lunedì 15 giugno 2009

Capitolo 21- Di nuovo Anita...

*Anita e Richard sono di nuovo nel bagno di Jean-Claude. Richard si guarda allo specchio sconvolto dalla dimostrazione di potere del vampiro, mentre Anita cerca di consolarlo. Jean-Claude intanto, aspetta fuori dalla porta.*
Anita: Eddai Ric, non farla tanto lunga! Per due stelline…
Richard: *Sbattendo i pugni sul lavandino* Non bastava essere un licantropo! Non bastava essere Ulfric! Non bastava essere il suo lupo da chiamare! Adesso devo avere anche gli occhi di un vampiro!!!
JC: * Parlandogli fuori dalla porta* Ma è una cosa temporanea mon loup! E poi quelle stelline ti donano molto…
Richard: Zitto tu! Con te non ci parlo!
JC: Ma-
Richard: LALALALALALANONTISENTOLALALALALALA!
Anita: Però ha ragione! Le stelline evidenziano la profondità dei tuoi occhi color cioccolato e fanno risaltare i tuoi zigomi tagliati col coltello!
Richard: *Ravviandosi i capelli davanti allo specchio* Dici davvero? Oh, ma non è questo il punto. Sono sempre meno umano, questo è il punto, ed è tutta colpa di JC. Come fai a sopportarlo?
Anita: *Facendo spallucce* Nonna Blake diceva sempre “Mai piangere sul latte versato” specialmente se nel caffè preferisci la panna. Che cosa dovrei fare? E’ come essere nel bel mezzo di un caso investigativo, anche se oramai non mi ricordo più che si prova: ti succede qualcosa e vai avanti ugualmente. Perché? Perché il lavoro è lavoro!
Richard: *Indicandosi gli occhi* Ma questo non è il mio lavoro!! Non è il tuo lavoro!!!
JC: *Ancora da dietro la porta* Questo lo dici tu! Nel contratto che hai firmato c’è scritto chiaramente: lupo da chiamare e terzo del triumvirato! E tra i fringe benefit ci sono le stelline negli occhi!!!
Richard: Ho detto che non ti voglio sentire!!!
Anita: Richard? *grattandosi la pelle* Stai sbrodolando potere come un cammello con la gengivite! Datti una calmata per favore.
Richard: Perché altrimenti? *Ringhiando minacciosamente* O tu he tu fai?
Anita: Ehi! Perché parli così? E’ l’arlecchino? ODDIOOOO! Sento già la lupa che gratta alla porta. Ci lascerà i segni se non la smetti!
Richard: O bimba, a me le fie mi durano come i gatti sull'Aurelia: posso farti cambiare maremma!
Anita: Stai scherzando vero? Dimmi che stai scherzando. Aghhhhhhhhhh! *La ragazza cade a terra in preda ad atroci dolori, mentre la sua lupa preme per uscire* Noooooooooo! Non sta scherzandooooooo! Aiutoooooooooooo! Accorruomoooooooo! Aitaaaaaaaaaaa!
Richard: *Con occhi color dell’ambra* Has! Has! Sarai mia ‘na volta pè tutte Anita! Has! Has!
Anita: Noooooooooo! Jean-Clauuuuuuuuuuude!
JC: *Rivolgendosi a tutti gli altri che l’hanno raggiunto in camera da letto* Sapete quello che dovete fare se non torno tra 15 minuti?
Fredo: Sì... ce ne andiamo...
JC: No! Aspettate altri 15 minuti. *Il vampiro fa un respirone ed entra nel bagno* Cristo! * Vedendo Anita che sanguina già dalla bocca e dalle unghie* Avevo appena cambiato gli asciugamani!
Anita: Aiutoooooooo!
JC: *Sospirando e togliendosi la cravatta* Richard non so più che fare con te, ho provato con le buone, ho provato con le cattive…ho proprio bisogno di una vacanza.
Richard: La farò lupa per davvero e sarà mia! Mhuamhuamhuamhua! E tu ‘un potrai farci ‘na sega maledetto buhaiolo!
JC: Ummm….il Burlamacco è all’opera…ma i miei marchi la proteggono Richard! Tu non la potrai trasformare, non hai speranze! Clay? Entra, sbrigati!
Clay: Eccomi!
JC: Beccati la bestia di Anita.
Clay: Arridaje…
Richard: *Ringhiando a Clay, oramai trasformato in uomo lupo* Maledetto te e chi ti hoce 'rpane! Se ci provi ti secco, il branco ni deve stà fori!!!
JC: Uff! Basta, mi sono rotto, Florida? Arrivo! *Prendendo un reggiseno rosso di Anita steso ad asciugare e sventolandolo di fronte a Richard.* Olè! Lupo? Lupone? Vieni a prendermi!
Richard: *Caricandolo a testa bassa.* Maledetto budellone! Nun poi dar ordini ai mì lupi! Nun ti libererai piu' di me!
JC: Olè! Non ho mai tentato lupo! *Evitandolo con mossa aggraziata* I tuoi lupi? Muhamhuamhua! Ma fammi il piacere, qui non c’è niente di tuo! Anita è mia, i tuoi lupi sono miei, tu sei mio! Puoi tenere i tuoi vestiti se ti fa piacere…
Richard: Aghhhhhhhhhhh! *Gettandosi sul vampiro con scatto lupesco* Ti piglio per l'orecchi e ti sbuccio come 'na Golia!!!!
*Mentre Jean-Claude e Richard si rotolano sul pavimento tra il clamore generale, Anita, data la sua bestia al povero Clay, si risveglia dalla sua trance metafisica*
Anita: A ragà! Che è successo?
Rafael: Anita! *Prendendola tra le braccia con gli occhi colmi di lacrime* Non so come dirtelo…
Anita: Mbah? Dove sono Richard e Jean-Claude?
*Rafael la riporta in camera da letto dove Jean-Claude è appoggiato al muro, ferito gravemente, e Richard è a terra ancora in forma lupesca, sotto tiro delle guardie del corpo, con una gravissima ferita al petto*
Anita: Jean-Claudeeeeeeee! Assassiniiiiiiiii! Governo bastardooooooooo!
Claudia: Richard! Se non ti arrendi saremo costretti a farti fuori!
Anita: Nooooooooo! E’ il secondo cazzo più grosso della serie! Non potete buttarlo via così!
JC: Ma petite…
Anita: *Cominciando ad accusare metafisicamente le gravissime condizioni degli altri due* Improvvisamente mi sento un po’ stanca…
JC: Ma petite non c’è tempo!
Anita: *Piangendo* Jean-Claude non dire così!
JC: Ahhhhhhhhhh! Il mio treno sta per partire ma petite…
Anita: Nooooooooo! Ti ridarò il tuo letto! Mi metterò quel completino di vernice! Mangerò il foie-gras! Non morire!!!
JC: Morire? Ma che hai capito? Io mi prendo una pausa! I giorni in cui dimentico sono finiti, stanno per cominciare i giorni in cui ricordo! Pensa ai miei vampiri, annaffia le piante, rimetti a posto il bagno e beccati l’ardeur.
Anita: Beccati cosa?
JC: Pongo metafisico, a me! Prendiamo la sete di sangue di Richard foggiamola in una fregola coi controfiocchi e sbattiamola in Anita. Et voilà, les jeux sont faits!
Anita: Mmmmm….Rafael?
Rafael: Sì?
Anita: Mi sa che dopotutto te tocca…non volevi fare la pomme de sang?
Rafael: Ehm…posso ritrattare?
Anita: No. Eri il pezzo mancante alla mia collezione. Smoooooch! *Si baciano appassionatamente in preda all’ardeur*

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