martedì 30 giugno 2009

Capitolo 32

*Soledad si sta gettando addosso a Peter*
Anita: Sparagli Peter! Sparagli!
Peter: Mbah?
Anita: Il grilletto lo devi premere, non strizzarlo, non è il tuo cazzo!
*Tutto si svolge come al rallentatore: mentre la tigre mannara cerca di sferrare un colpo mortale al povero Peter, Cisco si mette in mezzo, proteggendolo col suo corpo. Peter viene colpito di striscio mentre Cisco cade a terra con la gola aperta come una mela.*
Claudia: Hanno beccato Cisco!
Anita: Sì vabbè, ma come sta Peter?
T-Ed: *La bocca ridotta a una linea sottile* Ora mi incazzo sul serio, nessuno tocca i miei gioielli. *Frugandosi nelle mutande* Merda, dove ho lasciato il lanciafiamme?
*Neeeeeeeeeee Neeeeeeeeeeeeeee Neeeeeeeeeee*
Lilian e Cherry: * Insieme a Nathaniel e Stephen riciclati come barellieri* Pronto soccorso mannaro in azione! Lasciateli a noi!
*Tutti continuano a sparare a Soledad che continua a ballare il tip tap sotto la gragnuola di colpi continuando imperterrita a rigenerarsi.*
Olaf: Tarataratà! *Con le gocce di sudore che gli imperlano la pelata* Zi può zapere coza ezzere questa tonna? E’ impozzibile da uccidere! Cazzen!
T-Ed: Tarataratà! Zitto Olaf. Quando si spara, si spara, non si parla.
Claudia: Tarataratà! Il problema è che le munizioni stanno per finire, ma lei non è morta per niente!
Remus: Tarataratà! E insomma muori! Quanto cazzo ti ci vuole!
Soledad: Mmmm…mi piacciono i tipetti combattivi.
Remus: Tarataratà! Allora sarai pazzo di me.
Anita: Il fuoco! Dovete abbatterla col fuoco!
T-Ed: * Puntando il lanciafiamme su Soledad e premendo il grilletto. L’ordigno però, dà luogo solo a una misera palla di fumo.* Lo sapevo che non dovevo farci giocare Peter …
Olaf: Mai preztaren il tuo giocattolen preferiten! Perché il fuochen?
Anita: Perché si può decomporre e ricomporre!
Claudia: E’ come il cubo di rubik!
Anita: No, è come un vampiro di Morte d’amour!
Olaf: Nomen merafiogliozen! Come mai io non conoscere?
Anita: Non è uno che trovi sulle pagine gialle!
Claudia: *Accerchiando la tigre insieme agli altri.* Ma non muoiono mai?
Anita: *Stringendosi nelle spalle* Noi redivivi, loro redimorti.
*Olaf va a prendere una tanica di benzina e poi la getta addosso alla tigre mannara.*
Soledad: Mhuamhuamhua! Cosa credete di fare con questo?
Olaf: Un fumante barbecue, tonna!
Soledad: *Sogghignando* Abitualmente fumo solo dopo mangiato. Perché non torni tra dieci minuti?
Anita: Tra dieci minuti fumerai all'inferno!
Soledad: *Senza smettere di sorridere* Uccidermi non fermerà la caccia selvaggia. L’arlecchino vi distruggerà tutti! La mia morte non vi servirà a nulla!
Anita: Può darsi però almeno mi divertirò un po’!
Soledad: *Cominciando a mostrare qualche segno di paura* Ma non puoi parlare sul serio! Non puoi uccidere l’arlecchino, non si fa!
Anita: Allora vediamo di fare un discorsetto terra terra: se non uccidiamo l’arlecchino l’arlecchino ci uccide, quindi con le tue minacce mi ci sciacquo le palle, sono stata spiegata?
Soledad: Protesterò!!!
T-Ed: Mandaci un bel reclamo dall’inferno stronza!
Anita: E se la vuoi sapere tutta abbiamo pure il permesso del Consiglio!
Soledad: Non ci credo, non può essere vero, sarebbe veramente incomprensibile!
Anita: La comprensione l'ho finita ieri. Oggi mi stai solo facendo perdere tempo.
Soledad: E sia. *Ergendosi impettita, come ad affrontare la morte con dignità* E' meglio bruciare subito, che spegnersi lentamente.
Anita: L’ha detto lei, eh? *Le buttano un fiammifero addosso e la donna inizia immediatamente a bruciare.*
Olaf: Brucia benizzimo! Che ne dite di barbekue?
Anita: Se tu non parlassi saresti un normale cretino, invece vuoi sempre strafare.
Olaf: Sigh! Tutta kuesta bella karbonellen sprecaten.
Anita: Consolati Olaf! C’è da tagliarle la testa e da estrarle il cuore.
Anita: Sei pronto?
Olaf: *Con gli occhi che brillano* Io ezzere nato pronto.
* I due lavorano alacremente di ascia e coltello. Olaf canticchia sotto voce la canzone dei sette nani.*
Claudia: *Sospirando* Tutti i salmi finiscono in gloria, ma le salme no.
Remus: Bene. Questa è finita, andiamo a vedere come stanno i ragazzi.
Claudia: Te come stai Anita?
Anita: Io sto benissimo! Perché me lo chiedi?
T-Ed: *Indicando la maglietta strappata e zuppa di sangue* Ehm…hai della roba che ti esce fuori dalla pancia.
Anita: Roba? Che ro- * Notando solo ora di avere parte dell’intestino che fuoriesce dal taglio* All’inferno. Credo di sentirmi improvvisamente peggio.
T-Ed: *Prendendola in braccio* Posso farlo senza rischiare la vita?
Anita: *Poco prima di svenire* Ho il diritto di rimanere priva di sensi, tutto quello che farai non sarà usato contro di te.

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