venerdì 3 settembre 2010

Supernatural activity - Capitolo 20 - Chi l'ha detto che l'inferno non è un bel posto?

Riassunto delle puntate precedenti:
Asher è tornato dal viaggio premio al Consiglio rilassato e felice, ma lo stress da ritorno dalle vacanze è in agguato. Un affare importante è sfumato per colpa sua e di Jean-Claude e Bellemorte è fuori dalla grazia di dio. Quale punizione avrà in mente la loro augusta sire? La pena capitale? Un po' di spanking? Un cd di Gigi d'Alessio?

Colonna sonora: Hells bells (AC/DC)

Belle fece strada addentrandosi negli oscuri meandri della sua corte,evitando corpi allacciati, siringhe e preservativi usati e pensando seriamente di organizzare una raccolta differenziata porta a porta. I due vampiri la seguivano in silenzio, chiedendosi se la loro vita sarebbe finita quel giorno o se ci sarebbe stato ritorno, mentre la loro Sire sproloquiava ad alta voce cercando di sfogare la sua incazzatura repressa.
"Ma io dico, ma è impossibile, se lo racconto a quelli del Consiglio mi prendono per il culo per almeno cent'anni. Ce lo vado già quello stronzo del Viaggi che mi fa le battutine sarcastiche come se non mi toccasse già ridere per finta ai suoi scherzi di merda che lui è più potente di me. E quel puzzone di Mortino? Stendetegli pure il tappeto rosso già che ci siamo... forse dovrei mollarvi a quella bagascia immonda di Yvette."
"Ma Belle!"
"Zitto Jean, non sto parlando con te ma con Aldo!" Belle grattò la cresta dipiume del pappagallo, offrendogli un biscottino."Che ha più neuroni nel becco di quanti tu ne abbia in tutto il corpo." Poi sospirò." Comunque puoi star tranquillo, non ho voglia di sottoporti di nuovo al processo di disinfestazione..."
"Dove stiamo andando mia sire?"
"Oh il nostro caro Asher si degna di parlare. E per elargirci queste perle poi. Secondo te dove stiamo andando? A un pic-nic? In gita scolastica? Al centro commerciale? Oh, ma ora comprendo gli occhi torvi e i faccini preoccupati... avete paura! Pensate forse che mamma vostra vi voglia seccare?”
I due tapini si scambiarono un fuggevole sguardo impaurito per poi tornare alle occhiate gelide d’ordinanza. "Effettivamente..."
"Non ci vuoi seccare?" Chiese Asher.
"Non sai quanto, mia insana progenie, ma ragioni di opportunità e di mera convenienza me lo impediscono. Non posso seccare Jean-Claude perchè perderei una merce di scambio troppo importante."
"Sigh.” Sospirò Jean-Claude. “Sono solo un uomo oggetto..."
La vampira sbuffò. "Magari fossi un oggetto! Purtroppo parli! E Asher non lo posso seccare perchè altrimenti tu mi andresti in para e dio solo sa quanto sia inutile una puttana che non si concentra e finge male gli orgasmi."
“Ma Belle!” Replicò Jean-Claude gonfiando il petto. “Oltre alla palle c’è di più!!!”
Bellemorte proruppe in una fragorosa risata. “Davvero? Uomini! Cosa diavolo vogliono da me? L’amore?” Nel silenzio tombale che seguì il sopracciglio sinistro della vampira si inarcò pericolosamente. “Non sento ridere alla mia battuta.”
“Scusa. Non avevamo visto il gobbo. Ah. Ah. Ah.”
"Ma allora dove stiamo andando?" Chiese Jean-Claude dopo aver dato un calcio a Quasimodo.
Belle gli strizzò un occhio maliziosamente. "Mhuamhuamhuamhua all'inferno! E dove se no?"
"Per le zanne di dracula!” Imprecò Asher. “Al tuo villaggio vacanze?"
"Naturalmente minchioni. E ricordatevi di pagare il biglietto!"
Jean-Claude cominciò ad accarezzarsi le parti del corpo a cui teneva di più sperando che non fosse l’ultima volta che le vedeva. “Sigh…almeno è andata e ritorno…”

Asher ebbe la decenza di mostrarsi afflitto e tentò di fare il bel gesto, probabilmente nel tentativo di non alienarsi del tutto le simpatie delle lettrici non masochiste: “Dai, Belle, lascia stare il piccolo, lo sai che non è colpa sua”.

Ashyyy come sei carinooo! Questa che non hai voglia di vedermi piangere e implorare me la segno sul calendario.” Esclamò Jean-Claude a metà tra commozione e ironia.

Ma brutto coglione, secondo te che cosa vi dovevo dare, un premio? Come se non fosse prevedibile che il signor Non sono mai stato bocciato qua avrebbe reagito con una delle sue solite crisi emo invece di andare dalla tua segretaria a farsi ristampare quei documenti di merda”.

Ufffffaaaa, ve ne approfittate di me perché sono un isterico sadico piccolo e nero”.

Stai zitto Asher” risposero in coro gli altri due e il pappagallo, meditando tristemente sul perché non potesse andare per locali come tutti gli altri.
Intanto una rutilante Musette in trampoli da sera e boa di struzzo li aspettava all’entrata di un luna park molto particolare. ”Venghino signori venghino! Visitate il Tortura Park! Attrazioni mirabolanti, spettacoli spettacolari, effetti speciali più veri del vero! Non starete più nella pelle. Letteralmente!”
Belle annuì compiaciuta rivolgendosi poi ai due vampiri che fissavano l’entrata con espressione stolida. “Da dove vogliamo cominciare ragazzi? E per favore levatevi quell’espressione ebete dalla faccia che poi la foto ricordo non viene bene.” Si lagnò la sire mentre crepitavano i flash e una voce meccanica li avvertiva che avrebbero potuto ritirare il loro souvenir nell’area recupero, sempre che fossero sopravvissuti.
“Che ne dice della sedia mediaset Signò?”
“Sarebbe?” Pigolò timidamente Jean-Claude.
Bellemorte sbadigliò con ostentazione prima di rispondere. “Una sedia di contenzione in cui si è obbligati a stare ad occhi aperti e vedere a ripetizione solo reti mediaset.”
“Anche rai.” Aggiunse Musette. “Tanto sono uguali…”
“Orrore!!!!” Risposero all’unisono Asher, Jean-Claude e Aldo.
“Preferite l’isola dei suicidi?” Chiese la sourdre de sang.
“Cioè una stanza con sabbia, rumore del mare, filmati sensoriali su albe e tramonti e colonna sonora dei 30 seconds to Mars. Finora il record di sopravvivenza è stato quattro giorni, dopodichè il malcapitato non ha resistito al richiamo del sole.” Si affrettò ad aggiungere Musette senza peraltro che qualcuno le avesse richiesto il surplus informativo.
Asher inarcò le sopracciglia dorate.”Bello, molto emo.”
“Emo ma definitivo.” Commentò Bellemorte scuotendo la testa.”Jean-Claude non resisterebbe neanche dieci minuti.”
“E quella cos’è Musette?” Chiese quest’ultimo indicando una piccola ghigliottina posta accanto alla più canonica versione a grandezza naturale.
“La ghigliottina?”
“Non quella grande, quella piccola! E’ di Valentina?”
“Sì.” Rispose Musette.
“La usa per le bambole?” Continuò Jean-Claude incuriosito.
“No.” Risposerò in coro Bellemorte, Musette e lo stesso Asher.
Jean-Claude si grattò la testa, indeciso se dar voce alla propria confusione e rischiare di far brutta figura o star zitto. Poi decise che peggio di così non poteva andare e che tanto valeva togliersi lo sfizio. “E allora per cos-“ Improvvisamente la comprensione lo illuminò d’immenso. “Oh. Prende quel piccolo arnese e mette il nostro piccolo arnese in quel piccolo buco…”

E zack, vi spunta la punta!” completò Musette sbavando.

Mi sono ricordato che ce l’ho già a casa, scusami.”
“Quante storie…tanto ricresce!!!” Chiosò una Bellemorte estremamente annoiata.
“Basta!” Sbottò Asher poco prudentemente, data la precarietà della situazione. “Mi avete fatto venir voglia di autoinfliggermi un toro di Falaride, o una bella Ruota della sfortuna o una sana battuta delle piante dei piedi. Cristo santo Belle, ma qualcosa di tradizionale no?” Intanto il povero Jean-Claude tentava disperatamente di entrare nell’isola dei suicidi, ma fu ripreso per la collottola da una sempre attenta Musette.
“Vedo che smembrare malcapitati per il Consiglio ti ha trasformato in un noiosissimo conservatore mio caro Asher. Se mi diventi anche repubblicano ti termino sul serio.” Tuonò la Sire sul punto di deflagrare.”Vuoi la tradizione? E tradizione sia. Musette? Passami il baule di palissandro nel ripostiglio.”
La già cadaverica factotum sbiancò se possibile ancora di più.
“Quello”?
“Sì, mia cara.” Sogghignò Belle.”Proprio “quello”.”


Parodia di No rest for the wicked di Morgana71, scritta insieme a Flora. Non c'è scopo di lucro. I nomi di alcuni personaggi appartengono a Laurell Hamilton. Vari tratti di ambientazione appartengono alla Whitewolf. I personaggi originali appartengono a Morgana.

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