lunedì 9 agosto 2010

Supernatural activity - Capitolo 16 - Dimmi cosa vedi. Ehm…un pony arcobaleno?


Riassunto delle puntate precedenti:

Belle e Jean-Claude hanno avuto una bella chiacchierata chiarificatrice; gli ha rivelato la vera natura di Asher e ciò che è diventato. Naturalmente il povero vampirello ha fatto finta di non capire perchè la vie en rose è la sua canzone preferita e quando indossi gli occhiali di lolita vedi a cuoricini anche le fruste. Riassumendo brevemente...per il nostro Jeasn-Claude non c'è speranza, se mai c'è stata, e per Asher...a proposito, dov'è Asher?


Colonna sonora: A tout le monde (Megadeth)

Ci scusiamo con i gentili lettori per l’inconveniente, ma il capitolo che vi presenteremo fra poco ha nell’originale una lieve devianza verso la poeticità hardcore. Si ritiene dunque appropriato mantenere lo stile voluto dall’autrice.

Din sulla vetta della torre antica, il passero solitario alla campagna cantando va, finchè non muore la notte, ed erra l’armonia su questa valle. Primavera d’intorno brilla nell’aria e per li campi esulta, sì che a mirarla intenerisce il core. Sempre cara gli fu quell’erma radura, e quella Senna, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando interminati film di là da quella, e sovrumani pettegolezzi, e profondissimo ardeur lui nel pensier si finge, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento ode stormir tra queste piante, i suoi vecchi amanti va comparando. E gli sovviene la voglia di spararsi.

Traduciamo. Asher stava a farsi una canna nel solito prato vicino al teatro di Jean-Claude. Non era ai livelli danteschi di Glauco che dopo aver mangiato l’erba si crede un tritone marino e si butta in acqua e muore, ma almeno a quelli emo del pastore errante che dopo aver visto per la quarantasettesima volta Analità campagnole guarda il cielo e ha le visioni sì. Poi guardò gli alberi. Poi guardò la luna. Poi guardò il fiume. La cosa lo ispirava a farsi delle menate, ma delle menate, ma delle menate che voi non ne avete un’idea, e considerate che stiamo parlando del re della gigapara, che Jack Leopard I gli può puppare la minchia, ergo se Morgana71 ci viene a raccontare che Asher sta seduto in un prato con una canna a fissare il vuoto e a crogiolarsi cupamente nel suo dolore peggio del solito siamo a cavallo.

E lucean le stelle… e olezzava la terra... stridea l'uscio dell'orto... e un passo sfiorava la rena… Entrava ella, fragrante… mi cadea fra le braccia… Oh dolci baci, o languide carezze… mentr'io fremente… le belle forme disciogliea dai veli! Svanì per sempre il sogno mio d'amore... L'ora è fuggita… e muoio disperato... e muoio disperato... E non ho amato mai tanto i pompini…”

Muori, cane!” gli urlò un barbone prima di gettarsi nell’acqua fangosa della Senna.

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita...”

NB: I puntini di sospensione rendono il tutto più lagnoso e da fallomarmocchio (bimbominkia ndr).

Traduzione: Asher mentre si fa una canna e si deprime inizia a pensare alla sua triste vita, a quanto era viziato da vivo, e quant’era bello avere una donna bionda e sottomessa come Julianna, a cui piaceva rammendare calzini e far trovare la cena pronta al suo signore e padrone. Ora invece si sente una merda: è un cesso, è antipatico quasi come Yvette, non ha più una dignità, è pieno di gelatina e Belle è una troia, e Jean è una troia, e li ha beccati, e non c’è niente che lo renda felice. Gnegnegne.

Essere o non essere, questo è il problema! Mi lascio drogare come Sparrow, scopo e mi metto tranqui o continuo a fare il gelido? Quali sono i lati negativi della prima opzione? Dunque, calcoliamo i pro e i contro come direbbe Donna Letizia: pro è scopare, contro è non essere lo re dell’ardeur”.

Era un sacco di tempo che voleva suicidarsi, dato che era così sfiguez. Perchè non l’aveva ancora fatto? Perchè da bravo emo di merda gli piaceva molto di più lagnarsi e pettinarsi i capelli davanti agli occhi, tagliandosi magari ogni tanto per bellezza. Però se Jean Claude tornava con Belle non gliel’avrebbe perdonato, ah questo no! Sì, forse l’aveva abbandonato per cento anni a prenderlo nel culo tutto da solo, e l’aveva anche stuprato davanti a tutti, e gli faceva fare una vita d’inferno. Ma cazzo lui si era preso l’acquasanta e quindi meritava un po’ di leccate. E poi non poteva funzionare: era troppo geloso, e comunque voleva la libertà di farsi altre persone per rassicurarsi, mentre Jean Claude avrebbe dovuto diventare monogamo e pensare solo a leccargli la suola delle scarpe, eccheccazzo!

E tanto sono brutto e tutti mi odiano, ma lui mi ha fatto un pompino, ma lei è morta, ma lei non mi vuole, che sia perchè l’ho mollata dandole della brutta troia insensibile?, e sì e no e sì e va bene, vedo non vedo, voglio non voglio, e tanto mi lascerà magari tra 2000 anni ma mi lascerà e io non posso certo sopportarlo è inutile mettersi in una storia senza futuro, in fondo ha patteggiato 100 anni, mica di più, significa che non mi ama abbastanza anche se ne vorrebbe ancora ma tanto ne vuole da tutti perchè è una troia. Avrei dovuto morire da piccolo con i peli del culo a turacciolo che morire da vecchio soldato con il pelo del culo bruciato. Io non posso restare seduto in disparte nè arte nè parte, non sono capace di stare a guardare quegli occhi di brace e poi non provare un brivido dentro e correrti incontro gridarti TI AAAAAAMMOOOOOO, ricominciaaaaaamooooo. E invece no, io non aprirò, perchè se usa l’ardeur vuol dire che non vuole lasciarsi picchiare e quindi che non mi ama, ecco. OOOOOhhhhh cazzo, non mi viene una ragione sensata per non rimettermi con lui felici e contenti. Mi suiciderò.”

NB: Questo tira e molla ecc ecc ecc continua per circa 5 pagine.

E alla fine grazie a Dio Asher decide di aspettare l’alba e morire.

Possibile? Mannnòòòòò. Perchè a un certo punto Belle si era stufata di giocherellare con Jean-Claude, e gli aveva dato una gomitata: “Dai, Asher si sta suicidando, vai a salvarlo che se no ci finisce la fan fiction!”

Inutile a dirsi, il vampiro si era precipitato a rotta di collo ancora nudo, trascinandosi dietro solo un lenzuolo, inciampandoci dentro e atterrando di schianto sopra colui che cercava.

Certo che sei una sega anche a volare, oltre che coi sassi. Mi hai fatto male, stronzo. E sei arrivato all’ultimo momento come al solito. Finito di scopare? Tanto non mi sposti, vuoi vedere? Ormai cazzi tuoi.”

Andiamo, Asher.” Miagolò la voce familiare. “Si è fatto tardi. Non spaccare i coglioni.”

Le parole erano spavalde, ma il tono era terrorizzato e gli battevano i denti. Asher si sollevò sui gomiti e si voltò. Jean Claude era in ginocchio davanti a lui, offrendogli la pancia in segno di sottomissione, con un sorriso disarmante e due occhi dolcissimi che luccicavano ansiosi, in attesa di una risposta.

I due rimasero a scrutarsi in silenzio, due ombre che i riflessi dellalba sullacqua cominciavano lentamente a colorare.

Sentiiii” Bisbigliò improvvisamente, senza staccare lo sguardo dal suo. “Cercherò di fare tutto quello che vuoi, se mi vuoi fuori dal cazzo mi eclisso come un lombrico, se mi vuoi sul cazzo ci vengo meglio di Skytg24 sulla notizia. Ti chiedo soltanto una cosa.” Continuò balbettando spiritato “Ogni volta che ne sentirai il bisogno, in qualunque momento, per qualunque cosa... vieni da me. Fammi quello che vuoi. Cioè, intendo tutto-tutto, anche se vuoi picchiarmi. Ti porto la colazione a letto. Ti rammendo i calzini. Ti faccio tutti i pompini che vuoi. Ti lucido le scarpe. Ti pettino i capelli davanti agli occhi. Ti do una fetta di culo impanata.” Allungò un braccio verso di lui e gli porse la mano. “Non avrai bisogno di implorarmi, basta che mi costringi, lo sai che mi piace di più.” Sospirò. “Pliiiiiiiiis”.

Vabbè, se me la metti così mi degnerò di concedermi per stamattina. A portare avanti la ff ci pensiamo domani”. Gli prese la mano sentendosi subito meglio, e tornarono a casa svolazzando romanticamente.


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