lunedì 12 ottobre 2009

Capitolo 28




*I poteri vampirici evaporano come neve al sole lasciando al loro posto la stronza di sempre.*
Anita: Aghhhhhhhhh! Fuori tutti i fidanzati! Fuori!
JC e Asher: Merde! Si sta ritrasformando in Lady Macbeth. Scappiamo!
Requiem: *Ricomparendo placidamente da dietro la porta.* Io resterò, mi piace litigare, da uno scopo alla mia vita e poi tanto mi odi!
Anita: All’inferno, io non ti odio! *Fissandolo perplessa.* E poi scusa…ma non eri uscito?
Requiem: *Sbattendole le lunghe ciglia.* Fatto finta!
Anita: Sigh! Vado in bagno a vestirmi.
Requiem: *Rabbuiandosi.* Ti ho già vista nuda mia luminosa stella del mattino, non puoi vestirti davanti a me?
Anita: *Cercando di restare calma.* Voglio accarezzare le mie pistole in santa pace, niente di personale. Posso?
Requiem: Sniff! *Tormentandosi il pizzetto, non molto convinto.* Sicuramente…
*Anita entra in bagno scuotendo la testa e dopo un quarto d’ora ne esce con la sua uniforme d’ordinanza: maglietta nera, intimo coordinato, nike nere, pistole, pugnali e croce.*
Requiem: Come sei elegante mia dolce Anita.
Anita: Prego?
Requiem: *Notando la catenina della croce cha fa capolino dalla scollatura.* Sniff! Sono l’unico mostro qui dentro a cui una croce può recare nocumento. Mi disprezzi dunque a tal punto?
Anita: *Sbuffando.* Senti Requiem, sarai l’unico mostro qui dentro, ma non l’unico che vuole possedermi…la croce è per Belle e Mammina. Niente di personale.
Requiem: *Continuando a tirar su col naso con aria ferita.* Oh sì, certamente, dicevo per dire, l’avevo capito subito…sniff! Mi sembri un po’ di cattivo umore, ma non eri felice e a favore della vita?
Anita: Uno di quei due vampiri mi ha ipnotizzato con dei pensieri positivi. Adesso che se ne sono andati sono la stronza di sempre. E se non ti dispiace levati dai piedi che telefono al mio gine. Niente di personale.
Requiem: *Col labbro inferiore tremolante e i lucciconi.* Ma perché? Non lo racconto a nessuno!!
Anita: Senti Requiem mi hai proprio scassato il cazzo, sai? Niente di personale…ma gli amici di letto non rompono così, scopano e basta.
Requiem: *Fissandosi i piedi.* Sniff! Sì Anita. Sniff!
Anità: Gesù! Dov’è Ed quando serve? Voglio un lanciafiamme cazzo! Niente di personale Requiem, eh?
Requiem: Sniff! Ok. Sniff!
Anita: *Sbattendo la porta del cesso.* E soffiati quel cazzo di naso porco zio!
*Di nuovo nel bagno Anita compone il numero dello studio ginecologico del suo dottore.*
Anita: Pronto? Posso parlare col Doc? Ho bisogno di un parere sui test di gravidanza.
Infermiera: Il Dottor. North è impegnato sull’altra linea, ma intanto puoi parlare con me. Cosa c’è che non va stella! Ci sei rimasta, neh?
Anita: No, cioè sì, cioè, mica sono sicuri quei test, vero? Ho letto che hanno un’affidabilità di solo il 99,9 periodico per cento!!!
Infermiera: *Con voce compassionevole.* Eh sì, dolcezza, ci si può fidare, sai? Falsi negativi ci sono, ma falsi positivi…
Anita: Oh. *Mordendosi le labbra.* Sì, ok, però se proprio voglio essere sicura, sicura, sicura posso fare un’esame del sangue, no?
Infermiera: Ma certo carina! L’assicurazione è la tua, mica la mia! Però, fossi in te comincerei a sferruzzare qualche tutina…
Anita: Sferruzzare? Tutina? O no, no, no! Io non posso!
Infermiera: Se fai l’abbonamento a Punti e Ricami è facile! Ma da quando non hai le tue cosette ninin?
Anita: Ehm…da settembre…
Infermiera: Congratulazioni belleé! E speriamo che sia femmina! Ti consiglio una bella visita prenatale e ti passo il Dott. North ninin. E ricordati di sferruzzare!
Anita: Buaaaaaaaaaaaaaaa!
Doc: Ciao, Anita! Che c’è che non va?
Anita: Doc! Sniff! Doc! Ho bisogno di un secondo parere su un test di gravidanza, voglio essere sicura del risultato.
Doc: Tu hai sempre apprezzato la franchezza vero?
Anita: Sì, perché?
Doc: Perché ti hanno fottuto tesoro, sei pregna! Sei incinta! Hai il biscotto nel forno! Hai la torta in cottura! Hai-
Anita: Cazzo! Ho capito! Allora senta…ehm…in realtà… per l’osservatore casuale, che non mi conosce davvero…che non sa i miei sentimenti, la mia storia e i miei tormenti interiori…che non conosce le mie dispute morali interne…potrei…e dico potrei…sembrare una specie di troia del soprannaturale per cui ho bisogno di tutti i tipi di test disponibili per essere sicura che il mio bambino non sia una specie di Alien.
Doc: Ma Anita! Non ti darei mai della troia in faccia, vieni oggi per un esame del sangue e un’ecografia.
Anita: Oggi? No, oggi ho da fare…devo ritoccarmi i peli, devo fare le sopracciglia…e poi sono solo di due mesi! Per la sindrome di Vlad c’è tempo!Doc: Sindrome di Vlad? Bene, bene, bene…abbiamo fatto le porcelline, eh? Oh, bando agli indugi, c’è bisogno di qualche ripetizione di ostetricia del sovrannaturale. In pillole, se il neonato ha contratto la sindrome di Vlad hai abbastanza tempo per abortire prima che il piccolo ti divori dall’interno, ma se ti scopi un mannaro trasformato a metà, la …ehm…creatura potrebbe avere la sindrome di Mogli e cioè vivere col pannolone fino a trent’anni allevato da orsi e pantere idiote.
Anita: Mbah?
Doc: Scherzavo cara! E poi chi diavolo farebbe sesso con un mannaro mezzo trasformato?
Anita: Ehm…
Doc: Anita? Ci sei?
Anita: Dannazione. *Sull’orlo delle lacrime.* Una volta conta?
Doc: Sigh! Quante volte l’ho sentita questa domanda? Conta, conta. Parlando seriamente, questo vuol dire che la tua gravidanza potrebbe durare come quella dell’animale mannaro corrispondente. Cioè, per lunedì prossimo, potresti aver superato il limite legale per abortire in questo stato. Che mannaro era?
Anita: Leopardo.
Doc: Ok. Col leopardo si va un po’ in ritardo. Abbiamo tempo fino alla fine del mese.
Anita: *Deglutendo nervosamente.* Quando si incomincerà a vedere?
Doc: No, quando scodellerai la cucciolata. Fossi in te comincerei a prepararmi la scatola di cartone…
Anita: Eeeeeeeeeeek!
Doc: Le gatte fanno così! Senza parlare del fatto che se avessi un bambino con la sindrome di Mowgli e/o Vlad, sarebbe un fenomeno da baraccone anche se sopravvivesse.
Anita: Buaaaaaaaaaaaaa!
Doc: E poi c’è la sindrome di ET per cui il bambino avrà un collo da giraffa e sarà tutto rugoso! Ma avrà splendidi occhioni!
Anita: Eeeeeeeeeeeek!
Doc: Uhauhauha! Scherzavo di nuovo! Non ti ho tirato su il morale?
Anita: Ok, mi hai convinto. *Rimuginando sulle possibilità di sparare metafisicamente per telefono.* Niente peli per oggi, ci sarò stronzo!
Doc: Ehi! Sei tu che mi hai insegnato a non leccarti quel culo litigioso che ti ritrovi. Ci vediamo alle 2:00 in ospedale! Ciao!
*La ragazza si siede per terra, sul marmo freddo, le ginocchia appoggiate alla fronte.*
Anita: Sniff. Non mi sento tanto bene. Forse dovrei nutrire l’ardeur.
*Subito una voce flautata si sente al di là della porta.*
Requiem: Mia dolce stellaaaaaa? Tutto beneeeeee? Io sono quiiiii!
Anita: Sigh! Meglio caffè e cornetto…

Nessun commento: