venerdì 9 luglio 2010

Supernatural activity - Capitolo 12 – Tu con gli occhi non ci sai fare…

Riassunto delle puntate precedenti:
Jean-Claude vampiro un tempo caduto in disgrazia per amore ma oramai di nuovo in carriera ha ottenuto dalla sire il suo nuovo incarico. Sarà il trastullo dei signori Darcy per il compleanno della gentile consorte in cambio di una enorme tenuta nel nord della Francia.

Asher, l'ex di Jean-Claude che lo odia ama odia ama ma in questo momento perlopiù odia, lo accompagna nelle vesti di guardia del corpo.
Asher come al solito fa il sostenuto ma l'Ardeur di Jean-Claude, il suo demone allegro, lo chiama. A voce alta.

Colonna sonora

Poteva il sogno erotico di qualsiasi uomo trasformarsi così velocemente in un incubo? Pareva proprio di sì, pensava Jean-Claude, in ginocchio sui ceci mentre Asher lo rimproverava aspramente. In realtà, continuava a riflettere il vampiro, poteva ancora essere un sogno erotico. Bastava mettere un frustino in mano ad Asher e il gioco era fatto; anche una bacchetta non sarebbe stata male; purtroppo lui non sembrava dell’umore giusto…il problema era: lo sarebbe mai stato?

E adesso a che cazzo stai pensando con quel sorriso ebete stampato in faccia? Ecco! Non mi presti neanche attenzione, mi hai esposto al pubblico ludibrio e mi hai costretto a partecipare ai tuoi giochini-“

Costretto?”

Asher ebbe il buon gusto di arrossire, cosa che lo fece incazzare anche di più. “Sì, costretto! Tu e il tuo stronzissimo ardeur. Ti credi un vampiro grande e grosso e non sei neanche capace di stordire a dovere un’umana cretina che caccia gli zombi!”

Ma lo sai che gli occhi non sono il mio forte!” pigolò l’altro sbattendo gli occhioni che magari non erano il suo forte ma comunque erano dei gran belli occhioni.

E’ che non ti eserciti abbastanza!” Urlò Asher mollandogli uno scappellotto. “Studia di più, ritardato! Quella stronza mi ha scambiato per uno zombi! MI HA SCAMBIATO PER UNO ZOMBI!!! Io, il più fico tra i fichi scambiato per un qualsiasi mostro da horror movie di serie zeta…”

Ancora con la storia del mostro, echepalle, pensava Jean-Claude, l’avrebbe mai capito quanto erano sexy quelle cicatrici? “Ma potresti essere un cult e far parte di una rassegna al festival di cannes!”

Asher cominciò a fare l’isterico, cosa che gli riusciva particolarmente bene. “Se tu non avessi usato l’ardeur io non ti avrei toccato neanche con un dito!!!

Sarà per questo che l’ho usato?”

Ecco, lo sapevo! Perché in realtà tu senza l’ardeur non mi vuoi, perché sono un mostro! Buaaaaaaaaaaa!”

Non sei un mostro, sei il mio tesorino biondo ficofico.” Jean-Claude allungò la mano in un tentativo di sfiorare i biondi capelli dell’altro.” A proposito, facciamo fichifichi?”

Asher si allontanò, evitando che l’amico lo toccasse. “Anche se per te non sono un mostro-“

Finalmente l’hai capito!” Esclamò Jean-Claude.

Fammi finire.”

Sapevo che c’era il trucco…”

Anche se per te non sono un mostro per tutti gli altri lo sono.” Asher tirò su col naso e incrociò le braccia al petto. “ Non voglio far la parte del vampiro povero. Quella era il TUO ruolo.”

Cooooosa?”

Cazzo! Eri un tal rozzo! Ma ti ricordi cos’eri prima che Belle ti raccattasse in quel lurido buco di vampiri villici? Non sapevi neanche farti una capra come si deve.”

Ora mi stai insultando!” Disse Jean-Claude rialzandosi dal pavimento inviperito. Nessuno doveva permettersi di dubitare della sua abilità con le capre anche se preferiva le donne.

Il Signor Darcy, ancora sudato e scarmigliato dalle evoluzioni ginniche così bruscamente interrotte, si inserì timidamente nella conversazione. “Scusate?”

E tu che cazzo vuoi ora?” Gli sputò contro Asher che si era completamente dimenticato della presenza dei due coniugi.

Il nobil uomo si grattò la testa, confuso. “E che…non mi ricordo…bene…cosa stavo facendo?”

E io non ti stavo per tagliare la testa?” Aggiunse la moglie ancora con la katana sguainata.

Sì, come no…” Borbottò Asher rivolgendosi a Jean-Claude. “Guarda e impara mongolino! Così si fa!” Il vampiro schioccò le dita e i due umani si afflosciarono immediatamente sul letto senza emettere suono. Asher gli rimboccò le coperte e rimise la spada di Elisabeth sotto il cuscino. “Domani avranno dimenticato questo spiacevole incidente e ricorderanno solo di essere stati con te.”

E ora che siamo soli…” bisbigliò Jean-Claude in tono speranzoso.

Lo sguardo di Asher gelò immediatamente le speranze dell’amico, le fece a cubetti e le servì in un Negroni on the rocks. “Non mi guardare, non mi toccare e non fiatare. Io per te non esisto più.”

Ma-“

Zitto!” Sussurrò Asher con un ampio gesto alla obi wan kenobi. “Tu non mi hai mai visto.”

Jean-Claude sbattè attonito gli occhi e quando li riaprì Asher era sparito.

Il vampiro, in estasi, si portò le manine davanti al viso emettendo strani versi riconducibili vagamente a squittii. “Lui sì che ci sa fare con gli occhi…”


Asher fu di parola e Jean-Claude non lo vide più per tutto il week-end. Ricomparve solo la domenica sera per fargli da scorta, come promesso; salutò il Signor e la Signora Darcy con cortesia e accettò di buon grado il regalo che la coppia fece a tutti e due.

Erano rimasti così soddisfatti del lavoro di Jean-Claude che oltre alla tenuta promessa ci aggiunsero il 15% per il servizio: due bellissimi stalloni purosangue. Quello di Jean-Claude aveva tatuato sul sottopancia “Solo stalloni per il nostro stallone preferito. Con affetto Fitzpatrick ed Elisabeth Darcy.”

Il vampiro poteva essere soddisfatto di sé stesso e invece non lo era.

Sperava in un week end romantico e si ritrovava con un ex ancora più incarognito di prima: Asher non gli aveva rivolto un solo sguardo gelido da quando erano partiti e il povero Jean cominciava a sentirsi in astinenza. Avevano un bel dire Belle e Jack che era solo questione di tempo, che era un vampiro e poteva aspettare, che prima o poi sarebbero tornati insieme e vissuti per sempre felici e contenti. Pensavano davvero che fosse un idiota? Jean-Claude scosse la testa preferendo non rispondersi e prima di rendersi conto di cosa fosse successo tamponò lo stallone di Asher.

Ops! Scusa, ma se freni all’improvviso per forza che ti inculo. Ti basta la constatazione amichevole?”

Zitto.” Bisbigliò Asher, guardandosi attorno con fare circospetto.

L’altro sbuffò annoiato. “Sì, lo so, non mi parli, non devo fiatare, tu non esisti, blablabla…”

No, zitto!” Ripetè Asher annusando l’aria. “Non senti quest’odore? C’è qualcosa che non va.”Jean-Claude inarcò scetticamente un sopracciglio. Doveva aggiungere la paranoia alla lunga lista delle psicopatologie devianti di cui era affetto il suo Asher? Anche se, in effetti, sentiva un odore a lui familiare. Poteva essere? C’era puzza di marcio nel nord della Francia?

Arghhhhhhhhhhhhhhhh!” L’urlo belluino di Asher, lanciatosi come un fulmine nel buio della notte, lo strappò in modo brusco alle sue riflessioni.

Mon Dieu! Non puoi avvertirmi per tempo quando hai intenzione di fare il vampiro vero?” Disse, lottando per riacquistare il controllo del cavallo imbizzarrito. “Se non fossi morto mi sarebbero partite le coronarie!” Poi si concesse il lusso di ammirare lo spettacolo di Asher che combatteva corpo a corpo con un qualche mannaro del cazzo. “Vai così mon chardonnoret!” Gli urlò tirando fuori i pon pon da cheerleader e cominciando ad agitarli. “Datemi una A, datemi una S, datemi una H, datemi una E, datemi una R! Sexy Asheeeeer!”

Intanto Asher si stava rotolando a terra col mannaro, le mascelle chiuse sul suo collo, indeciso per un attimo se succhiarlo a morte o interrompersi per menare Jean-Claude con una spranga di ferro. Decise che era stufo della solita routine e optò quindi per il dissanguamento del nemico.

Jean-Claude” urlò un altro vampiro uscendo fuori da un cespuglio insieme ad altri due mannari. “Jean-Claude!”

Jean-Claude sbattè le palpebre come se avesse difficoltà a mettere a fuoco e poi sbadigliò. “Andros sei tu, ma non dovevamo vederci più? Che bocce! Ecco cos’era questa puzza…e io che credevo stessimo ancora costeggiando le latrine…”

L’altro aggrottò le sopracciglia e incrociò le braccia al petto. “Potresti introdurmi in modo più degno? I vostri lettori che cazzo ne sanno chi è Andros?”

Ok” convenne Jean.”Una volta tanto un’obiezione sensata. Per la cronaca Andros è un vampiro puzzolente della schiatta di Morte d’Amour che ha approfittato di me per cento anni insieme a tutti gli altri. Ciao Andros, qual buon vento ti porta? Sei venuto a vendicare l’onore di Yvette, vampiro puzzolente della schiatta di Morte d’Amour che ha approfittato di me per cento anni insieme a tutti gli altri?

Il vampiro arricciò il naso. “Yvette è già stata presentata.”

Excusez moi, non volevo toglierti il tuo palcoscenico…”

Sei perdonato. No, non sono qui per Yvette, mi manda-“

Picone?” suggerì Jean-Claude.

No, il Master delle Bestie!”

Cioè coglione che fa comunque rima con Picone.” Aggiunse Asher riemergendo vittorioso dalla lotta e sputando a terra una boccata di sangue in segno di disprezzo.

Andros gli tributò la stessa cortesia. “Ci sei anche tu Asher? Ma non dicevi di odiarlo il tuo ex?”

Solo quando non sono in servizio idiota!”

Il vampiro si mise a ridere, bocca spalancata e mani sui fianchi, nella classica interpretazione del megacattivo che deve morire in non più di dieci minuti. “Che mi importa se ci sei anche tu? Puoi solo uccidere i mannari novizi. Siete solo due stupidi puttanelli e vi eliminerò in un batter d’occhio Mhumhuamhuamhuamhuamhuamhuamhua!” Si fermò un attimo per controllare l’effetto raggiunto e poi continuò. “Ti avrò di nuovo Jean-Claude! Sarai di nuovo mio e stavolta per sempre! Mhuamhuamhuamhua! Mhuamhuamhuamhua! Mhuamhuamhuamhua! Mhuamhuamhuamhua! Mhuamhuamhu-

Scusa se ti interrompo ma il capitolo deve finire entro dieci minuti che ho la mia scena di sesso bagnato.” Disse Jean-Claude scendendo da cavallo e fronteggiando il nemico. “Ti piacerebbe avermi tutto per te Andros ma non ci riuscirai. Non sono più lo Jean-Claude che conoscevi un tempo ora sono moooolto potente.”

Posso evitarmi lo sfoggio di potere e battermi con questi mannari del cazzo standard?” chiese Asher alzando un dito.

Andros sogghignò e gli lasciò campo libero con un teatrale gesto della mano. “Sì, sì, accomodati pure. Sono proprio curioso di ammirare Jean-Claude in tutta la sua potenza…” Asher scosse la testa, si fece la coda di cavallo, si tirò su le maniche e si buttò nella mischia.

Hai la superforza?” Chiese Andros con aria di superiorità.

Jean-Claude si avvicinò di qualche passo, i capelli ondeggianti nel vento.“No, forza vampirica standard.”

Sei un gran volatore?”

Jean-Claude si avvicinò ancora e scrollò le spalle, gli occhi di fuoco blu. “Ehm…diciamo che saltello…”

Allora ci sai fare con gli occhi!!” Ridacchiò l’altro.

Arghhhhhhhhhh! Nooooooooooooo!” Urlò Asher mentre un mannaro gli affondava un coltello nel fianco prima di morire. “Direi proprio di nooooooooooooooo!”

Ma che cazzo sai fare allora?”

Jean-Claude oramai quasi lo toccava. Come in un brutto film al rallentatore, con gli effetti speciali della Nonna Abelarda S.p.A., gli crebbero i peli sul petto come muschio sugli alberi, la camicia di seta, tesa da ipertrofici muscoli anabolizzati, si spaccò e l’aria intorno si fece calda e greve. L’ardeur sfolgorava con la potenza di mille soli più uno; Andros tremava. “Aò.Te ricordi gli sgargatubi che facevo?” Gli alitò Jean-Claude sulle labbra.

Oddio sì!” Fece l’altro annuendo ossessivamente. Un filo di bava gli colava già sul mento; Andros lo risucchiò come uno spaghetto cinese come se avesse avuto muscoli che gli umani non avevano.”Come potrei scordarli? Ogni volta pensavo di morire!”

Li mortacci tua…” Rispose l’altro posandogli una mano sui suoi posticini privati. “Penza che nun me so’ mai neanche ‘mpegnato!” A queste parole un’esplosione di potere si abbattè sul vampiro come una slavina. “OMIODIO! SQUEEEEEEEEEEEEEEE!” Andros cadde a terra stecchito, creando una nuvola di cenere che avrebbe funestato gli aeroporti di mezza Europa per i secoli a venire. Jean-Claude si scosse la polvere dai risvolti della giacca bestemmiando perché aveva scelto il velluto liscio e non quello a coste e si girò per controllare che cosa fosse accaduto al suo compagno. Asher stava avanzando, barcollante, verso di lui; coperto di sangue, spettinato e con gli abiti strappati. Dio com’era sexy.

Che è successo ad Andros?”

E’ morto. L’ardeur l’ha fatto secco. E i tuoi?”

Anche i miei. Il problema è…” Asher ondeggiò avanti e indietro come un giunco sferzato dal vento.

Uff! Non ricomincerai con la solfa dell’ardeur e con il gioco del silenzio, vero?”

Il vampiro si appoggiò a un albero, come se restare in piedi gli costasse troppa fatica. “In realtà potrei stare zitto per sempre, sento che le forze mi stanno abbandonando…”

Va là che questa è una parodia, nell’originale c’era la morte in agguato ad ogni pagina ma qui…qui non è credibile!!!” Replicò Jean-Claude sostenendolo per un braccio ed accorgendosi del largo squarcio che attraversava il fianco dell’amico.

Sicuro?” Gli rispose lui.

Jean-Claude sgranò gli occhi come sotto l’effetto di una pipa di hashish e cominciò a rodersi le unghie della mano libera. “Merda, no! Asher non morire! Non morire ti prego! Non puoi morire prima della mia scena di sesso bagnato!!!”

Sesso bagnato?”

Ma sei stordito o cosa? Piove a catinelle e ho i capelli un disastro. Non te n’eri accorto?”

No.” Sussurrò lui. “Sono impegnato a morire.”

Asheeeeeeeeeeeeeer!”


3 commenti:

Anonimo ha detto...

gradioso!!! mi è piaciuto troppo il:
"No, sono impegnato a morire"
xD fantastico!!! xD

Morgana ha detto...

Miiiiiiii!!!! Ma io questi capitoli non li avevo letti per intero...oppure sono talmente un capolavoro a parte che a rileggerli sembra sempre la prima volta. E Asher che dà del mongolino al povero Jean è IMPAGABILE! Tutta questa parentesi molto "Austeniana" continua a farmi sentire molto "piccola fiammiferaia". E vi adoro. Come farò quando terminerà? :(

Flora ha detto...

Scriverai un'altra ff, mongolina... anzi, forse coi tuoi tempi sommati ai nostri è meglio che cominci!