lunedì 8 giugno 2009

Capitolo 18

*Jean-Claude entra con circospezione nella stanza da bagno in cui Anita si è nuovamente rifugiata, avvolto nella sua solita vestaglia, usando un paravento come scudo*
JC: Ehm…come andiamo ma petite? Tutto bene?
Anita: Oh Jean-Claude, finalmente sei qui!! *Aggrottando le sopracciglia* Si può sapere che cavolo ci fai con quel paravento?
JC: Chi, moi?*Scrollando le spalle alla francese e sbattendo le ciglia* Niente…l’ho comprato ieri e te lo volevo far vedere. Ma non sei arrabbiata con me?
Anita: No! *Saltandogli addosso e affondando il volto nei rever di pelliccia* Eeeeeeetciù! Maledetto pelo…E’ che ho attaccato l’ardeur a Graham!!! *Fermandosi un secondo a riflettere* Un momento…ma TU mi hai attaccato l’ardeur quindi forse la colpa è tua…

JC: Merde…dove ho messo il paravento?
Anita: *Scuotendo la testa* Ma chissenefrega di chi è la colpa. Gliel’ho attaccato e basta. E ce l’avevo messa tutta per non attaccarglielo!!!
JC: Ma avete avuto dei contatti ravvicinati del terzo tipo?
Anita: Cosa?
JC: Avete scopato?
Anita: Nooooooooo! *Con un’espressione disgustata sul volto* Neanche se fosse l’ultimo uomo sulla terra! Preferirei scopare con chiunque piuttosto che con lui.
JC: Davvero?
Anita: Ok. Viene prima di Willy. Ma solo perché le sue cravatte mi spegnerebbero l’ardeur. E di Zerbwroski. Ma solo perché è sposato. E di Edward. Ma solo perché è la mia anima gemella. E di…insomma sarebbe l’ultimo uomo sulla terra se tutto il genere umano maschile fosse strafico e megadotato!
JC: Ma se non c’hai fatto sesso allora è impossibile. Tu sottostimi la tua naturale avvenenza!
Anita: Davvero?
JC: No, ma lisciarti il pelo nella direzione giusta aiuta sempre…
Anita: Mbah? *Sull’orlo di una crisi di nervi* Io non so il perché, il percome e il comemai ma Graham è passera-dipendente. Chiedilo a Clay! Chiedilo a Clay! Chiedilo a Clay! Non ti fidi?
Clay: *Dalla camera da letto* Io non c’ero e se c’ero dormivo!
JC: Mi fido, mi fido! Ma l’ardeur non si prende come l’influenza, ci vuole un po’ più di sforzo.
Anita: Ma io gliel’ho attaccato sono sicura! Mi xe ‘na bagassa, ‘na femminassa, ‘na sbraghessona scarlaatt!
JC: *Posandola per terra e fissandola negli occhi* Ma petite? Sei tu?
Anita: Sbraghessona scarlaat? Ostreghetta! Xe staa rincojonita da un vampir!!!
JC: Mi sa di sì ma petite…sento puzza di Colombina…
Anita: *Andando a recuperare, incazzatissima, la sua firestar* Gà da xere inventaà il vampiro ghe me fotte, ciò!
JC: Clay? Portaci una croce! *Cominciando a indietreggiare verso la porta* Anita stai ferma!
Anita: Ahhhhhh! *Accarezzando la pistola con amore e puntandola ora verso JC ora verso Clay, a sua volta entrato in bagno* Adesso mi sento meglio.
JC: Ehm…Anita? Anituccia? Potresti gentilmente mettere via quella pistola?
Anita: Ma la pistola mi ha fatto tornare in me!
JC: Appunto! Clay? Il paravento s'il vou plait!
Clay: Ecco la croce. Ma non farà male anche a te Jean-Claude?
JC: No, perché io non le sto facendo niente!
Clay: E allora perché vuoi il paravento?
JC: Prevenire è meglio che curare…
Anita: *Allungando la mano* Gò da ciapparla?
JC: Per la catena, ma petite. Per la catena.
Anita: Tà rason. Nun gò bisugno di un’altra cicatrice, ciò. *Fissando la croce* E adesso con l’aiuto del sole vincerò! ATTACCO SOLARE! ENERGIA!
*La croce comincia a sprigionare una luce fortissima*
Clay: Cazzo non si vede più nulla!
Anita: *Urlando accecata dall’intensissimo fascio luminoso* Dannazione! Jean-Claude? Ti sei fatto male?
Clay: *Da fuori della porta* L’ho portato via io!!!
JC: Merde ma petite. La prossima volta che hai voglia di farmi una lampada dimmelo prima che mi spalmo la crema…
*Alcune guardie del corpo sono arrivate nella camera da letto al seguito di Claudia*
Claudia: Anita stai tranquilla! JC è al sicuro! Ti mando dentro Jake!
*Un ragazzo ovviamente belloccio, ma non abbastanza per essere scopato, entra nel bagno con circospezione*
Jake: Che facciamo Anita?
Anita: E tu chi sei?
Jake: Sono uno degli innumerevoli nuovi personaggi che compariranno in questo libro e poi più.
Anita: Ah, ok. Carne da cannone. Posso rischiare un pericolosissimo numero di negromanzia in tua presenza.
Anita: *Chiudendo gli occhi* Mi concentro…mi concentro….vedo due donne in una camera d’albergo che fanno cruciverba…vedo una figura coperta da un mantello…è qui…si nasconde nell’angolo meno usato del bagno…la tazza…vedo un uomo…
Jake: Ma come fai a dire che è un uomo?
Anita: Bè con quel naso lì può essere solo un megadotato!!!
Jake: Ma non sarà una maschera?
Anita: Dannazione è vero, ‘sti stronzi sono tutti mascherati. Non si fa così, non si illude una povera ragazza…aspetta che lo tocco con il mio potere. Biribiribiri. Biribiri. Biribiribi-aghhhhhhhhhhhhhhhhhhh! *Un'ondata di potere si leva dalla tazza di ceramica sommergendo Anita e facendola volare contro le pareti di specchio* Cazzo! Mi sa che soffre il solletico…
Jake: *Saltando e cercando di proteggere la ragazza col suo corpo* Merda! Altro che sette anni di guai!

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