martedì 1 settembre 2009

Capitolo 7...Si ricomincia!!!


*Le due donne si staccano lentamente guardandosi negli occhi. Nella stanza si sente un intenso odore di iodio. Tutti gli occhi dei sireni presenti, guardie del corpo e figli di Samuel, si sono trasformati in un solido nero. A Samuel stesso sberluccicano vampiricamente gli occhietti. Versi di delfini, o parolacce stridule, riempiono la stanza mentre Tea comincia a intonare il suo canto.*
Tea: Mare profumo di mare, con l'amore io voglio giocare…
Anita: E’ colpa del mare, del cielo e del mare, sento che sto lasciandomi andare…
Tea: *Leccandosi le labbra e frapponendo tra lei ed Anita il piccolo Tomas.* Mare profumo di mare, questa patata che cosa puo' fare, io non ci credevo, ma posso sognare….
Anita: *Completamente in trance.* Sapore di sale, sapore di mare che hai sulla pelle…che hai sulle labbra…
Tom: *Abbassando il volto per baciarla al posto della madre.* Finalmente si pomicia!
Cris: Vai vai che ti frego i tuoi Gormiti.
Tom: Cosaaaaaaa?
Anita: Ehi! *Risvegliandosi dal sonno magico.* Dove sono? Che faccio qui? Chi sei tu? Eeeeeeeeeek! Sei il minorenne!
Tom: Ciao! Posso toccarti le tette?
Anita: *Incrociando le braccia sul petto.* Ma anche no!
Tom: E ho perso i miei gormiti per niente? Buaaaaaaaaaaaaaaaaa!
Anita: Basta questa è una violazione madornale dell’etichetta! Lo sapete vero che posso farvi revocare il salvacondotto, vero? Vero? JC vi farà il mazzo a tarallo! JC? PASSO.
JC: Ma petite! Io qui avrei un po' da fare...PASSO E CHIUDO.
*Intanto di sopra…*
JC: *Con sedia e frusta da domatore.* Meeeng? Menguccia? Vieni da papà, su bella, dai!
Meng Die: Io vi ammazzo tutti!
Asher: *Gettandole bistecche di carne cruda.* Dai Meng! Non fare la permalosa!
Meng Die: Ammazzo anche te cazzo sfregiato dei miei stivali!
JC: Oui tesorino. Bien sur! *Facendo cenni a Requiem, nascosto prudentemente dietro la Lamia.* Cazzo Requiem! E dille qualcosa di romantico! Falle capire quanto è importante per te.
Requiem: Oh certamente, lo farò immantinente! *Mettendosi in ginocchio e cominciando a declamare.* Oh mio selvaggio ed esotico fiore
tu scacci ogni pensiero e scaldi il mio cuore
con puri pensieri d'amore!
JC: Tres bon.*Con un sorriso incoraggiante.*Dai che vai bene!
Meng Die: *Intenerita.* Davvero mio piccolo Brontolino?
JC e Asher: *Guardandosi negli occhi.* Brontolino?
Requiem: *Continuando imperterrito in uno svolazzo di capelli e tabarro di seta.* Di tutte le donne sei la più bella, seconda solo alla mia stella gemella!
*Asher e Jean-Claude si mettono le mani nei capelli, mentre la vampira diventa giallo limone.
Meng Die: Aghhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!*Rompendo una bottiglia di rum e brandendola a mò di coltello.* IO NON SCHERZO UN CAZZO!
Requiem: *Grattandosi il pizzo, perplesso.* Che c'è fiorellino? Non ti è piaciuta?
*Nei sotterranei la negromante scuote la testa, avendo colto qualche sprazzo della scena.*
Anita: Ok, Jean-Claude ha da fare, vi punirò io. Niente spettacoli gratis per voi.
Tea: Neanche uno spogliarello al Guilty Pleasure?
Samuel: TEA!
Micah: Aspetta Anituccia. *Tentando di intercedere in favore degli ospiti.* Non hai sentito quello che stavamo dicendo, prima che tu e la supersirena vi baciaste?
Anita: No, con quei cazzo di delfini che volevi sentire?
Micah: Samuel ti ha avvertito che dato che non sei un’amante delle donne il piccolo Tom avrebbe fatto parte della partita.
Anita: *Girandogli le spalle.* Quello che ti pare, me ne frego altamente. Adesso ho le palle girate e non c’è storia lacrimosa che tenga. Saluterò prima gli sgherri di Auggie. Ecco.
Tea: *La sua voce supera di un’ottava l’ultima disponibile sul pianoforte rompendo tutti i bicchieri di cristallo.* Vuoi forse dire che quella troia è più alta in grado dei miei figli?
Anita: Sarà troia, ma almeno non ha tentato di infilarmi la lingua in bocca e di darmi in pasto un minorenne! *Lasciando Tea a bocca aperta e rivolgendosi in modo amichevole alla compagna di Auggie.* Allora ciao cara, io sono Anita la star della serie e tu saresti?
Auggie: Idda è Bunny la mia “signora”.
Anita: Ummm…Bunny come?
Bunny: Bunny come Bunny stronza!
Auggie: Zitta! *Dandole un nocchino.*Nun te sape cumpurtari?
Bunny: Ma cosa volete da me? Io sarei una puttana? *Indicando Tea ed Anita.* E quella che fa il pappa dei suoi figli allora? E questa che si scopa qualunque cosa respiri e non respiri?
Anita: *Dando di gomito a Nathaniel.* E Jean-Claude era preoccupato perché sono una burina…
Auggie: *Facendo un cenno del capo a uno dei suoi vampiri.* Benny?
Anita: Beeeenny? Alla faccia della fantasia…
Auggie: Pigghiati a Bunny, sbattila su u primo volu ppè Chicago e levamela dai cabbasisi.
Benny: Subito Master.
Bunny: *Cominciando a piangere* Nooooooo! Auggie noooooooo! Ti pregoooooo! Sarò buona! Bacerò i piedi a quella troia! Ti pregoooooooo!
Auggie: Vattinn’! E mi raccumanno a ttia Benny. Assicurati che pigghi solo a robba sua.
Bunny: Sniff! Le tette le posso tenere? *Appena Benny la afferra sfodera la french manicure e comincia a dare in escandescenze.* Cazzo! Brutto stronzo figghi’n drocchia! Mabafanculo a te e mammeta! Hiss! Roar! Grrrrrrr! Hiss!
Anita: *Notando che la faccia del povero Benny è ormai ridotta a una maschera di sangue.* Claudia? Fredo? Aiutate Benny che è un po’ in difficoltà.
Micah: Potremmo farla gattina mannara ad honorem, che ne dici Anituccia?
*Benny e Bunny escono dalla stanza scortati dalle guardie del corpo.*
Anita: Ok. Adesso chi devo salutare?
Octavious: *Alzando un sopracciglio e sputando per terra.* Dovresti salutare me che sono il servo umano di Auggie, il signor Auggie per te, ma lascerò che tu conosca biblicamente i cazzi di cui il mio Master, magnanimamente, ti fa dono, dato che anch’io penso che abbiamo sprecato abbastanza tempo e non vedo l’ora di tornare in albergo e scuotermi di dosso la polvere di questa casa di pannocchiari bifolchi.
Anita: Ummm…allora ok. *Sussurrando nell’orecchio di Micah.* Ma che ha detto?
Auggie: Ora che mi sono liberato di chidda baldracca putemo parlari seriamendi. Già lo sapevu che era tanticchia gelosa ma nun credevu accussì.
Anita: Ma de che aò?
Auggie: Della tò beddrezza naturali, della tò ariata frisca, della-
Anita: Sono la star della serie, queste sono tutte cose scontate…ma con tutte queste lodi cosa credi di fare? *Guardandolo con sospetto.* Io non mi fido di te…mi avevi presentato Bunny come la tua signora e ora la chiami puttana? La signora è più di questo, è un mestiere onorabile e antico.
Auggie: *Ridacchiando.* Certamendi. Il mestiere chiù vecchiu du munno…Cristuzzu santo, quel ricchiunazzu di Jean-Claude t’ha impupato proprio bene…che te pari che ce putevo fa con chidda? Spiarici di politica?
Anita: Forse no, ma a casa tua puoi fare come ti pare! Qui è diverso e io coi miei amanti ci voglio fare le parole crociate, andare a cena, sbattergli in faccia le rose che mi portano, farmi massaggiare i piedi e via dicendo.
Auggie: *Sgranando gli occhioni grigi.* Minchia! Mi stai dicennu che vuoi essere corteggiata?
Micah e Nathaniel: Proprio così.
Octavious: Il Master di Chicago non corteggia! Il Master di Chicago prende e porta a casa!
Anita: Certo! *Alzando il medio a Octavious.* Prendi e porta a casa!
Auggie: *Riflettendo assorto.* Ummm…mi sa che non ti ho portato i tipi giusti allora.
Anita: Cioè?
Auggie: Pierce? Haven? Fatevi avanti picciotti!
*Due uomini dall’aria pericolosa si fanno avanti. Uno è alto, snello, con gli occhi azzurri e corti capelli, tinti dello stesso colore. Indossa jeans a cavallo basso, anfibi slacciati, una canottiera da cestista e un giubbotto di pelle invecchiata. L’altro sembra quasi il suo gemello, ma è moro con gli occhi neri. Porta un classico abito da gangster, gessato con camicia nera e cravatta bianca. Mastica uno stuzzicadenti.*
Nathaniel: Pierce e Haven? Hanno solo il nome?
Pierce: Pierce stecchino, pleaaas.
Micah: *Alzando le spalle.* Almeno non si chiamano Bonny e Banny…
Anita: *Notando rigonfiamenti non di suo gradimento.* Ummm… Consegnate le armi ragazzi. Quello che vi serve stasera lo avete in mezzo alle gambe.
Auggie: Su picciottazzi, dite qualcosa!
Haven: *Salutandola con tre dita.* Yo bella!
Pierce: Sigh! Voglio tornare a casa, buaaaaaaaa!!!
Anita: Cosa? Vuol tornare a casa? Auggie! Io accetto solo pomme de sang consenzienti, non te l’ha detto Jean-Claude?
Auggie: Ma era il cazzo più grosso che avevo! Parola di Bunny!
Anita: Davveeero? No, cioè, qui a St. Louis non trattiamo i nostri come baldracche da quattro soldi. Hanno una scelta!
Auggie: Anche a Chicago ce l’hanno.
Anita: E sarebbe?
Auggie: Fari quello che dico io o muriri.
Anita: Bè…anche a St. Louis…
Auggie: *Girando intorno a quello dai capelli azzurri, facendogli aprire la bocca per mostrarne la dentatura e togliendoli il giubbotto per farne vedere i muscoli.* Che ne dici di Haven? Provalo un po’, facci un giretto…
Anita: *Osservandolo ben bene da capo a piedi.* Mmmm…mi piacciono i suoi capelli, sono cordinati agli occhi, come quelli di Cookie Monster, il mio personaggio dei cartoni preferito.
Cris: Perché non conosci Ipnorana la beffarda!
Haven: Perché non hai ancora visto nelle mie mutande bella!
Anita: Gesù, Giuseppe e Maria. Ti sei tinto anche lì?
Haven: *Afferrandosi il pacco e muovendolo su e giù.* No però c’è un bel mostro di biscottone per te…*Cadendo in ginocchio di fronte a lei.* Lo mettiamo in forno?
Anita: Mmmm…sento odore di metafisica…odore di gatto…a me mi piace, yummm!
Micah e Nathaniel: Ehi! Siamo noi tuoi gatti di casa!
Haven: Io non sono un gatto di casa bella. *Graffiandole la schiena.* Io non faccio le fusa, sono un gatto selvatico, roarrr!
Anita: *Cominciando ad ansimare.* Mmmm…sento un nuovo potere che mi prude sotto la pelle…
Haven: Diamogli una grattata…toccami Anita…
Anita: *Avvicinando la bocca al suo collo.* Sìììììììì….
Haven: Toccami…
Anita: *Sfiorandolo coi denti.* Sììììììì….
Haven: Toccami…
*Nella stanza erompe un ruggito bestiale.* Noooooooo!
Anita: *Alzando la testa e guardando a destra e sinistra.* Eh? Cosa? Chi?
*Un uomo dai capelli biondi la prende per un braccio e la allontana da Haven ancora inginocchiato.* Se vuoi un leone Anita prendi me!
Anita: Joseph? *A bocca spalancata per la sorpresa.* Il leone di St. Louis? Che cazzo ci fai qui?
Micah: Ma l’hai invitato tu Anituccia!
Anita: Ah. E perché me l’avete permesso?
Haven: Levati di torno, io sono più leone di te.
Joseph: No, sono più leone io.
Haven: No io.
Joseph: *Trasformandosi i capelli in criniera.*No io.
Haven: Io passo. Non ho la criniera cordinata.
Auggie: E che c’importa cu fu cchiù leone? Tutti i leoni sunno mia!
Joseph: Che vorresti dire?
Auggie: Che u miu puteri è sui leoni. Ti va di assaggiarne tanticchia?
Joseph: Fammici pensare? Ummm…passo grazie.
Auggie: E io te lo fazzo ingoiari lu stesso. Octavious? *Il servo umano abbraccia il suo Master.* Potere della Strega dell’Est attaccazecche al leone codardo, VAI!
*Joseph comincia a grattarsi irrefrenabilmente mentre la criniera pian piano regredisce per lasciare il posto al suo solito taglio militare.*
Anita: *Mettendosi tra Joseph e gli altri due.* Lasciatelo! Non potete metafisicizzare i leoni di casa mia!
Auggie: Ma i leoni nun sunno l’armalo da chiamari di Jean-Claude!
Anita: Ma io ho fatto un trattato con loro e tutto quello che faccio io è come se lo facesse anche Jean-Claude e quello che fa lui se non mi piace sono cazzi!
Auggie: Parla ppè ttia bedda! A Chigago chi fa da se fa per tre.
Anita: Puff! Anche a casa nostra, non per niente siamo un triumvirato…
Auggie: *Ad occhi sgranati.* Quindi combatteresti contro di me e il mio servo umano?
Anita: *Sbattendogli i ciglioni.* Se tu fossi davvero un cavaliere ti accontenteresti di uno contro uno.
Auggie: Ok. *Sogghignando e allontanando con un cenno Octavious.* Giochiamocela a pinguinu giappunesi.
Anita: Mbah?
Auggie: *Disegnando un quadrato per terra.* C’abbrazzamo su una gamba sula in mezzu alla stanza dentro al quadratu. Ci si prova a spingere fora e chi nesce ppè primu o cadi, perde.
Anita: Ok. Mi pare facile. *Fregandosi le mani.* Per avere Joseph dovrai passare sul mio culo Auggie!
Auggie: Sì, sì, sì. *Abbracciandola in modo non esattamente casto.* E’ proprio quello che ho intenzione di fare bedda mia…e Jean-Claude non putrà macari incazzarisi!
Anita: Eh? Mbah? Mi è sfuggito qualcosa?

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