sabato 14 agosto 2010

Supernatural activity - Capitolo 17 - Il capitolo è un po' emùùù, ma Asher di più...

Riassunto delle puntate precedenti:
Asher, in meditazione allucinogenamente assistita sulla riva del fiume, aspetta il cadavere del suo nemico. Non arriva un cazzo ovviamente, un po' perchè sono troppi un po' perchè al decimo barbone il nostro si è stufato di aspettare. Sta, stranamente, meditando di farsi fuori quando arriva il settimo cavalleggeri in uniforme d'ordinanza. Che sarebbe Jean-Claude nudo...
Asher messo di fronte al bivio se fosse meglio morire o una fetta impanata di culo fa la sua scelta. Secondo voi qual'è?


Colonna sonora: Spirit in the sky (Dr. & the Medics)

Morgana71 aveva detto NO. Non solo No, ma Hell no!

Asher a dire la verità ci aveva provato a farla ragionare, perchè parlando proprio papale papale quell’offertina del suo piccolo Jean di fargli da zerbino non gli faceva più tanto schifo: insomma, certo non avrebbe ceduto subito e l’avrebbe fatto ballare ancora un po’, però insomma almeno un giretto si poteva fare senza drammi, in fondo la sessualità era un lato importante di un’anima afflitta, no? E poi le fan volevano vedere nudo anche lui, eccheccazzo, almeno le donne etero e i masochisti, e tutta questa sfiducia sulla sua capacità di tenere il muso se smetteva di passare le sue notti da solo a deprimersi era ingiusta e ingiustificata, e ledeva la sua dignità e la sua reputazione di checca isterica sexysadica.

Ma l’Autrice aveva detto no, rivelandogli in gran segreto per convincerlo il numero totale dei capitoli, e promettendogli un sacco di momenti emo, di Pringles e di altro per impedirgli di rovinare il suo capolavoro. E il vampiro aveva concluso che se cuccava offstage poteva resistere ancora un po’, mentre Morgana71 si era messa a ragionare su qualcosa di grosso e drammatico, che li facesse incazzare di nuovo in grande stile.

Così non l‟aveva mai fatto. Non una volta si era rivolto a lui. Quanto tempo era trascorso? Dieci anni? Cinquanta forse. Strano come il tempo perda qualunque valenza quando sei immortale e la tua esistenza è piena di noia ma costellata di begli omicidi e tortura.

L‟esilio parigino non era stato finora eccessivamente penoso. Belle era diventata inspiegabilmente tollerante verso di lui, e le solite urla disumane “Sei un mostrooo” si erano gradualmente trasformate in semplici pugni in faccia quando le veniva voglia di scoparlo e si ricordava tardi del problema Mezza faccia. Evidentemente, riavere Jean Claude in uno stato semicoerente e voglioso di interagire e di farle regalini le aveva dato una calmata. Il flusso di gente che arrivava in tapis roulant alla camera della zoccoletta era pressochè continuo: non che Jean-Claude fosse l’unico professionista in attività a corte, ma era così felice di poter finalmente saziare la fame atavica da mangiapatate anoressico che non gli bastava mai. La cosa si univa mirabilmente al mondo che si era ampliato in modo inaspettato, e le potenzialità di questa estensione non erano sfuggite alla sua Master che voleva di più: più ricchezze, più potere, più territori. Più vittime per lei; quindi, per Jean Claude.

Asher sbuffò in modo nevrastenico. Era in piena crisi emo. Aveva tergiversato per tutta la serata, indeciso se aspettare il suo ritorno o andare lui stesso nella bocca del lupo. Purtroppo non poteva più evitarlo: il giorno dopo sarebbe partito per conto del Consiglio, e c‟erano un paio di questioni in sospeso che non potevano più essere rimandate fino al suo ritorno.

Dite che è la scopata d’addio? O che vuole lasciargli il suo criceto mannaro in giacenza? Maaannnòòòò.

Jean Claude aveva avuto un’idea geniale e aveva deciso di acquistare lo spazio che si estendeva dal suo teatro fino alla riva della Senna. Già, proprio fin dove lui amava trascorrere il suo tempo lontano dal mondo a guardare i barboni vomitanti. In realtà gli era sorto il dubbio che l‟avesse fatto apposta, anzi, ne era certo e gli avrebbe sicuro tenuto il muso per questo, ma, in effetti, aveva dovuto ammettere con sufficienza che forse una distesa di verde da sfruttare nei mesi estivi, durante i quali quella sua bettola avrebbe potuto dare dei party tra le zanzare, potesse essere economicamente sensato.

Questo lo avrebbe costretto a trovarsi un altro rifugio solitario dove farsi le … ehm, dove rilassarsi, ma doveva ammettere che era il luogo migliore e più logico in cui realizzare un simile progetto. E dato che era sempre lui ad occuparsi delle influenze in burocrazia e legge di Belle, gli toccava. Aveva già preparato i canonici 10 kg di scartoffie, e torturato alcune segretarie fannullone: mancavano soltanto alcuni dettagli da definire e un paio di firmette.

Perché si era ridotto ad aspettare fino all‟ultimo momento? Perchè regolarmente aveva trovato scuse o si era preso male o non aveva voglia di vederlo, e comunque avrebbe potuto pensarci Jean-Claude per tempo. Fatto sta che, alla fine, aveva deciso di andare da lui, nella speranza di trovarlo fuori dal teatro e fargli una scenata in mezzo alla strada, così magari avrebbe potuto resistere alla voglia di scoparlo, o lui sarebbe scappato piangendo. A Morgana71 sarebbe sicuramente piaciuto.

Quanto aveva voglia però di smetterla con questa farsa: vivevano nella stessa casa che, per quanto immensa, non gli impediva di incontrarsi; i loro sguardi si incrociavano ogni notte, a volte più di una volta, cosa che per lui era stata, e continuava ad essere, una sfida continua, una lotta contro la sua stessa capacità di tenere il muso. I momenti peggiori erano quelli in cui Belle e Jean-Claude si mettevano a scopare con l’ardeur, lo invitavano e poi gli facevano trovare la porta chiusa. Aveva urlato, aveva bestemmiato tutti i santi conosciuti, aveva devastato un sacco di stanze e consumato Analità campagnole e Belle l’aveva costretto a spostare mobili per domeniche intere. Ma non aveva ceduto, mai una volta.

Adesso non poteva farne a meno; tra pochi minuti sarebbero stati loro due, faccia a faccia. In realtà avrebbe potuto benissimo mandare un fattorino, ma la sua scelta di fantasie erotiche iniziava ad assottigliarsi, e in fondo erano almeno due capitoli che non lo picchiava. Piuttosto che andare in volo, aveva preferito camminare per potersi così scervellare con mille illazioni su come sarebbero andate le cose, caricandosi per una bella scena isterica. Ma non si sentiva uno stupido. Era solo un emo terminale pieno di gelatina e con… diciamo in mano… un copione allucinante. E poi doveva pur succedere qualcosa, altrimenti facevamo girare i pollici ancora un paio di capitoli poi ci infilavamo un bel matrimonio con Jean-Claude vestito da Rossella O’Hara.

Per eccitarsi un po’ di più si era fatto passare da Belle un po’ di anfetamine, in modo da arrivare completamente strafatto: ultimamente lei lo teneva ben rifornito di droga purchè lui non spaventasse la gente ai suoi ricevimenti, mentre quel bastardo di chiodo fisso si comportava in modo umile e sottomesso, senza mai provocarlo o dargli un assist. Non c’era ragione di pensare che avrebbe fatto il figo proprio oggi, probabilmente l’avrebbe trovato a sbronzarsi con la troupe, che ovviamente gli leccava le suole come tutti gli stupidi umani. Certo che Jean-Claude aveva proprio un debole per la plebaglia: non che la corte di Belle fosse il massimo della vita, ma la deriva adolescenzial-comunista da figlio di papà era veramente poco dignitosa. Insomma, sarebbe stata una noia mortale, magari ravvivata da un paio di battutacce.

Avrebbe preferito continuare con le sue seghe mentali, invece si ritrovò di fronte all‟edificio. Finse di cercarlo fuori ma era deserto, guardò anche sul tetto, e chissà perchè avrebbe dovuto essere lì, e alla fine si convinse che per non sembrare psicopatico oltre il necessario doveva entrare.

Qui abbiamo altre quindici righe su Asher che sta sotto la pioggia a rompersi le scatole, bagnare documenti, piangere senza essere visto, meditare oscure trame, fingere di pensare agli affari, immaginarsi Jean-Claude nudo, contare le pecore, dare calci a barboni eccetera.

Comunque alla fine entra eh? Giuro.

Aveva appena messo piede nell‟atrio, quando la sua mente registrò qualcosa di inaspettato. Lasciò cadere immediatamente la sacca e la tensione che aveva provato fino a quel momento lasciò il posto a un feroce istinto animale: i suoi occhi si accesero, squarciando l‟oscurità che avvolgeva l‟intera sala, e le sue labbra si piegarono in un ringhio rabbioso che gli snudò le zanne. Tutti i suoi sensi erano all‟erta. Era odore di sangue quello che impregnava l‟aria. Odore di sangue e di sesso. Si lanciò di corsa all‟interno, a scandagliare come un cane da tartufo ogni angolo del parterre, tra le poltrone, dietro gli immensi tendoni, in preda per una volta a una vera crisi isterica. Dopo aver controllato l‟intera platea, balzò sul palco vuoto e lo attraversò come una furia, tirando giù un pezzo di sipario, mentre passava dalla crisi emo schizofrenico-aggressiva alla crisi emo depressivo-ansiosa. Nella sua mente iniziò a farsi un viaggio, in parte causato dalla droga: Jean Claude nelle mani dei consiglieri, il suo corpo in balia di Morte D‟Amour, di Padma, di Yvette... i suoi bellissimi occhi spenti dalla rassegnazione. Era già un po’ eccitato.

Senza rendersene conto, si scagliò in volo verso la destra del palco e scaraventò giù la porta del camerino riservato agli attori.

Ta-dàààà!

Qualcosa dentro di lui si ruppe irrimediabilmente. Irrimediabilmente è un parolone, ovvio, però al momento si incazzò come una bestia.

Il suo cuore si fermò, per poi riprendere a scalpitare impazzito come un canarino idrofobo nel petto o nel torace; faceva male, un dolore lancinante, come se qualcosa glielo volesse strappare via dal petto riuscendo solo a lacerarlo. Bè, sì, un canarino sanguinolento avrebbe in effetti cercato di uscire. I suoi occhi si inondarono di lacrime, finché non pensò di vedere doppio.

Era la possibilità numero due.


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Emù???? xD

Ricciolineri ha detto...

La foto dfell'emo-emù è di Flora!!!;-)

Flora ha detto...

Trovata su Nonciclopedia... hihihihihi come direbbe un fallomarmocchio :P

Flora ha detto...

Cmq di solito io copio le foto e i riassunti di Riccia, per non parlare dei titoli :P