fatti succhiare un po’ di sangue”.

SSSSSSSììììììììììììììììì, era ora!”

La ferita era effettivamente infiammata, ma Jean-Claude la leccò come un topo, facendo versi osceni, sognando un vestito da infermiera sexy e scuotendo i capelli gocciolanti per fare scena, finchè Asher non glieli tirò per attirarsi il suo collo sulle zanne, mordendo per farsi uno spuntino di mezzanotte a base di sangue di vampiro appena corretto al mannaro e altro vampiro, provocando un po’ di orgasmi multipli che rischiararono un po’ le nubi.

Ehi, Ashy, mollami, che mi vuoi diablerizzare? Non preferisci il pompino bagnato di cui si parla tanto?” rantolò Jean-Claude sull’orlo del collasso. “Guarda che puoi nutrirti anche dei cavalli o delle capre che stanno di là se no”.

Asher si accomodò meglio nel fieno, alzando una mano a inanellare di fiorellini il suo amico, e mugolò solo “Pompino”.

Evabbè, però ce metto pure un par de parpatine, bel topolone de Romeo tuo” grugnì l’ardeur prima di lanciarsi a lavorare.

Evabbè, se mi tocca… almeno leccami le cicatrici, stronzetto!” Non avrebbe avuto davvero bisogno di dirlo, ma ormai lo sappiamo che la nostra checca maschio ha bisogno di compensare.

Asher era stravolto. I suoi occhi fissavano il vuoto sopra di sé, incurante delle gocce di pioggia che il vento gli scagliava addosso, la sua mente, obnubilata dalleccitazione, ritrovava a tratti la lucidità, subito sbaragliata dai fremiti che lo invadevano ogniqualvolta laltro lo sfiorava e iniziava a mangiarselo tutto. Effettivamente era una gran bella cosa un fidanzato così… sembrava che anche la rete da pesca nera della pesante pioggia si aprisse… in una serie di luminosi arcobaleni.

Il suo potere gli scivolò sulla pelle in miriadi di scariche elettriche che dallinguine irrompevano inesorabili fino al cervello, risucchiandolo in unestasi che sembrava non aver fine, mentre sussultava ancora intrappolato tra quelle labbra che non intendevano lasciarlo, e proseguivano smaniose a prolungare quel piacere squassante.

Dopo attimi interminabili, Asher si alzò sui gomiti e i loro sguardi si incontrarono: Jean-Claude era contento come un bambino, ci mancava solo battesse le manine per dimostrare contentezza, e Asher allungò un braccio verso di lui, esortandolo ad avvicinarsi, stringendolo a sè.

Appena decente, mio caro, si vede che hai perso la mano. Magari appena ci asciughiamo lo rifacciamo eh?” sussurrò dolcemente, deciso a rilassarsi finalmente un po’ per la felicità del suo compagno.

Non durò molto. C’era qualcosa di duro nel fieno, come se fosse uno scomodo pezzo di metallo nel culo, e i due vampiri estrassero il copione.

Nooooo! Qua dice che non dobbiamo fare pace, e che a te non deve neanche piacere la nostra scena bagnata” scoppiò a piangere Jean-Claude.

E perchè non dovrebbe? Avrai letto male. Sai leggere?”

Sì, e c’è scritto anche che devi prenderti paura dell’ardeur e che non mi vorrai piùùùù per un sacco di altri capitoli” singhiozzò ancora di più.

Asher ancora non ci credeva: “Io paura? E di cosa? Certo sei un po’ tamarro quando ti crescono i pelazzi, ma sei anche sexy, e non è certo la prima volta che scopiamo drogati, pensa com’eri quando t’ho trovato tra le capre”.

Jean-Claude era ormai inconsolabile. “Lo sapevo, lo sapevo cazzo, Morgana71 si era impegnata a fare un poema epico, e invece s’è sbrodolata addosso e al capitolo 10 già era chiaro a tutti che ci amavamo ancora tanto, e ora c’è questa cosa senza senso per farci del male buaaaahhhhhh”.

Asher lesse velocemente, bestemmiò un paio di volte, poi pensò che quella svolta inaspettata gli permetteva di essere più dignitoso e di non fare quello che cede all’amore bucolico come nel suo film preferito. L’amante di Lady Chatterley, cosa avevate capito? Allora, incerto se sospirare o alimentare la sua vena sadica, optò per la seconda ipotesi e mollò una sberla al suo amante, un po’ per farlo tacere, un po’ per consolarlo.

Lasciami in pace, stupida cagna, hai rotto, manco sai imparare il copione prima, non ti sopporto più, tanto sono un mostro e lo sarò sempre!”

Assììì?? Allora fottiti, la prossima volta che ne vuoi da me dovrai strisciare, e sei proprio un mostro”.

Asher alzò le spalle e gli rivolse uno sguardo particolarmente gelido: sulle paturnie e i musi era un po’ più sgamato di così.

Infatti dopo meno di trenta secondi Jean-Claude già supplicava: “Oddio, ti prego, non dicevo sul serio, ora ce l’ho io paura dell’ardeur, guarda cosa mi fa fare”

L’unica risposta venne dalle capre e dalla dura pioggia che riprese a cadere.

Ashyyyy, daaaai, perdonami, te ne faccio un altrooooo???”



4 commenti:

Anonimo ha detto...

una parola: S P E T T A C O L A R E !!! Come sempre ^^"

Morgana ha detto...

Uffa... ma non è che ad Asher non era piaciuto il pompino: gli è piaciuto troppo!!! E poi certo che al capitolo 10 già era chiaro che si amavano. Anzi, per me era chiaro già al primo, sennò Asher non lo avrebbe fatto...anzi, non se lo sarebbe fatto!! Cmq Asher E' figo. Io ho solo provato a farlo più strafigo; ma a voi riesce meglio, care le mie arpie...^^

Morgana ha detto...

A proposito: ma dove le prendi le foto???? Conosco Velvet Goldmine a memoria, fotogramma per fotogramma. E QUELLA foto NON c'è!!!!

Ricciolineri ha detto...

Ho una sola risposta GOOGLE ;-)