martedì 10 gennaio 2012

Supernatural Activity - Capitolo 36 - Nutri l’ardore che sono tutto un bollore!

Riassunto delle puntate precedenti:

Può, in una qualsiasi soap opera di infimo livello, mancare la puntata di Natale? Poichè gli orrori non si negano a nessuno volemose bene, in colpevole ritardo rispetto ai palinsesti correnti, con un capitolo natalizio di tutto rispetto. Perchè anche i vampiri festeggiano e quando lo fanno, bè, LO FANNO, ovviamente...


Feed the world – Band Aid

“Ke fiiiigo ke sei!!!”

“Guarda, Jean Claude, sono già abbastanza incazzato così senza che ti ci metti pure tu a sfottere, questo abito è osceno”.

“Osceno, addirittura… Osceno eri a quella festa country dove hai messo solo i chaps da cowboy senza sotto i pantaloni. Osceno eri a quella festa salutista dove ti sei presentato con un finocchio tu-sai-dove e una carota legata a tu-sai-cosa e dei ravanelli come orecchini. Osceno eri nella tua fase Lady Gaga quando ti sei vestito da Un profilattico guardandosi allo specchio: che cazzo mi metto oggi? Per non parlare di quando…”

“Sì, penso sia sufficientemente chiaro. Adesso però stai zitto che se mi fai agitare mi sbavo l’eyeliner”.

I due vampiri si stavano preparando per il grande avvenimento, ed erano isterici perchè avevano voglia di una cena di Natale coi parenti più o meno quanto Napolitano ha voglia di una notte d’amore con Berlusconi. In effetti erano vestiti in modo francamente disgustoso: sembrava che, per quella sera, Belle si fosse incapricciata a volere i suoi vampiri particolarmente in tema, come se fosse ancora più drogata del solito. Così, per Asher aveva scelto un abito da Befana, un kilt con la minigonna in velluto scozzese cremisi e la parte sfregiata ricoperta d’intarsi color oro da bigiotteria economica, con un sacco di rete nera pieno di carbone abbinato; completavano l’insieme un paio di babbucce spelacchiate dall’aria comoda. Jean Claude invece era vestito da Babbo Natale, con un gilet di pelliccia bianca, un tanga rosso con un piccolo abete decorato copri-pene e stivali inguinali Chanel uniti a un grazioso cappello con pon pon.

Ci avevano messo un paio di giorni a prepararsi per bene: non solo bagni faraonici, ma fanghi, ceretta, creme, massaggi, irrigazione del colon e capelli stirati, più naturalmente la preparazione psicologica a base di training autogeno, apnea, coccole e petting.

In realtà tutto ciò che avevano ottenuto era di essere figosi ma ancora più isterici. Sì, forse raccontarsi vecchie storie di tortura non era stata un’idea geniale… Certo comunque l’occasione era effettivamente importante: sarebbe stata la prima volta, dopo secoli, e non tanto per dire, in cui sarebbero apparsi in pubblico di nuovo insieme, uniti di fronte alla comunità dei vampiri, al sindaco, ai consiglieri, alle scuole in gita, ai lettori, alle autrici porche, e al mondo tutto. WOW.

Ci sarebbero stati il Viaggiatore e Balthasar, dato che, come forse ricorderete, abitavano lì; si vociferava sullarrivo di Dragon, eventualità alquanto improbabile perchè è un personaggio inesistente e nessuno l’ha mai visto nè si sa da dove sia saltato fuori questo ennesimo tizio banale “oddio il consigliere cinese sai come si chiama??? Drago! Noooooo, non mi diiiiireeeeee”; anche Mortino era stato invitato, per dovere, data la tregua per le festicciole rituali.

Dopo essersi tagliati un po’, ascoltato canzoni di Adele e Jared Leto, e guardato Titanic per immergersi nell’atmosfera natalizia, i due vampiri si sentivano proprio pronti al suicidio.

“Pensa, la nostra July avrebbe voluto andare a messa a cantare Adeste fideles”.

“Uhm… l’idea di una festa orgiastica piena di cocaina, puttane e cani di razza mi sembra più eccitante di attimo in attimo”.

E adesso erano pronti, mentre ammiravano le loro figure splendenti e sontuose come non si vedevano da tempo. Eppure si sentivano ridicoli, e con ragione dato che erano vestiti come dei coglioni, e se la menavano per un sacco di ragioni esistenti solo nei loro cervelli.

Asher era inviperito perchè pensava che Belle volesse solo sfotterlo senza prenderlo per il culo e fargli fare la vittima: certo, la paranoia scorreva potente in lui, ma dati i trascorsi era in parte giustificabile; Jean Claude invece già si pregustava il cenone dopo mesi di dieta, ma la sua delicata sessualità di anima afflitta tremava di pudore virginale al solo pensiero della sordida depravazione dell’essere un vampiro policentenario ninfomane.

Nota per i lettori: ci rendiamo conto del fatto che Morgana71 sul finire di questa fan fiction si sia data ad attacchi di castità sconsiderata e abbia attaccato lo stinco del santo ai suoi poveri protagonisti. Vi preghiamo di perdonare gli eventuali disagi, e vi assicuriamo che sono stati compiuti test adeguati su animali per verificare che il sesso privo di mazze chiodate non sia così traumatico come lo dipingono.

Vi avvertiamo inoltre che sono pienamente normali reazioni come “Matòòòòò che palle, ma che è, e annate a ‘sta festa e magnatevi due tartine, na bira e un calippo e vedrete che quando state ciucchi stesi olè poi vi divertite”. Che veramente, cioè, fossero gli unici coi parenti serpenti che s’annoiano a Natale… è veramente plausibile tutto questo “Ah no, io non scopo, mai fatto, i party estremi sono così out per me che sono un noto lord inglese puritano e raffinato, vorrei tanto potermi ritirare in convento ma è tutta colpa di Belle che è malvagia e le piace guardare i bei giovani centenari depravati che fanno sesso gay peccaminoso, che strooonza, guarda fosse per me niente regali solo donazioni in beneficienza e cenone vegetariano, che ipocrisia questo consumismo sfrenato e capitalista, io ooodio fare la puttana però mi piace troieggiare. Ah e anche farmi frustare e poi essere fottuto più grosso e più forte. Ah e guardare film porno. Ah e leggere fan fiction yaoi sui Cavalieri dello zodiaco e Star trek”? Ma mi facci il piaceeere…

Ma andiamo avanti ed entriamo nel salone…

Limpatto iniziale fu come una bomba esplosa al centro della stanza. Letteralmente, perchè qualcuno già sbronzo fece esplodere anzitempo uno di quei botti napoletani fichissimi che quest’anno si chiamano Spread e ammazzano in un raggio di duecento metri come un missile.

Il vocio strepitante (piuttosto normale ad un party affollato) si spense nel preciso istante in cui misero piede nell’immensa sala e il ciambellano fece risuonare la sua vocetta carezzevole per presentare cotanti ospiti; poi tutti si rimisero a spettegolare, chi dei cazzi propri chi dei nostri eroi. C’erano anche gli attori sopravvissuti di Jean Claude, quasi tutti in catene tenuti al guinzaglio da Cinzia, che applaudirono e fischiarono e schiamazzarono da oche babbane eccitate quali erano all’indirizzo del loro boss e probabilmente dei suoi vestiti osceni.

I due vampiri si presero per la manina e avanzarono saltellando tra ali di folla osannante finchè non giunsero di fronte a Belle e il resto dei consiglieri, riuniti in gruppo a confabulare come vecchi compagni di merende.

Esauriti i Ciao-Ciao, Ci diamo due o tre bacini?, Ma come sei cresciuto belè, Stretta di palle della confraternita omega con iota sottoscritta e altri saluti di rito, Jean Claude e Asher sgattaiolarono quatti quatti alle spalle di Dorino per fargli il gioco giocone di coprire gli occhi e chiedere Indovina chi è. Dorino ci mise alcuni minuti a indovinare, ma alla fine una bella sniffata del profumo alla Violetta morta di tifo gli risolse il problema.

Dorino prima di essere importunato stava guardando a bocca aperta le decorazioni, le lucine colorate e i bei vestiti delle signore, accantonando gli insegnamenti comunisti di una vita secondo i quali il vero pezzente deve guardare con sprezzo alla pochezza della vita capitalista, ricca e oscena mentre in realtà solo l’idea di avere un vestitino di velluto con le perline lo fa venire nelle mutande.

“E’ la festa più assurda a cui abbia mai assistito.” Affermò con aria spocchiosa girandosi verso i due vampiri.

“Immagino che, per la tua gente, un tale sfarzo per una celebrazione religiosa sia un sacrilegio.”

“In realtà no, le feste dei Palleblu sono note anche ai cattolici locali come il massimo del kitch inimitabile. Ci ubriachiamo per giorni e giorni ballando nudi attorno al fuoco e cantando Osterie il più volgari possibili, dopo esserci procurati i soldi rubando i bufalini salvadanaio dei nostri bambini. Un party Palleblu è considerato malriuscito e malaugurante se non ci sono almeno tre morti”.

“E allora che cazzo rompi?”

“Noi ci accoppiamo eterosessualmente e siamo più ecosostenibili!”

“Ahhh… ora è chiaro… Ora fai il bravo e saluta, cane!”

“Arf arf!!” Dorino si lanciò in ginocchio e ficcò con entusiasmo il naso nell’inguine del suo Master, per poi pensarci un po’ su e farlo anche con Asher, il quale poverino non era molto sicuro se esserne felice o meno e ricambiò con una piccola pacca sulla testa.

Prendiamoci anche un momento per parlare per venti righe del vestito di Dorino. Che sarebbe meglio chiamare la vernice di Dorino. Il lupo era infatti laccato abilmente in posti strategici di rosso e oro e verde, e portava inoltre tante belle collanine colorate da vucumprà, un berretto da elfo e le piume strappate ad Aldo il pappagallo, rituali della sua civiltà inferiore, nel culo. Per fortuna era un bel tocco di manzo, e quindi gli si perdonano tante cose.

A un certo punto le chiacchiere da portinaie di paese vennero interrotte da un maggiordomo che annunciava la cena, episodio divertente perchè i vampiri spiavano gli umani come avvoltoi sbavando, dandogli leccatine e aggiustandoli di sale nella pregustazione o convincendoli a provare piatti che li insaporissero diversamente.

Ovviamente la cena non era composta da spaghetti aglio e olio, ma essendo un banchetto offerto da un’ospite prestigiosa era cucinato da chef Ramsay e Antonella Clerici.

Ora l’originale vi offrirebbe un caso di stato su una questione molto semplice: i tre aspettano un po’ guardandosi attorno e montandosi la paranoia a vicenda, poi Belle chiama i suoi vampz. Non vi sembra logico? No, dobbiamo aggiungere che il sorriso con cui la Boss li chiama è agghiacciante e che l’apprensione dilaga e che i ragazzi si stringono vicini vicini per farsi delle coccoline consolatorie. Evabbè, d’altra parte c’è anche chi crede che il petting sia un pettine cinese e che uno zombi ebreo cosmico che è il suo stesso padre può farti vivere per sempre se mangi la sua carne e gli dici telepaticamente che lo accetti come tuo maestro, così lui può rimuovere una forza demoniaca che è presente in tutta l’umanità perchè un serpente parlante ha convinto una donna-costola a mangiare un frutto da un albero magico.

Sì... ha senso!

“Dorino, adesso vai a giocare coi tuoi amichetti e mollaci un po’, che i grandi hanno da fare” ordinò Jean Claude in preardeur.

“Gno gno gno voio stare con voi!”

“Sì, ma noi non ti vogliamo tra le palle” gli spiegò Asher.

“Non far piangere il bambino, Asher! No, tesoro, vai che ora tagliano la torta.”

“E non è neanche il caso che tu guardi un po’ di vampiri che ci ficcano la scopa da befana nel culo”.

“Ma io volevo partecipare all’orgia!”

“Puoi iniziare a farla con gli altri lupacchiotti, passare dall’eterosessualità al felching decomposto non è poi sta gran figata”.

“Vabbè, ci annusiamo dopo”.

Jean Claude prese Asher per mano e si addentrarono insieme tra la folla che li palpava e li incitava, sculettando, lanciando baci, stringendo mani ecc, tutto accompagnato da una bella musichetta da film porno.

Una grande esplosione segnalò l’inizio del conto alla rovescia, e allo scoccare del gong di mezzanotte un tripudio di applausi salutò la rituale offerta del neonato in pasto al bue e alla manticora, secondo la nota tradizione cristiana. Così potè partire la festa anche per i vampiri, che si affrettarono ad azzannare a destra e a manca.

Una rissa si scatenò per l’onore di servire Asher e Jean Claude, vinta giustamente da Cinzia con uno spettacolare gancio sinistro in faccia a Cespuglio, che cadde a terra come morto, subito calpestato da alcuni rimpiazzi vogliosi.

Belle li lasciò mangiare indulgente, prima di far volare un po’ di peoni per fare spazio. “Ragaaaaaaaazzzi, kome siete kariiiiini staseeeee”.

La Master era sbronza come una foca monaca impanata, e deliziosa nel suo costumino da Madonna, azzurro col velo e spacco inguinale tattico. “Allloooora, siete contenti?”

“Sììì, bello da dioooo!!!” Rispose Jean Claude che iniziava a sentire parecchio gli effetti del potere.

“Oh, sciocchino, lo so che mi prendi in giro, sei tanto simpatico quando sei strafatto di colla nel sacchetto. E tu Ashy amore?”

Ringalluzzito dall’essere chiamato amore, Asher sfoderò il suo sguardo gelido più sexy e una voce calda ed errotica come una notte d’estate a Malibu. “Bella festa… femmina”.

La Master sorrise compiaciuta. “Grazzzzie, anche tu non sei male, ho studiato apposta il tuo vestito per farti fare figo”. E poi, inaspettatamente, gli saltò addosso e gli infilò tre metri di lingua nell’esofago, mugolando felice cose tipo Buon Natale amore, Ti ho sempre amato in fondo-molto-in-fondo, Guardarti tutti questi mesi in tv mi ha fatto risalire l’ormonella per quanto sei un vero uomo. Successivamente lo sbattè seduto sul trono per fargli un pompino e poi cavalcarlo impetuosamente e farsi mordere come una vacca felice, mentre Jean Claude li guardava facendosi una sega e tossicchiando a tratti per farsi invitare dai due che lo ignoravano completamente.

Molto dopo Asher si allontanò spettinato, discinto e con un sorriso a quarantotto canini, diretto verso un drink e una siga, blaterando di gran regali e mollando una bella pacca sul culo di Jean Claude, che gli sillabava “Non lasciarmi” conditi di labbruzzo tremulo, per spedirlo verso una Belle in versione felice e spaparanzata a farsi una pista per ripigliarsi, che la festa era appena cominciata…

Asher era ormai abbastanza rilassato e fatto da lanciarsi nella mischia, bevendo, divertendosi, chiacchierando un po’ in giro e dando una bottarella amichevole e sexy a tutti quelli che gli saltarono addosso, tra cui naturalmente molti degli attori che già lo conoscevano, più quelli che lo avevano soltanto sentito nominare; le petit notaio sottomesso che, a quanto pareva, non aveva mai dimenticato la sua intrusione notturna (sì, in originale c’è scritto davvero intrusione notturna, e mi pare proprio che sia innegabilmente un doppio senso); per finire in un trenino conga con lintero branco di lupi, ad eccezione di Dorino che si era imboscato o nascosto alla fine del banchetto. A un certo punto fecero anche un’ammucchiata “Tutti sul divano”, e Jean Claude, compiaciuto, gli mandò un bacino da lontano per complimentarsi.

A un certo punto però Asher si rese conto di un certo languorino intensificato, e chiaramente il termostato era saltato perchè in sala c’erano almeno 40 gradi e i fiumi di assenzio sobbollivano come un brodino di pollo.

Una musichetta d’effetto, a metà fra Le streghe di Gabri Ponte e The final countdown, accompagnò l’abbassarsi sexy delle luci, finchè ad un tratto un grande faro scintilloso illuminò Belle e Jean Claude aggrovigliati per terra. Ci volle Musette a punzecchiarli rumorosamente per riuscire a staccarli, ma la Master si ripigliò in fretta, sistemò gonna e acconciatura alla bell’e meglio, e rivolse un sorrisone smagliante al pubblico, invitando tutti a gioire e ad aprire le danze. Poi strattonò in piedi al suo fianco anche Jean Claude che cercava di svicolare, e gli diede sfacciatamente un gran pizzicotto nella chiappa (segretissimo metodo attiva-ardeur) mentre a sua volta liberava il potere della sua patata stregata. I loro demoni esplosero in un tripudio di scintilline, il pelo crebbe e i vestiti si ritrassero spaventati: i fuochi d’artificio potevano cominciare!

Bunga bunga con Belle, bunga bunga con Gegè, se non stai attento vai in torpore per colpa dell’ardoreeeee!!!

1 commento:

Flora ha detto...

Riccia, ma non avevo notato... QUANTO CAZZO FA VOMITARE FEED THE WORLD??????? mi è passata la voglia di mangiare e/o di dar da mangiare a un bambino povero per SEMPRE!